mercoledì 30 giugno 2010

Hangover

Come ogni 4 anni, arriva la famigerata "Pausa Mondiale".

Tecnicamente questo mondiale sta facendo schifo, sarà colpa dello Jabulani, dell'altitudine, del freddo, delle vuvuzelas o della scarsità pedestre dei giuocatori, però io, come per ogni edizione del mondiale, alla pausa cado in uno stato catatonico.

Al solo pensiero che questa sera non ci sia una partita (che fosse anche Isole Tonga-Equador), inizio ad avere sudori freddi, palpitazioni, senso di nausea, formicolii ad una gamba, spasmi nervosi e cefalea.

Questo accade ogni 4 anni e ogni volta non riesco a prepararmi, sono talmente assuefatto ad avere più partite al giorno, per ogni santo giorno che, pof, me le tolgono così, senza nemmeno fare uno stacco graduale.

Ieri sera mi guardavo David Villa che rompeva le corna a Cristiano Ronaldo e stasera che cazzo faccio visto che mi capita l'appartamento sfigato che ha problemi con l'impianto satellitare, per cui fino alla prox settimana non avrà l'accesso a Sky, mi guardo quello sfigato di Gregory Peck che va in giro alla cazzo sul vespino mentre la figa di legno Audrey Hepburn si tiene castamente all'altezza del plesso solare del tizio? Non posso nemmeno vedermi le repliche delle partite dei giorni precedenti su Sky Mondiale 1-2-3-4 o almeno le tette della D'Amico in replica...

Aiuto, sto mmmmmmmale!

martedì 29 giugno 2010

Le urla di chi è Zito

Qualche giorno fa è stata pubblicata sul Corriere questa lettera del padre dell'ing. Bruno Zito, in galera preventiva da 4 mesi per l'inchiesta su Fastweb.

Come ha già fatto Pierluigi Battista sempre sulle pagine del giornale di via Solferino, anche io mi interrogo su cosa sia diventata la custodia cautelare in questi ultimi 18 anni.

Dalla stagione di Mani Pulite in poi, la custodia cautelare in carcere è lo strumento con cui la Santa Inquisizione Magistraturale porta avanti le sue battaglie contro i malvagi corruttori.

Ormai le garanzie costituzionali non valgono più un cazzo, rispetto alla necessità di far valere un concetto di giustizia che sotterra ogni diritto, anche il più elementare come può essere la libertà, in quanto bene supremo a cui assurgere.

Dagli obsoleti libri su cui ho studiato nei miei anni di Università, leggevo che, per poter incarcerare preventivamente una persona, bisogna che ci fosse un pericolo di fuga o la possibilità di inquinamento delle prove; adesso ci può essere "uno stile di vita antigiuridico degli indagati" e "l'atteggiamento di totale chiusura all’ipotesi accusatoria" a far rimanere in carcere una persona (per quanto possa sembrare antipatica all'opinione pubblica, non è che l'antipatia cancelli i diritti costituzionali più elementari, perchè anche Matteotti era antipatico ad una certa opinione pubblica, non dimentichiamocelo), come se un tizio, per uscire dal carcere, dovesse essere d'accordo con il suo accusatore anche se non lo è, oppure dovesse vivere secondo i dettami di questo.

Stiamo diventando una cazzo di Germania Est di merda fuori tempo massimo perchè quattro fessi con un cazzo lenzuolo nero ridicolo intorno al culo vogliono essere i protagonisti di una stramerda di reality in cui giocano come degli stronzi a misurarsi il loro misero cazzetto su chi riesce ad essere più inflessibile contro chiunque possa fargli avere una misera paginetta con intervistina su un qualsiasi cesso di giornalino con delirante editorialino celebrativo idiota annesso che, tanto, a loro non gli si può fare un beneamato cazzo perchè hanno a parare il loro lardoso culo di merda un "organo di autogoverno" che gli darà sempre una stracazzo di ragione, oltre ad avere una sostanziale impunità per quanto riguarda la responsabilità civile, anche se, in un referendum, gli italioti aveva votato per l'abrogazione di questa immunità di merda, solo che nessuno se lo ricorda.

Intanto quelli marciscono in galera e gli scribacchini continuano ad beatificare il sacro fuoco di quei coraggiosi che combattono contro le ingiustizie della nostra penisola...

lunedì 28 giugno 2010

Ma tu, che cazzo vuoi?

Saviano... Saviano... Saviano...

E' talmente importante che anche a scriverlo viene fuori l'eco.

In questa intervista al Pais il massimo eroe italiota vivente (dopo che Cannavaro è divenuto uno zombie che cilecca ogni entrata in anticipo) denuncia che l'Italia lo fa cagare, che non c'è posto per uno figo come lui, che nessuno capisce un cazzo per cui deve andarsene da qui.

Bene.

Io sono il solito testa di cazzo, per cui cerco di analizzare i fatti, sempre alla maniera del testa di cazzo quale sono.

Il tizio ha scritto un libro che ha venduto bene qualche anno fa. Questo libro ha fatto girare un po' i coglioni a un po' di tizi armati. Lo Stato ha fornito una scorta al tizio per preservare la sua incolumità. Il tizio va in tv a pontificare su tutto lo scibile. Il tizio va ai convegni a pontificare su tutto lo scibile. Il tizio scrive sui giornali e porta avanti amene battaglie su qualsiasi cosa gli stia sul culo al momento.

