giovedì 9 aprile 2015

Fessi di Guerra

Tizio che gioca con i soldini dei videogiochi o no, la Grecia è ben oltre la catastrofe.

Possiamo raccontarci che bastavano pochi miliardi di eurini al momento giusto e tutto si sarebbe risolto, la ggggrisi (linguaggio political-grillino per indicare la crisi) non sarebbe nemmeno iniziata.

Balle, ovviamente.

La Grecia (come in maniera minore Italia, Spagna, Francia e Portogallo) si è semplicemente dotata di un sistema statale insostenibile.

Hai voglia a dire che hanno dovuto acquistare i caccia francesi, le navi tedesche e chissà che altri marchingegni imposti dall'Europa (ricordo sempre di essere un euroscettico, ma quando l'Europa non c'entra, non c'entra), semplicemente il loro sistema statale basato sull'assunzione indiscriminata di personale è insostenibile.

Ma gli armatori che non pagano le tasse?
Ci sono anche altri Paesi che conducono la stessa politica, come incentivo ad usare i propri porti e le proprie istituzioni. No, tassandoli, non è che aumenti sostanzialmente il gettito, li fai solamente spostare in altri Paesi con una tassazione più favorevole... le navi si spostano sul mare, ma va?

Ma la lotta all'evasione? I turisti come spie fiscali... genialata!

Arriviamo all'apoteosi del patetismo: la richiesta danni alla Germania per le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale. Una guerra che si è conclusa 70 anni fa, con danni a tutti i Paesi coinvolti, che, nel frattempo, hanno visto un Mondo che è passato attraverso un'altra guerra (quella fredda, per cui dovremmo richiedere i danni alla Russia o alle altre repubbliche del Patto di Varsavia per quanto abbiamo dovuto impiegare come armamenti, numero di soldati e limitazioni alla libertà?), che si è globalizzato e che ha operato due o tre rivoluzioni tecniche.

Ovviamente un governo che è stato eletto perché raccontava le palle più grosse a dei disperati e che era conscio fin dall'inizio di non potere nemmeno alla lontana permettersi non dico di mantenerle, ma nemmeno di impostarle, può essere sicuramente deriso, ma lo si può capire. Gente disperata fa gesti disperati.

Scadiamo nel ridicolo più totale, quando vediamo che alcuni comuni italiani, per non andare a toccare i conticini belli e santi che sono sempre in rosso, percorrono la stessa strada. Ovviamente le pernacchie montano come una marea inarrestabile.

Finita la saliva, però, comincio a riflettere: e se anche i paesini del fiume azzurro chiedessero i danni di guerra? Ma non solo per la Seconda Guerra Mondiale, che è anche troppo recente, scorriamo la storia, che magari qualche giudice e qualche arzillo vecchietto della Cassazione riesce ad emettere una delle fantasiose sentenze per cui siamo famosi in tutto il globo terracqueo (e magari mettiamoci anche la Corte Europea e quella dell'ONU, che così si divertono pure loro a sparare cazzate).

Allora:

  • Prima abbiamo gli antichi romani che assoggettano le popolazioni indigene, per cui chiediamo i danni alla città di Roma e alla Regione Lazio (qui mi sa che i soldini sono pochi grazie a tutte le municipalizzate in perdita)
  • Ci sono gli Unni che invadono e devastano, per cui richiesta danni alla Russia e alle repubbliche ex sovietiche a sud di essa
  • Ci sono i germani che con Odoacre invadono tutta la penisola, per cui la Merkel deve cacciare gli eurini
  • Ci sono gli ostrogoti, per cui lassù in Scandinavia, qualcuno deve pensare a cacciarsi le mani in tasca e tirare fuori il contante
  • Ci sono i bizantini, per cui Erdogan, più che al blackout e ai comunisti fuori tempo massimo, deve pensare a raccogliere i fondi per pagarci
  • Ci sono longobardi, per cui altre grane per la Merkel e magari anche Salvini deve guardarsi un po' cosa ha in tasca
  • Ci sono i franchi, tizio scialbo con una propensione alla guida del motorino per andare a mignottoni prepara gli assegni che si paga
  • Ci sono i Veneziani, per cui il prossimo Sindaco, oltre alla grana del Mose, del Casinò e delle Grandi Navi, cominci a pensare a recuperare i soldini che non ha per ripagare il Fiume Azzurro
  • Ci sono gli Austro Ungarici che per un po' se la contendono gli Italiani, per cui tra il 1915 e il 1918 abbiamo danni da chiedere ad almeno tre nazioni: Italia, Austria e Ungheria
  • Poi mettiamoci pure le truppe di occupazione tedesche, alleate e titine durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, per cui qui l'elenco delle nazioni a cui chiedere il risarcimento si fa un po' troppo lungo e complesso (visto lo smembramento di alcuni Stati)
Fessi di Guerra, alla fin fine, costituisce la degna sintesi della mia riflessione.

2 commenti:

aognomo ha detto...

Non ci posso credere, dopo oltre un anno di silenzio stampa tre post in meno di una settimana.

Attila ha detto...

Un giorno o l'altro spiegherò (forse), i motivi della ggggrisi!