giovedì 2 dicembre 2010

Berluska "statista"

Se fossi nel Berluska bacerei in fronte Assange. Ma per davvero.

Premesso che io non mi reputo un davanzante qualsiasi ossessionato da chi scopa con chi e in quale modo, sono rimasto molto colpito da alcuni passaggi sul mandarino arcoriano che vengono fuori dai cablogrammi dei diplomatici ammmmmerigani resi pubblici da wiki coso lì che finchè faceva trasparire le porcate sul climagate era un sito di merda che scriveva porcate e adesso è l'emblema della libertà di stampa e il tizio che scappa è il nuovo Zorro o Robin Hood del Mondo Libero.

Tutti sappiamo chi, come, cosa e perchè scopa il Berluska, per cui questa è la parte meno interessante, che poi una diplomatica pensi che scopare troppo faccia male, siamo in un Paese libero e, d'altra parte, qualcuno è convinto che scopare poco faccia altrettanto male; io non lo so perchè sono vergine e, adesso che ci penso, dovrei sempre chiedere alla Dolce Metà dove sia andato a finire quel tizio vestito da freakkettone con le ali, i boccoletti bondi e l'aureola che spesso veniva a trovarci un po' di tempo fa. Ma mi sa che mi sto perdendo.

Insomma, si è sempre detto che il tizio con i tacchi era un leccapiedi di Georgino l'americanino (non c'era ancora l'abbronzato con il labbro rotto all'epoca, siamo nel 2008), poi viene fuori che sulla crisi georgiana gli ha fatto il gesto dell'ombrello e forse anche mostrato il dito medio, bloccando di fatto qualsiasi manovra ufficiale della NATO.

Sulla questione del Southstream si impunta a voler far passare per il sud Italia il gasdotto, inculando a sangue le ex repubbliche sovietiche che premono per entrare nella NATO, ma facendoci diventare uno dei poli di trasmissione di energia dell'Europa continentale. Sì, lo so, ci saranno sempre i coglioni che non vogliono il rigassificatore e non vogliono le centrali nucleari e non vogliono i termovalorizzatori, ma vogliono i posti di lavoro attraverso i prosciuttini e "la ricerca", come ha dimostrato l'Irlanda, ma questa è un'altra storia.

In tutto questo la Clinton (che ha come marito un tizio che è stato un pezzo grosso a cui piaceva farsi fare lavoretti di bocca da stagiste bbw sotto a scrivanie di studi ovaleggianti e macchiar loro i vestiti con i propri fluidi corporei, giusto per non deludere i davanzalisti, che senza questi particolari non si divertono) si affretta a definirlo "Il miglior amico dell'Ammmmeriga". Cioè, non un conoscente qualunque, ma proprio il miglior amico, quello che ti si può ciulare la Chelsea e tu lo guardi, magari ti incazzi un po', poi lo riabbracci dicendo, massì, sono cose capitano, come succede in Red e Toby Nemiciamici.

Cazzo, ne vien fuori la figura di un tizio a cui stanno davvero a cuore le sorti del Paese e non teme di sfanculare un alleato per coltivare gli interessi nazionali e l'alleato sfanculato si anche scusa... meglio di un sonetto di Sandro Bondi e di un editoriale di Fede a lui dedicati assieme a reti unificate con in sottofondo di Apicella con chitarra.

Conoscendo il nostro amatissimo tenutario villacertosico, ha fregato anche i diplomatici a stelle e strisce, che non sembrano proprio aquile, visto che tutti i loro "secreti del topo" sono finiti in bocca a tutti, però, ripeto, se fossi in lui, un bel bacio in fronte ad Assange lo darei ed anche con lo schiocco, va là, che ci possiamo anche allargare.

9 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Però quelli che adesso lo osannano in base a quanto hai detto sono gli stessi che le osannavano in quanto amico degli IUESSEI. Quindi VAFFANCULO ad essi.

Per quanto mi riguarda, pare che gli affare fatti con Putin abbiano anche sotto una questione di percentuali personali, ma questo oggettivemente è il meno.
Il più è che il nostro Paese venga messo in difficoltà nei confronti della NATO (la NATO non è il non plus ultra, ma è meglio di uno stato governato dalla mafia - la Russia, dico, non noi).
Il più è che io per esempio sono tra quelli che per le centrali nucleari e per certi termovalirizzatori i coglioni li rompono (per i rigassificatori no, quelli mi piacciono).

Attila ha detto...

Al di là di non voler passare per un'apologeta del Berluska, ma essere amico degli USA quando fa comodo e riuscire a bloccare la NATO perchè poteva ledere i propri interessi nazionali non sono cose da poco, per poi prendersi del "migliore amico" dagli ammmerigani.

