giovedì 29 ottobre 2009

Sport del Mondo

Probabilmente questo è il più bello sport al Mondo!

mercoledì 28 ottobre 2009

Shattered Dreams

Ok, mi sono stufato di parlare di Marrazzi e Berluski, escort e travoni, Mills e Franceschini (che sono già plurali, figata!), Ballarò ed Infedeli, per cui farò un bel postone del cazzo autobiografico che tanto non interessa a nessuno.

Iniziamo dal titolo: è una vecchia canzone di una boy band ante litteram i "Johnny Hates Jazz" , di cui conosco un solo album che è "Turn Back the Clock" che mi è sempre piaciuta un sacco. Io ascolto un po' tutti i generi musicali e non ho ancora capito quale sia il meccanismo che mi si accende in testa per cui un brano "mi piace/non mi piace", ma è così: che sia "Highway to hell" degli AC/DC o "No Surrender" di Springsteen o "U Can't Touch This" di MC Hammer o "Lovely Day" di Bill Whitman o "Paradise City" dei G'n'R o "Pray" dei Take That (sì, prendetemi pure per il culo, l'ho scritto ed è vero) o altre migliaia di canzoni. Comunque, prendete per buone le mie perversioni e seguitemi nel discorso. Come si vede dal video che inserisco di seguito:




E' la storiella di un tizio che si immaginava chissà che cosa da un persona del sesso opposto per cui prova forte attrazione e che poi rimane inculato (nel video c'è anche la sottotrama con l'altra che lo aspetta e poi si stufa, ma qui non è useful al mio discorso autobiografico) perchè non è come lui si era immaginato.

Premesso questo, dobbiamo tornare alla calda e assolata domenica di ottobre appena passata. Attila, Dolce Metà e Piccolina (nel passeggino) stanno passeggiando sul lungomare di una nota località turistica vicino all'Azure River, quando Attila scorge in distanza una sua fiamma dei tempi del Liceo. (Momento del Flashback) Attila aveva passato un anno a correre dietro a questa ragazzina che all'epoca aveva fluentin capelli nero corvino e un culo da paura, ma lei non lo cagava nemmeno di striscio, nonostante fossero in buoni rapporti, niente, si era mezzo (in inglese scriverei "almost", non saprei come tradurlo in italico volgo) strombazzata un paio di conoscenti e con lui niente, nemmeno un bacio che non fosse sulla guancia; ovviamente ad Attila non interessava un cazzo di avere altre disponibili (visti i capelli lunghi e il look fintoribelle non aveva problemi a "tirar su" donzelle) e nascevano i soliti drammi esistenziali che si sostanziavano nel classico 4 in latino per non aver studiato la 3 declinazione causa pena dell'amor perduto (Fine Flashback). Attila le fa un cenno e (con la Dolce Metà che comincia a mostrare il canino vista la gelosia intrinseca) lei si avvicina ed è un po' cambiata, non ha più i capelli neri e lunghi, ma biondi e corti, ma il culo sembra essere rimasto quello di allora. Saluti e baci e presentazioni.

Attila: "Questa è mia moglie (momento di tentennamento perchè non è ancora abituato a dire "moglie", avendola sempre definita "fidanzata") e questa è mia figlia... 7 mesi e 20 giorni"
Ex Fiamma: "E questa è la mia compagna, sai conviviamo da 2 anni"

Il racconto da qui in poi diviene confuso, perchè Attila stringe la mano alla ragazzina sui 25 con i capelli lunghi e castani che sta di fianco all'Ex Fiamma, bofonchiando un "Piacere, Attila", ma mantenendo il suo sorriso più radioso che normalmente tiene in serbo per i nuovi affittuari un minuto prima che firmino il contratto (poi, per gli affittuari, cambia e diviene un ghigno diabolico). E nella sua testa continua a risuonare in un loop infinito il citato Shattered Dreams per tutto il resto della giornata.

martedì 27 ottobre 2009

Il Vizietto

Ma solo a me la vicenda di Marrazzo ha fatto pensare alla parte iniziale del film con Tognazzi, in cui Michel Galabru scopre che il Presidente del suo partito della moralità è morto a letto con una prostituta minorenne?

Io non sono così sveglio, in più venerdì non sono riuscito ad ascoltare La Zanzara e nel week end, con scorno massimo della Dolce Metà, guardo solamente calcio e programmi sportivi, mettiamo che ieri ero in trasferta in un buco nel mezzo del nulla della Serbia senza connessione, per cui solo stamattina ho sentito la notizia e mi sono scompisciato.

Un partito che, in forza di quel che propugna il simpatico saltafossi del suo ex segretario, pone al centro del dibattito la moralità nella condotta privata del politico, trova il Presidente di una delle Regioni più importanti che amministra ricattato da 4 carabinieri di una stazioncina locale perchè, con l'auto blu, va a travoni e poi conta balle davanti alla stampa per essere smentito in tempo reale è micidiale.

Tu punti il dito contro il presunto dittatore arcoriano perchè "sarebbe" ricattabile, quando hai uno dei tuoi che è fattivamente ricattato: è semplicemente geniale!

Se io fossi stato un pirla qualsiasi ai piani alti dei Poveri Diavoli, sapendo di non avere stinchi di santo all'interno delle istituzioni (Sircana ricorda qualcosa?), avrei preso per le orecchie i cazzilli di Repubblica e gli avrei intimato di volare basso, che, cazzo, gli si poteva ritorcere tutto contro.

In più questo andava agli appuntamenti in auto blu... ma dai, sembra abbia letto punto per punto quello che non si deve fare in questi casi. Coca tipo Mele inclusa.

Fino al finale con il botto dell'"autosospensione" che non è contemplato in nessuna legge e in nessun regolamento, lasciando la Regione senza una guida, bypassando qualsiasi legge (in pratica facendosi e autovotandosi da solo una legge ad personam, o ad pirlam) e, nel colmo di stronzata su stronzata, mandare un certificato medico per non arrivare alle elezioni a gennaio e uscire con tutti gli ossicini dilaniati.

Per fortuna che alla "guida" del PD non c'è più The Invisible Man, sennò tra calzini di Hello Kitty e domande epiche quali "fareste educare al Beluska i vostri figli", vede le escortine quarantenni nell'occhio del capelluto premier ma non il governatore ammanettato dal travone al letto.

Io mi chiedo chi possa aver votato per l'uomo ferrarese alle primarie... e il 34,8% di 3 milioni non è che siano proprio 4 gatti... saranno stati elettori di centro destra, perchè questo stava disintegrando fisicamente il partito.

venerdì 23 ottobre 2009

Dignità

Dopo aver fatto una pubblicità smaccata (i più perfidi si chiederanno: gratuita?) a Hello Kitty, The Invisible Man, in aria di perdere in modo clamoroso le primarie, spara un'altra delle sue cazzate: no per legge alle Donne-oggetto in televisione (perchè, sull'Espresso sì? Ma queste sono battutine stupide che solo una persona stupida quale sono io può pensare).

