giovedì 16 luglio 2009

Uno, nessuno, 700mila

Adesso ho la controprova: non ho capito un cazzo dalla vita!

Come da questo articolo del Corriere, 700mila esseri umani italioti da 25 a 35 anni non lavorano e non studiano, ma cazzeggiano!

Io sto a sbattermi tutta la settimana e qualche weekend e questi stanno tranquilli sulle spalle di mamy e papy. Ma quanto testa di cazzo sono!

"Studiare non serve a niente"

"Cercare un lavoro non serve a niente"

Sono geniali! E' lo slogan perfetto! Cazzo ribatti ad un mentecatto che dice questa stronzata? O chiedi la riapplicazione della lobotomia o lo ammazzi di legnate!

Mi vedo andare "dal papy" (nonno adesso) a dirgli che non ho voglia di fare un cazzo perchè di qui e perchè di là: come mi avrebbe sfasciato la testa a 17 anni, così me la sfascerebbe a colpi di roncola a 35, nonostante la sua età non sia più verde.

Ho sempre sospettato di non essere una cima di furbizia, ma vedermi superato da 700mila italioti più o meno coetanei, mi fa sentire proprio scemo totale...

P.S. Sono talmente idiota che quasi ogni mercoledì mi programmo il pomeriggio in un sito industriale medio del basso Veneto e mi ritrovo a dormire in un appartamento che ha di fianco un garage dove ogni mercoledì sera si ritrova uno sgangherato gruppuscolo hard rock a fare le prove (ovviamente il bastardo dell'immobiliare si era guardato bene dal farmelo sapere nel momento in cui andavo a sceglierlo per la Grande Multinazionale Bastarda, portandomi a vedere l'incantevole appartamento al piano terra appena ristrutturato alle 2 del pomeriggio). Risultato: il tizio alla batteria di norma perde il tempo alla quarta battuta, il chitarrista fa emettere miagolii agghiaccianti alla chitarra solista, la chitarra di accompagnamento è totalmente fuori tempo e il basso va per i cazzi suoi in qualsiasi brano eseguano (per fortuna cannano costantemente l'amplificazione e almeno gli squittii del cantante me li risparmio) e io mi ritrovo a bestemmiare in ostrogoto fino alle ore 23, momento in cui si stufano di violentare le 7 note e se ne vanno a nanna (o a cagare, probabilmente spinti da tutte le mie continue esortazioni).

5 commenti:

mauro ha detto...

questa sera,dalle otto alle nove,le mie due figlie hanno duettato,una con il flauto traverso,l'altra con l'oboe quasi tutto il repertorio della banda del paese.non è lo stesso che i led zeppelin,ma sono stato da dio.(non so esattamente perchè te lo dico,ma mi sei simpatico e te lo dico lo stesso.)(ah,si:la più grande è stata un mese a lavorare in germania con un progetto scolastico,e non vede l'ora di incominciare a lavorare.non so se è merito mio o di chi,ma sono felice.)saluti,mauro.

Attila ha detto...

A me piace molto il suono dell'oboe: quando ero all'Università e andavo a far gli esami in quel di Bologna (lavorando non potevo seguire) e, arrivando il giorno prima, mi fermavo in un piccolo alberghetto del centro città; durante il pomeriggio c'era sempre qualcuno che, in uno degli appartamenti vicini, suonava l'oboe (con molta perizia) e nel mio "disperato ripasso del giorno prima" mi aiutava nella concentrazione e mi rilassava.

(Per quanto riguarda il lavoro, credo che tu debba essere molto fiero di avere una figlia che non veda l'ora di iniziare a lavorare; io, anche se la Piccolina ha solo 4 mesi, mi sto già preoccupando adesso che possa venirmi su "con un sano fancazzismo in corpo")

mauro ha detto...

ci vuole un attimo per cadere nella spirale delle "paturnie":sarà sana? si metterà con un emo? le piaceranno i tokio hotel? tutti flash che ti balenano nel cervello come lampi di mine.poi loro crescono e quello di buono che gli hai insegnato piano piano viene fuori,come i funghi quando crescono,nascosti,lentamente,poi quando meno te lo aspetti te li ritrovi davanti oramai formati.c'è un momento nella vita dei figli in cui da bambini in cerca di sicurezza si passa a piccoli adulti capaci di capire le proprie potenzialità.fidati,quel momento non riuscirai a coglierlo subito,ma sarà una meraviglia quando te lo faranno scoprire un po alla volta.saluti,mauro.

Attila ha detto...

Se mi porta a casa un emo penso che l'istinto omicida possa avere la meglio... meglio non pensare a questa eventualità... sennò dopo mi tocca fare scorta di arance.

;-)

essere disgustoso* ha detto...

fortunatamente non rientro nella statistica. ho 24 anni.

seriamente, tutto sta nella dignità individuale della persona: chi vede l'indipendenza economica come il giorno più bello della propria vita chi come il più brutto.
un po' come per la verginità.