mercoledì 1 settembre 2010

La Prima Volta

Chissà quanti depravati attirerò con il titolo che ho scelto per il post di oggi.

No, delusione, nessuna retrospettiva sulla vita sessuale del Vostro affezionatissimo.

Torniamo a Domenica, con la Piccolina in braccio ad Attila, è calata la sera, che la luce solare non dura più fino dopo le 21 come a luglio, quando la Piccolina indica un posto pieno di luci e di suoni, un posto che ormai si trova solamente nelle località balneari: la Sala Giochi. Ovviamente la Dolce Metà, alla vista di quell'"obbrobrio" videoludico, si eclissa velocemente, dirottando la sua attenzione verso i negozi modaioli nei paraggi.

Attila porta dentro alla Sala Giochi la Piccolina, che rimane affascinata da tutte quelle luci, qui rumori, quelle immagini, c'è un film di Rambo con cui si può giocare, ci sono i ragazzini che ballano sulle note di non so quale canzone di Rihanna o di Byonce cercando di prendere le pedane giuste con i piedi, ci sono le moto da cross, le auto da corsa e tutto quello che la più moderna tecnologia dei coin op contemporanei può offrire (sì, mi sento figo ad aver usato l'espressione "coin op" e non mi va di investigare oltre sul perchè). Ci sediamo su una simil-Ferrari ed inserisco un paio di gettoni in quello che è la versione ultrasofisticata del mitico outrun, con la Piccolina sulle ginocchia che sa perfettamente che bisogna girare il volante perchè la macchina vibri e sbandi così lei si diverte un Mondo.

In quel momento ho un flashback (ok, ho già visto che qualcuno inizia a sbadigliare, ma tanto il post è mmmmio! Bwahahahahahahahaha! - risata satanica-): mi rivedo piccolissimo, tipo 3 o 4 al massimo anni, che entro con l'Ingegnere nell'unica Sala Giochi di una località balneare nella seconda metà degli anni '70. I giochi sono tutti rigorosamente in bianco e nero, c'è il basket in cui si deve ruotare la palla per muovere gli omini, le macchinine tutte bianche che corrono su un circuito fatto a gobbe di cammello, il mitico Gun Fight in cui due pistoleri si affrontano con la diligenza che passa in mezzo, c'è il fucile che a me pare enorme per sparare alle papere fatte di luce che scorrono su una tenda, il bazzoka che spara un colpo sche andrà dal basso in alto per distruggere tutto ciò che scorre sul campo di battaglia fuorchè i barellieri dell'ambulanza e c'è il ping pong con le due striscioline che devono far rimbalzare il cubetto che dovrebbe rappresentare la palla.

Tutto ad un tratto mi sento responsabile, sto facendo la stessa cosa che ha fatto l'Ingegnere più o meno 35 anni fa, alla mia stessa età.

Un po' mi si chiude lo stomaco, la domanda è davvero pesante: riuscirò a fare quel che ha fatto lui con me alla Piccolina? Riuscirò a garantire a lei tutto ciò che lui ha garantito a me?

14 commenti:

Fuoridalghetto ha detto...

L'importante è mettercela tutta e soprattutto darle tanto affetto e prestare attenzione alle sue esigenze (senza viziarla troppo ovviamente).
Qualunque cosa le darai poi, sarai sempre suo padre.

Anonimo ha detto...

Non ti preoccupare: qualunque cosa farai sarà sbagliata, per cui falla con tranquillità e naturalezza.

rdv

BiondAnna ha detto...

Io non so cos'è del tuo modo di raccontare che mi colpisce così tanto, o se forse è la piccolina, che vorrei tanto... Non lo so. Sta di fatto che a volte ti leggo con avidità, ridacchio penso e poi alla fine mi commuovo e piango. Sarà che ti immagino come un omone cinico e manageriale e poi ti vedo con la piccolina e tutti questi pensieri. Non lo so, sta di fatto che pinago.

SCIUSCIA ha detto...

Questa domanda me la faccio spesso anche io.

essere disgustoso* ha detto...

ho trovato inquantificabilmente scorretto inserire quel titolo.
mi aspetto delle scuse.

Single a trent'anni ha detto...

...e aspetta quando ti chiederà di insegnarle a leggere.

Perchè come dico io ad una nana di cinque anni che ho spesso occasione di trastullare, "amore, devi provare tutte le cose nuove e imparare a leggere. Sennò da grande diventi shampista".

sa30a

none ha detto...

asteroid
pacman
e quello con i pinguini

così per partecipare.
bye.

Attila ha detto...

@Fuoridalghetto: hai ragione, solo che poi ti trovi sempre davanti alle scelte immediate a chiederti se non stai facendo un'immane cazzata...

@rdv: La questione è che mi chiedo se riuscirò a garantirle tutto quello che mi hanno garantito i miei. Questo mi fa paura.

@Anna: Guarda, se tu mi vedi quando sono fuori dal contesto lavorativo, vedi un ragazzotto in polo e jeans slavati che dimostra meno anni di quelli che effettivamente ha, tanto che spesso qualcuno dice: "Ma hai avuto una bimba così giovane?", a me si allarga il cuore, tanto da voler baciare tutti quelli che dicono così, però sono costretto a rispondere che di anni ne ho 36, per cui il suffisso "giovane" si può anche mettere, è il così che è anche troppo. Stessa cosa sul lavoro, tanti si aspettano di trovarsi davanti ad un panciuto manager, mentre si presenta un ragazzotto in giacca e cravatta munito di sorriso beffardo.

@SCIUSCIA: E' una cosa che mette i brividi, vero?

@ED*: Sono diabolico, vero?

@Single: Guarda, a quel punto la affidiamo alla Maestra, che la nonna ha insegnato a varie generazioni della Attila's family a leggere e scrivere. Già adesso è farcita di libri educazionali per la prima infanzia e sa che le lettere davanti alla porta di camera sua significano il suo nome. Comunque quella della "shampista" me la segno, penso che mi sarà indubbiamente utile in futuro.

@Left: però quelli citati appartengono ad una generazione successiva, sono già a colori ed elaborati, tipo anche lo Snake. Io parlavo dei più grezzi, quelli dei '70, in cui da quattro pixelloni in bianco e nero dovevi immaginarti tutto. Una curiosità: quello dei pinguini quale è?

SCIUSCIA ha detto...

Sì, li mette. Penso di avere avuto un ottimo padre e temo che io non lo sarò.

none ha detto...

@ Attila

asteroids era di uno scarno che più di così non si poteva.
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Asteroids.png

lamb-O ha detto...

Quoto rdv. Lui lo dice scherzando ma è uno dei motivi per cui non sarò un padre, né buono né cattivo.

Anonimo ha detto...

Attila, dipende da cosa intendi con "tutto quello che ti hanno garantito i tuoi".
Parlando personalmente, preferisco fare errori nuovi con i gggiovani virgulti.

lamb-O guarda che non scherzavo, sono considerazizoni da genitore rinco, già figlio incapace.

rdv

Anonimo ha detto...

Attila, dipende da cosa intendi con "tutto quello che ti hanno garantito i tuoi".
Parlando personalmente, preferisco fare errori nuovi con i gggiovani virgulti.

lamb-O guarda che non scherzavo, sono considerazizoni da genitore rinco, già figlio incapace.

rdv

lamb-O ha detto...

@rdv: tanto peggio ^^'