Visto che ho avuto l'onere di studiare giurisprudenza, mi comincio a squassare dalle risate nell'immaginarmi la redazione del testo di legge e le fattispecie in esso iscritte. Ovviamente poi, per non essere discriminante e anticostituzionale, dovrà essere applicata anche ai maschietti, per cui niente più partite di calcio trasmesse in TV con tizi con i calzoncini corti o incontri di boxe trasmessi con tizi a torso nudo che si menano. The Invisible Man ne sa una più del diavolo! Se ci fosse stato lui in panchina del Real Madrid l'avrebbe fatta vedere a quel venduto di Leonardo servo del Berluska!

Anche la Kidman, magari non ricordando troppo bene l'ultima pubblicità della Schweppes che la vedeva protagonista, ha fatto la tirata di rito contro le "donne oggetto" a Hollywood in qualità di testimonial di non solo quale altra cazzata dell'ONU che tanto ha soldi da gettare nel cesso.



Poi anche Obama ci mette il sermoncino svolazzante che tanto non fa male a nessuno, ma piace molto ai vegliardi svedesi, che sono sempre più soddisfatti per l'assegnazione.

E non poteva mancare il solito "avticoletto di Mavia Lauva" che fa il solito bel minestrone politically correct e specifica che non è un "avgomento vadical chic", per poi sproloquiare sulla moglie di Obama (che non riesco ancora a capire che cazzo ha fatto questa, al di là di tentare di coltivare i broccoletti nel giardino della Casa Bianca che i Clinton avevano già, preventivamente, inquinato e di andare in giro a braccia scoperte, ma sono io che sono un grandissimo idiota e non capisco un cazzo), la mamma, la nonna e compagnia cantante.

giovedì 22 ottobre 2009

Un giorno di Ordinaria Follia

Antefatto (che fa molto film d'auore italiota rompipalle): alle ore 20 di martedì arriva sul cellulare di Attila (parlo in terza persona come Cesare nel De Bello Gallico perchè è il massimo della vita) una chiamata che gli annuncia una consulenza a Milano per il giorno dopo (n.d.r. ieri) da svolgersi assolutamente in quanto il cliente avrebbe pagato per bonifico immediato (nel settore Real Estate in questo momento la liquidità è un fattore più che fondamentale, uno venderebbe nonna zia e cane in un pacchetto all inclusive per un pagamento diretto) e non fregava un cazzo a nessuno se Attila avrebbe dovuto tenere un paio di incontri con un paio di affittuari per chiedere loro come mai non pagassero un'ostia da un paio di mesi. Attila si attrezza prontamente e si reca sul sito delle Ferrovie dello Stato per guardare orari e, magari, prenotare il viaggio sia di andata che di ritorno pagandolo con Carta di Credito Aziendale. Perchè andare in treno a Milano e non con il trattore, come è sempre solito fare il nostro eroe? Niente di più semplice: Attila si trova in una cittadina della bassa veneta (sì quella dei musici incapaci e compariranno anche loro in questa storia) e per raggiungere la citttà lombarda in questo periodo dovrebbe superare un tot di cantieri stradali e autostradali e dovrebbe parcheggiare a Cascina Gobba facendosi un pezzo, seppur breve, di tangenziale meneghina con le previsioni del tempo che danno pioggia, perchè un conto è trovarsi nella bassa lombarda e si può parcheggiare a Famagosta senza problemi o nel nord ovest parcheggiando a Rho/Fiera; perchè Attila è l'unico guidatore di SUV che odia ferocemente guidare nel centro città di una metropoli (sì, dai, Milano è una metropoli, non ci sono cazzi) e che non vuole farsi spellare vivo per un parcheggio a pagamento (anche se paga la Multinazionale Bastarda, per principio, non si lasciano 25 € per 3 ore di sosta, non è etico). Primo problema, il sito non accetta la Carta di Credito Aziendale, ma dice che l'accetteranno in biglietteria (misteri del credito italiota). Secondo problema, per arrivare a Milano in tempo utile la partenza del treno regionale è fissata alle 6.40 del mattino e, per fortuna, la biglietteria apre alle 6.15.
Fine antefatto.

Sveglia traumatica alle 5 (come ogni volta che si deve prendere un cazzo di aereo con 10.000 coincidenze per arrivare a Cazzincul sul Menga per le 15.00), perchè Attila per prima cosa deve capire di essere al mondo, poi deve fare un doccia e barba e rendersi presentabile al mondo esterno, senza troppi sfregi in faccia data dalla lametta vibrativa a cui fa pubblicità il punto dall'ape incazzato con i giornalisti.

Arrivo alla stazioncina ed effettivamente la biglietteria è aperta, ma segue una discussione con il bigliettaio sull'esigenza di avere un biglietto di andata e ritorno per Milano in prima classe e non in seconda con prenotazione Eurostar annessa da Padova; il problema fondamentale per l'uomo dei biglietti consiste nel fatto che sul tratto che porta a Padova (all'andata) c'è solo la seconda classe in quanto è un regionalino del cazzo e questo fatto porta l'uomo a fare molte modifiche nella sua richiesta al server centrale e non è sua abitudine rompere più di tanto i coglioni al computer, perchè, magari, gli tocca anche lavorare un po' troppo creativamente; comunque Attila non demorde e riesce ad avere le 2 prenotazioni da Padova a Milano e viceversa in prima classe.

Dopodichè Attila si reca in edicola, avendo vidimato regolarmente entrambi i biglietti per l'andata, e compera il Corriere e la Gazzetta (principalmente per leggere cosa scrivono della consueta figura di merda della Beneamata in Champions e della inaspettata figura del cazzo dei compagnucci di Ibrahimovic), riuscendo a prendere il treno al volo (eh, sì, la furbizia è un'arte che non appartiene al nostro eroe). Una volta giunto sul mezzo di locomozione a più piani lercio come da ottima tradizione FS, inserisce le cuffiette dell'Ipod classic negli apparati appositi che madre natura ci ha fornito e fa partire gli AC/DC per non addormentarsi e giungere a suo discapito in qualche destinazione non ben definita del nord est italico.

