Non Mi Merito un Cazzo

Sto lavorando una media di 15 ore al giorno, sto facendo consulenze a go-go...

Nel mio stracazzo di lavoro precario (sì, perchè un contratto da dirigente vuol dire un contratto da precario, sempre che tu non sia in uno stracazzo di dirigente statale o parastatale, che là è tutta un'altra storia, altro che art. 18 del cazzo), una parte del salario è data dal variabile, cioè da quello che chiamano i giornalisti del cazzo chiamano "bonus". Il 2011 è stato un anno di merda, che più di merda non sarebbe stato possibile nemmeno pensare. Ok, nel 2011 i miei risultati oggettivi, per cui si parla di numeri puri, di statistiche, di roba valutabile attraverso i numeri e non quanto bravo sei a fare pompini o roba del genere che sono i criteri soggettivi (e che, per fortuna, la Grande Multinazionale Bastarda non valuta più da qualche anno, perchè, bontà divina, le ha giudicate puttanate), sono andati alla grande: ho fatto alcuni passaggi immobiliari spettacolari e fatto guadagnare un fottìo di soldini tramite le stracazzo di consulenze in posti di merda del nostro fottutissimo pianeta.

Partendo dal presupposto che tutti i nostri politici si riempiono la stracazzo di bocca della stracazzosissima parola "merito" così ad minchiam, io grazie al mio merito ho visto il 50% del mio stracazzo di bonus svanire in tasse e stronzate varie, in quanto è andato tutto sulla marginale.

Per cui, quando si parla di merito nella nostra Italia del cazzo, si parla di puttanate, che probabilmente avrei dovuto fare di meno, tirare un po' indietro il culo, che avrei preso la stessa cifra e mi sarei fatto il fegato un po' meno amaro nel momento in cui avrei aperto la stracazzo di busta paga di merda con il bonus.

Per cui, in questa merda di Paese del cazzo, nemmeno io mi merito un cazzo... che la stracazzo di spesa corrente è una fottutissima sacra sindone del cazzo e non si può toccare nemmeno con uno stronzissimo fiore...

E adesso vado a fare un po' di buchi sull'asfalto sputando per terra qua e là.