venerdì 30 aprile 2010

Panchina Fini-ta

Occazzo... probabilmente solo un fan sfegatato di Galliani all'ultimo stadio avrebbe creduto ancora nella permanenza di Leonardo sulla panca del Milan, tanto che Pellegatti (sì, cazzo, Pel-le-gat-ti l'uomo dei record di sbattute di testa in segno di apprezzamento davanti al Berluska) aveva già detto che il brasilero che se n'è presi nel Derby 4 all'andata (giocando 10 contro 11) e 2 al ritorno (giocando 11 contro 9...) se ne sarebbe andato a fine stagione...

Però una dichiarazione come questa dopo la prima stagione di uno che fino a ieri era un dirigente e prima era un calciatore etc... insomma uno che, sulla carta, avrebbe dovuto essere molto più fedele di Lupi e Cicchitto messi assieme... cazzo, dai!

Cazzo, questo non ha creato una corrente o minchiate sull'ortodossia e sugli scevri, questo se ne va perchè il Berluska gli sta sulle palle... a confronto le dichiarazioni di Bocchino sono un attestato di stima nei confronti del Cavaliere Nero!

A proposito di Bocchino... chissà se Pato farà come lui... tanto il Giornale non può scrivere nemmeno un cazzo su sua moglie, perchè lei lo ha appena cacciato fuori di casa a calci nel culo dopo nemmeno un anno da 500.000 dollari di matrimonio (con lui vestito come un camerierino da matrimonio sulla spiaggia in stile Beautiful)... e Feltri si mangia il cappello come Rockerduck!

giovedì 29 aprile 2010

Buonismi

Ecco, adesso ritorno ad essere il solito cazzone buonista che si intenerisce a vedere un povero ragazzino di 19 anni che si sente male perchè i tifosi lo contestano...

Porco giuda, viene anche a me di urlare "Mario, Mario" anche se sono sicuro che ritrottellererà per il campo come un coglione alla prossima occasione utile...

Ma che ci posso fare, sono fatto così

"Vai Mario che ti vogliamo sempre bene!"

Lo so, sono patetico

mercoledì 28 aprile 2010

A Marid! A Madrid!

Quando i tifosi fanno casino sotto all'hotel della squarda avversaria fino alle 4 del mattino, ora di arrivo della polizia...

Quando alla seconda punta vengono contestate le tasse a meno di mezza giornata dalla partita...

Quando si resta in 10 al 28° del primo tempo...

Quando ci si prende un gol in presunto fuorigioco a 7 minuti dalla fine...

Quando si vede il Mou che corre in mezzo al campo...

In fondo per un biglietto per Madrid c'è la carta di credito... ma vedere la faccia di quel cazzone con passaporto svedese e con QI rasente allo zero tornare in panca perchè ha cannato l'ennesima serata di Champions, non ha un cazzo di prezzo!

A proposito, un tizio che è stato valutato rotto dal Real Madrid ha portato la sua squadra in finale di Champions; un altro tizio cacciato a calci nel culo dal Real Madrid alla fine dell'estate perchè definito inutile ha portato l'altra squadra finalista a Madrid... che al Real Madrid non capiscano un cazzo di come si costruisca una squadra?

A Madrid! A Madrid! A Madrid!

Berluska vs Berluska

Ostia! Il Berluska con la bandana ha espresso solidarietà al Gianfry per gli attacchi del quotidiano di proprietà del Berluska conosciuto come quello che una volta si pompava l'Estrada (in pratica come Prince quando è diventato The Symbol o robe simili)!

Non c'è più religione...

Di questo passo vedremo il Cavaliere Nero che smentisce in diretta telefonica uno dei pipponi classici dell'Emilione di Culto nel tiggì che in Lombardia andrà solamente digitalando in questi giorni...

martedì 27 aprile 2010

BerlusNapo?

Mi è piaciuto molto il discorso alle nuove toghe di Napolitano che, con misura, ha "esortato" i magistrati ad apparire un po' meno in TV e a sentirsi meno i paladini del "Bene Supremo", per riprendere il rapporto con la realtà disperso nei fasti del 1993.

Ovviamente, a molti, potrà suonare come l'ennesimo appoggio al Cavaliere Nero da parte dell'ex comunista.

Ovviamente questi molti non capiscono un benemerito cazzo.

Vado a spiegare.

Lo scorso anno, all'interno della Grande Multinazionale Bastarda, la performance dell''Italia è stata valutata "Best in Europe" (area euro). Ieri tutti a darmi pacche sulle mie cazzo di spalle, a fare i complimentissimi e tutte quelle cose che non servono ad un cazzo, ma che ti dovrebbero fare bene al morale. Ma solo al morale, perchè di investire più del previsto non se ne parla, per una semplice questione: la giustizia.

In Italia per incassare del denaro da un debitore moroso ci vogliono, nell'ambito immobiliare, in media 6 anni, 10 per importi consistenti. In Italia la prima udienza, per qualsiasi fattispecie, può venire fissata anche dopo 1 anno e mezzo dall'inizio della controversia. In Italia puoi essere messo nel gabbio per una fregola del magistrato che, in quel momento, ha voglia di fare una bella intervista in qualche giornale locale, per cui mira al "grande investitore", che poi qualcosa si troverà con un po' di carcere che fa aprire le boccucce agli uccellini o in qualche intercettazione ad cazzum (fa molta impressione tra gli executive il pericolo di essere intercettati mentre sparano qualche cazzata che, magari, finisce anche sul giornale, di fatti mi chiedono spesso lumi su questa "moda" italica).

Se il PD fosse un minimo furbo, premerebbe sul PDL per una riforma della giustizia effettiva, per mettere all'angolo una maggioranza a cui sta bene di sparare costantemente su un organo autosputtanato come lo è la magistratura, per uscire sempre indenne da qualsiasi scandalo. Acquisirebbe un bel po' di voti di tutti quelli che "non si identificano" nel Cavaliere Nero, ma che lo votano perchè non si possono sentire asserviti alla prima fregola del primo pirla togato. Purtroppo è molto più semplice correre dietro a quel cazzaro trattorato e vaneggiare di "Sante Alleanze" raccogliendo una armata brancaleone senza capo né coda che autoimplode alla prima difficoltà (o alla prima stronzissima inchiestina di merda del primo mentecatto con una toga sulle spalle).

Alle volte mi chiedo se Bersani pensi davvero che Bocchino sia la soluzione...

venerdì 23 aprile 2010

Faccetta Nera

Dai, mancano 2 giorni al 25 aprile, per cui il pensiero mainstream mi obbliga a tralasciare le intemperanze dei tifosi verso Balotelli, le rotture del Senatur con un Pdl che gioca allo schiaffo del soldato, le Pandolfi trascinate da paparazzi e i Corona che si trovano le case distrutte dalle Belen per parlare di argomenti legati ad avvenimenti successi più o meno 65 anni fa.

