giovedì 27 ottobre 2011

Bad Ass

Allora, sabato scorso sono tornato da uno dei miei soliti tour all'Inferno, con tanto di contractors con fucile d'assalto sempre alle calcagna (però occidentali, almeno stavolta, significa che la zona era meno impestata), per guardarmi con la Piccolina la maratona di Phineas & Ferb su Disney XD e ripartire domenica mattina per una capitale dell'Europa Occidentale dove non mi occorreva nessuna scorta (finalmente) per un corso di aggiornamento su come incularmi chi tratta con me, ma lasciandolo con il sorriso oltre che al solito mezzo litro di vaselina là dietro.

Partiamo dalle note dolenti: non sono più abituato a prendere aerei pieni, nella zona dell'aeroporto normalmente bazzicata dai turisti. Ormai io giro in macchina, o volo per posti di merda in cui mi ritrovo sempre in volo con un'altra manciata di disperata catapultata, non si sa bene perchè, a quelle latitudini, prendendo coincidenze improbabili a ore assurde, bivaccando sulle poltroncine semivuote, non c'è mai ressa. Bene, domenica mi sono trovato in messo alla masnada di turisti.

Scena 1: una signora francese sulla sessantina si siede accanto a me nella zona del check in, dopo 5 minuti il marito le fa segno che il posto accanto a lui è libero. Questa si alza e lascia il borsello sul seggiolino, me ne accorgo istantaneamente e, alzandomi a mia volta, mi appello con un "Mrs" e con un "Madame", fino a raggiungerla e riconsegnarle l'oggetto con un bel sorrisone. Lei lo prende e non fa nemmeno finta di ringraziarmi, ma, stronza stronzissima, davanti al sottoscritto allibito, controlla che ci sia tutto dentro al borsello confabulando con il marito nella lingua dei mangiarane lavapoco. AL momento la mia prima reazione sarebbe stata quella di intonare un bel "Pooo-po-po-po-po-po-pooo" e sbattrgli infaccia che il vestito che avevo addosso in quell'istante valeva più di quanto avevano addosso lei e quel cazzetto moscio del marito oltre a quello che avevano spedito in valigia e probabilmente tenevano nel loro guardaroba di merda in un francese con accento del sud, ma la mia cazzo di educazione di merda me lo ha impedito.

Scena 2: sono bello seduto con le cuffiette dell'Ipod Touch ben calcato nelle oreccchie che guardo sconsolato il pannello che mi dice che il mio cazzo di aereo è in ritardo e che la mia levataccia alle 5 del mattino si è rivelata solamente merda e che sarei potuto starmene almeno un'altro paio di ore tra le braccia di Morfeo (non l'ex calciatore), quando vedo sopraggiungere un paio di signore dall'età avanzata che spingono delle carrozzelle con i mariti invalidi seduti sopra. Tutte le poltroncine sono occupate, io mi alzo di scatto e indico la mia posizione alla signora carozzinata più prossima... trovandomi ad essere l'unico coglione ad essersi alzato tra gli sguardi attoniti dei sedenti senza la minima attenzione di alzarsi, nemmeno quelli con gli adesivi "Facciamo del Mondo un Posto Migliore" (avevano dimenticato di aggiungere "del loro culo merdoso" all'adesivo) e bandiera della pace d'ordinanza.

Scena 3: Sono in fila per il tanto agognato check in, solo che, una volta aperti i cancelli, li hanno anche richiusi e noi siamo lì tutti in fila come dei coglioni. Visto che la fila è lunghissima e taglia per metà il terminal, io, come al solito coglione, cosa vado a fare? Mi distanzio leggermente da quello di fronte a me per lasciare libero il passaggio da una parte all'altra, che tanto i cancelli sono stati richiusi. Ok, un coglione qualche persona dietro a me dall'accento tedesco in un inglese stentato, mi intima di andare avanti che sto lasciando il buco, al che, la mia educazione va a farsi fottere ed io esordisco mostrando i denti con il sempre classico "You, Moron" per proseguire chiedendogli, secondo la sua stronzissima opinione, come potesse fare un povero cristo seduto sulle poltroncine ad andare al cesso se la fila non gli permetteva il passaggio, il suo imbarazzatissimo "I'm sorry" succede di un paio di secondi la sua faccia divenuta rosso corteo CGIL.