Per quanto riguarda il resto: io preferisco avere una centrale nucleare dietro casa piuttosto che una a carbone, come preferisco avere un termovalorizzatore piuttosto che una discarica. Ricordando sempre che senza energia e non sapendo dove mettere i rifiuti il baraccone non regge.

SCIUSCIA ha detto...

Io, guarda te, preferisco una raccolta differenziata che funzioni e che bruci solo la frazione strettamente non recuperabile.

E preferisco non spendere soldi in una tecnologia obsoleta. Tra quelli che non vogliono il nucleare perché hanno paura per la sicurezza e quelli che lo vogliono perché pensano che curerà anche la tosse senza pensare ai tempi e costi di realizzazione, per non parlare del fatto che io uranio in Itali' non l'ho mai visto, beh, non so chi sia più coglione.

Zino Davidoff ha detto...

Ma come non l'hai visto? E quello nelle gallerie della TAV che era, comunissimo torio? :P

none ha detto...

Si chiama realpolitik.
Capisco che molti preferiscano la farlokpolitik, è questione di gusti.

mp ha detto...

La differenza tra USA e Russia è che quello che in quest'ultima è chiamata "mafia" ed è (perlomeno sul piano ufficiale) illegale, nelle terre a stelle e strisce si chiama "lobbysmo" ed è legale.

Non mi importa una sega di difendere il Satana di Arcore, ma per sapere se ci sono interessi personale vorrei avere qualcosa in più dei sospetti di un (ma guarda!) georgiano, cioè di un (ma guarda!) alleato USA e nemico Russo.

Ma non accetto giudizi di nessun tipo da parte di un paese che ha supportato gente come Videla, Pinochet e che oggi è dietro, tra gli altri, un Saakashvili; che è riuscita ad avere nello stesso tempo, in un'unica amministrazione, e nei ruoli chiave, l'esponente di una famiglia di petrolieri texani, un'ex-manager d'alto livello di un'industria petrolifera e un importante azionista di uno dei maggiori contractor militari USA. Con il risultato a tutti noto - soprattutto ai civili iracheni.

La politica estera USA mi stava sul cazzo quando i bombardieri italiani volavano su Belgrado, quando mentiva spudoratamente sulle armi di distruzione di massa in Iraq, quando il Satiro di villa Certosa tubava Giorg Dabbliù, quando i missili GRAD georgiani sterminavano in una notte tra i 1000 e i 2000 osseti, e così via. Il che non vuol dire che russi o libici siano eroi del bene, ma solo e semplicemente che gli ammerigani non hanno alcun titolo per dare lezioni di morale a chicchessia.

Anonimo ha detto...

mp
una precisazione : dai Cable Papers -o come li vuoi chiamare - viene fuori che l'iraq possedeva realmente armi di distruzione di massa (e che l'intelligence usa sospetta siano finite in mano a sunniti ed iran). inoltre, che gli stessi morti effettivi irakeni sono stati un po' meno delle stime, e uccisi in gran parte dall'insurrezione sunnita.

per il resto, chi ha detto 'realpolitik' ha centrato il punto.

sono molto più interessanti le avventure di attila con la GMB!

un saluto
gabriél fc

mauro ha detto...

@ sciuscia: sembra strano ma in italia invece c'è una miniera di uranio,adesso chiusa,si trova a novazza in valle seriana provincia di bergamo.c'è poi un altro sito,in provincia di sondrio che dai carotaggi effettuati indica la presenza di uranio.naturalmente questi quantitativi sono irrisori per il fabbisogno delle centrali che si vorrebbero costruire,ma il fatto è che c'è.

Attila ha detto...

@SCIUSCIA: Nemmeno Inghilterra, Francia o Germania hanno miniere di uranio, però...
Per quanto riguarda l'obsolescenza della tecnologia, si calcola che la nuova generazione di nucleare si parla di 2050 per l'avviamento a regime, per cui costruendone uno di penultima generazione adesso, lo termineremmo nel 2025 circa ed in 25 anni un impianto si ripaga tranquillamente, senza contare il know how, che, come dei benemeriti coglioni, abbiamo buttato alle ortiche nell'86. Calcoliamo che ad oggi non si sa bene che fine faranno i pannelli fotovoltaici che si esauriranno tra 25 anni e vedi che il nucleare non è proprio un'idea da pazzi scatenati, se non si vogliono costruire dighe anche nella pozzanghera davanti a casa mia che si forma, alle volte, ad aprile o a novembre, perchè delle altre rinnovabili, sì, dai, si può mandare avanti il garage senza troppo fai-da-te, ma non altro.
Per quanto riguarda la differenziata, pensi che sia davvero fattibile, in grandi città, andare oltre al 60% del riciclato? E del resto che ne fai, lo nascondi sotto al tappeto di casa?

Il termine mafia piace quando ci si riferisce agli altri, quando ci si riferisce a se stessi, diventa "legittima difesa del proprio interesse mediante debite pressioni"...