Arrivato a Padova, Attila si accorge di avere 20 minuti di attesa per l'Eurostar diretto a Milano (questo sì è una figata, nessuna sosta e poltrone piuttosto comode), per cui si mette a gironzolare per la stazione e scopre che ci hanno ficcato dentro un sacco di negozi da centro commerciale, nonostante il livello della clientela "fissa" sia quello di Mogadiscio durante un'offensiva di qualche signore della guerra. Dopo il giro esplorativo utile per il suo lavoro nel Real Estate, si reca in edicola (la libreria apre alle 9 e sono le 7...) e scorge un interessante copertina sul Newsweek e lo acquista per (qui ci scappa il bestemmione) € 4,60 (quatttroeuroesessanta, non c'è nessun errore di battitura, un giornalino di 50 pagine striminzite infarcite di pubblicità stampate su carta da culo). Una volta sul treno, si accomoda sulla sua poltrona (non troppo pulita, ma non facciamo gli schizzinosi, dai su, un po' di saper vivere ci vuole) e, dopo aver finito di leggere i sopra citati giornali milanesi si addormenta come un bimbo mentre Angus Young sta facendo un assolo nel mezzo di "Shoot to thrill" e si risveglia alla stazione centrale, con il treno in frenata.

La stazione di Milano è stata ripulita e la stanno cercando di trasformare in un centro commerciale, ma è lecito chiedersi come faranno a sopravvivere le attività che aprono in certi buchi immondi in cui non ci passa davanti nemmeno il cane del punkabbestia e che i geniali architetti hanno definito quale spazio sfruttabile (leggi da mettere a reddito, ma qui andiamo su discorsi tecnici finanziari per cui nel settore ci si incazza ogni giorno e tagliamo qui il discorso).

Uscito dalla stazione, Attila si reca a prendere il biglietto della metropolitana e, visto che alla biglietteria manuale c'è una fila di 20 metri (manco regalassero i calzini turchese di Hello Kitty), si appropinqua a quelle dove c'è la zingara di ordinanza che vuole a tutti i costi aiutare ed essere remunerata (la risposta è anche quella d'ordinanza: sì, col cazzo). Una volta presa la linea verde, la fermata Moscova è piuttosto vicina, per cui Attila passa solo pochi minuti in quella specie di traghetto dei disperati che è il Metrò meneghino alle 10 del mattino e visti gli afrori che emana la varia umanità presente, non può che ringraziare la buona stella che ha fatto sì che la sede del cliente sia a così poche fermate dalla stazione.

Una volta che il nostro eroe esce dalla stazione, salendo le scale bestemiante per la pioggia, ha una visione: sotto al porticato un ragazzotto presumibilmente venticinquenne in tenuta da centro sociale porge una specie di quotidiano stampato al computer, ma con caratteri che ricordano il ciclostile, dal titolo "Lotta Comunista", Attila si ferma, guarda il ragazzotto vestito come nel 2009, guarda gli sportelli bancomat che sono posti alle sue spalle e sa di essere nel 2009, poi guarda il titolo del giornale e il carattere in cui è stampato e tutto intorno diventa grigio e solo questo pezzo di carta rimane a fuoco e boom un balzo diritto in quella merda degli anni '70, fuori da ogni continuum spaziotemporale, in un'assurda bolla eterea ; Attila sorride, il ragazzotto sorride e fa per porgere il materiale cartaceo, ma con rapido movimento il nostro eroe lo scansa e prosegue diritto verso quello che, presumibilmente dovrebbe essere l'indirizzo degli uffici del fondo di investimento.

Gli uffici del fondo di investimento sono in allestimento, per cui è un casino di operai di varia nazionalità e mansione che si affanna dietro a tutte le incombenze, solo la scrivania della segretaria sembra immune da tutto e rimane lindo, come lo schermo del pc che sfoggia sul retro la mela mordicchiata californiana, che fa tanto figo. Attila viene accompagnato in mezzo alla bolgia (lavora nel Real Estate da tempo, è ormai scafato a queste situazioni) in una piccola sala riunioni allestita di tutto punto, con riproduzioni (credo) di quadri futuristi alle pareti, sarà un omaggio all'Italia, visto che il fondo è estero. Entrano 2 tizi che, dall'accento, mi sanno tanto di made in UK, e cominciano subito a tempestarlo di domande sul regime fiscale italico e sui problemi derivanti nell'entrare in siti commerciali costruiti antecedentemente al 2000 e con vari proprietari e cose simili, senza nemmeno presentarsi. Ad un certo punto sbottano che, se avessero saputo prima di tutti questi lacci e lacciuoli, manco per il culo sarebbero venuti ad invischiarsi in un mercato quale quello italiota, al che Attila, ingenuamente, chiede loro, visto che fanno parte di un fondo da n fantastilioni di euro, come mai chiedono una consulenza dopo aver comperato e non prima e loro rispondono che il fondo aveva già avuto una consulenza per la Spagna e immaginavano che le norme fossero molto simili; Attila non ride perchè presume che non abbiano ancora fatto il bonifico, ma dentro di lui è già sotto al tavolo con le gambe all'aria. Attila, con estrema professionalità, propone loro un pacco di società di gestione immobiliare operativa che già collaborano con la Grande Multinazionale Bastarda, ma questi dicono che non vogliono costi di gestione perchè il loro fondo deve garantire il massimo degli utili senza alcuno "spreco" e si va avanti così in una specie di dialogo dell'assurdo che si protrae fino alle 16, quando il Big Ben ha detto stop (come in Portobello).

