mercoledì 14 ottobre 2009

Sono fotogenico

Qualche tempo fa dovevo andare in Bulgaria per una consulenza che doveva essere saltata, ma che si è ripresentata puntualmente sabato pomeriggio, quando una simpatica segretaria del Dpt Development di una cazzo di nazione straniera, con un inglese claudicante mi ha edotto sul fatto di avere un biglietto A/R (per fortuna c'era anche il ritorno) per Sofia via un sacco di cambi con partenza lunedì mattina alle 5 (imbarco alle 4, hurrà) e ritorno con arrivo stanotte alle 2... evviva! Comunque sono tornato, lo so che questo è il mio cazzo di lavoro e sono solo miei i prodotti avicoli particolarmente adatti a chi soffre di instabilità a livello glicemico consciuta come diabete, ma non è di questo che parlerò in questo post.

Di che cosa parlerò? Di Berluska? Ennò dai che palle! Di Bersani? Ma va, è noioso anche il solo nome "Pierluigi" manco fosse "Piersilvio". Della Binetti? Uffa, i drammi psicologici con risvolti sociali mi hanno sempre fatto venire sonno.

Parlerò dei miei vecchiettini scherzosetti preferiti, sì, dai, quelli svedesi tutti vestiti in ghingheri che si divertono un sacco a regalare sorrisi ad minchiam.

Allora, venerdì stavo tornandomene all'Azure River bello bello, quando mi sento il giornale radio di R24 che mi dice che il bell'Obama è stato premiato dagli arzilli vegliardi con il Nobel per la Pace. Stavo per perdere il controllo del Trattore... ma dai, ma va, hihi ohoh ohohahahehehe (tratto dalla maggiore hit di successo dei Pitura Freska)!
Come mai questo bel premione? Beh, perchè è bello, sorridente ed ispirato quando viene fotografato, eppoi, dai, anche il nostro giovine e capelluto premier si è accorto che è anche abbronzato!

Vabbè, non ritira mezzo soldato dall'Iraq (e fa più che bene...), aumenta il numero di soldati in Afghanistan e chiede agli alleati di mandarne un fantastilione in più (e noi eurpatetici ci caghiamo addosso come al solito), tempesta con un bombardamento particolarmente intenso una parte del Pakistan (che discolaccio che sono, nessuno ha mai dichiarato guerra al Pakistan, per cui se non c'è dichiarazione non c'è guerra e nessuno si sente obbligato a sventolare bandierine arcobaleno, che, mi sono fatto un appunto, sono un ottimo business, al prossimo presidente repubblicano pianto su questo commercio sicuramente equo&solidale, nel senso che i bambini srilanchesi che le fabbricano vengono picchiati con legno dolce) e minaccia l'Iran di far loro il culo a strisce; però è bello e viene bene nelle foto dei summit!

A questo punto sono davvero convinto che il Berluska sia arrivato secondo con la motivazione "Non ha rotto troppo i coglioni a Putin quando c'è stata la guerra in Georgia", solamente che non è così sorridente ed abbronzato (anche se ci tenta e vorrei proprio vedere la portata elettrica del centro estetico personale) e che ha fatto il gestaccio del mitra quando era con Putin, una cosa davvero brutta nonononononononono che i nonnetti si spaventano per queste cose che non sono mica come i missili Cruise, tanto gentili e discreti!

Ma che succede... anche Obama si sta burluskizzando? Anche lui ce l'ha con Murdoch perchè lo sfancula dalle televisioni (senza nemmeno mettere le tette della D e lui procede con l'act che limita il diritto di stampa prolungato dal buon McCain... eccheccazzo, bisognerà fare un'altra manifestazione di 20.000 persone per la questura e di 2.000.000.000 di persone per gli oranizzatori per difendere la libertà di stampa statunitense dall'arcoriano abbronzato?