Scena 4: atterraggio dell'aereo all'aeroporto della capitale europea, scatta l'applauso fragoroso dei turisti ed io, alzando gli occhi dal paperback che sto leggendo, mi trovo a pensare con un certo sgomento, che, di solito, questo è il momento in cui di solito mi sento più nervoso, in quanto, nei posti in cui mi stanno mandando, l'aereo sarebbe più facilmente bersaglio per un colpo di RPG di un qualsiasi stronzo che volesse fare una bella azione dimostrativa dei suoi coglioni.

Sono alloggiato in un bell'albergo a circa 5 minuti di taxi (traffico permettendo) dal centro città, con una sopraelevata accanto. Le prime sere sono impegnato, dopo il corso (interessante, una delle prime volte che mi capita, lo giuro), con i vari colleghi del luogo che mi portano nei locali tipici, fighetti, ma senza fare troppo tardi, che sennò il giorno dopo chi segue il professore da un tantomatanto di eurini all'ora. L'ultima sera decido di andare a farmi un giro da solo e cenare per i cazzi miei, senza nemmeno prendere un taxi, così cammino un po', sennò mi viene il culone.La questione è che attraverso la strada e vado oltre la sopraelevata, verso quella parte meno "fighetta" della città. Ovviamente me ne accorgo quando sono già un paio di km addentrato nella parte del cazzo, quando, davanti ad un fast food, vedo un paio di balordi che mi fissano. facciamo un passo indietro (molto indietro), quindici anni fa avevo i capelli molto lunghi, la barba perennemente sfatta e indossavo camice di flanella a scacchi su Levi's mezzi rotti e anfibi ed il mio passatempo preferito era quello di girare da solo le parti più infime delle varie città a vedere se qualcuno tentava di avvicinarmi e non era mai successo. Torniamo ai giorni nostri, adesso ho il taglio da marine (un po', ma poco, lunghi sopra e rasati dietro e ai lati) e la barba è qualche volta sfatta (ieri sera lo era), mentre sono vestito con una felpaccia stinta della Murphy&Nye sopra ai Levi's mezzi rotti e Adidas consunte. Bene, a distanza di 15 anni i balordi continuano a non avvicinarsi, nemmeno quelli delle città straniere.

Lo so, sono soddisfazioni del cazzo e sono cose che, con una bimba di 2 anni e mezzo, non si dovrebbero nemmeno pensare, però, quando sono su un cazzo di gippone con la testa tra le gambe e un paio di tizi che, vicino a me, impugnano fucili d'assalto, probabilmente con il colpo in canna, sicuramente sono meno a rischio che di fronte a 2 o 3 balordi di merda che se ne stanno a bagolare davanti ad uno stracazzo di fast food o vicino alle vetrine di un minimarket notturno; per cui tanto vale mettere alla prova se posso sembrare ancora un bad ass, oppure mi sono imborghesito del tutto... lasciando stare che 15 anni fa ero in pieno allenamento con le arti marziali, adesso tiro solo sul sacco un paio di volte la settimana (quando posso), ma è meglio non pensarci che mi viene l'emicrania.

domenica 16 ottobre 2011

Un antidoto contro la tristezza!

Io sto andando, tanto per cambiare, nell'ennesimo posto di merda, partendo di domenica, senza un cazzo di voglia di lasciare la Dolce Metà e la Piccolina anche questo weekend.

Oggi davvero mi pesa questo viaggio, per farmi 1 settimana di vita di merda, per poi, probabilmente, dover ripartire subito per un'altra destinazione (occidentale per fortuna) la domenica successiva.

Però, consultando un blog che non è nel mio blog roll, però leggo sempre con piacere, ho trovato questo antidoto alla tristezza.

Insomma, farò una vita del cazzo per una settimana, però, per fortuna, la mia settimana finisce e non avrò bisogno di millantare rappresagliette meschine su un social network per sentirmi come un ragazzino alle scuole medie, perchè una vita, ribadisco per fortuna, ce l'ho.

