venerdì 20 novembre 2009

Rischio d'impresa

Bon, hanno trovato carbonizzato il transessuale con cui Marrazzo si intratteneva in lunghe disquisizioni filosofiche sull'influenza della scolastica nello sviluppo di una concezione nuova delle teorie umanistiche rinascimentali. E questa è cronaca.

Cazzo, non riesco a provare un minimo di pietà e questo (e non sto scherzando), mi sta creando un problema di coscienza non da poco (sì, lo so, io sono uno squalo e non dovrei avere una coscienza, ho sempre detto che questa tara me l'hanno inculcata i miei e ogni tanto glielo rinfaccio, ma mai abbastanza).

Stessa cosa con il caso Cucchi, non provo alcuna pietà, non riesco a dispiacermi, a provare un minimo di indignazione per quello che è successo. Niente. Nada. Nichts.

Perchè?

E' colpa mia, non ci sono cazzi, il mio unico pensiero è: rischio di impresa. Più si alza l'asticella del possibile guadagno "facile", più aumentano i rischi.

Mi spiego: un cavallino (corriere della droga che trasporta modiche quantità) prende in un mese quello che io guadagno in 6 o 7 mesi (è un dettaglio che se li sputtani tutti, ma non me ne può fregar di meno), per non fare i conti in tasca al pusher i cui guadagni sono molto più cospicui. Benissimo, sarei portato anche io a fare lo stesso mestiere, in quanto guadagnerei di più con meno ore lavorate e meno scazzi quotidiani, solo che c'è un fattore che me lo impedisce: il rischio. Facendo quel mestiere si rischia di finire a vedere per un tempo cospicuo il mondo a strisce (quando va bene) oppure di ritrovarsi disteso con i piedi allungati perchè è finita davvero male.

Stessa cosa per quanto riguarda escort/transessuali in proprio: guadagnano un fottio di dindini, ma c'è sempre il rischio di trovarsi come cliente qualche male intenzionato o di essere ricattate/i o di diventare concime per i prati di qualche psicopatico o di essere inserito come elemento portante nel pilastro di qualche grande infrastruttura.

Sono come i bond Parmalat e Cirio, il rischio sta sempre nella quantità di interesse che viene corrisposto. L'esempio più lampante può essere quello dell'Argentina: anche uno sprovveduto riusciva a capire che, se nel resto del Mondo civilizzato i titoli di stato rendevano un interesse intorno al 4% annuo (quando andava bene), ci doveva essere qualche rischio se uno Stato forniva i suoi con un interesse del 19%, non bisogna essere un matematico alla Nash per farsi venire qualche dubbio.

Probabilmente sono un mostro, la questione è che mi è stato insegnato che "chi cerca trova" e nella mia esperienza di vita mi sono accorto che chi cerca rogne ha una facilità ancora maggiore della norma a trovarle.

P.S. FUORI TEMA: Per capire quanto a tutti gli Stati europatetici freghi dell'Europa, basta guardare chi è stato designato alla guida, ancor prima di svelare i probabili miserandi poteri a Lisbona: mi fanno venire in mente una canzone del 1997 di Anouk "Nobody's wife" (in cui, tra l'altro, la tizia risultava una bella manza).

21 commenti:

essere disgustoso* ha detto...

non sono d'accordo: sebbene non li porterei come esempi o non ci andrei a farmi un aperitivo, la pena capitale senza processo, in italia, non esiste da un po'.

però, dato che la butti sui soldi, sarebbe bello estendere questo principio ai grandi imprenditori che, sebbene producano, nascondono la loro ricchezza: dallo scudo fiscale, con la ridicola aliquota al 5%, stanno arrivando 4 miliardi di euro.
dovrebbero suscitare ancora più rabbia dato che, quello che guadagnava cucchi in un mese, lo guadagnano in una trentina di minuti.

riguardo a brenda non mi esprimo: come sempre aspetto qualche giorno prima di dire la mia. specie quel computer in acqua potrebbe aprire le porte a nuovi scenari cioè altri video di eminenti personalità. e sai quanto mi dispiacerebbe non venire a sapere certe cose.