Partendo dal presupposto che io sono convinto che nel 2010 definirsi in Italia "antifascista" sia un'emerita cazzata, in quanto manca una controparte (dai, quei 4 fessi di Forza Nuova non possono fare, onestamente, testo) "fascista" a cui, appunto, contrapporsi; è un po' come definirsi "antibizantino", "antiborbonico", "antighibellino", "anticartaginese" o "antiacheo", lo si può fare, ma, essere presi sul serio è un altro paio di maniche.
Lo so, lo so, adesso mi arriva quello che "se 65 anni fa..." eccetera. Ho capito, ma, a questo punto, se la battaglia di Solferino e San Martino fosse stata persa dalle truppe franco-piemontesi, oppure se il Barbarossa avesse vinto la battaglia di Legnano, oppure se Asdrubale (dai, non ridete, che non siamo più in III elementare...) avesse vinto la Battaglia del fiume Ebro o se Dario avesse vinto la battaglia di Maratona probabilmente non saremmo qui a cazzeggiare su internet, ma questi sono cazzi, mazzi e segoni mentali, intanto sono passati, appunto, 65 anni in cui poteva, che so, anche succedere un olocausto nucleare (il film "The Day After" era ritenuto da molti scontato , adesso appartiene all'archeologia della fantastoria).

Io, da "non autodefinito antifascista", sono convinto che sarei tra i primi a finire male in caso di effettivo avvento di una dittatura di qualsiasi colore, in quanto, magari con buone maniere, se qualcosa non mi torna, lo dico tranquillamente (e alle volte anche con sorrisetto sprezzante che fa vorticare le balle dei membri del board e se ne rammentano sprattutto quando si deve parlare di avanzamenti di carriera, tanto lo so già che non diventerò mai un executive, me lo sono già messo, via) e rompo i coglioni. I rompiballe sono i primi a finire in qualche posto di villeggiatura particolarmente fresco, oppure a fare base jumping da un aeroplano senza paracadute in mezzo al mare, oppure con lo sguardo verso un muro con scaldaschiena a scoppio incorporato, in quanto ai dittatori quanto alle giunte rivoluzionarie non è che piacciono molto questi simpatici burloni tra cui mi annovero. Ma questa è un'altra storia.

Come il mio solito, sto divagando, per cui torniamo a bomba al titolo del post.

Faccetta nera è una delle canzoni più famose del ventennio, su questo non ci piove. Il fatto è che, a me, Faccetta Nera fa ridere un sacco, in quanto non riesco a disgiungerla dal film "I due nemici", in cui il pavido capitano interpretato da Sordi faceva cantare alla truppa la marcetta durante gli spostamenti. A me fa davvero ridere.

Io nei miei 36 anni, posso dire di essere nato in un periodo che ha qualche contiguità con il ventennio, per cui avrei dovuto percepire il pericolo di trovarmi davanti a qualcuno (mai successo in vita) che cantasse la suddetta marcia; pensando a mia figlia, quale percezione potrai mai avere lei di questa canzone?

In ogni caso, ci stavo pensando questa mattina in macchina, se mi trovassi davanti qualcuno che canta tutto impettito Faccetta Nera, magari con tanto di saluto romano, mi farebbe lo stesso effetto di vedere qualcuno che canta "Il ballo del Qua qua" (ma quanto era figa la Power...) tutto impettito come se fosse un inno nazionale.

Vabbè, dai, buona Liberazione a tutti, che tanto è domenica, così diventa un'altra festività che questo stronzissimo 2010 si incula...


giovedì 22 aprile 2010

Confusioni

Allora, non ci sto capendo un cazzo...

Il Berluska ha mollato Belen perchè Gianfranco ha distrutto la casa di Corona?

E intanto Maldini finisce nei guai perchè non usa il telefonino per chiamare Baresi come gli ha spiegato Totti prima di uno spot...

mercoledì 21 aprile 2010

Età

Oggi i tizi del Board della Grande Multinazionale Bastarda mi hanno rotto i coglioni perchè spiegassi ai miei colleghi degli altri Paesi perchè l'Italia ha retto e loro no. Cazzo, questi geni sono degli executive... probabilmente ci farò un post una volta elaborata la videoconferenza fiume che mi ha visto "quasi relatore" o, per meglio dire, sul banco dei testimoni.

Ma non è di questo che tratta il post.

Ieri sera c'è stata... no aspettate che mi viene voglia di farmi un raspone pensando a ieri sera, anche se poi a Barcelona la Beneamata se ne prenderà 4 e finirà col culo per terra... insomma anche i sassi di Marte sanno cosa è successo ieri sera. La fredda cronaca per passare al succo del post, senza farsi condizionare dall'erezione derivante dalla serata....

A 20 minuti dalla fine Milito non ce la faceva più e il portoghese metteva in campo Balotelli. Nello stesso momento Maicon perdeva un dente, per cui doveva essere sostituito, così Javier Zanetti prendeva in carico la fascia destra giusto dietro al giovane talento italiano. L'argentino ha 36 anni, quasi 37, mentre l'italiano, che entrava mentre il suo capitano aveva già giocato e corso per 70 minuti, ne ha 19. Secondo un vulcaniano che scende sulla terra in questo momento, chi, per logica, avrebbe dovuto correre di più, chi avrebbe dovuto creare più problemi agli avversari in quei 20 minuti, aiutando di più la squadra? Ecco, diciamo che il vulcaniano non ha capito un cazzo.

Io ho 36 anni compiuti da poco, seppur allenandomi con 10-12 km di corsa la mattina e 1 ora e mezza di palestra la sera, più, nel caso di docce negli spogliatoi del sito di cui sono "ospite" nei giorni feriali, altri 20 minuti di addominali in pausa pranzo (lo so, è un comportamento maniacale, ma che volete, "questi sono i miei costumi, vendo paralumi, siete come me, ma adesso un lieto ritornello che non centra un cazzo ma che piace ai giovani...", scusatemi, sto divagando), sento molto di più la fatica di quando ne avevo 19 e trovo molto più difficile recuperare quando sforzo in maniera più massiccia. Inoltre, quando gioco a calcetto, vedo la difficoltà, lo sforzo e, nel caso in cui gioco a 11, mi ritrovo spesso ad arrancare in spazi (praticamente praterie) che a 19 anni sembravano perfino troppo stretti.