Attila riprende la metropolitana e prende il treno, che, stavolta, pur essendo un cazzo di Eurostar, si comporta come il vecchio Intercity. Le sedie non sono così comode e dietro al nostro eroe si siede un pingue personaggio sulla sessantina che emana tutti gli afrori peggiori dell'universo e rimane attaccato al suo posto fino a Padova. Intanto con gli AC/DC a in cuffia, Attila legge il costosissimo Newsweek che, al di là di tutte le altre stronzate sui vari premi Nobel per la pace (ma chissà perchè non citano anche Troy McLure tra le assegnazioni ad minchiam e poi sostengono che Kissinger abbia iniziato la guerra in Vietnam, ma nemmeno la loro storia recente conoscono), si cimenta in un "lungo articolo" sul perchè gli italici dovrebbero "scaricare" il Berluska che è una serie di cazzate una dietro all'altra da far venir voglia davvero di votare per il maraja arcoriano: prende per buone le stronzate di Videocracy sulle casalinghe, quando anche Striscia la Notizia (sic!) le ha sputtanate; aver voluto l'uscita delle proprie truppe dall'Iraq e volere uscire dall'Afghanistan, quando lo sanno anche i sassi che è stato Prodi che ha ordinato il ritiro e mi sa che La Russa piuttosto che ritirare un soldato dall'Afghanistan entra con un Lince in Parlamento; aver portato l'Italia da una sorta di bengodi del 1992 al "disastro" del 2009, non avendo idea che, tra il 1992 e il 1993, l'Italia avesse corso il rischio di entrare in default (addirittura i Litfiba cantavano "e l'Europa che ci fa ciao") come un'Argentina ante litteram; di non aver affossato il sistema pensionistico italiota, quando sa anche il più stupido dei commentatori politici che l'abolizione dello scalone è stata applicata da Padoa Schioppa (ok, protrarre di 4 anni l'entrata dello scalone era una puttanata sotto tutti i punti di vista, ma tra qui e abolirla, ce ne passa); trattare Frattini prima come un "servo del padrone" per poi indicarlo come eccellente sostituto del despota arcoliano assieme a Montezemolo, Fini, Tremonti, Draghi e probabilmente anche uno qualunque dei Cugini di Campagna; mostrare 6 foto esplicative su come le TV del Berluska degradino la donna e mettere tra queste un fotogramma del programma di Chiambretti in cui c'è Moira Orfei in vari schermi con un iconografia simil Warhol, una in cui c'è un tizio vestito da scolaretta (mi sa tanto che è da mai dire goal), uno di un programma credo di Mammuccari in cui un tizio viene schiaffeggiato (e qui il degrado della donna non riesco a trovarlo nemmeno per scherzo), uno dove c'è un pubblico che ride (probabilmente Colorado Café o Zelig e anche qui non capisco), uno in cui c'è Rossella Brescia vestita in modo castigatissimo con un cappuccio tipo Teletubbies in testa e l'ultima, finalmente, in cui si vede la Tognolo e un'altra in minigonna e con l'ombelico di fuori (minchia che degrado!). Attila pensa che la stampa straniera sia una gran figata, possono scrivere quel cazzo che vogliono, tanto nessuno chiederà mai un minimo di riscontro, come il Times e i nostri in Afghanistan.

Arrivato a Padova, ha 20 minuti di attesa per il treno locale che lo riporterà all'appartamento, così approfitta e si reca nella libreria della stazione che ha un gran numero di libri in lingua originale e acquista (una cosa positiva nella giornata di merda di un povero cristo, potrà capitare? O bisogna proprio essere sadici: è stato quasi convinto a votare il Berluska avendo speso € 4,60!) il libro di Pahniuk "Snuff" (Gang Bang il titolo italiano, che, come al solito, svilisce il concetto) che è unja strafigata anche in inglese (americano per la verità). Dopodichè vede arrivare il treno e nota con una nota amara che il suddetto ha anche la prima classe e quel gran pirla di un bigliettaio gli ha venduto un biglietto di seconda; al che, bestemmiante, si mette in fila con gli studentelli eastpack e invicta muniti per entrare in una carrozza davvero lercia e con odori che non pensava avrebbe mai più sentito in vita sua (da quando studiava in quel di Bologna).

All'arrivo alla stazione della ridente località della bassa veneta, una bella pioggierellina lo accoglie soavemente e lui, senza alcun ombrello, si bagna cospicuamente per raggiungere il trattore, a circa 500 metri.

Una volta arrivato all'appartamento si ricorda di un piccolo particolare: il mercoledì nell'appartamento della bassa veneta si sentono le prove del gruppo più impedito di tutto il nord est e che lui si era segnato anche nel calendario di outlook di non soggiornare mai e poi mai il mercoledì in quell'appartamento. Puntuale come la morte, parte la più schifosa versione mai eseguita di "18 & Life" degli Skid Row, festa!

Bisogna sapere che questo è anche l'unico appartamento non dotato di parabola di quelli a disposizione, per cui la serata di Champions bisogna guardarla sulla RAI. Appena inizia Real Madrid - Milan scattano i bestemmioni e gli insulti liberi all'indirizzo di Salvatore Bagni che è il più irritante, il più incapace, il più indisponente, il più odioso commentatore abbia mai preso un microfono in mano dall'avvento della televisione, ma come cazzo si fa a pagare un essere umano ridanciano che, quando apre bocca, pare sia stato lobotomizzato da una scimmia con il Parkinson in stadio avanzato?

Dopo aver assistito all'ennesima figura immensa da portiere del simpatico brasiliano con i guanti troppo grandi (ma Galliani non gliene può regalare un paio della sua misura?), al suono di un esecrabile "Rag Doll" degli Aerosmith fuori da qualsiasi tempo musicale, Attila si addormenta, un altro dei suoi giorni di ordinaria follia è andato...

martedì 20 ottobre 2009

Classificona

Vabbè, come ogni anno esce fuori la solita megaipercazzata dei soliti tizi francesi che danno i voti alla "libertà di stampa"...

Fantastico! E' come dare i giudizi sul numero di bollicine di un'acqua minerale!

Io, che sono il solito testa di cazzo reazionario antilibertario e tardo di comprendonio, penso che sia una questione di "quanti fondi danno questi paesi ai nostri associati". Sennò, visto che il buon Obama ha fatto valere diverse volte il citato atto sulla impossibilità di far uscire alcune notizie politiche, cosa di cui Bush Jr probabilmente non sapeva nemmeno l'esistenza vista la sua perspicacia politica e quella dei suoi consiglieri, applicando di fatto una censura (tipo il reportage sulla famosa storia sulla Clinton che non aveva stagiste sotto alla scrivania, che non ha mai potuto vedere la luce), non si capisce proprio come mai gli ammmmerikani siano passati dal 40° al 20° posto come magia in un solo anno.

A proposito di minchiate, ho visto il trailer dell'ultima stronzata di Moore e già da quello si riesce a comprendere che lui delle cause della crisi non ha nemmeno la più lontana e pallida idea e che, una volta di più, non ha capito proprio un cazzo. Ma, per fortuna, ci sarà un sacco di gente che andrà a vedere questa sua ennesima boiata e i soldini in tasca non mancheranno di arrivargli.



Provare per credere! Meglio di Aiazzone...

lunedì 19 ottobre 2009

Facce Ride

Io, come si può evincere facilmente da queste pagine, non sono particolarmente intelligente, anzi, alle volte mi sento un caprone, perchè non capisco, non ci arrivo, manco di intelletto.

Allora, andiamo con i fatti: qualche giorno fa Checco Zalone non so su quale programma (io ho sentito la registrazione a La Zanzara, tanto per cambiare) canta la canzoncina sul Berluska e la D'Addario e io rido di gusto, perchè trovo alcuni passaggi davvero divertenti, magari non di grana fine, ma tutta la vicenda non è che si tenga in punta di fioretto (magari in punta di qualcosa d'altro), però io rido non sapendo chi fosse l'autore nè dove si fosse svolta la performance.