non so attila... anch'io a volte mi lascio prendere dal cinismo più bieco ma, uscendo dal personaggio, credo che non si debba perdere mai la forza d'indignarsi: sì, commetti reati, ma non meriti di morire. mai.

se io spaccio droga o vendo il mio corpo mi aspetto il carcere, non la morte, così come se passo con il rosso mi aspetto una multa e non un naso rotto: se un poliziotto ti spaccasse il naso per un eccesso di velocità ed uno scrivesse "fatto bene perchè io rispetto sempre i limiti", cosa diresti?

riguardo al fuori tema: se dovessi scegliere tra una notte di sesso con lei o con d'alema, sceglierei d'alema. e mi assumo ogni responsabilità di quello che dico.

ps leoluca orlando!!! cazzo! ieri sera ci ho messo un'ora per cercare un politico di sinistra famoso e ufficialmente colluso! proprio non m'è venuto in mente...

Attila ha detto...

No, non mi hai capito, io sto parlando appunto di rischio di impresa, in maniera neutra. Chi fa il pusher o il cavallino ha un tot di occasioni per finire male, non da ultima quella di pesare 50kg e finire pestato perchè faceva il coglione o perchè a qualcuno giravano le scatole, è ininfluente la motivazione. Come era ininfluente la ragione perchè uno comprava i bond argentini (o parmalat o cirio, indifferente), se per la pensione o per scopi puramente speculativi: lo hanno fatto, ne pagano le conseguenze.
Ognuno è responsabile per se stesso. Stessa cosa per gli imprenditori, devi vedere dove poni la tua asticella del rischio e se sei in grado di saltarla oppure no, ci sarà sempre chi riesce a sfiorarla ma passa e chi no, ne sono pieni i libri di storia finanziaria e penale.

Scudo fiscale: se non vuoi pagare il 5% (capitale di rischio) puoi rischiare di lasciare i soldi in svizzera o in cazzoinculo al mondo, ma la finanza ha mostrato ultimamente con le irruzioni più o meno legali nelle sedi di banche svizzere anche fuori dal territorio nazionale.
A chi viene beccato sembra che facciano il culo a strisce finanziariamente e il 5% non è che sia così poco (se a me proponessero un investimento al 5% "sicuro" con i tassi di oggi, lo considererei in maniera molto positiva). La galera non va bene per chi ha ingenti capitali, non serve a niente, quello che spaventa veramente è che si mettano le mani in tasca, di fatti fanno molto più male le cause civili "rapide" di quelle penali. L'urlo "in galera" va bene per far star buono il popolo, togliere la grana probabilmente è più utile a far cambiare l'andazzo.

Attila ha detto...

Per quanto riguarda Orlando: sono più astuto dell'Enegmista di Batman...

Bwahahahahahahahahahahahahahahah

(Risata da psicopatico modello villain di Batman con protagonista Adam West)

Thomas Morton ha detto...

Non sono così convinto che gli spacciatori (piccoli) guadagnino tanto. In America, almeno, c'è chi ha fatto uno studio su questo (è un capitolo di Freakonomics) dove si dimostra che la vita dello spacciatore di crack è miserrima. Comunque non credo neanche che si possa applicare la categoria "rischio d'impresa" a Cucchi: era un tossico con un po' di droga in tasca, l'avrà anche venduta, ma mica era un lavoro.
Per la Brenda il discorso è diverso: il suo è certamente un lavoro, ma non vedo perché si debba accettare il fatto che prostituirsi (o essere diversi) esponga al rischio di finire carbonizzati.

Attila ha detto...

Se fai il cavallino per la coca hai un reddito netto (niente tasse) di circa € 10.000 al mese, non è male, bastano pochi grammi per fare un tot di soldi (a spacciare si prende di più e in quel caso la maria serve o a fare nuovi proseliti o a prendere una fetta di mercato ulteriore, ma ci si guadagna cifre inferiori). Il crack qui in Italia va piuttosto poco perchè rende poco, è roba da ghetto ammmmmerikano.