C'è un problema: l'Itagggghia gli fa proprio schifo perchè non lo ascolta, perchè non fa come dice lui, perchè gli stranieri vedono solo le tette e i culi e le colline toscane, ma non vede quello che vede lui, che non vuol fare solo il mafiologo, ma vuole essere uno e trino con la vita privata a sua completa disposizione.

Lui vuole avere fama e vita privata, in pratica fare qualcosa a costo zero. Insomma è come se Balotelli, invece di aver ammesso di essere un pirla davanti agli agenti, avesse detto: sì, sparo con una scacciacani, ma se non giocassi a calcio e guadagnassi milioni, voi non mi avreste rotto i coglioni in maniera così gagliarda.
Ciccio, con la fama e i danari vengono anche le rotture di coglioni. Come se io mi lamentassi di dover girare come un pirla tutta la settimana con il trattore invece di starmene bello bello a casa con la Dolce Metà e la Piccolina, protestando che ho una famiglia e che non è giusto che debba girare così tanto. Ho scelto di farlo, cazzo, ne pago le conseguenze. Ciccio, hai scelto la via del libro che ti porta fama e soldi? Prenditi quella cazzo di scorta e continua a fare il "simbolo", perchè dire "mi sono stufato" o "non gioco più", una volta che si diventa adulti vale un cazzo.

Vabbé, lasciamo perdere la solita solfa sulla politica che non si rinnova, che tanto è la solita aria fritta, oppure per aver scritto un cazzo di libro uno deve diventare automaticamente Presidente del Consiglio o Presidente della Repubblica senza neppure bisogno di elezioni, perchè se non si vota lui si è tutti delle teste di cazzo mafiose o talmente idiote da non capire che si è manipolati dalla mafia?

Vuoi andare a vivere in Spagna dove la disoccupazione è a livelli folli e non sanno come cazzo uscire da quelle cazzo di sabbie mobili in cui si sono cacciati? Vuoi andare a vivere in Francia, dove tra neonazi e tensioni razziali continue, anche per una stracazzo di partita di calcio?

Ma tu, che cazzo vuoi?

venerdì 25 giugno 2010

Affarone

Ho 4 euro in tasca in questo momento... quasi quasi mi compro un'isolotto greco che non si sa mai, l'importante è non mettere la cassetta della posta all'esterno che certe cose bisogna trattarle con i guanti o, magari, la tuta da artificiere.

giovedì 24 giugno 2010

3 pere

L'allegra anziana combriccola in gita premio con l'INPS, dopo un breve soggiorno con safari per visitare la terra dei big 5, ha preso (e non comperato, come qualche statisa lungimirante, al quale conviene sempre chiedere di fare previsioni, aveva erroneamente accennato qualche giorno fa) 3 peri e ora può usufruire dei biglietti lasciati incustoditi da alcuni baldi giovanotti teutonici per ritornare in Patria, ché, nella terra delle vuvuzelas, in questo periodo dell'anno, fa freddo ed alcuni rischiano di accentuare i dolori reumatici (c'è chi ha già previsto, però, di rilassarsi cullato dai raggi del caldo sole di Dubai).

mercoledì 23 giugno 2010

Art. 1

L'articolo 1 della costituzione italiota recita:

"L'Italia è una repubblica democratica (come lo era la DDR per qualcuno che giochicchia con i rimborsini elettorali) fondata sul lavoro" (PRRRRRRRRRRRRR... scusatemi, ogni volta che lo leggo la pernacchia stile Alvaro scatta in automatico)

Ma a qualche testa di cazzo che rifiuta il lavoro cosa gli si può dire?

Allora, ricapitoliamo in breve i fatti:

Negli anni '70 si è creato con soldi pubblici la classica cattedrale nel deserto che non ha mai funzionato a dovere (qualcuno si ricorda l'Alfasud chiamata l'Alfaruggine?), continuando a mandare soldi ad minchiam allo stabilimento

Intanto nello stabilimento si sperimentano nuove forme di fancazzismo sempre più creative, tipo lo sciopero a sorpresa nel momento di picco di produzione, oppure le malattie di massa e così via

Si è arrivati ad oggi in cui la cassa integrazione è la prima fonte di reddito

Ad un certo punto, a causa delle pressioni forti sul Lingotto, Marchionne propone di portare la Nuova Panda nella cattedrale del deserto, promettendo di ammodernarla (750 stracazzo di milioni di euro in un periodo di stramerda di crisi), a patto, però, che le minchiate sperimentate nel passato, non si ripetessero e che i "lavoratori" lavorassero come fa tutto il resto del Mondo, lasciando perdere gli scioperi alla cazzo e le malattie idiote

E qui entra l'idiota maximo che dice che lo sciopero è importante non tanto per quanto si realizza da questa astensione, ma per il solo fatto di avere scioperato (prendete tanti giornalini Lando e dimezzateli e scoprirete di chi si tratta)

Alla fine un migliaio di minchioni sputa sull'ultima possibilità di avere un lavoro, perchè, tanto ci sono qualche migliaio di polacchini, cecotti o rumenini che aspettano solo di assemblare (meglio), la cazzo di Nuova Panda

Se fossi in Marchionne li manderei bellamente a cagare e farei fare a questi amanti dello sciopero alla cazzo la stessa fine di quell'aborto industriale che è stata Termini Imerese

L'apoteosi è l'intervista ad una decerebrata di 40 anni con 2 figli che ha votato no, dopo un tot di mesi di cassa integrazione perchè si è sentita ferita dalle parole dell'AD di Fiat e che è bello dire una volta no nella vita.

