venerdì 19 novembre 2010

La banalità del male

La prossima settimana sarò in un ennesimo buco di culo del Mondo... che non pensavo ne avesse tanti... ma la pagnotta deve essere portata a casa, per cui prendo in saccoccia e via.

Oggi avrei voluto parlare dell'ignoranza dell'esimio presidente della Provincia di Treviso che invoca la fucilazione degli sciacalli che razziano le case alluvionate secondo il codice militare di guerra, ignorando (da qui l'ignoranza di cui sopra, dottor Maroni, non mi faccia prelevare come Iovine, la prego, prometto di seguire il programma dell'Annunziata!) che il suddetto codice è stato riformato, abolendo la condanna a morte come forma di condanna.

Poi ho letto questo articolo con annesso filmato.

Quanto è banale l'orrore.

Quelle sono persone con cui uno lavora tutti i giorni e tac, si trasformano in aguzzini, che ridono e filmano e a nessuno frega un cazzo.

Non sono ragazzini idioti che vogliono fare la bravata e che si cagano addosso appena scoprono quali sono le conseguenze della loro stronzata, sono adulti, probabilmente con famiglie e sono tanti, sono tanti, provate a contare quanti sono presenti nel video. Nessuno di questi che abbia una minima coscienza, quel pelo di rimorso, la constatazione dell'orrore di cui sono testimoni.

Perchè questo male è banale, si ride, si filma.

Queste sono persone con cui la vittima è ogni giorno spalla a spalla e che, puf, come per magia, diventano i suoi aguzzini o gli spettatori divertiti del suo martirio, perchè si tratta di martirio letterale.

10 anni, 10 anni sono un tempo infinito e nessuno, nessuno, dice un cazzo.

Un nazista avrebbe potuto sempre dire di obbedire a degli ordini dall'alto, che gli era imposto un comportamento a cui non avrebbe potuto ribellarsi, ma questi a cosa si possono appellare, se non alla banalità del proprio male?

5 commenti:

none ha detto...

in una qualsiasi società "normale" quelle persone adesso sarebbero rinchiuse in una gabbia appesa all'esterno, ad altezza uomo.

BiondAnna ha detto...

Niente da dire... Hai detto tutto tu.

Single a trent'anni ha detto...

Il potere del Branco è terribile.

sa30a

Anonimo ha detto...

chi si sottomette al potere del branco per me è un cane

Anonimo ha detto...

Attila sono d'accordo, ma faccio una osservazione.

Mi sembra che quelle torture/mobbing siano state opera dei colleghi e non un frutto dei vertici aziendali che avevano deciso di liberarsi in qualche modo del tizio.

Ora, e' vero che bisognerebbe conoscere l'ambiente in cui e' maturata la vicenda, che lui aveva fatto qualche denuncia, e che vabbe', c'e' gente un po' meno risoluta di altra, pero' diamine, se mi trattassero cosi' io farei il diavolo a quattro.


Boh, magari mi sbaglio.

Yossarian