Prostituirsi (alto bordo, non sto parlando delle schiave da strada, è un altro discorso quello) vuol dire vendere della merce illegalmente e guadagnare molti soldi da questa transazione. Il rischio sta, normalmente, nella clientela con cui si deve avere lo scambio (gli esseri umani sono piuttosto imprevedibili). Il guadagno deriva da un rischio che si può alleviare (non togliere) in 2 modi: con un pappone (rischio che però ti ammazzi lui) o costruendosi una clientela fissa e selezionata (ma in fase di selezione ci sono sempre determinati rischi e c'è il rischio nel turnover nel momento in cui uno dei vecchi clienti si ritira). L'essere diversi c'entra poco in questo caso, potrebbe capitare la stessa cosa ad una donna o ad un maschietto che fa il gigolo.

Anonimo ha detto...

@ED

"ieri sera ci ho messo un'ora per cercare un politico di sinistra famoso e ufficialmente colluso! proprio non m'è venuto in mente..."

Io fossi in te darei un'occhiata alla regione Puglia ultimamente...alla vecchia Margherita in Calabria, a vari esponenti del PD in Campania etc etc.

ED, siamo tutti d'accordo su una certa propensione di Forza Italia a frequentare mafiosi, e lungi da me il difendere Forza Italia, ma non venirmi a raccontare che la sinistra ne e' immune...

Non fate gli "Opliti del Bene" come al solito.

Anche perche' poi come nel caso della Puglia ci si fa delle bruttissime figure...

Dai, sostenere che in Italia esiste una parte politica senza scheletri mafiosi nell'armadio e' veramente grossissima.

Scusa ma per amor di verita' questo lo trovo difficile da accettare.

Borsellino era di destra e lo hanno ammazzato lo stesso.


Yossarian sloggato

Anonimo ha detto...

@ED

"se io spaccio droga o vendo il mio corpo mi aspetto il carcere, non la morte"

Scusa eh, e senza vis polemica:

HAHAHAHAHAHA

Con tutto il rispetto, ma dove vivi?

Attila ha ragione da vendere.

davvero, ED senza vis polemica, ma ti rendi conto di quello che hai detto?

Cioe', uno spaccia 50 kg di coca e il massimo rischio che si aspetta e' qualche anno di galera?

Ma lo sai cosa vuol dire fare il pusher?

Io ne ho conosciuti diversi ( no, non mi drogo) fra quelli di Milano, Rozzano e Gratosoglio e ti assicuro che non e' uno di quesi mestieri dove ti aspetti di finire i tuoi giorni nel tuo letto circondato dai nipotini...

E questo per i pesci piccoli...

Per gli altri scusa: io sono Pablo Escobar, vendo cocaina a badilate, sono capo del Cartello di Medellin in rapporti d'affari con tutte le peggio mafie del mondo e come rischio reputo al massimo di fare qualche anno di galera se le cose vanno male?

Ma LOL, ROTFL e HAHAHAHA....

E lo stesso vale piu' o meno per una prostituta.

E per carita' lasciamo perdere il perche' una si prostituisce, non e' quello il punto.

Mica mi fa piacere che molte donne siano costrette a prostituirsi.


Esempio: sono una prostituta a Los Angeles ( o anche a Roma), sto fuori tutta la notte nei peggio quartieri, frequentando la peggio gente e davvero tu pensi che il massimo che mi possa capitare sia finire n galera.

O che io come prostituta mi aspetti al massimo di finire in galera?

Ma LOL, straLOL e ROTFL...


Oh, senza vis polemica. Si discute e basta.

Ciao

Yossarian risloggato

Thomas Morton ha detto...

Se non è costretta, una si prostituisce perché è un modo semplice per fare un sacco di soldi, e fin qui non ci piove. Fare quel mestiere può essere pericoloso, e fin qui non ci piove. Quello che non mi convince del discorso "rischio d'impresa", è che anche il poliziotto che combatte contro la criminalità organizzata corre lo stesso rischio. Si dirà che lui però combatte contro il male e non lo fa per soldi, ma in realtà non è detto: magari non sapeva fare altro. E non è detto nennche che la prostituta non sia animata da nobili sentimenti nello svolgimento del suo lavoro. In altre parole non vedo perché queste persone non abbiano diritto alla nostra pietà (senza esagerare: mica le conosco).

Attila ha detto...

