venerdì 15 maggio 2009

Ci facciamo sempre riconoscere...

Grazie Gianni Minà per essere uno degli uomini più ottusi del pianeta!

A tuo confronto il Berluska diviene un fine politico ed un esperto in relazioni diplomatiche, oltre ad un libero ed onesto pensatore, perchè tu sei solo un piccolo omuncolo che crede nei suoi sognetti da adolescente pugnettaro e che sbava dietro ad un uomo che è la personificazione del Dispotismo più oscurantista che esista sul pianeta. Tu mi fai davvero vergognare di essere italiano, perchè nemmeno un Bondi o un Cicchitto riescono a essere così ottusamente zerbini a confronto di come sei tu con il Lider Maximo. Nemmeno Oliver Stone riesce a postrarsi in modo così servile davanti a quel mezzo rincoglionito con il barbone.

E abbi la decenza di capire quando si sfora il nucleo del senso del ridicolo, criticando in maniera stupida il blog di chi vive davvero quella tragedia: http://www.desdecuba.com/generaciony_it/?p=306#comments

Ok, dopo lo sfogo amaro, passiamo alla parte divertente: nel blog citato ci sono dei fenomeni equi&solidali copertovestiti che arrivano a scrivere queste chicche (non vi posto tutti i commenti interi, perchè sono prolissi e insifignicantemente verbosi come ogni comunicato che esce da queste menti geniali):

marco il rosso ..intendevo l’altro lato politico a volte anche mascherato das sinistra, che però esce fuori con provocazioni che richiamano all’autogestione e danno del nazista ai bolscevichi.. provocare per fare venire fuori la preda, indymedia ne è piena ti questi tipetti; le domandine sono quelle del tipo mi dici cosa fai e chi sei? rifletti rifletti

Qualche anima pia, mi trova un significato in questa accozzaglia di parole, in cui io, povero di spirito, riesco a capire solo Indymedia (e già solo questa mi fa sbellicare dalle risate). Ma il nostro eroe non esaurisce la sua fantastica vena e troviamo un'altra chicca:

marco il rosso ogni problematica sociale esistente a Cuba ha come causa il ricatto politico dell’embargo imposto dagli USA che attanaglia l’economia di Cuba, l’esistenza di uno stato socialista non puo essere riconosciuta dai suoi detrattori per affermare l’ingiustizia dell’esestente e negare la diversità di uno stato che ad essa si è ribellato conquistando diritti che molto difficilmente potranno essere messi in discussione da una piccola reazionaria al soldo delle lobby, dei pescecani che vorrebero tornare a Cuba pretendendo elezioni e informazione che diano a questi gruppi lòa libertà politica di finanziare la propaganda per rovesciare un ordinamento sociale a loro avverso e rimettersi alla guida di uno stato ridato in pasto al dominio del capitalismo mondiale;
Contro gli argomenti esposti dall’articolo di Minà in difesa di Cuba la Sanchez non ha saputo far altro che rispondere sfoggiando il suo falso intismo da ribellante, in realta di conservatrice offesa, oltre alle sue continue rivendicazioni oramai stantie l’argomento che più di tutti è a prova di vuotezza è quello di mettere a paragone contro l’intervistatore di Castro l’impossibilità di un cubano di parlare con Fidel per denunciare tutto cio che non gli va a genio..


Nella discussione si inserisce un altro eroe che ci illumina:

giuseppe in Cuba e nel mondo la buona volontà e la coerenza smentiscono i funerei proniostici di interessati avvoltoi, avvelenati per lo più da questioni personali…

E poi continua, poetico:

giuseppe l’embrione del cambiamento è nella Rivoluzione, essa stessa è movimento, critico e dialettico,
che in molti non lo scorgano è forse un bene,
lontano dalla ribalta accade la realtà


C'è il presunto sudamericano che commenta con un assoluto:

Julian la soluzione per i milioni di bambini que muoiono di fame nel mondo, andate a lavorare!

E adesso arriva il turno del "risponditore" alle domande che venivano suggerite a Minà per una futura intervista al Lider Maximo e penso che la prima risposta (la domanda mi pare scontata) sia illuminante:

Leonardo Mesa Anche se le domande di Tampico non sono state poste a me, vorrei “gentilmente” rispondergli, perché penso Minà, al solito, sia troppo occupato.
1. La “dittatura” dal 1976 non è più totalitaria e a differenza – per esempio – di Inghilterra non è nemmeno monarchica.


Siamo al teatrino dell'assurdo, io a questa risposta mi sono cappottato dalla sedia... qualcuno mi sa dire che cazzo vuol dire "dal 1976 non è più totalitaria"? Ma, cazzo, ha il criceto nel cervello che ha avuto un attacco di colite ed è dovuto andare al cesso e non riesce più a far girare il ruotino?

Poi si va avanti all'insulto libero contro l'Occidente ed il Capitalismo bastardo che affama i popoli... c'è gente per cui la storia non conta davvero un cazzo!

Però io sono davvero contento che esistano, perchè mi fanno sbellicare!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non sono contento: mi fanno vomitare.
Ecco, queste merde la cui eccessiva idiozia viene compensata dal benessere prodotto dal capitalismo (senza sarebbero morti sbarnati mentre spiegavano all'agnello che non era colpa dei lupi se il capitalismo li affamava) rovinano la vita anche di chi, come me, si fa i cazzi suoi.
"C'è un dittatore che trucida la gente? Fa niente, almeno non è capitalista." "E tu chi cazzo sei pèer volere un po' di libertà?".
Questaq più o meno la traduzione delle stronzate di cui sopra. La cosa tragica è che finirà sbranato anche l'agnello dell'esempio mentre cerca di trovare un senso alle cazzate appena sentite.
Altra cosa tragica è che, se analizzate con attenzione TUTTE le cazzate di questi imbecilli si riducono all'unica, suprema cazzata di Giuseppe.