Spero proprio che l'antidoto non ascolti qualche canzone di Elio e Le Storie Tese, perchè, sennò, mi sa che il senso del ridicolo (anche un minimo finora assente, non ce ne vuole tanto) ci può far sfuggire la panacea massima sulla saudade...

mercoledì 12 ottobre 2011

La Sindrome di Gianni Morandi

Sono nato in piena metà di anni '70.

Un altro Mondo rispetto ad oggi, ma un altro Mondo anche rispetto all'Italia in piena guerra mondiale, quando era nato l'Ingegnere. Io ho avuto subito il mangiadischi arancione con i 45 giri vicini alla culla, come mia figlia ha l'amplificatore dell'Ipod vicino al lettino con su Highway to Hell in loop per farla addormentare (non sto scherzando un cazzo, c'è la Dolce Metà che sta diventando allergica agli AC/DC per colpa della Piccolina). E come al solito divago per i cazzi miei.

Orbene, assieme a Cochi e Renato che cantavano quanto era bella la vita se uno aveva l'"ombrela", a Harry Belafonte che ci diceva quanti caschi venivano caricati sulla barca delle banane, ai Tokens che ci raccontava che bella pennica si faceva il leone e Sergio Endrigo che cantava che cosa si può fare con un fiore (non quello che cade dalla bocca e trafigge i solai), io avevo anche Gianni Morandi che cantava questo:



Il problema diventa grosso dal momento che l'Ingegnere, ad ogni mia richiesta assurda, poteva rispondermi un bel no, senza aggiungere spieagazioni, io, fuorviato dal cantante eternamente ragazzo che fa tatatatata (senza voler fare alcuna pubblicità al marchio automobilistico indiano), lo farei anche se la Piccolina non me lo chiedesse. Per cui sto riempiendo la casa di cazzate.

Perchè il cazzo di gufo con gli occhiali al Disney Store finisce sempre alla cassa, assieme ad un sacco di altri animaletti di pezza e no, perchè, se di cani ne ha già a casa dei nonni, tra criceti, topini russi e pesci rossi, non avrò una stracazzo di rulotte, ma il soppalco sta diventando tipo piccola stalla per animali non definibili bestiame, ma che puzzano quasi allo stesso modo se non pulisci le gabbiette almeno una volta ogni due giorni (e due giorni non sono un cazzo e le gabbettiette sono difficili da pulire), senza contare la quantità industriale di peluches sparsi in giro su tutti i divani/poltrone/sedie/letti.

Calcolando che anche mio fratello durante la sua infanzia ha ascoltato molto attentamente la canzone del buon Gianni ed essendo convintamente single, ha deciso che la Piccolina debba avere la sua parte di animaletti di pezza anche da lui, probabilmente un venerdì sera dei prossimi 2/3 anni non riuscirò ad entrare in casa quando ritorno dalla settimana lavorativa.

La cosa curiosa è vedere che anche tutti i miei coetanei con figli fanno praticamente le stessa cosa.

Chissà se un giorno o l'altro, la Piccolina mi chiederà : "Attila (mi chiama più spesso per nome piuttosto che papà, fin da quando ha iniziato a parlare), ma quante bestie vuoi mollarci ancora per casa?"

Beh, a quel punto chiederò i danni a chi ha detto che si può dare di più.

martedì 11 ottobre 2011

Just an Illusion?

Grazie al Doc Manhattan ho visto il più bel trailer di tutti i tempi... la mia paura è che il più bel trailer di tutti i tempi sia lo specchietto per le allodole per la fregatura da major che solo nel caso di Iron Man e del Thor di Kenneth Branagh (se 2 anni fa mi avessero detto che il regista specializzato nel rendere noiose tutte le opere del famoso Bardo, ma anche un po' ridicola, tipo quando ha dato una delle parti principali del Mercante di Venezia al fratellino Faccia da Triglia) mi sono sinceramente ricreduto...

Poi sarà la mia Mission : Impossible convincere la Dolce Metà nell'unica uscita al cinema dell'anno che ci concediamo (mi sento un padre di merda a non vedere la Piccolina per tutta la settimana, se non passo almeno il weekend con lei, la mia coscienza diventa peggio del fantasmino azzurro per Pac Man), ma per quallo ci stiamo attrezzando!

lunedì 10 ottobre 2011

Blood on Blood

Sì, lo so, divento davvero noioso a citare tutte queste cazzo di canzoni di Bon Jovi, ma è l'unica che mi viene in mente adatta al mini anedotto simil deamicisiano del cazzo.