4 commenti:

essere disgustoso* ha detto...

l'unica cosa che mi rinfranca è che, fino al 2009, l'ha vinto un presidente degli stati uniti, paese causa principale dell'assegnazione del premio degli anni scorsi, e mai un papa.

il nobel a obama è scandaloso et, come dice il buon minzolini, francamente incomprensibile. non si può darlo al pres. degli usa, non è un ruolo adatto: con tre guerre in corso si permette di non ricevere il dalai lama e prende il nobel per la pace? anch'io inizio a temere davvero le iniziative di silvio per il nobel.

scherzi a parte, quest'anno hanno vinto nobel un nero e centoventuno donne: un sottilissimo ritorno pubblicitario, a mio giudizio, è stato premeditato.

riguardo alle guerre abbiamo opinioni diverse. tralasciando l'iraq, oggettivamente una porcata indegna che ci ha fatto dimenticare il reale motivo di quella guerra cioè armi di distruzione di massa inesistenti, non è questione di pakistani o afghani, raid con vittime civili di entrambi le nazionalità ce n'è almeno uno al mese, le bandiere arcobaleno non sventolano più da molto tempo. non si è fermato un cazzo negli anni '70, negli anni '90 con il kosovo e all'inizio di queste nuove ultime guerre, figuriamoci ora che, tra computer e tv, di alzare il culo per qualcosa non se ne parla proprio finchè non vedi 6 milioni di persone in piazza. e, giacchè sono sei milioni, che senso ha scendere e fare il seimilionesimoeuno?

comunque, auguri ad obama: sono proprio curioso di sapere che succede, adesso... farà il bravo o, in virtù di uomo di pace, sarà ancor più giustificato ad esportare libertà, democrazia e, per l'appunto, pace?

Attila ha detto...

L'Iraq è l'unico teatro di guerra che vede uno spiraglio concreto di vittoria sul campo per un dispiego adeguato di mezzi... oltre ad avere messo il culo sulla graticola ad un paesino che si "dava molto da fare nella zona" come la Siria che da quel momento non ha rotto più tanto il cazzo con i suoi maneggini (in Libano ha fatto un timido tentativo, subito abortito)... in Arabia Saudita i potentini locali hanno abbassato le orecchiette sulle basi USA e così via (se Rumsfeld non fosse stato la testa di cazzo che è stato con la sua teoria dell'esercito di occupazione leggero, la situazione si sarebbe calmierata molto prima).


Non è che una guerra si dichiara ad cazzum, così. Se anche Putin e i cinesi hanno dato l'ok, voleva dire che Saddam era diventato un problema troppo grosso per gli ambienti internazionali, non era petrolio o altre menate (tra l'altro le major ammmmmerikane sono rimaste a secco nella distribuzione degli appalti di quel petrolio), era questione di minaccia agli equilibri internazionali.

La pace non si esporta con i fiori, ma minacciando chi rompe i coglioni di fargli il culo a strisce, sennò si finisce per far la figura di un Chamberlain o di un Carter (altro premio Nobel risibile) qualunque.

Ad un papa cattolico non potranno mai dare il Nobel per la pace (perchè mi sa tanto che con la questione della Polonia di Yarusel Wojtyla se lo sarebbe meritato, non ci sono cazzi da cagare) vista la storia della Svezia.

essere disgustoso* ha detto...

sulla guerra in iraq potremmo perdere ore e ore e ore e ore di discussione: dai dossier sulla vendita di uranio impoverito che giustificarono l'invasione del primo momento al cambio di strategia mediatica. ricordiamo che il concetto dell'esportazione della pace è arrivato in un secondo momento, quando si resero conto che lì le armi non c'erano.

quello che mi fa incazzare è che prendono per il culo. le guerre ci sono sempre state e sempre ci saranno perchè convengono ad una parte o all'altra, specie in tempi di crisi economica, ma bastava dirlo subito: "invadiamo l'iraq per la disoccupazione, perchè gli amici di papà devono vendere armi e perchè saddam ci sta sul culo".

sinceramente non so le sottotrame non-ufficiali, perchè la russia scaricò l'iraq, so solo che l'iraq al confronto di arabia saudita, siria e iran era la nazione militarmente più debole e saddam collaborava con al qaeda non più di un khomeni o come cazzo si scrive.
se non hanno mai preso bin laden, che nel frattempo sarà morto di vecchiaia, è perchè pakistan e india l'hanno sempre nascosto: dunque, perchè l'iraq e non pakistan e india?