@ Thomas: il mio turbamento deriva da non riuscire a provare alcuna pietà. Ti spiego, la loro è una scelta di vita e, al 99% dei casi, lo si fa per una questione fondamentale, i soldi facili, purtroppo questo ragionamento interno mi porta a non provare alcuna compassione. Io non sto parlando di diritto a ricevere compassione, sto dicendo che io non riesco a provare compassione per la loro sorte.

Fare il poliziotto è molto diverso e comporta meno rischi in proporzione e infinitamente meno denaro. Sono pochi gli esponenti delle forze dell'ordine che finiscono lunghi distesi e, quando succede, giustamente si scatena una caccia all'uomo davvero potente (non finirò mai di ripetere che, per nostra somma fortuna, non siamo più in quella merda di anni '70), tale da fare desistere i malintenzionati a compiere atti similari.

In ogni caso per ognuno di noi il lavoro che svolgiamo è una scelta di vita e non possiamo non assumerci tutti gli oneri e gli onori, i rischi e le opportunità, i lati positivi e quelli negativi.

Attila ha detto...

@ Yoss: a me ha sempre fatto una certa specie vedere additati quali mafiosi tutti i sindaci di Palermo che si sono succeduti, a parte uno che è stato eletto due volte, di cui la seconda con il 70% dei voti... come se la mafia controllasse il restante 30% e fosse finito tutto completamente all'avversario che non avrebbe guadagnato alcun voto da cittadini onesti.


A me è sempre sembrato un dato statistico alquanto bizzarro, per cui ogni volta che sento parlare Orlando di mafiosi e lanciare strali contro i suoi avversari, provo un certo imbarazzo.

essere disgustoso* ha detto...

@attila feat. yoss
non intendevo dire che un pusher non rischia nel suo "lavoro" ma se i cittadini, tra cui i genitori di cucchi, pagano le tasse è per un servizio d'ordine qualificato e non per dei buttafuori fatti di eccitanti che non sanno controllarsi.

come dicevo, cercavo di distinguere: abbandonato il lato cinico... cosa devo dirvi? sarà un difetto mio, un eccesso di idealismo ma mi appello alla legge, dai valori fondamentali della costituzione al codice penale. non mi sembra un discorso estremista.

se faccio lo spacciatore posso venire ucciso da un rivale, da un creditore, da un poliziotto durante un inseguimento mentre sto scappando: questi sono gli alti rischi calcolati.
essere uccisi di botte dopo un arresto no, invece. d'altronde sono casi che si contano sulla punta delle dita.
è come se investo 20000 euro in pacchetti azionari ad alto rischio e oltre ad aver perso il 30% la banca mi toglie anche il restante perchè sono stato cazzone.

ribadendo che non vado a prostitute nè tiro coca e che gli unici due investimenti che ho fatto sono stati in squallide obbligazioni in una banca cooperativa locale dai rendimenti più bassi di quelli di quaresma, tornando a cucchi a me non viene da dire "ah, se lo doveva aspettare". a me viene da dire "ah, quei brutti figli di puttana che l'hanno ammazzato di botte".
cucchi si doveva aspettare di perdere molto, non tutto.
e pure stupidi, a picchiare un anoressico epilettico. idioti ancor di più a farlo sul volto: il bon tòn necessario per servire e proteggere prevede manganelli rivestiti in gommapiuma da appoggiare delicatamente sul dorso, stando alle testimonianze di miei cari amici ai tempi del quinto superiore.

avreste ragione se la legge prevedesse certe cose: cambiamola e diciamolo apertamente come funziona, sarebbe più onesto.
diciamo che in carcere non si ha diritto a cure, che se non hai vestiti buoni o cognomi italiani aspettati come minimo un paio di costole incrinate, che una volta entrato in una cella perdi lo status di essere umano e acquisisci quello di carne da macello: mettiamolo per legge e avete ragione voi, giuro che non rompo più il cazzo. ma sinchè ci sono dei diritti che, fortunatamente, ci differenziano dall'iran o dalla cina, mi aspetto che vengano rispettati.

