mercoledì 14 dicembre 2011

Io Adoro Fabio Volo

Sono un cazzo di dirigente operativo e, con ogni probabilità, non diventerò mai un dirigente esecutivo nè nella Grande Multinazionale Bastarda nè in un altra società, mi manca la propensione alla stretta di mano, comunque me ne faccio una ragione.

Orbene, negli scorsi anni, quando la gggrisi non aveva morso il polpaccio italiota in maniera così decisa, potevo rifiutare le occasioni mondane che mi volevano imporre i membri del Consiglio di Amministrazione (gli esecutivi, per chi non avesse capito, il disegnino mi riservo di farlo in altra occasione), con la scusa che dovevo produrre e non potevo perdere ore in quel di Milano per poi essere alle 9 del mattino a 400 km di distanza.

Quest'anno la mia scusa è andata a farsi fottere alla grande, per cui cena all'ombra della Madunina, cibo inverecondo, strette di mano e sorrisi a profusione facendo finta di ricordare chi fossero i perfetti sconosciuti che mi si sono parati davanti come se mi conoscessero dai tempi della prima media. Ma non è di questo che volevo parlare, visto il titolo.

Allora, io non amo proprio tanto la città del biscione, pur tifando nerazzurro con tutto il cuore e tutta l'anima. Sarà perchè non posso entrare con il trattore (come Artemio) senza essere preso per il solito bauscia che non ha capito che non è una macchina adatta alla città anche se abita in zona Bicocca, sarà perchè per entrare e uscire in macchina le code sono lunghe e fischiettare Highway to Hell o Danger Zone quando si è fermi da un quarto d'ora è nella top ten delle azioni più patetiche, sarà perchè prima della crisi e prima che la Grande Multinazionale Bastarda tagliasse le spese per il trasporto ferroviario (mi hanno spiegato che è una questione contabile, ma non è che li ho seguiti molto nel discorso, visto che ridevo interiormente pensando a tutte le cagate scritte nella policy aziendale sul rispetto dell'ambiente e il taglio dei consumi) spesso ci andavo in treno e odio andare in treno, o forse per ragioni che adesso non mi vengono in mente, visto che sono arrivato alle 3 e mezza stanotte ai 400 km di distanza e mi sono alzato alle 7, però a me proprio non va.

Comunque, di norma, quando arrivo lì, parcheggio in uno dei siti a pagamento sulla tangeziale (tipo Famagosta, Lampugnano o Cascina Gobba e prendo la metro (e mi ritrovo sempre vicino al tizio che ha una simpaticissima fobia che gli impedisce qualsiasi contatto con qualsiasi tipo di sostanza detergente, allegria!).

Ieri sera sono arrivato presso il Duomo con 1 ora e mezza di anticipo rispetto al programma, in quanto, magia delle magie (che nemmeno una legione di Winx infoiate sarebbe riuscita a lanciare), non ho trovato traffico nè sulla A4, nè, tantomeno, sulla tangenziale, senza nessun mezzo in fiamme, senza nessun incidente multiplo, senza nessun trasporto eccezionale, lo so che pare impossibile a credersi, ma giuro che è stato così, nessuna balla, davvero. Allora, sono lì, in piazza, con la cascata di luci della Rinascente, la galleria con la cupola blu, i turisti che fotografano con il telefonino e i fotografi professionisti che con le macchine da 2 o 3 mila euro cercano di "immortalare l'attimo" o robe simili, così approfitto per andare alla Mondadori per trovare qualche libro in lingua originale che da altre parti col cazzo che lo trovo e negli aeroporti sono talmente ladri che lo pagherei il 40% in più.

Trovo Tell All di Palahniuk ad un prezzo ragionevole, così vado in cassa e lì, buuuuum, il tuono, la folgore, l'illuminazione improvvisa e prepotente.

Manteniamo la calma ed dipaniamo la fredda cronaca.

La Mondadori di piazza Duomo a Milano è dotata di 4 casse in linea, la corsa agli acquisti di Dicembre, il POS che va e non va e un po' di imperizia degli addetti (se fossi stato in un tizio alla cassa 1 avrei mangiato il cranio a mo' di Conte Ugolino al ragazzo alla sua cassa che ha sbagliato almeno 4 volte la lettura del codice di ogni suo acquisto...) fanno sì che ci sia coda su tutte le macchina, così mi metto su quella all'estrema destra che sembra la più veloce (cannato completamente, ma tanto ho tempo...). Questo è il contesto.