non sono un politilogo o un militare ma credo che, se la strategia è invadere militarmente tutti i paesi sotto una dittatura e/o che aiutano il terrorismo e i terroristi, tra cui anche russia, libia, corea... quantomeno riscrivessero le regole dell'onu sull'utilizzo della forza militare poichè non si attacca solo in caso di aggressione.

guerra preventiva, porco il clero, guerra preventiva. che gente.

appellarsi all'onu non è retorica: le regole sono quelle e vorrei fossero rispettate.

putin e cina avranno dato l'assenso ma non è con loro che si decide a chi fare la guerra ma con l'onu che, con quel conflitto, ha sancito definitivamente la sua inutilità. o meglio, si è rivelata per la foglia di fico che è sempre stata.

fare la guerra conviene sempre, specie alle lobby che sostengono la famiglia bush (le spese militari annue si attestano tra i 500 e i 600 miliardi di dollari e, a proposito, per il post obama si prevede jeb, il fratellino di george w), con tutta quella disoccupazione che porta all'aumento delle reclute e che sta spingendo obama ad aumentare il numero di truppe in quei territori.
cosa che, se potesse, non farebbe mai il nuovo premio nobel per la pace.
ma non lo fa perchè è buono quanto perchè l'industria delle armi da molti più soldi ai conservatori piuttosto che ai democratici.

ps perdonami l'ignoranza ma proprio mi trovi impreparato (e sulla religione cattolica non mi capita spesso): cos'è la questione di yarusel?

Attila ha detto...

Jaruzelski (mi sono un po' dimenticato alcune consonanti in giro per il Mondo), generale, ex presidente della Polonia prima del crollo del muro. Lo so che poteva sembrare incomprensibile come il Nobel per la Pace (altra gran figata dei simpatici vecchiardi svedesi) dato a Gorbacev perchè ha cercato fino all'ultimo di favorire il putsch militare in URSS nel 1991 (facendosi trovare "causalmente" nella sua Dacia isolata al momento della presa di potere della parte sognatrice dell'dell'armata rossa, che era alla canna del gas).

La campagna elettorale di Bush Jr era basata sul taglio dei militari all'estero (la Germania aveva i polsi tremolanti a quelle parole, sai quanti soldi in meno) e sullo snellimento dell'esercito, molti analisti militari hanno ipotizzato che questo comportamento abbia favorito gli attentati dell'11/09, in quanto poteva essere percepito come un'abbassamento della guardia.

L'attacco all'Iraq ha poco a che fare con la situazione economica USA, basti pensare che nel 2003 era iniziata da poco la ripresa dopo lo scoppio della bolla di Internet e gli attentati alle Torri, non era questione di reclute. E' stata una guerra basata sul "colpiamo uno per educarne 100" di maoistica memoria e chi si poteva colpire se non il più rompicoglioni? Non c'entra un cazzo esportare democrazie o petroli o sganciare armi (tanto quelle si devono cambiare perchè diventano obsolete con una velocità simile ai pc), se tutti quelli che contano sono d'accordo sul piano internazionale si fa (come la Cina con il Tibet o la Russia con la Georgia), sennò si continua a minacciare fino a che tutti si convincono che sì, si può fare.

Il pakistan e l'India non hanno mai rotto il cazzo + di tanto a livello di governo (ok i gruppi interni e sticazzi e micazzi, ma quelli sono un altro paio di maniche, è come se bombardassero l'Italia per via della Mafia, magari possono dare supporto, ma non più di quello).

Giusta o sbagliata (e sul piano internazionale sono concetti quantomai "labili", se vinci è giusta, se le prendi è sbagliata) è stata fatta e in Iraq le cose si stanno tutto sommato assestando.

In Afghanistan sono un altro paio di maniche, là sono cazzi. Anche perchè c'è una coalizione quantomeno "eterodiretta", da cui non ci si può aspettare granchè. In + è un territorio del cazzo, senza veri e propri punti fondamentali (in quanto non hanno un cazzo e sul nulla non si può fare presa) a parte l'oleodotto di cui è normalmente sopravvalutata la rilevanza strategica.

L'ONU non conta un cazzo e non è mai contato un cazzo, a parte per fare cagate come a Srebrenica e a Timor Est.