martedì 23 luglio 2013

Corte Cost... dei Fasci e delle Corporazioni

Facciamo che non sto parlando della amata penisola italiana e della sua corte a difesa dei supremi dettati, così da non incorrere nelle ire di wualche istituzione particolarmente suscettibile.

Facciamo che sto parlando del Paese di Corporazia, una Nazione che circa 65 anni fa si è data una Carta Costituzionale scrivendo un polpettone di diverse ideologie molto in voga nel momento, ma senza alcuna prospettiva futura e che ha messo una corte di tromboni scelti in maniera da soddisfare i gusti di un sstema che deve mantenersi imperituro anche se il Mondo attorno a lui cambia alla velocità della luce.

Mettiamo che questo Paese, anche se formalmente antifascista, mantenga all'interno le Corporazioni, perché sono pratiche.

Ci sono le corporazioni delle imprese, c'è la corporazione della giustizia (divisa in sottocorporazioni con più o meno potere come quella dei magistrati, quella degli avvocati, quella dei cancellieri, quella dei notai etc.), le corporazioni della scuola... ci sono molte corporazioni che tutelano gli interessi di se stesse divise in tutti i settori.

Tra queste ci sono le corporazioni dei lavoratori, che dovrebbero tutelare il lavoro e chi lo cerca, ma una corporazione deve tutelare prima di tutto se stessa (lo spirito corporativo).

Bene,  circa 40 anni fa, queste corporazioni dei lavoratori chiedono alle corporazioni dei politici di tutelarle: ci sono dei movimenti autonomi che stanno minacciando il loro potere e la loro immutabilità.

Le corporazioni dei politici, molto vicine alle corporazioni dei lavoratori, percepiscono il grdo di dolore di queste ultime e la minaccia che potrebbe nascere con l'indebolimento dello spirito corporativo, per cui emanano un polpettone su presunti diritti dei lavoratori, espandendo a dismisura il potere delle corporazioni dei lavoratori, tanto da ingessare tutto il panorama lavorativo di Corporazia e soprattutto escludendo dalla rappresentanza quei movimenti spontanei che minacciavano il sistema.

Veniamo ai giorni nostri.

Succede un fatto insolito: una delle maggiori industrie corporaziane (chiamamola FCAV, Fabbrica Corporaziana Automobili Vitellino), attraveros le intuizioni di un manager straniero (ma dal cognome corporaziano), per non fallire, esce dalle corporazioni delle industrie (scandalo!) e, con un'interpretazione letterale riesce ad escludere la corporazione più importante dei lavoratori, che voleva solamente rimarcare il proprio potere lasciando andare in malora tutto quanto (tanto che alcuni suoi rappresentanti sarebbero ricorsi al sabotaggio, ovviamente non riconosciuto come tale da una delle subcorporazioni della giustizia).

Ecco, dopo 40 anni di vigenza della norma che avrebbe tutelato la corporazione dei lavoratori, nel momento in cui questa tutela viene messa in discussione, la questione viene portata davanti alla Corte dei Fasci e delle Corporazioni, la quale riconosce che la FCAV ha interpretato giustamente la norma, però, dopo 40 anni, riconosce che l'articolo sia in contrasto con la Carta Costituzionale Corporaziana, per cui illegittimo.

Per fortuna che queste cose accadono solamente in Corporazia e non nella nostra bella Penisola, in cui nessuna Corte si fregerebbe di ridicolo, accorgendosi, dopo 40 anni e vari processi, che una norma viola la Costituzione, vero?

venerdì 5 luglio 2013

Gli Shorts Velati

Ma davvero c'è ancora qualche fesso che non distingue la possibilità di mettersi un paio di pantaloncini inguinali (Daisy Duke hora pro nobis) dall'imposizione di un affare sulla testa?

Si è fatto pubblicità, bravo.

Che poi la dmostrazione che chi è fesso ha anche gli amici fessi, è un aiuto alla scienza.

Doppiamente bravo!