Ieri ero a pranzo con suoceri in un ristorante vicino all'Azure River per una ricorrenza, quando, vedo arrivare verso di me un mio vecchio compagno di scuola.

Non lo vedevo da più di 15 anni, un'infinità.

All'ultimo anno del Liceo le fantasie principali erano sulle automobili che avremmo comperato una volta "sistemati". Se le cose fossero andate male ci sarebbe stata una Lotus, se fossero andate bene, ci sarebbero state Porsche e Ferrari, esclusivamente cabrio, nemmeno a pensare qualcosa a tetto rigido, perchè faceva tristezza.

Dopo 20 anni ci siamo ritrovati entrambi con moglie e figli, io "manager", lui libero professionista. La cosa che ci ha fatto più ridere è che il Trattore e la sua Station Wagon erano parcheggiate l'una di fianco all'altra...

giovedì 6 ottobre 2011

Democraticità

Quando qualcuno che ha mezzi praticamente illimitati se ne va a 56 anni, ti percorre un brivido.

Ci sono malattie che sono l'impersonificazione della democrazia, non guardano il censo, tu per loro sei solo uno stracazzo di numero, non importa che tu sia un pedofilo o un granduomo, che tu sia uno stupratore od un uomo di pace, che tu sia la feccia o rappresenti la realizzazione del sogno occidentale. Tu rimani una stracazzo di x per queste malattie.

Riposa in pace Steve Jobs, che sia stato ritenuto un genio o un venditore di fumo non importa, è morto un uomo che, in 56 anni, ha fatto la storia. Per quanto possa contare, tutto il mio rispetto.

mercoledì 5 ottobre 2011

Ogni Volta che Ascolti Virgin Radio i Motley Crue Piangono

Quando nei miei lunghi viaggi in macchina non ascolto Radio 24 (raramente), alle volte ascolto Virgin Radio. Vabbé, stendiamo un velo pietoso sulla musica che mettono in onda normalmente, per cui il concetto di "rock" è valido per una canzone su 5, il resto è porcheria della porcheria con la porcheria.

Quello che mi ha sconvolto sono i messaggini con la vociotta impostata in cui ti dicono che se fai il "bravo bambino" saresti "rock", mischiandoti le solite parolotte fintogggiovani che direbbe un bravisssssssssimo e simpaticisssssssimo DJ con il capello biondato che pateticamente fa il gggggiovane dopo gli anta passati come il famoso nemico di Nonciclopedia con il cappellino fintobisunto. Ogni volta che mi capita di ascoltarlo provo l'impulso fortissimo di fermarmi al primo autogrill e iniziare a tirare giù la merce dagli scaffali oppure entrare nel primo novotel prendere una stanza e cominciare a demolirla integralmente.

Ok, Sex and Drugs and Rock&Roll non mi piace un cazzo come messaggio, però i messaggini del cazzo da Libro Cuore, vaffanculo... se a 37 anni mi fanno questo effetto, a 15 avrei davvero agito per dimostrare a quelle teste di cazzo cosa è davvero "Rock"...

Comunque se siete in Veneto o zone limitrofe e volete ascoltare una stazione che ti fa ascoltare del vero Rock spaziando da Gimme All Your Lovin' dei ZZTop, a Jailbreaker degli AC/DC, a Moby Dick dei Led Zeppelin (e non dei Deep Purple, come scritto nella prima stesura del post, di cui volevo citare Highway Star e in un momento di estrema e galoppante demenza mi è uscito il casino), a Fear of The Dark degli Iron Maiden, a tanti altri, sintonizzatevi su Radio Marilù, una radio che fa solo musica a richiesta e in cui un sacco di gente appassionata di Rock fa la sua scelta (senza contare che si sente spesso gente che chiede anche gli Earth Wind & Fire, Bill Whiters, Kool & The Gang etc, ovviamente c'è anche qualcuno che ci infila della musica dimmmerda, ma è la media che conta, no?) e così non siete costretti a sentire gli sproloqui della maestrina tanto bravettina con la vocina impostatina di chi la sa lunga che una volta sfoggiava pettinature trasgresciòn su Video Music...