"l’embrione del cambiamento è nella Rivoluzione, essa stessa è movimento, critico e dialettico,
che in molti non lo scorgano è forse un bene,
lontano dalla ribalta accade la realtà"

Questa starebbe bene nel "credo" che si recita a messa. Un novello filosofo per un moderna Scolastica questo giuseppe.
Dioladro col Napalm: col Napalm 'sti imbecilli. Premo io il bottone. Nessun pentimento.

Thomas Morton ha detto...

Quando hai ragione hai ragione, che cazzo!

madscientist ha detto...

Ma la cosa strana è che questi esaltatori del regime cubano (un tempo della Cina di Mao, della Cambogia di Pol Pot ecc.ecc.), invece di vendere casa e beni e trasferirsi in questi paradisiaci paesi rimangono sempre qui...
Masochismo?

niccolo' ha detto...

Anch'io non riesco a ridere più di tanto per questi imbecilli. Sono davvero troppo imbecilli, e troppo schifosi: ora quella ragazza li' del blog non puo' essere una cubana che vive di merda a cuba, no - deve essere al soldo delle multinazionali, perche' Cuba è per forza il paradiso e chi dice il contrario è al soldo delle multinazionali, ovvio. Ma andate in culo, idioti!

madscientist ha detto...

Ripensandoci mi è venuto in mente un vecchio film, inizio anni '70, si intitolava "Lettera aperta ad un giornale della sera" (Credo che ben pochi lo abbiano visto). La vicenda era più o meno questa: una sera un gruppo di "intellettuali di sinistra" decide di inviare una lettera aperta ad un giornale (di cui non viene fatto il nome, ma si capiva benissimo che si trattava di "Pese sera"). Nella lettera si esprime la condanna dell'imperialismo americano, la solidarietà con i vietnamiti e si concludeva con la dichiarazione "siamo pronti a partire per il Vietnam per combattere a fianco dei compagni vietnamiti". La lettera viene pubblicata e i nostri eroi si sentono importanti... Solo accade un imprevisto: la delegazione vietnamita a Parigi viene a conoscenza della lettera e scrive allo stesso giornale invitando i firmatari a prepararsi, appena possibile verrà organizzato il loro trasferimento in Vietnam. Il seguito è assolutamente comico, con i "coraggiosi intellettuali" che scoprono una scusa dopo l'altra per non poter partire...

Attila ha detto...

Alle superiori, seconda metà degli anni '80, visto che andavo nel liceo fighetto per antonomasia del capoluogo di provincia dell'Azure River, avevo un sacco di figliolanza della "migliore intellighenzia" del luogo, tra cui il mio compagno di banco, che si ostinava a sostenere che al di là della cortinasa si vivesse molto meglio che nella merda di stato capitalista in cui vivevamo. A me faceva molto ridere perchè vedevamo quotidianamente le malandate Zastava e le Yugo 45 degli yugoslavi che venivano a fare la spesa in Italia; ma lui ribatteva che in Yugoslavia non c'era davvero il socialismo reale, ma erano stati corrotti dai dollari amerikani, per quello vivevano di merda, ma bisognava vedere la DDR, la Cecoslovacchia e l'URSS. Quando io ribattevo che in URSS c'ero stato e non mi era sembrata questa gran figata, si "indignava giustamente" (perchè quando uno che ha i "giusti ideali" si incazza, questi "indigna giustamente", mentre uno che non ha la stessa idea "manifesta una rabbia livorosa") condannandomi in quanto ero solo un asservito alla propaganda capitalista che non aveva saputo apprezzare gli "splendori della Patria del Socialismo Reale" (e non mi sto inventando niente, parola per parola). Quando gli facevo notare che c'era molta gente che scappava dalla Germania Est per andare ad Ovest, questi erano tutti pagati dalla CIA o dalla NATO per sabotare e scappavano perchè erano stati beccati. Nel 1989 mi tirò un pippone assurdo sulle colpe dei servizi segreti occidentali per aver costretto il governo cinese a usare le maniere forti contro i dimostranti di piazza Tienanmen per preservare la democrazia cinese e lì mi sono incazzato non poco.
Quello che mi fece ridere un sacco, invece, fu il 9 novembre 1989, quando il muro di Berlino crollò... il mio prode compagno di banco non venne a scuola per 3 giorni, per "mal di testa"... da quella volta non riesco a prendere sul serio questi prodi propugnatori del progresso e della libertà che stanno tranquilli sui loro divani e davanti ai loro pc ad elucubrare sulle gioie della Rivoluzione Proletaria (quando non sanno "chi" o "cosa" sia un operaio e cosa voglia dire rompersi il fondoschiena per lavorare).

Heike ha detto...

Attila, amico, ti rispondo OT: mica penserai che qualcuno si sia devvro offeso? Qui si ride e si scherza, vecchio mio, e Elle è persona incline all'autoironia. Continua a leggermi e commentarmi, ti scongiuro.
:-)

Attila ha detto...

Scusate anche il mio OT al mio post...

Heike, sicuro che continuo a commentarti, ci mancherebbe... guarda i feed di lato!

Per cui Elle non avrà avuto problemi a vederti ritratto alla festa di Noemi Letizia assieme al nostro giovine e capelluto premier...
:-)