Se poi ripenso a quando potevo giocare a calcio (un giorno o l'altro spiegherò perchè odio profondamente i cardiologi e, quando ne incontro uno per lavoro, trovo un po' di difficoltà nel mostrarmi cordiale, come normalmente sono) e a 16 anni facevo il mio esordio in prima squadra, in una serie molto vicina al semiprofessionismo, mi girano i coglioni come le pale di un Mustang che si getta nel bombardamento di una portaerei giapponese. Io in quelle partite, pur avendo tutta la squadra contro, in quanto noi ragazzini venivamo accusati alle spalle dai "titolari" di fregar loro i premi partita e i bonus per i goal (alle volte il mondo del calcio, anche nelle serie minori, è frequentato da una fauna piuttosto squallida), ci mettevo l'anima e diventavo l'incubo di qualsiasi centrocampista avversario, tanto rompevo le palle (per poi essere deluso nel momento nin cui mi prponevo e i "compagni di squadra" facevano finta di non vedermi anche se ero libero, preferendo perdere la palla piuttosto di passarla, non ce niente di più umiliante per chi gioca a calcio). Io ho iniziato a fare judo per essere più competitivo nei contrasti e nei corpo a corpo in mezzo all'area, con un sacco di sacrifici, perchè tutta la mia "paghetta" finiva in sport, tanto per capirsi.

Non capisco, se qualcuno a 19 anni mi avesse detto che avrei giocato in una semifinale di Champions... cazzo, avrei cominciato a mordere i polpacci degli avversari già durante il riscaldamento!

Non capisco... non capisco...

Questo si comporta come se ne avesse 35 di anni e fosse a fine carriera...

Ma cazzo! Se avesse un quarto della grinta di quel vecchiaccio del suo capitano, che di piedi buoni non è mai morto, potrebbe cagare in testa a quel nano con problemi di fragilità muscolare che ieri sera ha solo tirato una cazo di punizione. Per non parlare del pirla del kung fu, che ogni volta deve giocare una partita europea finisce in panchina perchè non è capace di avere un minimo di palle, oltre a non aver capito un cazzo di come funziona una squadra di calcio, che non è perchè giochi in una stracazzo di squadrone tu prendi il pallone d'oro, parlando di prendere a pugni Materazzi "a debita distanza" (a parole sono tutti bravissimi e fortissimi, vero?)

Continuando così, finirà in panchina con la Sampdoria, con, magari, qualche pirla che farà la corsetta in mezzo al campo con la magliettina di Superman con lo sloganino del cazzo sopra...

martedì 20 aprile 2010

Afghanistan vs Italia

Ieri ho avuto per tutto il giorno il mio augusto culo sulla graticola, ma, visti i conti degli immobili Italia vs tutta l'Europa dei "furboni 2.0" (Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, UK, Paesi dell'Est...) sono uscito anche da questo board fiume intatto, anzi con dei finanziamenti per futuri nuovi progetti che, francamente, non mi sarei aspettato nemmeno nei sogni più libidinosi, quale entrare per caso durante i saluti finali di un convegno di donne bisessuali assatanate (non so se ho reso l'idea). Comunque non ho avuto il tempo fisico di fare nulla, a parte andare a dormire.

Ma fino ad adesso ho parlato solo di cazzi miei, passiamo al post odierno.

Durante il weekend sono stati liberati i 3 tizi in Aghanistan e lì, dopo aver letto un po' di discussioni nei vari blog durante la scorsa settimana, mi è subito venuto in mente un "paragone sulla giustizia" tra il nostro Belpaese e la terra dei sassi e dei papaveri da oppio.

Immagino che 3 tizi mettiamo francesi, che fanno i volontari mettiamo all'Aquila per aiutare la ricostruzione, vengano messi in galera, perchè, nella struttura in cui operano vengono trovate delle armi riconducibili alla mafia.

Ovviamente verrebbero tradotti in carcere come è successo ai 3 italiani. Per cui non ci sarebbe nessuna differenza.

Il magistrato che ha richiesto la perquisizione e il mandato di cattura non svelerebbe subito per cosa siano stati incriminati, per non recare danno alle indagini, per cui ci troveremmo, nei primi giorni, nella medesima situazione degli italiani.

Poi ci sarebbe la conferenza stampa del magistrato e dei carabinieri che illustrerebbero le armi ritrovate, il posto in cui sono state ritrovate e per che cosa sarebbero potute servire, per cui ci sarebbe anche la spiegazione dell'arresto operato nei confronti dei 3 francesi, un po' come è successo in Afghanistan, magari mandando il video della perquisizione, per fugare dubbi. Non notiamo grandissime differenze.

Mettiamo che, ipoteticamente, l'organizzazione che gestisce il Centro sia anch'essa francese, per cui il presidente dell'ONG protesti vivacemente con il proprio ministro degli esteri e chiuda il Centro. Nemmeno qui le due situazioni differiscono.

I 3 francesi vengono portati in un carcere sovraffollato, in cui le condizioni di detenzione sono particolarmente "provanti". Qui, stando ai primi racconti dei 3 italiani, troviamo qualche differenza, in quanto loro dicono di essere stati trattati bene, tenuti in una prigione dignitosa con cibo dignitoso.

A questo punto ipotizziamo che Sarkozy intervenga e, con una lettera e un paio di telefonate, chieda al Berluska la liberazione dei 3 francesi in quanto le accuse sarebbero false e sarebbe tutta una montatura. Nessuna differenza in questo aspetto, rispetto a quanto successo nella vicenda dei 3 italiani.

Il Berluska, a questo punto, promette di interessarsi al caso, come ha fatto il presidente Karzai. Nessuna differenza, fino a questo punto.

Il problema nascerebbe nel momento in cui l'ANM insorge dichiarando che il premier sta producendo indebite pressioni contro un magistrato e che sta poratnedo il suo attacco contro l'istituzione magistratura attentando ad all'indipendenza sancita dalla Costituzione. A questo punto il CSM produrrebbe una nota in cui si biasima il comportamento del Berluska. Di Pietro insorgerebbe istantaneamente strepitando contro un regime che si fa beffe della carta costituzionale, portandosi dietro tutto il resto dell'opposizione e, assieme al cd "popolo viola", indirebbe una manifestazione oceanica in piazza del Popolo a Roma per protestare contro il fascistello che vuole condizionare la magistratura libera e democratica, contro i valori fondanti della Patria. Repubblica delinerebbe un quadro a tinte fosche sulle indebite pressioni e i 3 francesi sarebbero raffigurati costantemente come dei loschi figuri che non si sa bene cosa facessero a L'Aquila, con tanto di testimonianze di altri volontari. Il "popolo delle carriole" manifesterebbe in quanto il Ministero degli Interni non ha vigilato a dovere sulle organizzazioni che hanno preso parte alla ricostruzione.

