mercoledì 18 novembre 2015

Dove Nessuno Prega con il Culo per Aria

Una settimana fa circa mi hanno spedito dalla Germania in Polonia per mostrarmi come funziona la storia al di fuori del Paese di origine, ma vicino alla casa madre.

I bestemmioni si sprecavano: lasciare la ricca e comoda Germania per andare a raccogliere patate in mezzo alle madonnine nere e o tizi con i baffi a manubrio.

In effetti arrivato in Polonia lo sconforto mi è salito : mi sembrava di essere in Occidente all'inizio degli anni '70. Sì, stanno costruendo molto,  masembra che l'hobby più popolare sia evitare le buche per strada e il fango sui marciapiedi

Poi succede quello che succede a Parigi e cominci a scoprire altre cose: in 7 giorni non hai visto 1 velo islamico e men che meno nessuna tizia vestita come Batman. A Neumünster, una cittadina nel nord della Germania, ne avevi visto 15 cosplayer del Pipistrello nel giro di 1 ora è non tutte assieme.

Qui l'immigrazione arriva dalla Moldavia o dall'Ucraina e non c'è alcuna tolleranza per chi è con il culo per aria e fischia il minuto di silenzio per Parigi. Qui il vescovo chiude tutte le inaugurazioni benedicendo gli edifici proprio nel momento in cui alcuni figli di puttana che pregano con il culo per aria sparano e si fanno saltare nella patria del politicamente corretto.

A fianco di una superstrada vedi una chiesa con la statuina della Madonna su una colonnina esterna e una vecchina inginocchiata che prega, giovedì scorso, vorresti farle una foto perché sembra la sintesi perfetta di cosa è la Polonia, ma non lo fai per rispetto. Adesso quell'immagine me la porto dentro ed è il motivo per cui, in questi giorni, sono contento di essere qui e qui mi sento più al sicuro che a Düsseldorf o ad Hamburg  (figuriamoci ad Hannover ).

martedì 3 novembre 2015

Bicycle Race

Se siete in Germania dovete stare attenti non tanto ad una criminalità che a confronto anche a quella del Fiume Azzurro è vicina allo zero (criminalità violenta intendo,  i drogati sono parte dell'arredo urbano con tutto ciò che comporta ), ma ai fenomeni che vogliono salvare il pianeta pestando su un paio di pedali, oltre ai neonazi (naturalmente ).

Il tedesco deve sempre avere uno scopo Pre Iso a lungo termine. Quando lo trova si sente investito dalla missione divina (della serie Gott mit uns) per cui niente conta di più del sui compimento.

Qualche anno fa c'è stata una forte campagna per far usare di più la bicicletta al Deutscho, facendogli credere che salverà il pianeta a furia di pedalate.

Tutto bello e tutto buono, però, come al solito si è esagerato, facendo credere a tutti coloro che usavano in mezzo a pedali di essere autorizzati a non rispettare alcuna legge, nemmeno quelle della fisica.

Adesso si è arrivati a fare trasmissioni televisive e speciali durante i telegiornali, cercando di sensibilizzare i ciclisti che muoiono come tante Paris Hilton in qualsiasi horror a cui partecipa cercando di infrangere la legge di incompenetrabilità dei corpi sotto qualche camion.

In ogni caso, quando si è su in marciapiede, bisogna stare molto attenti a non trovarsi oltre la linea bianca o sull'asfalto rosso: siete su una pista ciclabile.

Secondo le leggi tedesche, anche in questo caso, la precedenza ce l'avrebbe il pedone, ma ricordate sempre la missione divina: vi troverete davanti in tizio lanciato a tutta velocità che si sbraccia non mostrando alcuna intenzione di toccare i freni. Ho visto a Berlino in pony express spatasciarsi contro una comitiva asiatica che aspettava di attraversare in semaforo in una giornata di pioggia intensa.

Però, facendo in esperimento antropologico, potete rimanere in mezzo alla pista ciclabile e quando il ciclista si ferma e irrigidire i muscoli del collo con aria minacciosa e vedrete che a seconda dell'area in cui vi trovate ci saranno reazioni diverse:

A Berlino sono tutti hipster del cazzo (farò in post a proposito) ,  per cui li vedrai sbiancare, girare la bici e allontanarsi senza ritegno.

Ad Amburgo allargheranno in sorriso, vi compariranno in quanto non del luogo, agiteranno leggermente la testa e vi saluteranno con un Moin Moin (che sotto sotto nasconde un pizzico di xenofobia ).

A Colonia non vi diranno un cazzo, ma lo sguardo sarà davvero duro e vi passeranno vicino fissandovi negli occhi in un'atmosfera piuttosto tesa (e il tedesco fa di tutto per evitare l'atmosfera tesa, ricordatelo ).

A Monaco vi diranno qualcosa in dialetto, probabilmente un insulto, e riprenderanno la loro strada continuando a smadonnare in dialetto per altri 500 metri abbondanti.

Se vi trovate a Rostock è meglio che vi prepariate allo scontro fisico, anche se al manubrio fosse una Frau... meglio non mettersi a questionare con gli Ossie. È un consiglio, ma se qualcuno ha l'antropologia così radicata nel sangue, prego solamente di filmare l'accaduto e postarlo sul tubo (avendo premura di farsi dare il permesso dal picchiatore all'uso della sua immagine, che le leggi sulla privacy sono severissime, è meno grave uccidere qualcuno che filmarlo senza permesso).