Qui mi viene su una scarica di bestemmioni... ma se io avessi l'unica possibilità di lavorare e non dover andare a fare lo stracazzo di parcheggiatore abusivo, spaccherei la testa a tutti quelle teste di cazzo per cui lo sciopero è più importante del lavoro, che tanto a quelle merde non gliene frega un cazzo, si riciclano in politica quando vogliono.

martedì 22 giugno 2010

Te-te-te-te My Telephone

Ok, oni volta che mi passa davanti il video o sento alla radio il ritornello di Telephone di Lady Gaga non riesco a togliermelo dalla testa per tutto il giorno e diviene un tantino ossessivo, come la frangetta da lobotomica che sfoggia la Knowles nella seconda metà del sopra citato video.




Ma non è di questo che voglio parlare anche se ci ho piazzato in mezzo il video integrale che un bel catfight è sempre un bel catfight, il culo di Gaga è sempre il culo di Gaga e le tette della Knowles sono sempre le tette della Knowles.

Come ogni grande azienda, anche la Grande Multinazionale Bastarda cambia ogni 2 anni circa il gestore di telefonia mobile aziendale, di ogni filiale nazionale fa parte della routine, che sennò i simpatriconi dell'IT non sanno come cazzo passare il loro cazzo di tempo, oltre a giocare con i giochi porno in tempo reale e con World of Warcraft quando il miopismo sta prendendo il sopravvento. Fino a qui nulla di strano, tutto nell'ordinaria amministrazione.

Il problema sopraggiunge quando c'è da restituire domani quella merda di N70 della Nokia (niente smartphone per policy aziendale, che nessuno mi ha ancora spiegato lo stracazzo di motivo) di proprietà del vecchio gestore, mentre i nuovi telefonini non sono ancora arrivati (sorpresa, sorpresa, cosa ci sarà nel pacco della befana, quale merda ci appiopperanno a questo giro?), però le nuove sim sì (misteri della telefonia mobile).

Orbene, io ricevo una cosa come 80 telefonate al giorno sul cellulare aziendale, nel momento in cui mi viene tolto cosa faccio? Io non ho un ufficio fisso, ma giro come il maiale di Sant'Antonio (TM di un mio amico) per il Nord Italia da complesso a complesso. Facendo i positivi e calcolando solo 2 giorni di "vacanza", questi sono più o meno 160 telefonate perse, in cui ci sono in ballo contratti con fornitori, trattative con autorità locali, scleri di qualche membro del CdA, operazioni con clienti e tutto il resto del baraccone che comporta il mio augusto lavoro.

Se mi chiedessero cosa amputare tra il notebook aziendale, il telefonino aziendale e il mignolo della mano sinistra, sarei già ad escogitare un nuovo modo per tenere saldamente in mano il joypad della Playstation.

Qualcuno potrebbe obiettare, puoi sempre usare il telefonino privato in questi 2 giorni, tanto la Dolce Metà conosce il numero e se c'è qualche emergenza... col cazzo, tanto il mio vecchio Nokia del 2005 senza numero che ricorda tanto un mattoncino della Lego solo nero non penso nemmeno che riesca a supportare la nuova sim ed in ogni caso è il mio stracazzo di cellulare privato e come tale resta.

Comperarne un altro, anche da pochi eurini, non esiste, perchè non me lo rimborserebbero e io non vado a spendere soldini per le ideone geniali di qualche fancazzista dell'IT (si vede che quando, da bambino, mi comperavano Topolino, la prima cosa che andavo a cercare erano le storie con Zio Paperone?).

Domani, sarà il giorno della verità e, seppur l'N70 mi faccia letteralmente schifo, dovranno portarmelo via dalle mani con la fiamma ossidrica, che tanta violenza non si potrà vedere nemmeno in una scena di The Hostel.

Te-te-te-te-te-te-te My Telephone...

E adesso mi tocca andare avanti fino a sera con questa cosa che mi rimbomba tra le scarse sinapsi.

lunedì 21 giugno 2010

Dall'altra parte della barricata

Allora, come i 4 gatti che seguono il mio blog hanno notato (o forse no, ma dai, non distruggete anche le ultime illusioni), sono riuscito a fare una settimana di vacanza.

La vacanza con la Piccolina vuol dire portarla al mare, nella seconda casa dei miei a circa mezz'ora scarsa di macchina dalla magione (dotata però di Sky HD, che con l'inizio dei Mondiali acquista un nuovo significato), andare la mattina dalle 8 alle 11 in spiaggia, fare la spesa per comperare la verdura fresca per lei (da cucinarsi successivamente), cuocere il tutto evitando gli schizzi ustionanti, farla mangiare, cercare di mangiare con lei che chiede il cibo che i genitori stanno mangiando attraverso urla belluine, guardare la prima partita della giornata, mandarla a nanna, guardarsi la seconda partita della giornata, uscire alle 6 per tornare in spiaggia o in piscina (la suddetta casa è in un complesso dotato di piscina) fino alle 8, tornare a casa, cucinare evitando l'olio del soffritto sugli avambracci, farla mangiare, cercare di mangiare con l'ulteriore handicap dell'inizio della partita in prime time e alle 10 metterla a letto sperando che dorma e vien da sè che non accade spesso che si addormenti al primo colpo.

