venerdì 26 agosto 2011

La fortuna di avere una nonna un po' troietta

Io vorrei vedere la faccia compunta della Bindi o della Binetti, alla lettura di questo articolo del corrierone: il genere umano è sopravvissuto perchè le nonnine era un po' olgettine e la davano via ai neandertaliani fregandosene del "quale esempio diamo ai nostri figli" o "la moralità prima di tutto", magari, all'epoca avranno pensato certamente "se non adesso quando?".

Allora un hip hip hurra alle nostre nonnine allegrotte che ci hanno salvato dall'estinzione!

giovedì 25 agosto 2011

Vittorie Inevitabili

E' da più di 60 anni che alcune Vittorie Inevitabili finiscono in un buco...

mercoledì 24 agosto 2011

Il Paradosso di Nispel

Nell'ultimo weekend la Piccolina non stava bene, per cui tutti rinchiusi a casa all'ombra del condizionatore, così, mentre Dolce Metà e Piccolina riposano, mi dedico ad una visione... ehm... "privata"... di una prima visione, che il Grande Schermo, con una bimba di 2 anni e un po', in pratica è un'allucinazione da trip finito male.

Insomma, mi sono visto il Conan di Marcus Nispel. Orbene, io, buon Nispel, non è che proprio mi dispiaccia, insomma, il rifacimento di "Non aprite quella porta", l'ho anche apprezzato (ok, Pathfinder no, vi prego... pietà).

Dimentichiamoci Milius, che sennò giù di lacrimoni, quello che colpisce è una cosa piuttosto particolare: il paradosso di Nispel.

In tutti i film in cui ci sono barbari, in un qualsiasi momento, uno si domanda, nella storia, in quanto tempo riesce l'eroe a imparare le varie tecniche di spada/ascia/clava/arma bianca a piacere.

Bene, nel film di Nispel uno passa tutto il tempo a domandarsi in quanto tempo l'eroe abbia imparato a mettersi l'eyeliner e, come sottotraccia, quanto tempo dedichi al trucco degli occhi ogni giorno e quale marca del suddetto eyeliner vada per la maggiore nell'era Hyboriana.

Probabilmente Nispel ha colto nel segno, scavando nelle più recondite voragini della coscienza dell'uomo moderno...

Sì, appunto...

mercoledì 17 agosto 2011

Scontro tra Titani

Blogger mi stava mangiando questo post che avevo scritto la scorsa settimana e, quasi quasi, me lo stavo dimenticando. Vabbé, di seguito l’elaborato.

Quando un arzillo vecchietto che sono 25 anni che non combina un cazzo ma tanto i fenomeni che lo venerano comprerebbero anche i rumori di fondo della sua colonscopia (i quali probabilmente sono musicalmente più interessanti) esce da una clinica e inizia a sparare cazzate sul libro in tala fazza perchè così si sente gggggiovane tanto da aiutare i pateticoni che pendono dalle sue labbrucce a recuperare un po' di autostima perchè l'idolo usa un soccccial nettttùorc, spara anche su un tizio più giovanilmente patetico che è da più di 15 anni che non riesce a produrre più di una serie di banalità da suoneria midi per telefonino seconda metà anni '90 con testi da sussidiario di seconda elementare con qualche parolaccetta che fa trasgresciòn per i tiziotti che si sentono alternativamente disgiunti dall'intelligenza, beh signori, siamo in presenza di uno

Scontro tra Titani!!!

Non avete idea della sganasciata che mi sono fatto questa mattina, quando ho visto il Clash della più alta espressione della vendita di musichetta pseudorock for dummies italiota.

Devo sinceramente ringraziare i ggggggggggiovani vecchietti, sennò da questa estate dilaniante non la passo eh...

venerdì 12 agosto 2011

E' Stata Colpa Mia!

Io rido, sto ridendo un sacco, quasi quanto sto lavorando in questo periodo.

Allora, in pratica, la crisi è stata colpa mia, visto che sono tra i primi a doverla pagare.

Partendo dal presupposto che per qualsiasi cosa sono fuori dai parametri, per cui un cazzo; che se volessi far andare la Piccolina al nido del paesello in cui abbiamo il mutuone (sia mai che a tutti e 4 i nonni viene un infarto, perchè la vogliono con loro la mattina, almeno fino a quando non va alla scuola materna) non potrei perchè sono fuori graduatoria di reddito e dovrei portarla a circa 15 km di distanza in uno davvero carissimo, dove penso i giochi siano in adamantio e le maestre tutte con il Phd ad Harvard tanto costa al mese, vedendo poi le mammine davanti al nido del paesello in BMW X6 che vengono a prendere i pargolini, che le loro famiglie sono praticamente nullatenenti, di fatti l'X6 si trasformerà in zucca allo scoccare della mezzanotte. Io pago sempre più tasse perché c'è la "cccccccrisi".

