martedì 7 ottobre 2008

4 Risate in padella

Se volete farvi 4 risate liberatorie consiglio questo sito.

Dopo il primo momento di sgomento, si arriva a vette di ilarità difficilmente raggiungibili altrove. Discorsi su qualsiasi argomento:

Religione
Politica
Società
Storia
Un po' di antisemitismo (per non farci mancare niente)
Medicina
Economia

Buon divertimento a tutti!

Voglio andare a vivere a Parigi...

Quando mi capita di leggere un'intervista a qualche oca giuliva del nostro starlette system non riesco ad astenermi dal commentare...

Vabbè, questa è andata a vivere a Parigi perchè blah blah blah (cazzate a piacere per giustificare il suo soggiorno)... e ovviamente i maschietti lì sono migliori perchè blah blah blah (cazzate a piacere per giustificare il suo soggiorno) .... ma la parte migliore è quella sull'uomo ideale che deve essere blah blah blah (cazzate radical chic con derive sull'attualità), solo che hanno tagliato la parte finale: "deve essere capace di sopportare una stronza spocchiosa come me".

Beh, dopo aver reso giustizia ad una "brava attrice italiota emigrata" vado a disintossicarmi infilando le cuffie dell'Ipod con Toto Cutugno che mi spara nelle orecchie "Voglio andare a vivere in campagna"... troppo violento!

J'accuse...

E se il Berluska fosse davvero un combattente per la libertà che, facendo il gesto del mitra con a fianco il suo amico Putin, avesse voluto ricordare l'assassinio della Politkovskaja e accusare in modo esplicito lo zar delle Russie...

Ma guarda le cazzate che ti vado a pensare adesso che è ora di pranzo... sarà che ho un po' di languorino e sento gli odori del ristorante che sta qua sotto...

lunedì 6 ottobre 2008

Apocalissi

In questo momento è facile sentirsi come San Giovanni davanti alle visioni...

Solo che poi San Giovanni, una volta finite le visioni, si metteva a scrivere (o a dettare), mentre adesso si continua a viverla sentendo "Che Borsa Fa" su Radio24...

Non è che il Benedetto riesce a consigliarmi un paio di buone azioni su cui investire... forse mettersi a stampare bibbie potrebbe rivelarsi un buon business...

Vabbè... stasera tutti davanti al televideo con le cartelline in mano... spero che questi non mi svaniscano dalle mani se ne becco 6... Ratzi, il numero 73 non è biblico...

venerdì 3 ottobre 2008

Ewiwa la squola

Ewiwa (cazzo, sono gggggiovane anche io) gli studenti in piazza con i Cobas... al grido "la squola non è un'azienda"... oppure non può essere trattata come un'azienda...

Secondo me la scuola è sempre stata trattata come un'azienda: L'Alitalia. Ogni politico deficiente ci metteva i suoi elettori, nessuna gestione, nessuna programmazione, nessun obiettivo di lungo periodo, un sacco di piccoli potentati senza nessun controllo, uno sperpero di risorse da fare spavento... forse solo sulla questione stipendi ci sono alcune differenze, ma come ore di lavoro siamo lì...

Mi ricordo nell'89, quando è stata varata la riforma delle elementari (mia mamma faceva la maestra elementare ed è andata in prepensionamento quell'anno con una delle molte finestre che le si aprivano all'epoca) con l'introduzione della valanga di insegnanti per classe che era un contentino ai sindacati confederali dopo la scoppola della marcia dei colletti bianchi di Torino per fermare l'emorragia di iscritti a favore dei + feroci e "dementi" (in quanto privi di una figura unica che possa essere definita "head") Comitati di base e l'ennesimo asso pigliatutto del decisionismo craxiano (sembra quasi di scrivere una bestemmia nel 2008, ma nel 1989 era Craxi l'uomo di punta della politica italiana). Mi chiedo se fosse in favore del migliore apprendimento oppure...
Perchè io non credo di essere uscito come un somaro dalle elementari... ma sono un presuntuoso.

Condotta... io non mi ricordavo nemmeno che esistesse quando frenquentavo le superiori, perchè solo un deficiente (nel senso di mancante, ci mancherebbe) si sarebbe fatto segare (si usa ancora, va bene, è un espressione del giurassico per definire la ripetizione dell'anno scolastico) per la condotta... ma dai siamo ridicoli.

Io ricordo professori che erano bellamente in malattia per quei 3/4 mesi l'anno (non nella mia scuola, in quanto privata, per cui i prof arrivavano anche con la febbre, ma in quelle delle "conquiste" ovvero smorfiose che non ti fornivano il premio a cui eri solito aspirare e che ti vantavi di aver conseguito con i tuoi amichetti) ed edifici che assomigliavano a foto di Dresda nella primavera 1945 (e non penso fosse per approfondire la riflessione sulla II Guerra Mondiale) . Ma c'era la pantera e si stava a casa per la guerra del Golfo...

Allora si vogliono + soldi, + insegnanti, + strutture, + libertà nella condotta... ma il debito pubblico e la crisi dei mercati mondiali non tocca nessuno... al di là dei minorati (nel senso di minorati) che innondano le aule...

Ma siamo in Italia: un bello sciopero non si nega mai a nessuno!

P.S. Però fare sciopero al venerdì invece che al sabato non mi sembra una trovata molto furba...