Bene, dappertutto mi si dice che, visto che ho riso e che mi è piaciuta quella canzoncina stupida (come mi era piaciuta Squadra Fortissimi nel 2006 o come cazzo era il titolo), sono un minus habens perchè quella roba lì sdogana il comportamento di Berluskaiser e che è un vile attacco a chi combatte a colpi di satira vera il tiranno (non ci metteranno dentro anche le tristissime figure di merda di quel vignettista che se la sganascia da solo e si sente perfettamente il fuori sincrono del pubblico che deve essere imbeccato dai tizi con i cartelli, sennò non saprebbe quando ridere ed io mi sento in imbarazzo per lui, un po' come Santoro) e che è tutta una roba prezzolata perchè sennò doveva farla prima e non dopo e altre cose del genere.

E la prova che è tutto a favore del Berluska la fornisce il Battista (non Giovanni, ma Pierluigi, quello tirava l'acqua, non faceva articoli) scrivendo sulla prima pagina del Corriere un editoriale, mostrando come anche il quotidiano di Milano si sia schierato a favore dell'oscuro imperatore arcorino.

'Fanculo, adesso devo cominciare a stare attento anche verso cosa rido, perchè qualcuno mi potrebbe bacchettare perchè sono un cazzo di venduto al satana con villa sarda.

sabato 17 ottobre 2009

Corsi e ricorsi della storia

Stavo pensando ieri sera, così ad cazzum, a quale fosse il miglior soprannome affibbiato al nostro giovine e capelluto premier e, non ci sono santi nè madonne, è quello che gli aveva affibbiato l'immaginifico leader della Lega Nord, se non ricordo male, nel 1995-1996: Berluskaiser, nessun umorista organico è mai riuscito, con un solo nomignolo, a descrivere la psicologia politica dell'Uomo di Arcore.

Vabbè, ma non divaghiamo, sennò mi perdo e già i miei neuroni sono pochi, se poi li disperdo è una catastrofe.

In questi giorni, nella politica italiota si parla principalmente di 2 cose (al di là che si parla sempre dell'inquilino di Villa Certosa, ma vabbè, è così, cazzo si può dire di Bersani-Franceschini-Marino? Che respirano, ah già è vero): Riforma della Giustizia e Istituzioni. In questo momento, ci trovo un'analogia sconcertante tra le due distinte discussioni: entrambe si fondano su di un "peccato originale" che ne vizia la bontà. Mi spiego e argomento: tutti sappiamo che la giustizia italiota fa cagare e non copriamoci il culo con la "mancanza di fondi" che è una cazzata per chi ha passato anche solo un paio di giorni in un qualsiasi tribunale della penisola e che ci vorrebbe una riforma, da quella del processo a quella del sistema giudiziale (chi controlla il controllore), per cui un magistrato è un pochino più protetto di altri mestieri in tutti i sensi (organo di autogoverno: alzi la mano a chi crede in questa cazzata, se mi posso giudicare da me stesso non posso che dire bene o fare meno appunti possibili, non ci si può prendere per il culo); dall'altra parte il Capo dello Stato Napolitano sta offrendo una rara immagine di terzietà che non si è vista molto spesso negli ultimi 20 anni, riuscendo ad essere "istituzionale" anche nei momenti di maggiore agone politica. Questo è il lato "A" della medaglia, passiamo al lato "B", quello del culo per in tenderci: in questo momento il Berluska potrebbe varare la migliore riforma della giustizia dell'universo conosciuto (ammesso e non concesso che sia capace di farla, dubitare è lecito), ma sembrerebbe, in ogni caso, una "vendetta" per le 2 sentenze che tengono banco in questi giorni e non ci sono dubbi che andrebbe in vacca in poco tempo, perchè una rappresaglia non potrà mai diventare una buona legge; dall'altra parte l'elezione di Napolitano è stata (lo ricordo bene perchè l'ho vista, non mi ricordo perchè, in diretta su Sky) una prova di forza contro ogni logica politica (che ha inasprito gli animi politici in maniera incredibile) voluta dagli allora DS perchè avevano dovuto calare le braghe alla Camera e al Senato, oltre che per una buona fetta dei ministeri chiave, arrivando da un sostanziale "pareggio" elettorale, è stato uno schiaffo a manrovescio a una metà d'italioti che si è sentita non rappresentata da chi avrebbe dovuto rappresentare l'unità a livello istituzionale, è praticamente impossibile non dimenticarlo, un gesto d'arroganza ben maggiore della presa di potere con fanfara di D'Alema all'epoca del primo defenestramento Prodi.

Tanto, anche questo è un discorso ad minchiam, visto che siamo tutti italioti e non capiremo mai dai nostri errori (me compreso, anzi forse ancor di più, ostinandomi a votare scheda bianca), ma daremo la colpa sempre all'avversario che è, in ogni caso, più carogna di noi...

giovedì 15 ottobre 2009

E finalmente arriva il giustiziere della notte...

Feltri ha scritto il solito pippone sull'"ATTENTATO", come parodiava Braida sul suo TG4, comunque c'è stato un pirla che ha scritto sulla Faccia di Libro che ci vorrebbe un pallottola in testa per fermare il satrapo di Arcore, anzi che ci vorrebbe qualcuno che mettesse una pallottola in testa al giovine e capelluto premier. Finalmente qualcuno che torna alla politica attiva dei bei tempi andati (gli anni '70), quando c'erano i VALORI, le PASSIONI POLITICHE e le P38 in tasca...

Il solito Corradino ribadiva a tutta forza questa mattina su RAINews24 che il ragazzino in questione non contava un cazzo nel PD, ma era uno che sì, qualche volta passava in qualche circolo, ma niente di più, magari non era quasi nemmeno iscritto. A me fa molto ridere, perchè non si può essere come Feltri che parla assurdamente di "dirigente", ma nemmeno come il buon Mineo...

Ad ogni modo ringrazio il simpatico Corradino che riesce a farmi svegliare ogni mattina di buonumore con le sue cazzate assortite servite a colazione, mai una uguale all'altra, tutte fresche di giornata!

mercoledì 14 ottobre 2009

Sono fotogenico

Qualche tempo fa dovevo andare in Bulgaria per una consulenza che doveva essere saltata, ma che si è ripresentata puntualmente sabato pomeriggio, quando una simpatica segretaria del Dpt Development di una cazzo di nazione straniera, con un inglese claudicante mi ha edotto sul fatto di avere un biglietto A/R (per fortuna c'era anche il ritorno) per Sofia via un sacco di cambi con partenza lunedì mattina alle 5 (imbarco alle 4, hurrà) e ritorno con arrivo stanotte alle 2... evviva! Comunque sono tornato, lo so che questo è il mio cazzo di lavoro e sono solo miei i prodotti avicoli particolarmente adatti a chi soffre di instabilità a livello glicemico consciuta come diabete, ma non è di questo che parlerò in questo post.