In tutto questo i 3 francesi rimangono in carcere.

Dopo qualche giorno inizia a sorgere qualche dubbio sull'effettiva responsabilità dei 3 francesi a riguardo delle armi, potrebbero non essere stati a conoscenza di questi oggetti. A questo punto, il magistrato, che ormai ha ricevuto una certa notorietà, indirebbe una conferenza stampa in cui spiegherebbe che "ci sono prove inconfutabili sulla responsabilità degli indagati" e chiederebbe la prosecuzione della carcerazione preventiva per evitare il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. In tutto questo i 3, accusati di reati di associazione mafiosa, sarebbero soggetti al carcere duro.

Andiamo avanti di un mese, in cui i 3 sono in carcere, e il magistrato, alla prima udienza, chiede una surplus di indagine di 1 anno, in quanto le prove sono talmente inoppugnabili che ha bisogno di un ulteriore anno per tirarle fuori.

Dopo questo ulteriore anno di carcere si "scopre" che i 3 sono innocenti e vengono rimandati a casa loro e il magistrato scende in politica perchè è stato vilmente ed indebitamente vessato da una parte politica che vuole imporre alla Nazione un regime corrotto e liberticida.

Domanda: in quale dei due Paesi preferirei essere messo in carcere indebitamente?

sabato 17 aprile 2010

Mal di pancia

Qualcuno mi riesce a spiegare perchè se qualcuno mangia troppo a pranzo, a qualcun altro viene il mal di pancia da indigestione?

Giuro, io non volevo assolutamente parlare del PD, mi volevo limitare ad un commento sull'altro post, ma non riesco a capire, per cui chiedo aiuto, che qualcuno mi illumini, perchè non ci sto davvero capendo un benemerito.

venerdì 16 aprile 2010

Quando il pranzo è troppo bbbbbuono

Uno va a pranzo, tutto bello tranquillo, se ne esce e cosa dice?

"Il pranzo era davvero bbbbuono"

In fondo come Ferrara (Ciro) quando fa gli spot della Danone, tutto è davvero troppo bbbbbuono anche se ti tirano un calcio nel culo e ti ritrovi fuori dalla panchina, così un pranzo negli uffici della Presidenza della Camera può essere così bbbbuono da non riuscire a digerire per qualche giorno.

Io, nel mio piccolo, un motivo lo avrei anche trovato: mancava tanto l'insalata "verde", mentre c'erano troppi cavoletti un po' amarognoli.

Tutti che origliano e Schifani che, con la voce nasalmente "armoniosa" che lo contraddistingue, chiosa si ritorni alle urne... cioè la cattiva digestione può portare così presto alla tomba?

Lo chef, secondo i soliti ben informati, avrebbe accusato il proprietario di comperarsi i camerieri e il maitre avrebbe detto, però, che lui in cucina no0n ci vorrebbe proprio tornare, troppi extracomunitari con diritto di voto e uso di prodotti rosati.

Il proprietario avrebbe detto, poi, che il pranzo troppo bbbbuono potrebbe essere la fine di un incubo, ma l'indigestione non genera gli incubi, o mi sono perso qualche puntata?

Comunque lo chef starebbe andando a prendere la minicar, anche se le figlie di Latina governatorata sono state azzoppate dagli scherani striscianti del cavalcatore graziolone, per andare a fare il pieno, perchè con API, nonostante le tariffe regionali, dicono che si possa volare...

giovedì 15 aprile 2010

In memoria di un Signore

E' morto Raimondo Vianello.

Al di là del professionismo e della garbatezza innata dell'uomo, io voglio ricordarlo così, perchè è uno dei tanti bellissimi ricordi che ho dell'infanzia.





mercoledì 14 aprile 2010

Sto diventando "responsabile" o rincoglionito?

Qualche anno fa, vacanza a Mallorca, mazzanotte circa, sto passeggiando assieme alla Dolce Metà lungo lo strip di uno dei più noti e chiassosi luoghi di intrattenimento serale dell'isola (Magaluf, per la precisione). Inglesi ubriachi dappertutto, come da copione.

Ad un certo punto passa davanti a noi una famigliola albionica con due figli. La figlia avrà sì e no 10 anni, truccata da troione da sbarco come la madre e con i tacchi alti, il figlio più piccolo sta piangendo come una fontana. Io e la Dolce Metà ci incuriosiamo e sentiamo il discorso: il bambino sta piangendo perchè i genitori lasciano la figlioletta di dieci anni vestita da troia andare in giro da sola dopo mezzanotte per la nota località, mentre lui, che ne avrà al massimo sei, deve rimanere con loro che stanno andando a sbronzarsi in qualche discopub. Arrivati ad un angolo, vediamo la madre, il padre ed il pargoletto che tirano dritti, mentre la figlia decenne vestita da bordello svolta a sinistra.

Io e la Dolce Metà ci guardiamo negli occhi e iniziamo a sbellicarci dalle risate.

Oggi leggo questo articolo del Corriere e dovrei avere la stessa reazione, invece mi girano le palle come le turbine di un impianto idroelettrico altoatesino.

Mi sa che è l'"effetto Piccolina".

Starò diventando responsabile oppure è solamente un passo avanti sulla via del rincoglionimento totale?

martedì 13 aprile 2010

Martellate sui coglioni prendendo la mira

Io, la mattina, quando devo trasferirmi da un appartamento ad un altro, metto via il decoder di Sky, per cui mi tocca guardare le generaliste, per cui mi sparo per colazione un po' di La7, con il solito Omnibus.

Oggi ho poco tempo, perchè devo passare prima dal sito industriale in cui ero ieri perchè non erano pronti alcuni dati, per cui mi guardo solo le battute iniziali. Tra l'altro c'è anche quel conduttore un po' bolso, ragione per la quale non è che mi pesi molto.

L'argomento è la solita domanda su dove sta andando l'Italia, se si faranno le riforme e robe simili. C'è Scalfarotto che mi fa sempre piegare dal ridere con la sua retorica che sembra abbia 90 anni e non una trentina e altra gente a cui non ho fatto molto caso.

Ad un certo momento il conduttore un po' bolso fa una domanda retorica ad un giornalista dell'Unità presente che suona pressapoco così: "Roma sarà una delle frontiere d'Europa o Napoli sarà una delle frontiere dell'Africa?"

Risposta facile facile, possibilità di cecchinamento dell'operato del Governo praticamente del 100%, Conchita che si bagna e fanculo al Berluska e a quei sudici leghisti che sbraitano sbraitano ma non combinano un cazzo, un altro affondo contro il millantato "governo del fare"...

