giovedì 27 gennaio 2011

Il Generale e il Giapponese

Nemmeno la donna massima esponente del sindacato della CGIL si è risparmiata il suo bravo bottino dei fischi da parte degli ultimi giapponesi.

La figura dell'ultimo giapponese che difende un'isola a guerra finita perchè è stato lasciato lì dalla storia potrebbe essere, agli occhi di uno sprovveduto, una specie di eroe romantico che lotta contro tutto e tutti a dispetto degli altri che si sono arresi. Invece è una figura patetica, è l'ammissione implicita di non essere adeguato al Mondo che sta vivendo, è il non volere guardare ad una realtà che cambia continuamente e che non si può pretendere rimanga ancorata ad un istante, per quanto sia stato esaltante.

La donna potente non ha voluto nominare il Generale contro il canadese aziendalista, cosa grave, mossa che spiazza i vertici di una branca del sindacato che è sempre più staccata dal resto del corpo e che sempre più si allontana per inseguire sogni via dall'odioso realismo della casa madre.

Per cui prima parla Yamamotini, invocando quel Generale che dovrebbe togliere il fiato al canadese, poi i 30.000 giapponesi sono costretti ad affondare tra i fischi il discorso, seppure solidale, della signora dall'odioso realismo.

2 commenti:

Single a trent'anni ha detto...

Parlando di donne che mi fanno decisamente più sangue: ma che fine ha fatto il blog di annuska?


(no, perchè se non metti le tette della canalis, di topa parlo io)


sa30a

Attila ha detto...

Ahhhhrghhh...

Un altro colpo al mio ego, Single!

Sei rimasto ammaliato dallo sbandieramento della Canalis e non hai letto i commenti al post di qualche giorno fa in cui Annuska ha spiegato il perchè della chiusura del suo blog...