venerdì 27 novembre 2009

A 4 passi dal baratro

Come ho sempre sbandierato urbi et orbi, lavoro nel Real Estate, o, più volgarmente, nel ramo immobiliare riferito alle strutture "importanti", in pratica un qualsiasi edificio sotto ai tot milioni di euro/dollari e tot migliaia di metri cubi non viene nemmeno preso in considerazione. Fino alla metà del 2008, quale era considerato il paradiso da chiunque gestisse questi complessi, in quanto uno poteva essere pagato una sberla di soldi per gestire in maniera piuttosto "rustica" edifici che si rivalutavano automaticamente e costantamente di cifre assurde ogni anno?

Esatto, Dubai.

Alla fine del 2007 ero stato contattato dai cacciatori di teste per un contratto quadriennale nell'emirato e confesso di essere stato molto tentato, poi, vuoi che con la Dolce Metà dovevamo mettere su famiglia e lei mai e poi mai avrebbe accettato di stare lontano dall'Italia e da casa sua, vuoi che il CEO mi aveva prospettato un avanzamento notevole per marzo 2008 (ed è stato di parola prima di andare in pensione), vuoi che ad andare a stabilirmi tra i tizi con l'asciugamano in testa non è che mi esaltasse molto, vuoi che io chiedevo per ogni 6 mesi lì di avere 1 in Italia e loro me ne offrivano 9; insomma, ho declinato e per un po' di mesi mi sono arrovellato parecchio su questa mia decisione, in quanto i soldi erano davvero tanti.
In più qualche mio collega aveva accettato e, quando andavo a fare consulenze là, venivo accolto come il topino di campagna viene accolto da quello di città in un famoso cartone animato degli anni 60 (che non ho trovato in giro per la rete, per cui niente link, sgrunt!) e i miei dubbi venivano alimentati sempre di più.

E' di ieri la notizia della possibilità di default del fondo nazionale dell'emirato e questa mattina mi hanno chiamato un paio di colleghi che si erano trasferiti là, in quanto erano stati appena spediti e mi chiedevano se avessi sentito parlare di qualcuno che aveva bisogno di figure come la loro qui in Europa. Il manager operativo è come la rana negli stagni, appena l'ecosistema si altera, è il primo a scomparire.

Il mammismo della Dolce Metà, un moto di generosità di un quasi pensionato, il mio ingiustificabile pregiudizio e un po' di paraculaggine italiota mi hanno salvato dal baratro... sono cose che fanno pensare.

3 commenti:

Yossarian ha detto...

Evviva il mammismo della dolce meta' e il paraculismo italiota...

Attila, mi scuso se due post piu' in giu' non ho risposto a Essere Disgustoso (una delle poche persone di sinistra che mi fa ridere e che stimo davvero) dopo aver promesso di farlo, ma questa settimana e' stata incasinatissima per il sottoscritto e fra le altre cose non sono nemmeno riuscito a impestarti il blog come faccio di solito.

Provvedero' la prossima settimana...

Buon week end belva...


:-)

essere disgustoso* ha detto...

e non sarà facile sorpassare la crisi nel dubai. specie in un paese dove non si consumano alcolici.
ora voglio proprio ridere.

@yoss
mi sono vendicato nel mio ultimo post :-)
salutami rachel...

SCIUSCIA ha detto...

Ok, però che ficata quella penisola artificiale.