Insomma è come ribadire la linea del giornale in cui il tizio scrive, semplice semplice, così la Conchita è tranquilla e tutto scorre placido nella solita routine.

Il nostro eroe cosa fa? Si martella sui coglioni in modo pieno a due mani prendendo la mira con una frase come questa:

"Purtroppo non possiamo essere più considerati la frontiera dell'Africa. Da quanto non si sente più parlare di sbarchi? Da quanto non vediamo i barconi approdare sulle nostre coste? Tutti i migranti sono bloccati nei lager dell'amico Gheddafi in Libia"

Non ci posso credere: sta dando ragione al Berluska, alla Lega e a tutto il Centrodestra su uno dei punti forti delle campagne elettorali degli ultimi 10 anni. Sta dicendo che effettivamente i soldi dati alla Libia per bloccare i clandestini stanno dando i loro frutti.

Sta mandando a puttane tutta la linea politica del proprio giornale basata su un Berluska e una Lega che promettono promettono e poi mantengono un cazzo sperperando soldi a destra e a manca. Il tizio si rende conto di questo? Chi o cosa vuole favorire con questo pistolotto del cazzo?

Se fossi nella Lega manderei questo passaggio ad ogni adunata/comizio/conferenza stampa da qui al 2050...

Ma che sia un infiltrato di Belpietro nell'Unità?

lunedì 12 aprile 2010

Pretofilia

Come ogni lunedì io arrivo che non ho dormito un cazzo perchè la Piccolina alla domenica sera non ne vuole sapere di andare a nanna prima delle 2, mentre il resto della settimana alle 10 è nel mondo dei sogni, ma ormai ho fatto l'abitudine di avere un cerchio alla testa lancinante ed un umore che definire ringhioso non rende dignità all'idea.

Bene, visto che mi girano le palle e che non ho nessuna intenzione di stare ad ascoltare questo pirla che tiene il convegno su come sia figo progettare nuovi spazi in un'ottica di rispetto per le abitudini dei piccioni maculati, parlerò dei preti pedofili.

Un giorno o l'altro farò un post sul mio essere cattolico, atipico e probabilmente tendente all'eresia, ma pur sempre cattolico, ma non oggi, oggi si parla di preti pedofili.

Allora, ieri ci pensavo mentre ero alla messa delle 7 di mattina (perchè poi si andava in giro, per cui non avevo tempo e alla mezz'ora settimanale a me stesso ci tengo, ma sto divagando, comunque andare a messa alle 7 del mattina un certo vago sentore di bestemmia su dal profondo io te lo fa sentire). Io, visto che l'Ingegnere e la Maestra lavoravano entrambi, ho frequentato alle medie scuole cattoliche e anche alle superiori in quanto il liceo linguistico statale non c'era (oddio, definire i salesiani "il primo che assesta un pugno correttamente ha ragione" una scuola cattolica e il liceo Bayside School una scuola cattolica, può sembrare un po' largo), per cui ho avuto molte a che fare con i preti.
Se devo dire la verità frequentavo già la parrocchia locale in età prescolare e alle lementari, ma non può fare testo perchè tutti sapevano che il prete aveva una... ehm... signora che lo confortava e che si batteva in prima persona per l'abolizione del celibato (che, come si sa è una questione introdotta all'inizio dell'undicesimo secolo).
Tutto questo pistolotto per dire che la questione della pedofilia clericale non mi ha mai nemmeno sfiorato nel momento in cui avrei potuto essere tra le vittime, alle medie, per me, il prete era il tizio da cui tentare di non farsi vedere mentre si consumavano le piccole ma cruente faide interne tra i clan delle medie, alle superiori era il preside a cui sparare una supercazzola se si veniva spediti in presidenza o a spiegare perchè la Madonna era stata mummificata con la carta igienica durante la mitica "giornata della matura". Cioè, non l'ho mai percepito come un pericolo, avendo anche fatto il chierichetto negli anni delle elementari, ero una possibile/probabile preda, ma non voglio nemmeno pensare che mi sia andata di culo.

Questa cosa mi fa davvero girare i coglioni. Mi spiego: io sono sempre stato molto impressionato dal passo in cui Cristo dice che chi tocca i più piccolini gli fa girare talmente le palle che sarebbe meglio non fosse mai nato o robe simili, tanto da non aver mai pestato nessuno fosse anagraficamente più giovane fino alla veneranda età di 20 anni (dopo ti tocca, perchè il coglioncello 18enne che continua a non capire, purtroppo o per fortuna, va fatto ragionare a sberloni). Merda, tu, brutto figlio di troia, hai giurato o robe simili su quel cazzo di passo di merda, come cazzo ti permetti?

Al di là che per me 'ste merde umane di tizi (preti, non preti, laici o checcazzo siano) che insidiano i bambini andrebbero terminate (fascistoidismo mode on), se tu sei prete vai terminato con quei cazzo di metodi che usavano nello stracazzo di medioevo e di primo rinascimento nell'Inquisizione, insomma il buon vecchio Torquemada style e non scherzo un cazzo, perchè hai giurato su quel cazzo di libro che avresti preferito non nascere piuttosto che toccare o creare scandalo nei confronti di uno di quei piccoli, per cui saresti accontentato.

Un po' di scudisciate (fisiche) anche a chi ha coperto scientemente, perchè così ricordino indelebilmente cosa succede a nascondere quelle merde subumane (e vale anche per i belgicchi governanti laiconi che qui non si dimentica un cazzo).

Io inizierò prima possibile a istruire la Piccolina sull'autodifesa che ne verrà fuori una stracazzo di Elektra fatta e finita, sperando che non abbia modo di usare mai ciò che ha imparato, ma, nel caso, le venga tutto istintivo, perchè, se ci pensi, sei fregato, soprattutto contro chi pesa un sacco di chili più di te.

Ah, sì, domani, sperando di essere meno rintronati e come meno bava alla bocca per il grugnito costante, si parla di Emergenza...

venerdì 9 aprile 2010

Non ci vedo più dalla fame

In questi giorni ho poche videoconferenze e non riesco a fare post lunghi.

Allora, questo articolo di Giornalettismo mi ha fatto davvero ridere. Sono convinto che sia una cazzata (una delle tante di Giornalettismo, ma non voglio far polemica, io lo leggo quasi esclusivamente per il Beast 11 del Cattomoderasta), la solita leggenda metropolitana, ma la storia di due tizi russi sbronzi che hanno un certo languorino e, un panino a pranzo e poi... non trovando una Fiesta, si sono ingurgitati l'amichetta e poi, in uno slancio di encomiabile generosità, hanno fatto partecipare anche la vicina al fiero pasto è davvero troppo ridicola.