Ecco, siamo lì, in quel momento sento una voce femminile piuttosto gradevole che pronuncia la frase, non una frase, ma La Frase...

Sono emozionato a riportarla, davvero.

"Non vedo l'ora che esca il libro di Fabio Volo, l'ultimo me lo sono divorato..."

Il resto passa in confusione, sono frastornato, non sento più altro, il Mondo mi si ferma, proprio come quando una luce abbagliante spunta all'improvviso nel buio e vi si punta in faccia per un solo istante.

Mi riprendo e mi giro. Ecco, io pensavo che i lettori di Fabio Volo fossero creature mitiche, che i produttori comprassero un sacco di copie dei suoi libri, per poi poterci mettere una fascetta con su scritto 8a edizione, una fraccata di copie vendute e possono farci il film.

Non ho la prontezza di riflessi per farle una foto, però è lì, sulla trentina, iperfashion, con il capello perfettamente costruito, il trucco alla moda, gli stivali giusti... sembra una ricerca di marketing su due gambe. Non guardo nemmeno che libro ha in mano, o se forse sta solo accompagnando la sua amica a fare acquisti, non mi importa.

Vorrei scusarmi per il libro che ho in mano, fare un sacco di domande, vedere se è reale o solo un parto della mia mente. Sono come uno dei nazisti all'apertura dell'arca dell'alleanza, confronto a me quelli che hanno fotografato il bosone sono dei dilettanti allo sbaraglio, io ho scoperto un lettore di Fabio Volo!

E' inutile dichiarare che ho passato il resto della serata in uno stato di intontimento mistico di fronte ad una tale rivelazione.

7 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Dici? Sarà la provincia, ma se vieni da me te ne presento quanti ne vuoi.

Conte di Montenegro ha detto...

Avrei scommesso 10 euro che la tipa era una cicciona bassa con i leggings aderenti, le ballerine e la borsetta di prada tarocca. Ti devo 10 euro.

essere disgustoso* ha detto...

fabio volo è una degli ultimi motivi che mi restano per combattere: il bello è che le sue lettrici (ad ora non ho conosciuto un uomo* che ammetta di averlo letto) sanno che è una cagata, ma non possono farne a meno.
conosco gente che si legge mattoni inenarrabili, cose che non mi verrebbe mai in mente di spulciare, ma quando esce fabio volo DEVONO comprarlo, DEVONO andare a vedere il film.
mah.


* = che in tal caso chiamerei comunque 'femmino'

essere disgustoso* ha detto...

ah, aspetto recensione su palaniuk, che da 'soffocare' in poi non m'è piaciuto per nulla
:)

SCIUSCIA ha detto...

Io ho letto ben due libri, di Fabio Volo, e un mio amico li gA letti tutti, ed*.
La differenza sta nel fatto che lui li considera belli, mentre io, dopo il secondo, ho detto "ok, basta, è un coglione".

Anonimo ha detto...

Io conosco parecchie ragazze che divorano i libri di Fabio Volo. Io sono sincera: A me lui sta talmente sul cazzo che anche se gli dessero il Nobel per la letteratura non lo leggerei, quindi non so se scriva bene o male, propendo per il male, ma sono prevenuta. Insomma se scrive le stesse cazzate che dice alla radio..

Attila ha detto...

@SCIUSCIA : La mia vita sociale fa schifo, in quanto si basa unicamente nel rincorrere la Piccolina durante ogni minuto del mio tempo libero...

@Conte: Non ho detto mica adoro la Meyer?

@ED*: Secondo me è il livello di testosterone che ci salva... campagna per la proliferazione dell'uso del viagra fuori dalle prescrizioni mediche.
Di Palahniuk a me è piaciuto molto Snuff degli ultimi usciti... solo che leggerlo in inglese è davvero una sofferenza con tutte le sue cazzo di espressioni gergali!

@Anna: Io ho letto solo gli incipit e le anteprime su alcuni giornali e mi è bastato, è stato come fare il vaccino contro la tubercolosi: fa male appena lo fai, ti sconvolge per qualche giorno, ma evita che poi tu la prenda veramente...