domenica 7 ottobre 2012

Walk The Dinosaur



Stanotte non riuscivo a prendere sonno e, nel mezzo del Veneto, a circa 150 km dal Fiume Azzurro (leggi Dolce Metà e Piccolina) perchè questa mattina alle 8 avevo una presentazione a cui non potevo mancare, mi sono messo a guardare le tv locali. No, non quelle con Giglian e Helen Cruz (sì, mi ci sono imbattuto un paio di volte nello zapping notturno non è che le conosca ben... oddio ho il naso che ha varcato i confini regionali!), quelle con i dibattiti che vanno in replica in loop per un paio di giorni.

I 4 gatti che leggono questo blog, immagino che sappiamo che mi occupo di immobiliare industriale e commerciale, sul commerciale ho nel portfolio un tot di centri commerciali (che si dividono in piccoli complessi, medi complessi e grandi complessi a seconda della GLA - Gross Leasing Area - ivi contenuta, ma non andiamo a tecnicizare alla cazzo).

Bene, stanotte c'erano 3 tizi ed un conduttore che straparlavano di aperture domenicali. I 3 tizi erano uno della CGIL-FILCAMS, 1 della Confersercenti e uno della Ascom.

Tutti questi d'accordo che le domeniche sono il male del male per il male sul male dei malvagissimi centri commerciali. Tutti lì a riempiersi la bocca di presunti diritti, di '800 per i lavoratori, di alternative credibili, con tanto di telefonate delle commesse commosse che vogliono vivere e robe del genere.

Al di là di me che lavoro quasi ogni santa domenica anche da casa quando la Piccola fa il riposino (e potrei essere definito un caso patologico), però ho un sacco di amici che da liberi professionisti (e no) lo fanno, perchè siamo nel 2012 e non più nel 1991.

Quando il conduttore ha chiesto : "Ma se siete tutti d'accordo, perchè non fate modificare la legge dal Governo?" Che sarebbe stata la domanda più ovvia del Mondo sull'argomento, hanno iniziato a bofonchiare di lobbies dei centri commerciali, di grandi contro piccoli, di globalizzazione cinese e di affamatori, mostrando perfettamente che non sapevano da che parte girarsi.

A me hanno fatto l'impressione di 3 persone che stessero discutendo di quale fosse il piccione migliore per mandare le notizie con gli operai dietro di loro che finivano di issare gli ultimi pali del telegrafo.

Dinosauri, gente che vive in un'epoca passata, non rendendosi conto che esistono gli smartphone e internet è una realtà, che lo stracazzo di piccolo mondo antico che stanno vendendo ai beoti che li pagano per sentirsi consolare una balestra medioevale quando adesso si usa l'A/R 70/90 per andare in guerra.

Non riescono a capire che il futuro è altro: che i lavori del cazzo, facili e senza valore aggiunto andranno a sparire (vedi i benzinai) e che l'epoca d'oro in cui con quattro muri del cazzo ed un po' di merda potevi diventare ricco (grazie al "nero" benedetto che nel centro commerciale non ti lasciano fare) perchè o la gente comprava da te o la gente comprava da te.

La legge di Monti è molto semplice, è quella che funziona in mezza Europa: apri quando cazzo ti pare, se hai la clientela che viene da te puoi tenere aperto 24 ore di seguito, se i tuoi affari li fai in 2 ore di lavoro al giorno, apri per 2 stracazzo di ore. Noi siamo un Paese profondamente fascista, in cui è lo Stato che ti dovrebbe dire quando, come e perchè apri (con tutte le Corporazioni che dettano legge), la libertà fa paura, perchè con la libertà ognuno deve usare la propria testa e non può dare ad altri la colpa delle proprie scelte.

Comunque, tra interventi di gente da casa e i 3 fenomeni in studio, è stato divertente quasi come vedersi le repliche delle vecchie puntate di Top Gear su DMax...

2 commenti:

essere disgustoso* ha detto...

Vero.
Ma tanto poi ci pensa Darwin.

Anonimo ha detto...

Dovrebbero tutti prendere esempio da quella commessa che, e per motivi di privacy preferisco non nominare nemmeno lontanamente alla cazzo la zona del locale dove l'ho incontrata, dopo aver passato qualche ora di domenica pome, col suo tipo, in club privè, è andata a rivestirsi, ad una certa ora, senza fiatare e col sorriso sulle labbra, uscendo dallo spogliatoio femminile con la sua bella divisa del Billa, per andare incontro al turno che l'attendeva. Ne abbiamo ammirato tutti la spudoratezza, e perlomeno in città ora si sa dove incontrarla! ;-)