Di che cosa parlerò? Di Berluska? Ennò dai che palle! Di Bersani? Ma va, è noioso anche il solo nome "Pierluigi" manco fosse "Piersilvio". Della Binetti? Uffa, i drammi psicologici con risvolti sociali mi hanno sempre fatto venire sonno.

Parlerò dei miei vecchiettini scherzosetti preferiti, sì, dai, quelli svedesi tutti vestiti in ghingheri che si divertono un sacco a regalare sorrisi ad minchiam.

Allora, venerdì stavo tornandomene all'Azure River bello bello, quando mi sento il giornale radio di R24 che mi dice che il bell'Obama è stato premiato dagli arzilli vegliardi con il Nobel per la Pace. Stavo per perdere il controllo del Trattore... ma dai, ma va, hihi ohoh ohohahahehehe (tratto dalla maggiore hit di successo dei Pitura Freska)!
Come mai questo bel premione? Beh, perchè è bello, sorridente ed ispirato quando viene fotografato, eppoi, dai, anche il nostro giovine e capelluto premier si è accorto che è anche abbronzato!

Vabbè, non ritira mezzo soldato dall'Iraq (e fa più che bene...), aumenta il numero di soldati in Afghanistan e chiede agli alleati di mandarne un fantastilione in più (e noi eurpatetici ci caghiamo addosso come al solito), tempesta con un bombardamento particolarmente intenso una parte del Pakistan (che discolaccio che sono, nessuno ha mai dichiarato guerra al Pakistan, per cui se non c'è dichiarazione non c'è guerra e nessuno si sente obbligato a sventolare bandierine arcobaleno, che, mi sono fatto un appunto, sono un ottimo business, al prossimo presidente repubblicano pianto su questo commercio sicuramente equo&solidale, nel senso che i bambini srilanchesi che le fabbricano vengono picchiati con legno dolce) e minaccia l'Iran di far loro il culo a strisce; però è bello e viene bene nelle foto dei summit!

A questo punto sono davvero convinto che il Berluska sia arrivato secondo con la motivazione "Non ha rotto troppo i coglioni a Putin quando c'è stata la guerra in Georgia", solamente che non è così sorridente ed abbronzato (anche se ci tenta e vorrei proprio vedere la portata elettrica del centro estetico personale) e che ha fatto il gestaccio del mitra quando era con Putin, una cosa davvero brutta nonononononononono che i nonnetti si spaventano per queste cose che non sono mica come i missili Cruise, tanto gentili e discreti!

Ma che succede... anche Obama si sta burluskizzando? Anche lui ce l'ha con Murdoch perchè lo sfancula dalle televisioni (senza nemmeno mettere le tette della D e lui procede con l'act che limita il diritto di stampa prolungato dal buon McCain... eccheccazzo, bisognerà fare un'altra manifestazione di 20.000 persone per la questura e di 2.000.000.000 di persone per gli oranizzatori per difendere la libertà di stampa statunitense dall'arcoriano abbronzato?

venerdì 9 ottobre 2009

Adesso faccio incazzare più di uno...

Eccomi qui per l'annunciato post su quanto accaduto durante le scorse settimane nella politica italiota.

Per prima cosa, l'altro pomeriggio, ascoltando La Zanzara di Cruciani (ormai i miei pochissimi lettori sapranno che sono un fan della trasmissione di R24 e che scasso i maroni sempre con questa), ho scoperto che siamo in un regime morbido che si fa cassare le leggi per la protezione del dittatore. Io sono talmente stupido che pensavo che la definizione di "dittatura" non prevedesse una bocciatura delle leggi promulgate, ma, come al solito, riscontro costantemente la mia ineguatezza intellettiva.

Poi ho ascoltato le reazioni del Berluska e, orpo, su 2 punti mi trova assolutamente d'accordo: la politicizzazione della Corte di Cassazione e l'intelligenza di Rosy Bindi egualmente proporzionale alla bellezza. Visto che sul secondo punto sfido chiunque a contraddirmi, passiamo a trattare il primo. Io, durante il mio percorso di laurea, mi sono imbattuto in una materia alquanto contorta che è il diritto costituzionale, orbene, al di là di tutto quello che si può contestare ad una carta che risente degli anni, in quanto frutto di un palese compromesso tra forze che di "liberale e universale" avevano davvero poco (democristiani, comunisti, socialisti e compagnia cantante), la cosa che più balza agli occhi è il costante compromesso tra le forze politiche che dovrebbe reggere il baraccone, una volta che questo si rompe (e da 17 anni a questa parte si è rotto), il circo va con le gambe all'aria. In tutto questo questo c'è anche la Corte Costituzionale che è nominata per via politica per i 2/3 e il resto se la vede la magistratura con le più alte cariche e blah blah blah, lo capisce anche un bimbo che è tutta gente che non arriva dalla luna e ha vissuto la propria vita lontano dall'agone politica. Anche nella bocciatura del cd Lodo Alfano c'è stata una maggioranza di 9 a 6, per cui ben lontani dall'unanimità che una questione squisitamente tecnica (una legge di 1 solo articolo, mica un testo unico...) normalmente produce e anche l'Avvocatura di Stato non è che ha messo per niente la questione della possibile (non probabile, intendiamoci bene, perchè "accà nisciuno è fesso", spero si scriva così, ma tanto si capisce cosa intendo) caduta del Governo in caso di bocciatura (e, come volevasi dimostrare, ha prodotto solamente un rafforzamento delle posizioni della Lega e un'uscita dall'angolo di Fini).

Per quanto riguarda la manifestazione di sabato scorso, dove 200 persone per la questura e 200 milioni per gli organizzatori hanno partecipato, ha prodotto un effetto davvero divertente: gli stessi che hanno gioito per una sentenza, si dicevano preoccupati per le querele ai giornalisti... ma la legge è davvero uguale per tutti?

Ovviamente la risposta è un secco no, ma di questo parlerò in un altro post... che adesso devo andare a discutere con il legale su come modificare un paio di contratti che sono proprio di m...

giovedì 8 ottobre 2009

L'abito non fa il monaco

Visto che oggi non ho un cazzo di tempo per scrivere post e che Niccolò ha fatto un post fantastico sul Berluska che consiglio a chiunque di leggere, rimando a domani le mie idiotissime considerazioni sulla situazione politica italiota.

Allora, non avevo voglia di scrivere davvero un cazzo di niente, ma poi, ho trovato questo articolo sul corriere.it e mi sono talmente sbellicato che non ho potuto non scrivere questo post.