Dopo una settimana di questa routine, la Dolce Metà iniziava a maturare una sorta di febbrile attaccamento verso i coltelli da carne, con inquietanti soppesature degli attrzzi per provare se erano utili al lancio, soprattutto mentre voltavo la schiena. Per preservare la mia integrità fisica, perchè Lorena Bobbit non è un personaggio di fantasia, il sabato sera decidevo, sotto una pioggia battente, di prenotare in uno dei ristoranti fighetti del luogo, uno di quelli, in pratica, dove c'è il cameriere pronto a versarti l'acqua ogni volta che il bicchiere raggiunge una quantità inferiore ai 5 cl.

Io, nella mia ingenuità, quando uscivo a cena in questi posti, guardavo con una certa sufficienza i padri alle prese con i marmocchi vocianti che facevano diventare una cena sventraportafogli una lenta discesa nell'abisso del cibo volante, provando addirittura moti di sincera simpatia, per quegli uomini alle prese con ilm tentativo di ingurgitare una qualsiasi cosa senza cadere preda delle manine prensili dei virgulti.

Io, a quei tempi, ero lì con la camicia Ralph Lauren (occhio che qui c'è la pseudo citazione dal mio autore preferito, una virile stretta di mano a chi lo indovina, che non posso permettermi altro perchè il portafoglio è già stato sventrato sabato) linda su completo Hugo Boss grigio chiaro con scarpe Prada che compativo questi poveri diavoli con le camice che avevano assunto tutti i colori con sfumatore marroncine possibili, sudati, con i pantaloni striati da acqua mista a cibo e le scarpe che ravanavano in un putrido guano appena sputato dal pargolo vociante.

Sabato la mia polo (le camice sono bandite con la Piccolina, se non voglio trovarmi tutti i bottoni centrali sul pavimento in tempo reale) Polo color nero ha conosciuto subito l'olio presente sul tavolo, assieme ad un bolo di pane che la Dolce Metà aveva infilato a tradimento (mio) nella bocca della Piccolina, tanto che il cavaliere ha mollato lì tosto il cavallino e mi ha mandato a cagare, mentre i due cavalli che tirano nel marchio dei jeans Levi's (i completi sono banditi, perchè non posso diventare lo sponsor dell'associazione lavanderie della Regione), dopo circa 30 minuti si sono voltati, mi hanno fatto pat pat sull'anca e si sono messi a ridere per la quantità (e probabilmente la qualità) di sugo e polentina che avevo ricevuto sulle ginocchia (perchè io volevo che mangiasse solo la polentina, mentre la Piccolina voleva mettere anche le mani nel sugo del brodetto e... spero abbiate capito, sono troppo scosso per raccontare), mentre le Timberland estive, all'arrivo del secondo piatto, potevano considerarsi disperse in una palude di bolo lanciato a terra, con tripudio di urletti, dalla pargoletta, tanto che pareva che uno dei due alberelli stesse germogliando.

Insomma, mi sono accorto di essere passato dall'altra parte della barricata e, in fondo, non posso che confessare di divertirmi più adesso ad essere attore nel dramma della cena con zavorrina tonante, rispetto a prima in cui ero un semplice spettatore pagante.

Ovviamente il proprietario del suddetto ristorante non ha avuto nessuna pietà per le mie condizioni "vestitive" quando mi ha presentato il conto, procedendo allo sventramento del portafogli, con tanto di risatona finale dell'omino sulla carta plastificata.

venerdì 11 giugno 2010

Ritorno all'innocenza

Oggi inizia il Mondiale

Per me è una festa, io, durante i Mondiali (sì, anche quelli di merda di Korea ed Giappone, in fatto di pallone, con grande scazzo della Dolce Metà, sono di bocca buona), torno ad essere un bambino, iniziando imbarazzantemente a palleggiare con qualsiasi cosa possa ricordare (anche lontamente) una sfera (anche un barattolo diviene una sfera nel mio cervellino bacato per fare un esempio stupido e quantomai banale) ed entusiasmandomi se il gesto atletico riesce.

Lo so, è patetico, ma, per un mese ogni 4 anni, non riesco proprio a dire di no al bambino interiore, glielo devo. E non posso non confessare che mi diverto moltissimo durante questo periodo magico, è uno dei miei personali "ritorni all'innocenza perduta".

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POST SCRIPTUM : Da domani sono in ferie per una settimana e cercherò di tenermi piuttosto distante da qualsiasi schermo di un computer, perchè, se trovassi un accesso, non riuscirei ad esimermi dal dare una sbirciata alla mail aziendale con tutto quello che ne potrebbe conseguire (influendo quasi sicuramente sulla "qualità" del mio periodo vacanziero).

Per cui è possibile che io ritorni qui il primo giorno d'estate (o l'ultimo di primavera? Boh, su questa materia la mia ignoranza raggiunge dei picchi)

giovedì 10 giugno 2010

Lobotomia

Sono incazzato come una bestia... immaginatemi come gli appestati di "28 giorni dopo" ma con più schiuma alla bocca e con le bestemmie a cascata.

Io riesco a capire che fare cazzate possa essere anche divertente e magari qualcuno ci faccia una sana risata. Ma quando la tua stracazzo di cazzata influisce sul mio stracazzo di lavoro...