Da notare la finezza delle patate, perchè, da sola, la carne poteva sembrare un po' troppo "asciuttina" e non potevano presentare un piatto così... ehm... scarno (lo so che è una battuta del cazzo, ma non ne voleva sapere di rimanere nelle tastiera).

mercoledì 7 aprile 2010

400

Questo è il post numero 400...

Certo, avrei dovuto fare il post con la scritta 300 per essere figo e per richiamarmi al film, ma... ehm... all'epoca non mi ero accorto di essere arrivato al trecentesimo post...

Oggi cazzeggio, ma fino ad un certo punto.

Stavamo parlando di 300, il film intendo. Io non l'ho visto. Ah, lo so già, adesso tutti a dire, ecco il solito che si tira le pose da pseudointellettuale perchè non vuole mostrare di essere incuriosito dal cinema mainstream e cazzate varie. Errore, io nel cinema mainstream ci sguazzo allegramente, anzi, adoro il cinema mainstream, cazzo, "I lied" di Commando è la mia battuta preferita di tutti i tempi. Ma perchè non ho visto 300, di grazia? Perchè sono fondamentalmente pigro, sì un pigro che ogni mattina si fa 1 ora di corsa alzandosi alle 6.30 e che ogni sera è in palestra e in un anno si fa una roba come 100.000 km in macchina per lavoro, ma pur sempre un pigro. Quando è uscito il film in Italia ero davvero troppo occupato, poi è uscito su DVD, ma il mio ultimo passaggio da Blockbuster (altro indice di pigrizia: andare da Blockbuster) coincide con il nolleggio di un "28 giorni dopo" appena uscito e la mia tessera è un esemplare di archeologia industriale, non so se sia uscito su Sky, ma me lo sono perso anche lì e quando è andato su Italia1 ero a cena dai suoceri, di scaricarlo in maniera -ehm- "alternativa" non ho tempo e ho paura dei virus sul laptop personale... per cui, niente, non l'ho ancora visto! Ta-dah, sono uno stracazzo di pigro dinamico...

Allora il 400 non ha nessuna attinenza... errore! Sono orgogliosamente annoverato tra i 400.000 fessi che dichiarano ogni anno di essere un pirla matricolato perchè pago un sacco per non rientrare nella fruizione di alcun servizio, perchè, appunto, pago troppo. Eppure, girando, vedo un sacco di macchinine che fanno sembrare il trattore aziendale il triciclo scooter della Piccolina, tutte appartenenti allo 0,95%? Non riesco a capire, io ho la fortuna di incrociare sulla mia strada così spesso lo 0,95% della popolazione nazionale, anzi dei dichiaranti (che è ancora inferiore). Io, purtroppo, non posso fare altrimenti, da dipendente, ma il mal di pancia non passa, quando penso che più della metà dei dichiaranti è sotto ai 15.000 e una percentuale spropositata non arriva nemmeno ad essere considerata indigente...
Quello per cui mi girano più le balle sono i servizi di cui io non posso assolutamente usufruire, perchè sono tra i "fortunati", è un po' come quando ero all'Università e le case dello studente avevano i parcheggi coperti di BMW, noti automezzi per nullatenenti o per gente che fa fatica ad arrivare alla 4° settimana, la fottutissima 4° settimana.

Insomma, allegria, con questo post, senza capo né coda (come se ci fosse qualche mio post che ha uno svolgimento logico...), sono arrivato a 400, mi complimento, mi faccio gli auguri e, se non avessi quella cazzo di costola di troppo, mi farei anche un bel autopompino!

martedì 6 aprile 2010

Santi e Maurizio

Sono morti in 2 giorni due personaggi che nel bene e nel male hanno significato qualcosa per me.

Eravamo nel 1985 e una bella signora di classe con accento straniero presentava un programma in cui due persone civili raccontavano i loro problemi legali di fronte ad una persona molto preparata dal nome particolare di Santi Licheri per un arbitrato senza possibilità di appello. Bene, quella persona molto preparata è uno dei tanti motivi per cui avrei studiato legge (anche se il diritto privato mi ha sempre fatto cagare a pezzettoni).
Ok poi sarebbe arrivata la sora cecioni quasi in frizzi e lazzi, ma questa è un'altra storia.

Passiamo al secondo. Qualcuno potrebbe dire che fosse solo un saltimbanco, che avesse distrutto la dignità di un mostro sacro come Helenio in una manciata di puntate di un programma che non si capiva bene quanto volesse essere una parodia e quanto cercasse di essere serio, ma per me quell'omino dai modi buffi ricordava un calcio che non c'era più. Un calcio di pendolini e di "bombe" di mercato, un calcio fatto di sparate roboanti come una scopa con settebello primiera e denari urlata al soffitto in uno dei bar sport che non esistono più. Era l'ennesimo tentativo di appigliarsi ad una fanciullezza e ad un candore di un calcio che non esiste più, che è semplicemente diventato altro. Era il calcio in cui il mercato estivo dei giocatori poteva davvero svolgersi nella maniera raccontata nell'Allenatore nel Pallone (mentre il secondo è patetico), in cui Romeo Anconetani spargeva il sale dietro alle porte e in cui Massimino recitava la mitica frase "C'è chi può e chi non può. Io può" nel momento in cui alcuni giornalisti chiedevano lumi sull'acquisto di Pedrinho e Luvanor e Tonino Carino raccontava le imprese dell'Ascoli di Rozzi collegandosi con le sue cuffie sproporzionate ben calcate sulla testa; poi arrivò il Berluska con Lentini e, puf, arriviamo nel calcio moderno con quella merda di una stramerda di brocco del cazzo che passa sotto il nome di Bosman, vabbè, dai, non facciamoci troppo il sangue amaro.

Grazie ad entrambi.

venerdì 2 aprile 2010

What if

Oggi ho tempo, perchè sto partecipando ad una stracazzo di videoconferenza di cui me ne frega meno di una minchia con altri 40 o 50 collegati, per cui sono meno di una manciata di pixel sullo schermo e allora post lungo autobiografico che, anche se a nessuno frega una cippa dei miei racconti autobiografici, lo faccio perchè mi sono stufato di parlare di politica.

