lunedì 21 dicembre 2009

Tutti in gita a Copenhagen...

Allora, atterro venerdì sera sul tardi dal party aziendale del giorno prima con un mal di testa siderale sulle spalle e la sensazione perdurante che tutti, a colazione, mi guardassero come l'unico sfigato non trombante della serata (ma era una mia impressione, sì che era una mia impressione, vaffanculo che doveva essere una mia cazzo di impressione... sono entrato un po' in paranoia scusate, ma è l'eterna lotta tra il bene e il male... solo che il male nel sottoscritto si risveglia il giorno dopo e gli ricorda costantemente quanto è stato pirla perchè anche il più sfigato degli sfigati - tipo un tizio greco che non ho ben capito che mansione abbia, ma potrebbe essere scritturato tranquillamente per un remake di Freaks diretto da Marcus Nispel - ha segnato la tacca sulla carlinga). Mi fermo a Milano, perchè anche le luci interne del trattore risultano troppo potenti per i miei bulbi oculari che continuano a inviare segnali dolorosissimi alla corteccia cerebrale disorientando i rari neuroni che rimangono stoicamente presenti, senza accorgermi che ha/sta ancora nevicando.

Sabato mattina mi risveglio con la persistente sensazione di disidratazione postalcoholica, ma piuttosto lucido, anche se la testa continua a protestare veementemente. Apro le finestre e comincio a sentire la famosa canzone di Dean Martin che inizia a rimbombare prepotentemente
dentro alla scatola cranica

E non è un bell'auspicio, non so se intendo... devo farmi quei 420 km per tornare dalla Dolce Metà e dalla Piccolina.

Faccio colazione e alle 7:30 sono già in viaggio. Nevischia, ma tutto ok, non correrò molto, ma passo Bergamo e Brescia senza grossi disagi, in più, vista la neve, non c'è molta gente sulle autostrade e ho fatto mettere i pneumatici invernali al trattore che va una meraviglia.

Sul Garda ho i primi problemucci dovuti agli spazzaneve e al traffico che alle 9.55 comincia a farsi più pesante e alla gente che non ha idea di come si guidi sulla neve a confronto mio che sono meglio di Ari Vatanen, ma proseguo imperterrito, fino a che raggiungo alle 11.45 circa raggiungo Mestre e, ideona, invece di fare il passante, prendo la tangenziale...

Bene, è perfettamente ghiacciata, tipo pubblicità della BMW X-Drive, solo che non ci sono solo BMW dotate di quel dispositivo sulla strada, anzi.

Di lì in poi il delirio più puro tra spazzaneve, tizi sbandanti, tizi a meno di 10 all'ora sulla corsia di sorpasso e momenti di fermata totale a rimirare il paesaggio bianco che fa da contorno alla tratta più orientale della A-4.

Morale, sono arrivato alle 15.45 a destinazione con la Dolce Metà che mi da per disperso...

Orbene, al primo che mi viene a rompere le palle sul riscaldamento globale e altre minchiate sulla desertificazione e sui ghiacciai alpini che si ritirano, vorrei far notare che in questi ultimi 2 anni è arrivata così tanta neve che sembra di essere tornati alla prima metà degli anni '80.

La gita che si sono fatti quei minchioni a Copenhagen per non decidere un benemerito cazzo, probabilmente è servita solamente a ingrassare le note spese di qualche grasso burocrate oppure di far da vetrina alle banalità trite e ritrite di qualche nobelato abbronzato in crisi di popolarità.
E noi ci teniamo la neve causata dal... riscaldamento globale!

6 commenti:

Unknown ha detto...

Infatti avrai notato che non si parla più di terribile "global warming", ma di più mellifluo "climate change" :-)

Comunque io mi sono fatto lo shopping di Natale a -12, maledetta paracu... climate change!

mauro ha detto...

se pensi che la temperatura si alza,immagini anche che evapori più acqua,e ci sia più umidità nell'aria,e quindi ricade più acqua in terra...aspetta,forse qualcosa si è guastato....ma non aver paura,poi lo aggiustiamo.bastata chiamare straker....

Attila ha detto...

@ Tommy: Hai ragione... il climate change, in pratica "non ci sono più le mezze stagioni" solo che qualcuno si intasca un sacco di soldi e a noi rimangono neve e strade ghiacciate!

@ Mauro: Ma, secondo te, i tankeroni con le scie chimiche sono partiti lo stesso con il maltempo? E HAARP funziona lo stesso?
E chissà se il telemetro di O'Commandante funziona lo stesso...

essere disgustoso* ha detto...

sono d'accordo sui minchioni di copenaghen: accordi non vincolanti. ma porco il clero. però...

il riscaldamento climatico non riguarda le cause dell'uomo sull'ambiente ma quelle naturali. il climate change descrive invece gli effetti dell'uomo sul clima. sono due cose diverse.