Guardare questi 2 minorati attaccare due tizi vestiti da donne, ma sono talmente ubriachi da non capire che quelli sono un po' troppo muscolati per essere innoqui, e finire in un attimo a contare i denti sul selciato è come guardare un vecchio film muto, solo che al posto delle torte ci sono i cartoni che finiscono in faccia.

L'arrivo finale della polizia che li porta al gabbio è da antologia: dovrebbe essere studiato nelle scuole di cinema per insegnare come devono essere sceneggiate le commedie!

mercoledì 7 ottobre 2009

Il pedofilo non è nemico dell'umanità

Oh, finalmente aspettavo il parere di Bernard-Henri Lévi sull'inculata di Polanski alla ragazzina!

Ecchecccazzo, uno si sente le opinioni di un sacco di gente famosa che, in fondo, non fa di mestiere il grande pensatore e resta così... un po' come sentire il gusto di una cena in cui è mancato il piatto forte... vedere una partita del Real Madrid senza la presenza di Cristiano Ronaldo in campo... ma alla fine arriva lui e tah-dah: abbiamo il Grande Pensatore!

Probabilmente io ho un'intelligenza limitata, per cui non riesco a capire il discorso, per cui riassumo, così, magari, qualcuno, molto più intelligente di me (non è che ci voglia molto, ma vabbè, che volete, ognuno riceve ciò che Dio vuole donargli, probabilmente quando era il mio turno era rimasto senza troppi spiccioli) potrà spiegarmelo come si fa ad un bimbo di 5 anni:

Premessa: incularsi una 13enne potrebbe essere grave ed essere un "artista" non è un attenuante, così, fino a qua, anche i miei neuroni non subiscono troppi shock e io capisco.

Punto 1: La "relazione sessuale illegale" non è un crimine contro l'umanità, per cui la pedofilia e la pedopornografia sì, sono crimini, ma non quanto ciò che è successo a Sharon Tate (e che cazzo centra la moglie morta si chiedono i miei neurioni che iniziano ad inquietarsi) per cui il buon Manson sta scontando una bella serie di ergastoli, ma potrà chiedere la libertà sulla parola dal 2010 (sempre che gliela concedano, dico io, che non capisco il grande pensatore, ma sono un minus habens ad avere pensieri del genere). Per cui se non ammazzi qualcuno puoi fare un po' quel cazzo che ti pare, oppure se non ammazzi una donna in cinta all'8° mese puoi fare un po' quel cazzo che ti pare, oppure se non ammazzi Sharon Tate puoi fare un po' quel cazzo che ti pare e se qualcuno ti dice che, magari, il reato (stupro di minore) che hai compiuto è un tantino aberrante è parole testuali uno dei "vendicatori lanciato alle sue calcagna". Mi piacerebbe sentire la definizione del Grande pensatore di "Crimine contro l'Umanità", perchè il mio cervellino ipodotato non arriva ad immaginarla.

Punto 2: La vittima ex 13enne ha perdonato e pensa che abbia già pagato abbastanza. Allora Simon Wiesenthal che correva dietro ai nazisti trucidatori anche di quelle vittime che "avevano perdonato" non aveva davvero capito un cazzo ed era tra "coloro che passerebbero volentieri sul corpo della vittima piuttosto che abbandonare la preda e rinunciare alla delicata ebbrezza del punire".

Punto 3: "Quando la vittima si ritira, non spetta alla società, cioè al giudice, agire in giustizia? Probabilmente sì. Da uno stretto punto di vista giudiziario, è in effetti un diritto della società. Ma non sarà né la prima né l’ultima volta che lo stretto punto di vista giudiziario verrà meno sia alle esigenze della compassione sia a quelle dell’intelligenza." Qui ho un bisogno disperato di aiuto intellettuale perchè non so dove cazzo vada a parare il Grande Pensatore, sono proprio limitato.

Punto 4: Se il sig. Polanski fosse stato un signor nessuno come quelli che piacciono tanto al Grande Pensatore, a nessuno sarebbe fregato un cazzo di lui, anche se si è inculato la 13enne. Ma io, che sono una bestia senza razionalità alcuna, mi chiedo se un sig. Nessuno, avendo commesso un tale crimine, sarebbe riuscito a scappare alla vigilia del verdetto e volare oltreoceano dove si rifugiavano tutti quelli che avevano un'idea "alternativa" della legge del proprio Paese, ma non volevano finire oltrecortina che non si sapeva mai.

Punto 5: Voi (mi sa che ci sono di mezzo anche io, ma visto che non capisco, posso puntare anche io il dito e dare del Voi, ahahahah) siete ipocritamente giustizieri popolari che non lo hanno messo nel gabbio prima, che andava e veniva per comprare la cioccolata e cantare lo jodel, ma gli avete dato i premi e cazzi e mazzi. Solo che a me viene un pensiero, che è stupido e idiota come lo possono essere tutti i miei pensieri: la Svizzera, prima della crisi, grazie alla sua economia, poteva sfanculare tutti i patti di estradizione e di tenere tutti i conti neri che le giravano; il problema è che la crisi ha colpito essenzialmente le banche, soprattutto quelle più avide, che si sono riempite di titoli che valevano meno della merda in un letamaio chiuso per difterite, per cui la simpatica Svizzera che non può campare di sole marmotte confezionatrici di barrettine di cioccolato, ha dovuto calare le braghe su conti non troppo chiari ed altre amenità da isola felice, soprattutto nei confronti dei bastardi imperialisti e capitalisti ammmmerikani, per cui Obama (sempre sorridente oppure ispirato come in tutte le foto in cui è ritratto) ha detto o così o col cazzo che vi pariamo il culo; detto questo, mi pare il simpatico regista piallatore di culi di 13enni avrebbe dovuto informarsi un pochino prima di andare colà come aveva fatto in precedenza e non meravigliarsi tanto di trovarsi ai polsi due braccialetti molto fashion in puto acciaio e con un sistema di unione tra i cerchi a catenella molto trendy.

Questo è un grido di aiuto dai miei neuroni che, dopo la lettura del linkatio articolo, sembrano i personaggi ritratti nel famoso dipinto "La Zattera della Medusa" di Théodore Géricault.

martedì 6 ottobre 2009

Barbapapà

Mi sa tanto che sia uscito il film di Martinelli sulla famiglia Barbapapà, perchè alla zanzara l'ho sentito parlare dal castello sforzesco di Milano tutto preso dalla "prima" di questo film sui valori familiari e sulla coesione tra generazioni... o forse mi sbaglio...