Partiamo da un punto: questo post di qualche giorno fa di singleatrentanni che vedete nel mio blogroll (ho imparato questa parola e adesso chi mi ferma più... blogroll... blooooooogroll... blogrrrrrrrrrrrooollll... ok, basta, i 5 secondi da mentecatto hanno stufato) mi ha fatto riflettere e, come sapete, visto che non sono un fulmine di guerra, pensandoci e ripensandoci, mi ha fatto venire in mente un sacco di cose che, alla fin fine, non hanno molta attinenza con il post in questione, ma volevo spiegare da dove partisse il mio sproloquio e rendere onore al merito (o dare la colpa, a seconda dei punti di vista).

Facciamo un bel santo indietro di vent'anni, più o meno. Troviamo un Attila alle prese con il quarto anno del suo liceo baysideschool, con i capelli lunghi stile Sebastian Bach (no, non ero figo come lui, però adesso sono bello in forma e non gonfio come lui, qualche rivincita sulla vita bisogna prenderla, no?) e con una buona popolarità acquisita tra il pubblico femminile coetaneo, mi sto ancora chiedendo il perchè a distanza di decenni.
Il buon Attila, però, è da sempre tendenzialmente monogamo, ha questa bestia di malattia che lo perseguiterà per il resto della propria esistenza, per cui si innamora (o pensa di innamorarsi, ma questa è un'altra storia) di una e una sola... mi spiego, potrebbe averne molte, ma si intestardisce su di una e va avanti fino a che le cose precipitano e si lasciano irrimediabilmente (rimanendo amici, sono rimasto amico di tutte le ex, anche se alla Dolce Metà questo non aggrada), però il tempo trascorso assieme, di norma, dura almeno 1 anno (se non di più), un'era geologica se pensiamo che stiamo parlando di adolescenti. Attila non riesce a "sparare nel mucchio" come molti suoi sodali fanno, no, lui è una testa di cazzo, non ce la fa proprio.
Durante i primi mesi di scuola, i rapporti con l'ultima "storia lunga" si erano incrinati e i saluti e baci erano giunti subitanei, per cui il vostro Attila arrivava alla festa natalizia (uno dei due momenti più importanti di tutto l'anno scolastico) della scuola senza essere accompagnato.
Siamo nel Nord Est, per cui l'alcohol ai minori non è mai stato taboo e nel periodo era molto in voga il Martini (bianco)-Cola, per cui il vostro si metteva appoggiato al bancone ad osservare la sala intento a cercare di sbronzarsi/manontroppochepoisarebbevenutol'ingegnerearecuperarloenonerailcasodifarescenepatetiche, quando... ecco la folgorazione: capelli castani lunghi lasciati sciolti sulle spalle, vestito scuro tunicato a pantalone (boh, avrà anche un nome, ma non lo so e non mi frega di saperlo) e polacchine ai piedi (andavano molto); l'aveva già vista a scuola, era due classi indietro al nostro prode, ma non l'aveva mai "guardata", cioè sì era una ragazza piuttosto carina, ma nulla di più. Attila fletteva i muscoli e si appropinquava accennando a qualche passo di danza (sono sempre stato piuttosto atletico, anche se, come diceva la cassetta di In&Out Schwarzy non balla), fino a che la vedeva ritirarsi dalla pista con un'amica e sedersi sui bordi di un tavolino basso, sopra al quale c'è altra gente che balla; con abile mossa Attila conquistava la parte alta del tavolino sui cui bordi era seduta e, dopo aver ballato brevemente, con un salto sopra alla testa di lei con giro di 180° atterrava davanti a lei sorridente e si presentava. Lei in effetti stupita e, probabilmente (non so quanto), divertita, si metteva a chiacchierare, accettando l'offerta di "un giro" (sia mai... senza voler scomodare la meschina figura di quel grand'uomo di Massimo Fini) e andavano avanti per una buona oretta, prima che cenerentola dovesse andare perchè la carrozza era venuta a prenderla.
Orbene, arrivano le vacanze natalizie e Attila ha altro a cui pensare (un giorno ci farò un post, ma è un'altra storia), per cui la perde un po' di vista.
Arriviamo ad aprile, perchè Attila, oltre ad essere lento di comprendonio, è uno che elabora le cose con molta calma, insomma, non guarda le aquile proprio negli occhi, se ci siamo capiti. La "rivede" nel senso che gli si accende una lampadina interiore e, nel tragitto tra la scuola e dove prendere l'autobus (più di 1 km, per la cronaca), la affianca e ci comincia a parlare riprendendo il discorso di 4 mesi prima, fino a regalarle anche una cassetta nemmeno troppo sdolcinata (insomma "Pump Up the Jam" o "Wild Thing" non mi sembrano i brani ideali per la colonna sonora di un qualsiasi film con Meg Ryan) e la invita un po' di volte ad uscire il sabato pomeriggio, ma niente, non riesce a raccogliere lo straccio di un appuntamento.
L'orgoglio di Attila lo faceva desistere a fine maggio e si giungeva all'arrivo del secondo evento scolastico dell'anno: la festa (nella stessa discoteca di cui sopra, con giardino estivo annesso) di fine anno. Attila si presentava con pantaloni bianchi a pallone con cavallo basso (ce li dovrei avere ancora da qualche parte...), anfibi ai piedi (lo so, siamo in estate, ma in quel periodo gli anfibi andavano bene a qualsiasi stagione), camicia bianca e giacca nera, in pratica uno spettacolo e lei si presentava con i capelli raccolti in una specie di elaborata crocchia sopra la testa, un toppino rigido damascato (in pratica una specie di reggiseno rigido e strassato) e pantaloni neri a pallone.
Attila e la signorina in questione sembrava si insiguissero con lo sguardo, ma il nostro pensava costantemente "ma figurati se io..." per cui la serata finì così e arrivò la lunga estate calda e poi arrivò di nuovo l'autunno.
Verso la fine di ottobre, Attila tornava alla carica, perchè aveva capito, nei lunghi mesi passati (ricordiamo che stiamo sempre parlando di una persona piuttosto dura di comprendonio), che effettivamente c'era qualcosa di più con lei.
Visto che Attila è fondamentalmente un patetico minchione, si affidava ad una lettera consegnata da un amico ad una amica di lei (apoteosi del patetismo).
Come al solito l'azione si svolgeva al ritorno da scuola perchè lei aveva chiesto all'amico di cui sopra attraverso l'amica di cui sopra di parlare ad Attila. Attila, mantenendo il suo atteggiamento da finto duro del cazzo, ma in un travaglio interiore da paura, l'aspettava nel cortile della scuola. Ecco, dopo un centinaio di passi scarsi, lei diceva al nostro Attila che, purtroppo, aveva incontrato un'altra persona e ci si era messa assieme. Ovviamente, in quel momento, il piccolo mondo rosa confetto con i cazzosissimi coniglietti e porcellini d'india danzanti veniva giù come le vetrate del Nakatomi Plaza nel momento in cui MacClane mandava giù il computer imbottito di esplosivo dalla tromba dell'ascensore; ma questa è un'altra storia.
In ogni caso la vita di Attila continuava, nonostante i suoi pensieri patetici sul futuro. Fino a che, circa 1 e mezzo anno dopo, il nostro Attila, per vie traverse, scopre che, effettivamente, lei avrebbe voluto mettersi con lui (siamo sempre in una tristissima storia adolescenziale tra minori, non dimentichiamocelo), ma ormai Attila era felicemente fidanzato con una ragazza con cui starà assieme 8 anni (ve l'ho detto che sono piuttosto patetico in queste cose... urlo molto rock'nroll, ma poi la mia vita sentimentale assomiglia ad una canzoncina sfigata di Al Bano e Romina).