al di là dei casi personali (dove vivo io, ad esempio, sono dieci anni che non nevica) dovremmo confrontare con lo scorso anno le temperature, non la quantità di neve caduta dal cielo.
e poi, andiamo ragazzi: partendo dal presupposto che non sono uno scienziato nè un ultrà ambientalista (di quelli che si oppongono alle centrali eoliche per via dell'inquinamento visivo), e non voglio neanche avallare le cifre catastrofiche presentate da al gore (dato che sono state smentite dagli ambientalisti stessi) ma ci sono diversi documenti, facilmente rintracciabili su molti siti istituzionali, firmati da esperti climatici di tutto il mondo contro la parola di pochi scienziati.

dunque esiste una verità ufficiale, accettata dalla quasi totalità della scienza e dei governi (tranne, per esempio, il nostro che ha approvato una mozione che non riconosce il climate change), quello americano in primis: perdonatemi la cattiveria gratuita ma a mio giudizio negarlo vuol dire mettersi al livello di quelli che sostengono, ad esempio, che l'uomo non è mai stato sulla luna e che le torri gemelle sono state abbattute dal governo di bush perchè "c'è qualcosa che vogliono tenerci nascosto".

a negare il riscaldamento climatico generato dall'uomo, che vuol dire negare 150 anni di sviluppo industriale e relative emissioni di anidride carbonica, si passa di netto dalla parte dei complottisti.
se vogliamo considerare una bufala anche il buco dell'ozono e l'effetto serra dovreste dirmi su quali basi vi fondate dato che, come fa notare paolo attivissimo, quando c'è una verità ufficiale sta agli altri dimostrare il contrario.

per intendeci qui in italia gli scrittori del best seller "tutte le bugie degli ambientalisti" sono antonio gaspari, che nella vita reale è un giornalista vaticanista, e roberto cascioli, uno laureato in scienze politiche che ha pubblicato robette sull'ambiente sempre su giornali cattolici. non proprio due professoroni del genere.
io dico che un buon mercato c'è anche dall'altra parte.

Unknown ha detto...

ed*, preliminarmente: l'effetto serra è una cosa buona, perché permette la vita sul pianeta Terra.

Per il resto, quando dei governanti si riuniscono per decidere, il risultato non può che essere il male, a prescindere da quale risultato e a prescindere dalla validità delle motivazioni cui si sono vagamente ispirati.

Anche se io non contesto il lavoro dei climatologi, perché non sono un climatologo, mi permetto però di criticare chi dice che una cosa è vera perché c'è consenso. La scienza non è democratica e non va avanti per consenso. Quindi, se tu credi al warmth change perché tutti sono d'accordo, sbagli il metodo. Se invece ci credi in base ai dati in possesso, niente da dire.

Per come la vedo io, la comunità scientifica studia. Gli spacciatori di fuffa autorizzata, cioè giornali e politici, prendono quegli studi e li tramutano in fuffa per i propri scopi, perché è molto più facile farci digerire le loro politiche se lo si fa per il nostro bene.

essere disgustoso* ha detto...

@tommy
trovo la tua precisazione iniziale pretestuosa: io ho parlato del buco dell'ozono E dell'effetto serra.
e su copenaghen, così come kyoto, sono il primo a riconoscere il fallimento.

"La scienza non è democratica e non va avanti per consenso."

dunque non è biasimabile chi crede che la nicotina non dà dipendenza e le sigarette non fanno male ai polmoni. o che la sindrome dell'aids è causata da droghe pesanti e farmaci per la cura dell'hiv. se non sei esperto del settore come fai, di volta in volta, a dire se sono verità assolute o balle colossali?

"Quindi, se tu credi al warmth change perché tutti sono d'accordo, sbagli il metodo. Se invece ci credi in base ai dati in possesso, niente da dire."

se non sei un climatologo come fai a giudicare? io, dato che non sono un tecnico, mi appello ai documenti ufficiali e dagli studi effettuati.
non posso giudicare dato che non posso capire guardando i dati dei laboratori e dunque leggo e m'informo il più possibile e, dopo aver visto centinaia di articoli, foto e video che documentano il diminuire dei ghiacciai del polo nord o delle nevi perenni sulle cime delle montagne più alte, ho formato il mio pensiero di conseguenza dato che non ho elementi per valutare il contrario (ho letto un paio d'intervste e diverse recensioni dei sopracitati gaspari e cascioli che, dopo essermi informato su chi sono, ho buttato nel cestino della spazzatura).

certo, come ho già scritto anche per me ci sono alcuni che seminano catatrofismo per tornaconto personale, e gli danno anche il nobel, ma far finta di non sentire quello che dice la quasi totalità degli scienziati, da profani, mi sembra quantomeno miope.

e poi, se critichi la mia posizione nell'avere fede in quello che dice la maggior parte dei tecnici di un settore permettimi, allora, di criticare a maggior ragione chi crede alla minoranza: se davanti ai miei occhi ho 5 scienziati che dicono una cosa e 2 che ne dicono un'altra di un argomento che conosco solo in maniera nozionistica, dunque non posso valutare personalmente, perchè devo credere ai 2? per simpatia?
ritengo che sia proprio questo modo di basare le proprie convinzioni, il pensiero controcorrente contro le verità ufficiali dei governi e dei giornalisti del potere, che alimenta l'obesità di michael moore o il baffetto di giulietto chiesa.