Quando uno legge una dichiarazione dell'illuminata Assessora (o Assessrice o come cazzo si dica, tanto sono troppo imbufalito per fregarmene) all' Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione della Regione Veneto come questa (riporto il testo integrale del comunicato n. 1000 riportato dal sito della Regione Veneto, perchè merita):

I saldi estivi nel Veneto inizieranno quest’anno il 17 luglio. La data sarà quindi posticipata rispetto all’anno scorso (3 luglio). La modifica al calendario delle vendite straordinarie estive è stata disposta dalla giunta regionale, su relazione dell’assessore all’economia Marialuisa Coppola. La data di chiusura dei saldi estivi resta invece confermata al 31 agosto. “Lo scopo di questa modifica – spiega l’assessore Coppola – è di assicurare l’effettiva stagionalità dei prodotti che vengono venduti, nell’ottica di una più efficace tutela del consumatore. La data è stata posticipata per andare incontro alle richieste degli stessi commercianti, soprattutto dei centri storici, in considerazione del fatto che la merce non viene acquistata dai consumatori che aspettano i saldi. Con questa modifica, si spera che ci possa essere la migliore risposta per le vendite in piena stagione. La nuova data è stata concordata con le rappresentanze degli enti locali, delle organizzazioni delle imprese del commercio e dei consumatori”. “Mi sono confrontata aggiunge l’assessore - anche con le Regioni vicine. Il Friuli Venezia Giulia non è in grado quest’anno di modificare la propria data perché è fissata con legge, ma è assolutamente disponibile a partecipare ad un tavolo insieme con Lombardia ed Emilia Romagna per concordare una data che vada bene a tutti”. “Questo provvedimento – dice l’assessore - prelude anche ad un ripensamento della data di inizio dei saldi invernali che se dovesse rimanere al primo sabato di gennaio cadrebbe nel 2011 addirittura al 1° di gennaio, vanificando le vendite del periodo natalizio perché, a parte i regali, le necessità quotidiane sarebbero posticipate ai saldi e la merce resterebbe invenduta fino a quel momento. Ne riparleremo sicuramente”. “E’evidente comunque – conclude l’assessore Coppola - che questo provvedimento è il preludio ad un ragionamento che si è aperto con le associazioni di categoria, non solo a livello regionale ma anche con le rappresentanze provinciali che hanno espresso condivisione e apprezzamento per questa iniziativa che in qualche modo raccoglie le loro istanze in un momento che è difficile anche per loro”.

Sapendo che in Lombardia i saldi inizieranno il 3 come in Friuli Venezia Giulia, mentre in Emilia Romagna inizieranno il 7, qualche genio della nuova Giunta Veneta (non Lei Assessrice o Assessora, Lei ha già fatto il comunicato e questo basta e avanza) è tanto difficile prevedere che i saldi in Veneto se ne andranno in vacca perchè in 3 delle 4 regioni confinanti iniziano con 10 - 15 giorni di anticipo?

Di più, il sottoscritto, domani, avrebbe dovuto andare in ferie fino al 20, ma dovrà ritardare un giorno perchè sarà impegnato in un megameeting con tutti i complessi commerciali veneti per ripianificare tutti i calendari tarati sulla data "sensata" del 3 di Luglio, andati bellamente a fare in culo.

Qui ci sono tanti eurini in ballo, che i bottegai di merda, con le loro pateticissime associanzioncine culo per aria, hanno deciso di perdere così ad minchiam, anzi, di farsi fregare dalle altre regioni, che mi vedo già gli Outlet delle Regioni confinanti che stappano le magnum di champagne per la dabbedaggine di questi fenomeni.

Ma non pensate minimamente che il figlioletto scemo del Bepi "Meccanica di Precisione Trevigiana" aspetti di spendere il resto dei suoi eurini per riempire il culo alla cubista platinata di San Biagio di Callalta 15 giorni dopo, quando può andare al Palmanova Village del cazzo e comprarle quattro vestitini da troia perchè questa punti il suo sederino verso la seconda luna di Giove ululando come un Coyote?

Oppure la figlioletta idiota di Toni "Estrusi Personalizzabili Scaligeri" pensate che aspetti 15 merdosissimi giorni invece di correre al Mantova Fashion District con la sua Slk del cazzo per comperarsi tutti gli stracazzo di vestitini di merda saldati così da averne uno diverso per ogni sera che passa al fanculo Pineta di Milano Marittima a farsi ravanare le budella a turno dai fessi con la Gallardo nolleggiata per l'estate con i risparmi di una vita?

Adesso smadonno come un cazzosissimo turco appena accordatosi con un brasiliano, io ho IMPRENDITORI all'interno dei miei complessi a cui non frega uno stracazzo di niente se la signora Pina ha scazzato le scorte di paraculo da mignottone da spiaggia quest'anno perchè li voleva fare pagare fino a fine estate 8 volte il loro valore. Non siamo più negli anni '50, in cui bastava aprire una cazzo di serranda e tutti dovevano necessariamente comperare la merda esposta perchè o c'era quella o c'era quella. Questi stupidissimi bottegai di merda devono diventare imprenditori e non gli occorre un cazzo fare perdere un mucchio di soldi anche a chi fa davvero impresa per correre dietro ad un concetto di commercio fermo a 50 anni fa.

Ma quel simpaticone di Zaia con tutta la sua banda, non poteva continuare ad occuparsi di panini del MacDonalds e di far partorire le mucchette così si poteva trangugiare in serenità un cicchetto di Montenegro senza scassare il cazzo a me che devo lavorare?

Mi vedo già i dati di vendita che fanno ciao ciao con la manina al mio budget...

La lobotomia rimane l'unica cura.

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L'unica cosa che mi fa davvero ridere oggi è che quattro fessi occupano il Senato urlando di voler salvare la democrazzzzzzia per non far finire ai ferri qualche scibacchino del Fatto Quotidiano, mentre in Europa, nei Paesi Normali, i Neonazisti diventano il terzo partito...

mercoledì 9 giugno 2010

Genesi

Ognuno di noi ha una data di nascita e su questo spero che nessuno mi scassi le palle con qualche contestazione.