E qui finisce il racconto e inizia il cineforum anni '70.

Adesso al lettore meno attento quanto vado a scrivere sembrerebbe un salto di palo in frasca, ma io confido nell'attenzione e, insomma, è il mio minchiosissimo blog, per cui scrivo come mi va anche se potrà stare sul culo ad Ernesto Galli della Loggia.

Cos'è un What if: è una storia a fumetti nell'Universo Marvel che si basa sul presupposto che un certo accadimento narrato in un qualche albo non sia mai accaduto o si sia svolto in maniera diversa o abbia dato risultati diversi da quelli riportati nella storia originale e questo muterebbe tutto l'Universo stesso in cui opera il protagonista e i correlati (un po' come Sliding Doors, per capirci). Cosa sarebbe successo se Wolverine avesse ammazzato Hulk, cosa sarebbe successo se Capitan America avesse accettato di concorrere alle elezioni, cosa sarebbe successo se l'Uomo Ragno fosse riuscito a salvare Gwen Stacy (al di là della puttanata dei gemelli, che lasciamo perdere va, che mi viene ancora il mal di stomaco).

Ecco, io, alle volte penso a come sarebbe stato il mio universo se avessi salvato la mia Gwen Stacy.

Mi spiego meglio, perchè l'ultima frase effettivamente era criptica: ogni volta che qualcosa mi va storta, sia dal punto di vista lavorativo (non è una Pleasure Cruise la Grande Multinazionale Bastarda, anzi, di mal di pancia ne ho parecchi, perchè i rospi che spesso mi tocca ingoiare non sono così digeribili), sia nei rapporti con la Dolce Metà (siamo due "testoni" e giochiamo spesso a chi ha la testa più dura, anche se, probabilmente, non riusciremo a stare l'uno senza l'altro) che dal punto di vista della vita in generale, penso a quanto sarebbe cambiato "se quella sera" ...
E' un qualcosa che mi aiuta a vivere, mi fa sembrare tutto più leggero, è una specie di training autogeno. E' una specie di scarico di responsabilità.

Credo che in qualche minchiosissimo fogliettino nei Baci Perugina pre moccioloso intervento qualche beota avesse scritto che "gli amori più belli sono quelli mancati" o una roba simile, io non lo credo, ma a me questo aiuta davvero a vivere più serenamente, è una specie di valvola di sfogo alle amarezze che di quando in quando si presentano davanti. E' il coniglio che mi fa uscire di casa prima che arrivi il motore del jet sulla cameretta.

Dopo la morale, siamo arrivati all'epilogo

Io e lei siamo rimasti amici, qualche volta (tipo una ogni due anni o giù di lì, ho un tempo libero risibile) vado a trovarla nel negozio che gestisce non lontano dall'Azure River, ed è sempre molto bella.

I miei ben informati amici mi dicono che è ancora single, che l'ultima storia seria che ha avuto è stato il tizio di vent'anni fa (si sono lasciati dopo meno di 6 anni, sempre secondo fonti attendibili) e sinceramente mi dispiace per questo (in questo caso nessuna ipocrisia e no, il naso non sta cambiando provincia).

Se a qualcuno passa per l'anticamera del cervelletto bacato la domanda se vorrei fare qualsiasi cosa con lei, la risposta è semplicemente no, preferisco avere il mio what if continuo, è un po' come la risposta che da Verbal ne I Soliti Sospetti quando l'agente Kujan gli chiede come mai non ha sparato a Soze: " Era Keyser Soze, agente Kujan, cioè il diavolo in persona! Come si fa a sparare al diavolo... e se sbagli???" E' la mia via di fuga dalla realtà, come si fa a percorrerla... e se poi è quella sbagliata? Preferisco un ideale fittizio ad una realtà che sono sicuro non può essere nemmeno lontanamente paragonabile al sogno; il bello di essere adulti è anche questo: Babbo Natale è un tizio ingaggiato da un Centro Commerciale a 6 euro l'ora, anche se ti dà l'idea di Natale e ti aiuta a riappacificarti con il Mondo.

Gran finale:

Un paio di sabati fa sono andato a trovarla con la Piccolina in quanto la Dolce Metà ci ha sbattuto fuori di casa perchè voleva farsi un bagno in santa pace e noi stavamo facendo casino, lei si è stupita di quanto la Piccolina mi somigli al di là dei suoi occhi azzurri come fari impossibili da non notare e la Piccolina ha insistito per andarle in braccio, ma, per fortuna, nessuno dei due ha fatto battute in proposito (probabilmente sarei diventato viola sia a farla che a riceverla) ; anche la Dolce Metà sa perfettamente della sua esistenza e, non riesco a capire perchè (ma a volte la psiche femminile rimane un mistero per il maschietto), la tollera molto di più che non le altre ex più reali, sembrano quasi amiche il paio di volte che siamo andati a trovarla e abbiamo preso un caffè assieme...

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POST SCRIPTUM

Un'altra grande soddisfazione da parte della Piccolina: lo scorso sabato se ne andava gattonando in giro per il salone canticchiando l'intro di Highway to Hell, con la Dolce Metà che mi accusava di averle traviato la figlia. Eravamo così sorpresi che non l'ho nemmeno filmata!

Sono soddisfazioni davvero grandi per un padre!!!

giovedì 1 aprile 2010

Adoro Rosy Bindi

Ogni volta che la vedo, durante i dibattiti politici, mentre tiene testa a Bondi, mentre si aggiusta gli occhiali, mentre bacchetta Floris perchè non ha abbastanza tempo per esprimere i suoi concetti, mentre accusa il Berluska di tutte le nefandezze, mentre agita il ditino contro la lega e contro Giovanardi... provo un brivido caldo!

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Dai che è il primo aprile per tutti!

C'è anche De Magistris che oggi ha burlato tutti fingendosi stratega...