uscendo dal contesto e tornando al rapporto cinismo/vita reale (che era l'aspetto di certo più interessante del post di attila) quando si perde la capacità d'indignarsi almeno un poco è finita. se siamo tutti duri e cinici perchè ci si incazza ancora per la corruzione o la mafia quando crollano palazzi cotruiti con la sabbia o quandom, subappalto dopo subappalto, il prezzo di un'opera cresce del 300%? l'italia va così, è vero, ma dobbiamo prendercela con i responsabili non accettare il sistema genuflessi: abbiamo votato 30 anni remo gaspari, cosa dovevamo aspettarci?

con la logica del "se lo doveva aspettare per quel che combina" allora hanno fatto bene ad appendere mussolini a testa in giù. ecco, per quanto possa odiarlo (e non mi riferisco tanto alla guerra o alla gente mandata nei campi di concentramento quanto, per motivi personali, ai patti lateranensi), per me non andava fatto.

essere disgustoso* ha detto...

riguardo ai politici di sinistra ritengo ingenerosa la tua critica (yoss) e, sebbene a volte non mi dispiaccia averne, mi metti in bocca cose che non ho mai pensato: non ho mai detto che la sinistra è immune dalla corruzione ma ti sfido a trovarmi un esponente di sinistra mafioso nel senso stretto del termine e quantomeno conosciuto a livello nazionale.

ne son ben troppo della trasversalità di certi argomenti "politici" ma me ne serviva uno siciliano (tocca essere millimetrici nella satira), possibilmente condannato (e tocca anche stare attenti a quello che si scrive: la diffamazione è un reato) cercando di bilanciare: in passato non mi sembra di aver mai risparmiato loiero e bassolino sebbene, ovviamente, non sia mai arrivato a definirli i numeri due di 'ndrangheta e camorra dato che, al momento, non hanno condanne o andreottiane prescrizioni. sebbene sia sotto gli occhi di tutti quello che succede in puglia, campania e calabria.

d'altronde, vado a memoria dunque suscettibilissmo di correzioni, non ricordo governatori della sicilia di sinistra o sindaci di palermo oltre la democrazia cristiana.

se faccio riferimento alla mafia citando bassolino è come se mi lamento delle imprese petrolifere facendo riferimento a geronzi: sì, geronzi è un deprecabile bancarottiere ma non c'entra nulla con il petrolio.

orlando, seppur con tre o quattro indagini pesanti e rinvii a giudizio (sono andato a controllare...) non ha mai ricevuto condanne, neanche in primo grado, se non per diffamazione.
tralasciando che orlando era della dc, ora sta con di pietro: non avrei comunque bilanciato nulla, dato che l'idv è un partito di destra.

inoltre ci voleva qualcuno di conosciuto: senza nulla togliere ai miei lettori, quella sul giudice carnevale l'avrete capita in dieci.

ed è indiscutibile l'international appeal di cuffaro e dell'utri.

Yossarian ha detto...

@Essere Disgustoso

ED, io non ti voglio impedire di fare satira.

Oltretutto la fai bene e mi piace leggerti.

Mi scuserai se non rispondo subito al tuo interessante e articolato commento, ma generalmente nel week end non scrivo mai.

Provvedero' domani e ringrazio comunque Attila che oltre ad aver un blog che mi garba ha sempre ospiti che mi garbano.

Una cosa sola da puntualizzare per il momento e piuttosto importante:

Non sono di sinistra, ma nemmeno di destra ED: sono quello che si puo' definire un liberal-progressista.

E' possibilissimo essere progressisti senza essere di sinistra e senza votare a sinistra.

E senza nemmeno demonizzare la destra...

Ciao :-)

Grazie Attila per l'ospitalita', come sempre del resto.

:-)

essere disgustoso* ha detto...

la parte sulla satira era discolparmi dalla partigianeria alla quale poteva aver fatto pensare il mio post sulla mafia: essere (prettamente) di sinistra sì, far finta di non vedere il marcio che c'è anche da quella parte no.

il resto erano le motivazioni per le quali ho convenuto per i due baldi giovini: un conto è fare ammiccamenti travaglieschi, e posso anche accontentarmi di un pentito non riscontrato, un altro è dare del "mafioso numero 2 della sicilia".

tutto qui
;-)

su stefano cucchi e sul bieco cinismo del quale talvolta siamo tutti vittime, invece, ho già abbassato la visiera del mio elmo medievale.

ps non ringaziare attila: in realtà sopporta i nostri deliri poichè tengo rinchiusi i suoi familiari in un appartamento in via gradoli...