Io sono convinto, però, che la vita "autocosciente" di ognuno di noi ha una data posteriore ed è caratterizzata da un avvenimento che ne fornisce la Genesi.

Adesso, dopo il pistolotto iniziale, vi beccate il solito post autobiografico scassapalle. Fregati!

La Genesi della mia vita attuale ha una data 09/06/1990, il giorno di inizio dei Mondiali di Calcio giocati in Italia. In questa giornata Omam-Biyik affondava i campioni del Mondo argentini arrivando con la testa oltre la traversa, Totò mostrava al Globo quali erano gli occhi della felicità e Skuhravy dimostrava la sua potenza fisica; ma il calcio fa da sfondo, perchè il calcio è una costante della mia noiosa esistenza, il mio Mondo va avanti di 4 anni in 4 anni, non ho i lustri, ma i quadrienni.

20 anni, sono passati 20 stracazzosissimi anni e a me sembra ieri.

Avevo i capelli lunghi, molto lunghi, portavo al collo una schifezza di cuoio perchè faceva figo, stavo aspettando di comperarmi il C-10 con i soldi raccolti aiutando il nonno nei campi ed ero convinto che avrei sfondato come calciatore, continuando però a studiare perchè, in fondo, sono sempre stato un bravo ragazzo, non sapendo che da lì ad 1 anno un paio di teste di cazzo con il camice avrebbero mandato a puttane tutti i miei sogni nel momento in cui cominciavano a realizzarsi per una questione del cazzo che si sarebbe risolto in un problema di crescita, ma intanto l'abilitazione era andata a farsi fottere e il treno era partito.

Madonna canta Vogue, i Twenty 4 Seven martellano con "I can't stand it", Bennato e la Nannini sono onnipresenti con le loro Notti Magiche, il video di "Enjoy the Silence" ci rinfresca con le immagini di nevi perenni.

Io, in quel periodo, ho un ossessione per una mora davvero figa di un paesino del cazzo vicino all'Azure River che l'ha "quasi" data (siamo negli anni '90, la verginità si perde dopo i 16 anni di media, ma ciò non toglie che si sa già che ci sono un sacco di cose succedanee da fare) ad un sacco di miei amici e conoscienti, ma a me non caga nemmeno di striscio, però io, che non mi do un cazzo per vinto, non ho alcuna intenzione di mollare, anche ase non disdegno qualche avventurina marinara perchè in estate bisogna darsi da fare. Adesso, vedendo la foto sul suo profilo in faccia di libro (io non sono su faccia di libro, vista la mia ossessione per la privacy, per cui vedo solo quello che si può non essendo registrati), noto che è rimasta sempre figa (hey, ha 36 anni anche lei, per cui onore al merito) anche se ha un po' svaccato sul culo (che era davvero spettacolare, tipo da essere inserito tra i beni protetti del patrimonio UNESCO) e leggo che ha una passione per lo sciamanismo e gioca ad Happy Aquarium. Mi sarebbe passata solo nel momento in cui entrava prepotentemente nella mia vita il what if di cui ho già parlato in un altro post.

La scuola non è un problema, perchè è praticamente finita e, seppur non dedicandomi anima e corpo ad essa, non mi ha dato particolari preoccupazioni. L'unica (grande) negatività, su questo versante, è che 4 dei 7 unici maschietti presenti nella mia classe vengono segati brutalmente. Quando si è in presenza di pochi esseri umani di sesso maschile in un ambiente prevalentemente femminile, si creano legami che diventano molto forti, per cui questa è facile capire come una perdita sia davvero dolorosa (anche se tutti resteranno sempre nella stessa scuola, ma, si sa, non è la stessa cosa).

Io gioco a calcio, la palla è una mia protesi naturale, in qualsiasi parte io vada, la palla è sempre presente e se non c'è la palla, c'è la rosea (la Gazzetta dello Sport, per chi non fosse uso). Il calcio è una ragione di vita. Ho appena vinto il campionato giovanile provinciale con la fascia di capitano al braccio, ho fatto 12 goal non essendo un attaccante, vedo, per la prima volta nella mia vita, che l'Ingegnere (quando non è in giro per il Mondo) crede nella mia possibilità di avere un qualche futuro nel calcio, dopo avermi trascinato sui campi sportivi da quando avevo 3 anni.

In questo momento gioco molto anche a tennis, rapito dal gioco di Edberg vincitore di Wimbledon dopo una grandissima semifinale contro Lendl. Il mio problema, in questo gioco, è l'insana passione per il gioco a rete pur avendo ben 8 centimetri meno del suddetto Stefan e una seconda di servizio non propriamente incisiva (sulla prima ho molto coraggio, la seconda fa cagare perchè ho paura di fare doppio fallo) che mi porta ad essere bellamente uccellato da chiunque abbia un minimo di furbizia. Più avanti avrei cominciato ad imborghesirmi e a trotterellare sul fondo andando di top spin, un po' come è successo ad Agassi.

Per il resto non ho un cazzo di altro per la testa, se non che passerò il mese di settembre a Vienna per studiare tedesco e sto facendo il count down per la Cagiva (Freccia, non mi piaceva questo nome, per cui lo omettevo) C-10 nera, per cui giro come uno sfigatone con il casco integrale completamente nero e la tuta dello stesso colore (per ammorbidirla in previsione, mi cerco di autoconvincere, sapendo che è una cazzata) sul Ciao truccato azzurrino che schiattava definitivamente nel mese di luglio, a causa di un apertura a metà del motore a circa 10 km da casa con i genitori negli States.