Perchè non è certamente colpa di chi pretende di andare in pensione a 50 anni scarsi con una prospettiva di vita di altri 25 a sbafo e no, se hai versato 35 anni di contributi non hai versato più del 50% del tuo lordo in contributi, sta sereno, la pensione a meno di 65 anni è un furto ai danni delle casse dello Stato adesso come adesso (non siamo più nel 1977...). Sicuramente non è colpa dei 10.500 forestali che "lavorano" in Calabria, certamente. E' ovvio che non sia colpa nemmeno delle percentuali da periodo postbellico di pensioni di anzianità. Non è nemmeno colpa di un assetto delle forze dell'ordine risorgimentale, dove si pagano più corpi per avere più uffici amministrativi, più costi gerarchici per fare quasi esattamente le stesse mansioni. Non mi sogno neppure di dare la colpa ad un assetto statale impostato alla sovrapposizione di enti che svolgono le medesime funzioni. Non posso nemmeno immaginare sia colpa di una giustizia che è un pozzo senza fondo di soldi, dove, per avere più inefficienze paghiamo 3 volte i costi sostenuti nella vicina Francia, non avendo una certezza della pena o un tempo certo per la conclusione di un processo civile o penale che sia. Non si può nemmeno pensare sia colpa di liberalizzazioni che non sono da Paesi civili, ma sono da norme di buon senso, mai nemmeno prese in considerazione, che tanto bisogna pagare che è dal medio evo che ce le portiamo avanti, vogliamo mica buttare a mare la tradizione, suvvia. Non è nemmeno colpa di un cambio che ha castrato un Paese manifatturiero come il nostro, facendo sì che i deutschi ci mangiassero tutte le esportazioni, non avendo un cazzo come beneficio, che se qualcuno mi parla della stracazzo di "stabilità" gli arriva un hura mawashi saltato che poi i denti se li può raccogliere a pratiche dispense.

La crisi è stata colpa mia!

Io che sono oltre la soglia dei 90 e che, essendo un dipendente, non posso fare un cazzo di nero e devo dichiarare anche quanti peli ho nel culo sennò mi arriva il multone.

E' stata colpa mia!

Probabilmente non mi sono mai accorto di essere "negro", per cui devo questo sincero ringraziamento al Berluska e a Tremonti. Che tanto la buonanima del Padoa Schioppa l'avevo già ringraziata nel 2006...

mercoledì 10 agosto 2011

La Tenebra della Ragione

Io cerco di comprendere tutto, ma proprio tutto, pur con la mia mente limitata.

Però (parolina maggggggggica) si arriva sempre ad un limite.

Quando un simpaticissimo milionario in euro, brizzolato, con i capelli come la tizia di Frenkestein Junior, genovese che fa pagare i propri comizi elettorali dai suoi adepti e guidatore di cabinato dalla grossa cilindrata scrive una simpaticissima "riflessione" come questa in cui si definiscono "Tempi Felici" il periodo passato in trincea durante la Prima Guerra Mondiale tra colpi di obice, mitragliatrici, assalti insulsi e gas nervino, rimango basito.

Non riesco più a domandarmi perchè mi fanno paura i Fenomeni a 5 Stelle, in quanto le risposte sono sicuramente agghiaccianti.

martedì 9 agosto 2011

Lati Negativi

Non capisco, sarò scemo, ma non capisco.

Allora, una ragazzina di 16 anni va in una discoteca accompagnata dal padre e vince un concorso per il miglior culo o lato B che si voglia. Non ci sono problemi, giusto?

No, eccoli qui Moige, Age e compagnia cantante che intonano il solito "Coccodè Signora Mia" e altre cagate. Ovviamente anche tra queste ci sono delle perle quali : "Accompagnando una ragazzina in questo genere di passerelle, si trasmettono ai propri figli valori sbagliati" oppure "Senza contare il rischio che una minorenne uscita sconfitta da un concorso di bellezza potrebbe sentirsi inadeguata, ridicola, fino a non accettare più il proprio corpo"; ma lasciamo stare.

Allora, io sto girando, in questo periodo, un sacco tra i complessi commerciali della Grande Multinazionale Bastarda in giro per buona parte della stracazzosissima unioncina europeetta e di culi al vento ne vedo a bizzeffe. Di questi lati B, ne vedo alcuni che meriterebbero un applauso, per cui non vedrei alcun male a vederli premiati. Calcolando che, adesso come adesso, mi risulterebbe difficile dire se quel sedere appartenga ad una 16enne, 18enne, 20enne o 22enne e non è che se applaudo ad un culo abbia l'impulso anche di scoparmelo o cose del genere, non vedo davvero il problema a premiare chi ha un bel culo.