SCIUSCIA ha detto...

Condivido appieno la disqusizione sui rischi.
Però io mi indigno e mi schifo. Quantomeno, del fatto che se bruci vivo in casa un trans brasiliano, in TV qualcuno parla anche di suicidio.

Attila ha detto...

@ ED*: mettiamo che io vada in galera, me ne sto quieto quieto e rasento i muri, sennò qualche scapaccione ci passa, non vado a fare casino. Insomma è un po' come capitava facendo la naja, chi faceva troppo casino rischiava il culo (al di là dei casi di nonnismo). Quando andavi a fare il militare te lo dicevano chiaramente: qui hai un solo diritto, quello di obbedire;: probabilmente a qualcuno serviva ancora la naja.
Quando poi sei anche drogato e similanoressico... se scherzi con la benzina e i fiammiferi ti scotti di brutto e non occorre che te lo insegni la mamma o la maestra, basta guardare Rambo (il primo naturalmente).

@ Sciuscia : Leggendo le varie cronache, se non fosse il secondo morto in cui vi è di mezzo il caso Marrazzo, la tesi dell'incidente non sarebbe tanto improbabile. Anche il notebook nel lavandino (intatto) non è che sia una cosa tanto strana in un monolocale senza un tavolino dove appoggiarlo.

SCIUSCIA ha detto...

Il notebook nel lavandino io lo leggo così:

"Sappiamo i nomi di quelli che ci sono dentro questo hard disk. Adesso lo mettiamo sott'acqua per fare in modo che, sebbene questo non lo danneggi minimamente, la TV gli dia risalto, così che coloro che stanno dentro questo hard disk sappiano che sappiamo chi sono e che siamo capaci di ammazzare la gente che rompe troppo le palle bruciandola viva.
Passate una buona giornata"

essere disgustoso* ha detto...

be', uno di cinquanta chili, cioè una donna, che casini può combinare (tralasciando che i poliziotti, almeno a quello che ne so io, non hanno stilato nessun rapporto su intemperie o ribellioni di cucchi) da solo contro due guardie armate di manganello? e il fatto che sia morto dimostra che hanno calcato la mano.

ribadisco: sinchè vedo scritti nelle nostre carte quei diritti continuerò a lamentarmi.
altrimenti, come ho già scritto nell'esempio di mussolini, si giustificano comportamenti barbari.

Attila ha detto...

@Sciuscia : Può darsi. L'unica cosa che mi pareva anomala è che se non fosse stato il II morto in tutta la faccenda, a me sarebbe sembrato davvero un incidente, compreso il notebook nel lavandino (quasi unico piano d'appoggio) che aveva un rubinetto con problemi pregressi di difficoltà nella chiusura.

@ED*: Guarda che se uno urla, quattro randellate le riceve e nessuno scriverà mai il perchè le ha date. Anche quando si era sotto militare succedeva più o meno lo stesso.
La questione è che se sei in quelle condizioni, probabilmente non ti accorgi nemmeno di fare casino e se ad uno di quelli della penitenziaria la giornata gira male... è uno dei rischi che corri nel portarti droga appresso. In fondo Giovanardi, a parte la minchiata del sieropositivo, che, oggettivamente, è una stronzata che solo uno che non ha la più pallida idea di quello su cui sta blaterando può sparare, non ha detto una così grossa enormità: scegli uno stile di vita, bene, ti prendi il pacco famiglia con annessi e connessi. Non puoi pretendere di vivere da borderline e pensare che gli altri non ti trattino come tale.

SCIUSCIA ha detto...

Sì, ma ripeto: vivere "borderline" non dovrebbe essere da pena di morte.

Sono d'accordo nell'analisi pratica dei fatti, ma sono contrario per principio.

Attila ha detto...

Non è che per vivere borderline meriti la pena di morte, ma sicuramente rischi di finire morto ammazzato in un modo o nell'altro.

E' il rischio che uno si assume quando decide di vivere in una certa maniera.