Perchè pongo questo giorno come Genesi? (Della serie fatti una domanda e datti una risposta non necessariamente intelligenti)

Perchè, per la prima volta nella vita, mi do uno scopo, uno scopo reale, per quanto possa apparire stupido è tangibile, che poi cazzerò clamorosamente a causa dei suddetti omini camice dotati. Io, in quel momento so per cosa lotterò e per cosa sputerò sangue, con una minima probabilità di avere qualche chance di farcela.

Insomma, passavo dal bambinesco "farò l'astronauta" (anche se ero convinto che, come minimo, avrei avuto tra le mani un X-wing, se non un qualsiasi robottone giapponese), passando al preadolescenziale "non lo so, voglio solo giocare", per arrivare al "voglio giocare a calcio seriamente" da adolescente fatto e finito.

E' come quando ti sei sparato la prima sega (parlo per i maschietti, per le femminucce non so come funzioni) e in testa ti risuona il ritornello di "A new sensation" degli INXS (si vede che ho avuto 13 anni negli anni '80, vero?), stai diventando grande, è un passo ben più importante verso la fase adulta.



E' un po' come il primo bacio vero e proprio per le ragazzine, le quali ricordano perfettamente tutto, anche la temperatura del suolo in quell'istante sotto le suole di gomma delle proprie scarpe, mentre i ragazzini è già tanto che si ricordino a chi lo hanno dato.

Sarei curioso di saper cosa direbbe quel 16enne se si vedesse adesso, a distanza di 20 anni, con i capelli corti, più spallato ma sempre in forma (con un accenno di tartaruga sugli addominali, non è che vado a correre alle 6 ogni mattina solo perchè fa bene allo spirito, essere pirla va bene, ma anche il sottoscritto si pone un limite alla propria imbecillità), con moglie (di cui non avrebbe mai nemmeno intuito l'esistenza) e pargoletta, mutuo trentennnale e in perenne movimento sul trattore attraverso le autostrade del Nord Italia parlando più in inglese che non in italiano.

Sono convinto che il suo sguardo mi farebbe rimanere piuttosto male, perchè so che è troppo educato per dire qualsiasi cosa possa fare trasparire la sua delusione.

A proposito: no, caro il mio cazzone sedicenne, anche se ho avuto più di una possibilità di scoparmi la mora culetto d'oro sciroccata con lo sciamanesimo (nei mesi precedenti il mio primo incontro con la Dolce Metà più di 8 anni fa, per la cronaca), non ho voluto fare un cazzo di proposito e vaffanculo...

Non mi resta che dire: Buon compleanno Genesi, soffia forte sulle tue 20 candeline!

martedì 8 giugno 2010

Vedo Prevedo Stravedo

In effetti, mi faceva notare qualcuno che non sto parlando della Grande Multinazionale Bastarda ultimamente.

Probabilmente è la reazione del mio subconscio al superlavoro che mi stanno dando, obbligandomi a tenere delle stupidissime "lezioni immobiliari italiote" ai colleghi di paesi in cui la bolla immobiliare è scoppiata in faccia a tutti coloro che avevano degli incrementi annuali di valore nell'ordine del 20% annuo (in pratica, in 4 anni si ripagavano, teoricamente, un qualsiasi complesso senza fare un cazzo, solamente perchè lo avevano costruito). E io mi arrabatto spiegando loro che qua tirar su un paletto per attaccarci la corda del cane è una fatica di Sisifo, perchè ci vuole una burocrazia dell'ostia. Poi spiego loro che per chiedere un qualsiasi finanziamento ad una qualsiasi merdosissima locale da parte degli affittuari bisogna presentare il bilancio proprio, del padre, della madre, del fratello, della zia, del nipotino di quarta elementare e anche del proprio salumiere, perchè questi non si fidano un cazzo, per cui prima di sparare un affitto ridicolamente alto, bisogna pensarci un fantastiliardo di volte, perchè questi non firmano un contratto nemmeno sotto tortura se pensano che non sia minimamente sostenibile. Inoltre spiego loro che per noi italioti esistono clausole eccessivamente vessatorie, che se anche firmate, una volta portate davanti ad un giudice italiota, semplicemente vengono dichiarate inapplicabili.
Dall'altra parte vedo sguardi bovini, perchè il poter costruire alla cazzo, l'avere inquilini che firmavano contratti assurdamente onerosi con clausole ben oltre i limiti dello schiavismo era per loro un fatto acclarato, fino a che non è esploso tutto proprio sul loro bel nasone.

Adesso, comunque, siamo in periodo di redazione di Budget per il 2011.

Normalmente è un'azione di routine, in cui, facendo un paio di calcoli spannometrici, si pianificano le spese e i risultati da conseguire mensilmente per l'anno successivo, tenendo conto di un po' di variabili e cercando di immaginarsi qualche risparmio sulle spese (in pratica immaginandosi una deflazione che colpisca solo determinati servizi, ma che non incida su tutto il resto dell'economia, sì, lo so, è un concetto assurdo, ma ai dirigenti esecutivi piace un sacco, pare che anche ci credano) e qualche risultato positivo a botta di culo (anche se poi non capita, perchè non capita, anche se il Presidentissimo lo vorrebbe tanto, ma non capita).

Quest'anno il CdA della Grande Multinazionale Bastarda, visti i risultati non esaltanti degli ultimi 2 anni, si è fatto venire le fregole, per cui qualche mente geniale ha proposto che il budget venga proposto su base giornaliera.