Mettiamoci dentro anche un'altra considerazione: normalmente le belle tette sono genetiche, o ce le hai oppure devi sganciare i dindini ad uno che con il bisturi non ci affetta solo le arance; il culo, invece, te lo devi costruire, non ci sono cazzi, ok, madre natura un aiuto te lo dà, ma il bisturi serve davvero a poco sulle chiappe, servono molto di più le ore di pilates, di yoga o di qualsiasi sport ti faccia spargere a terra un po' di sano e salato sudore. Per cui premiare chi fa sforzi non mi sembra così negativo, oppure no.

Mettiamo in conto che, come le ho detto da sempre, la prima cosa che ho notato nella Dolce Metà è stato il suo fondoschiena: come cazzo faccio a pensare che un premio al lato B sia una cosa negativa?

Per cui carissimi difensori della moralità moralistica moraleggiante a difesa di tutto quello che è moralisticamente moralizzatore per una prole sempre più moralizzata, una bella pernacchia in stile alvarovitalico dei bei tempi pierinistici non ve la può proprio levare nessuno:

PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!

Che, con questa esternazione pernacchiesca, sia anche io un esempio diseducativo trasmettitore di valori sbagliati?

giovedì 4 agosto 2011

Tatoo

Come era largamente prevedibile, dopo un Luglio caldo, l'ultima settimana, che dovrebbe essere la più calda dell'anno, ha piovuto quasi costantemente, tanto che la Piccolina si è presa il raffreddore e ha potuto usare il suo canotto solo una volta in piscina, per giunta, perchè di andare in spiaggia non se ne parlava proprio, mentre la Dolce Metà ha passato la settimana a lamentarsi del mal di gola. E' difficile descrivere quanto mi senta fortunato ultimamente.

Comunque, dopo la digressione meteosfigologica, devo affrontare il titolo del post.

Come già ha notato l'Ammiraglio in un suo post, ormai tutti sono tatuati, in piccolo o in grande, tutti hanno almeno uno schizzetto di inchiostro impresso indelebilmente sulla cute.

E qui andiamo indietro nel tempo a 19 anni fa, in una nota località balneare del sud della Spagna. Io sono sempre andato volentieri in vacanza con i miei, in quanto mi hanno sempre dato la massima libertà, tanto da lasciarmi brado dall'età di 15 anni, tantopiù che, spontandosi spesso, era l'unico periodo in cui li vedessi e non solo li sentissi al telefono. Come al solito divago, ma è per far capire il clima.

Allora siamo nel 1992, sono che cerco un posto dove mangiare senza farmi fregare in maniera troppo brutale un pranzo che non mi lasci boccheggiante sulla sabbia per le prossime ore a causa dell'eccessiva piccantezza, quando capito davanti ad un tatuatore. No, vi blocco subito, non immaginatevi quei posti fighetti che ci sono oggi, o quei posti finto trucidi che ci sono oggi, lì il posto è davvero terribbole e non ho ben capito come ci sono finito in quella parte della località, così lontana dalla spiaggia.

E' un periodo di grandi cambiamenti, ho appena finito il liceo, sono single, con quella che sarebbe diventata il mio "What If" principale (chi è curioso, vada a cercarselo il post in cui ne parlo) sempre scolpita in testa, ho la patente da relativamente poco tempo, voglio fare una cazzata e tatuarmi la "S" di Superman sul braccio (come John Bon Jovi, ok, prendetemi per il culo), per cui inizio a pensare al posto trucido, ci penso e ci ripenso.

Farsi un tatuaggio nel 1992 non è come farselo adesso, cazzo, è qualcosa di davvero trasgressivo. Continuo a pensarci. Sono un ragazzino testa di cazzo che ha i soldi per farselo, dopotutto. Ok, magari i miei non ne sarebbero stati proprio entusiasti, ma ormai, dopo i capelli lunghi fin oltre le spalle e il laccio di cuoio delle vecchie Timberland al collo sono sicuro che non alzerebbero le spalle in maniera molto vistosa.

Ecco, questo pensiero, mi sa, mi fa desistere. Fare una cosa che sarebbe perfettamente prevedibile dai miei mi sgonfia. Seguire il clichet mi distrugge l'individualismo smodato.

Morale: a 19 anni da quel pensiero e da quella possibilità sono davvero contento di non averla fatta, sarei stato come ogni altro tizio e/o tizia della spiaggia, sarei stato un clonino coronino. No, grazie, vi lascio i tatuaggi glamour tribbbbbbali di cui non avete un cazzo di idea di cosa vogliano dire e mi tengo la pellaccia verginea.

19 anni fa non sono entrato per diventare differente dal mondo e adesso mi ritrovo diverso.

Se questo periodo non fosse così di merda, mi farei un'ennesima grassissima risata.