No, perchè i film di Martinelli sono così tediosi e noiosi, che già riuscire a vedere la prima parte del trailer mi sfinisce...

Vajont è talmente didascalico, che mancano solo i fermo immagine con la scritta sotto "intervallo" e il giuoco è fatto; Piazza delle Cinque Lune è talmente lento che parrebbe che Moro fosse morto di noia piuttosto che per mano delle Brigate Rosse; Porzus porta allo sfinimento già dopo 10 minuti di visione e nel Mercante di Pietre, l'unica cosa divertente è quando il tizio che non cammina riesce a salvarsi dagli assassini appeso come un acrobata da circo equestre, ma perchè faceva sganasciare per la mancanza assoluta di verosimiglianza.

Bah, comunque, visto che alla Piccolina i Barbapapà piacciono (sono su un qualche canale Sky dedicato ai bambini, ma non sono su quel canale 620 che ad un adulto fa lo stesso effetto di una brutta calata di LSD, con mal di testa incluso e che agli infanti piace da morire), mi sa che me lo guarderò assieme quando arriverà sul satellite non in "Prima Visione"... sono proprio curioso di vedere che parte farà Rutger Hauer... no Raz De Gan so già che farà Barbabarba, non c'è alcuna sorpresa.

In ogni caso, se piace a Renzo Bossi, sono sicuro che è adatto anche ai più piccoli, una garanzia!

venerdì 2 ottobre 2009

Delusioni deludanti

Allora, ieri sera ero pronto anche a non guardarmi le partite di Europa League, mi sono sciroppato anche il pippone iniziale del riccioluto e biondicchio presentatore (ma chi cazzo gli ha suggerito di mettersi quel colore allucinante in testa), con tanto di belpietresche e travagliate presenze, di interviste a tizie che l'itagliuano lo mangiano come pane e anitra wc e poi...

Delusione, la D'Addario in versione similcarfagnata! Pantaloni neri e maglia larga dello stesso colore, occhi sbarrati e posizione da educanda... non verrà mica fuori che la Gelmini è la più hot della politica italiota? Ué, ciccio ciccio con la bandana, non avevi promesso di mettere un po' di figa in candidatura blindata? Non è che poi ci diventano tutte mariuccine gorettiane con tailleur lungo e occhio pallato fisso (modello Gasparri, per intenderci)?

Per fortuna c'è stato il momento di estrema ilarità che ha dato un senso alla serata: alla presentazione della tizia del Collettivo Femminista di Bologna, io penso di aver riso da aver raggiunto le lacrime, tanto da rischiare il soffocamento e non riuscire a sentire nemmeno su cosa si produceva nello sbroc sbroc (è un TM I&I, cit. necessaria per non incappare in violazione della proprietà intellettuale), anche se non ci voleva un genio per intuirlo. La presentazione fulminea del santo della corrida mi ha colto impreparato, mi aspettavo il commento caustico di qualche ggggggggggiovane del pubblico, ma quando lui ha annunciato quell'intervento ho avuto davvero un attimo di mancamento, una folgorazione damascata. Nel tardo 2009 c'è veramente qualcuno che ha un cazzo di tempo da gettare nel cesso per una specie di residuato bellico da museo dei fricchettoni? Oppure sono stato come al solito gabbato nella mia beota ingenuità da una figurante tipo quelle che ci sono a Forum e che fanno sì che la figlia del generale possa scandalizzarsi un tot al chilo?

giovedì 1 ottobre 2009

E venne il giorno...

Come al solito mi accorgo di non aver capito un cazzo della vita, vista la nota limitata intelligenza che mi contraddistingue, per fortuna arrivano giorni come oggi e finalmente il velo si squarcia e io posso contemplare il reale e non le menzogne che mi ingurgito nella mia beata ignoranza.

Ad esempio, io pensavo che l'informazione fosse libera nel nostro amato Paese, che i programmi di approfondimento non subissero intralci e che i programmi pedagogici per i giovini virgulti non venissero ostacolati, poi mi mandano dopo mezzanotte la lingerie e il seminudo della Marcuzzi e crolla questa certezza e posso essere "idealmente" in marcia (non mi ricordo quando, ma è davvero importantissimissimo che per la cosa uno deve farsi una corda di fazzoletti annodati per ricordarselo, ma io ho un po' di raffreddore ed allora i fazzoletti, che volete, mi servono per soffiarmi il naso) anche io per la libertà dell'informazione.

Non devo, però divagare, perchè la questione è troppo importante sennò faccio il giuoco dell'autocrate arcorico, oggi, finalmente vedrò la luce e, anche io, come Rod Steiger in Giù La Testa quando incontra James Coburn, potrò diventare un guerriero per la libertà e la democrazia. Dopo anni che mi dibatto nel mio non essere minimamente interessato alle questioni politiche non economiche e vista la crisi del Milan anche in Champions (non che la Beneamata stia facendo meglio tra il guru portoghese e con quella grandissima testa di cazzo di Balotelli, che non potrebbero mettere in camera con Samuel con l'ordine, appena il ragazzetto fa in campo qualche stronzata come in Russia, di menarlo per 2/3 ore alla sera fino a che non capisce), adesso sono pronto a una calata, sono pronto a diventare un bel furry anche io all'urlo di Mills, Lodi vari, basta ronde, evviva i clandestini etc etc etc.

Finalmente stasera la nuova e carismatica figura del nuovo leader del PD si sviscererà in tutto il suo splendore, dopo mesi di oscurantismo televisivo, il nuovo simbolo della Resistenza contro ogni forma di fascismo (mediatico, morbido, edittale, bandanato o come cazzo vi pare a voi) potrà, scevro da ogni laccio malvagio, espletare il suo pensiero e parlare direttamente in faccia al proprio pubblico adorante, nell'unica oasi di libertà di informazione ormai presente nell'universo mondo conosciuto.

Ovviamente, la mia adesione attiva sarà direttamente proporzionata a quanto sarà corta la minigonna della D'Addario (il nuovo leader in pectore del PD, no?) in quanto a tette non è che sia proprio fornitissima, a quanto ricordo...

P.S. Stamattina spettacolo al Caffè di RAI24 di Corradino, c'era il mega riportone di Mussi assieme al rifondato segretariato comunistato Ferrero che si facevano pipponi sul Linke tedesco, ma offrivano il solito circo indecoroso di rissa continua addirittura prendendo spunto dal vecchio PCI (ormai defunto da 20 anni) oltre che su tutto il resto riguardante la politica italiota e sparando cifre e percentuali a casaccio. Insomma, non credo che ci sia Letterman che tenga, questi tizi della sinistra "... "(com'è che si vogliono far chiamare adesso che non mi viene proprio in mente?) sono molto più spassosi!