Base giornaliera: cioè io devo prevedere quanto spenderà di carta per fotocopiatrice il Piccolo Complesso Industriale sperduto nella bassa lombarda il 14 settembre 2011, tanto per fare un esempio nemmeno troppo stupido, oppure quante persone entreranno nel Medio Complesso Commerciale della precollina veneta il 13 giugno 2011.

La mia prima domanda è stata se la sfera di cristallo era di un modello unico oppure potevo scegliere il colore e, magari, la forma del piedistallo. Non so perchè, ma non hanno apprezzato molto.

Mi pare di essere il cartomante di Sette Gold, ma non froscio e senza la tizia bionda strafiga con la vocina sensualina di fianco, che si inframezza nelle notizie sportive della sera.

Adesso sto smadonnando come un camionista uzbeko che attraversa la Kamchatka durante una tempesta di neve fuori stagione a luglio, perchè sto cercando di immaginarmi come sarà il 12 maggio del prossimo anno, il 12 maggio del prossimo anno, non so se c'è qualcuno che se ne rende conto.

lunedì 7 giugno 2010

Sguardi Bvlgari

Ogni volta che scorgo Calderoli che fissa la telecamera con il suo sguardo magneticissimo, rimango affascinato.

Le sparate di quest'uomo, unite allo sguardo "intensissimo", fanno di lui un mito.

"Gli ingaggi dei calciatori andrebbero ridotti perchè c'è la crisi" è una stronzatona così epocale che "semplifica" di sinapsi neuroniche del simpaticissimo ministro. Mi aspetto da un momento all'altro che dica che il collier di Bvlgari con diamanti da millemila carati che vorrebbe regalare alla moglie celtica deve avere un prezzo ridotto a causa della crisi.

Il concetto di mercato e di scambio tra domanda e offerta non passa nemmeno davanti a due occhi così espressivi. Lui ha il fuoco purificatore e semplificatore davanti, di fianco, di dietro... sì, ecco, soprattutto dietro.

Cazzo, per una volta devo essere quasi d'accordo con Cannavaro, con Cannavaro... qualcuno mi riesce a capire?

In questo momento è palese che Palombo si produca in affermazioni sensate.

Giancarlo Abete, no, capitemi, Giancarlo Abete, l'uomo che riesce a perdere l'organizzazione degli Europei anche contro il Burkina Faso, non ha (mi viene da vomitare) torto.

Perfino Pescante (guardatelo in faccia!), Pescante con l'ascot, sembra proferire parole (ho la nevralgia) condivisibili.

Spero che qualcuno riesca a comprendere il mio personale dramma umano...

venerdì 4 giugno 2010

I bambini si fanno male

A me fa sempre molto ridere chi fa la verginella.

Se io dovessi andare a forzare un blocco navale, assieme ad associazioni che non fanno mistero di "tenere particolarmente" a movimenti che sono considerate borderline in ambito internazionale e che dichiarano di voler raggiungere a tutti i costi una zona proibita sottraendosi a qualsiasi ispezione, mi preparerei a buscarmele, se davanti a me si presentasse chi ha attuato il blocco navale e non vuole che io raggiunga una certa zona senza aver controllato quello che io trasporto.

Bene, io non ho l'intelligenza e l'acume dei cd 6 "pacifisti" italiani imbarcati in una delle 6 navi assaltate dai commandos israeliani l'altra notte, per cui non riesco a stupirmi che se le siano prese e che gli abbiano sequestrato anche tutto il materiale di ripresa. Si vede che sono un po' tardo.

Mi sembra di vedere la Piccolina di 15 mesi scarsi che si ostina a chiudere le porte forzando i sistemi IKEA, o attuando blitz quando questi vengono temporaneamente manomessi dai genitori, chiudendosi le dita dentro (non ha una forza tale da farsi davvero male, ma intanto io, da buon padre di famiglia che non ha studiato diritto privato così per scazzo, li ho messi). Lei piange e la Dolce Metà la consola, però questi mi sembrano un po' più cresciutelli dei 15 mesi scarsi della Piccolina, per cui piangere dopo aver fatto una minchiata non mi sembra un gesto molto "adulto".

Sarà che loro sono ggggggggggggggiovani e trasgressivi e io sono vecchio dentro...

giovedì 3 giugno 2010

Appelli

No, oggi non mi va di parlare di assalti a navi cariche di aiutini buonini buonini, di Capello che firma per altri 2 anni con la federazione albionica, di case ristrutturate affittabili, di finanziarie a tradimento o intercettazioni inestinguibili.

Oggi mi ha colpito questo appello di Lino Banfi sul Corriere a proposito della condizione di vita di Laura Antonelli.

Laura Antonelli è stata la causa di uno dei miei primi turbamenti adolescenziali, per non dire il primo.

Ancora adesso, rivedendo i suoi film ormai datati, ne rimango turbato e, porca miseria, non capisco proprio perchè, sarà lo sguardo, sarà una bellezza tutt'altro che perfetta, sarà che boh, non lo so proprio, ma mi affascina.

Pasquale Zagaria, per quanto non sopporti guardare nemmeno mezzo secondo di Un Medico in Famiglia o quelle cazzate lì, questa volta sono con te, hai tutto il mio appoggio, dimmi dove firmare l'appello a Bondi o al Berluska, perchè ho già la penna in mano (la penna ho detto, che so già che qualche frescone si mette a pensare male).