venerdì 24 ottobre 2008

De Minolitade

Questa mattina mi sono soffermato, prima di partire per questa trista sala riunioni dove parla uno sciroccato psicologo inglese su come approcciare un feedback e alzando gli occhi vedo che nessuno se lo caga nemmeno di striscio visto che tutti sono chini sul portatile e che qualcuno (sono ragionevolmente sicuro) si sta guardando un porno, sulla trasmissione di Minoli "La Storia Siamo Noi"e indovinate di cosa stava parlando?
Risposta esatta: di Vietnam (tanto le risposte sono sempre e solo 2 o Stragi Naziste o Vietnam)

Alla fine di che cosa poteva discutere con il suo vecchio socio Garimberti (di Repubblica)?
Ovviamente di affinità tra Iraq e Vietnam, con il buon Minoli che voleva a tutti i costi che il socio definisse identica la situazione tra le due realtà, mentre il socio con ghigno compiaciuto sproloquiava su pre-post-past-pest guerra in Iraq, definendo comunque gli amerikani dei poveri minkioni che non riuscivano a gestire neppure una riunione di condominio, figuriamoci il resto. Finendo comunque entrambi a darsi pacche sulle spalle per come gli amerikani rincoglioniti sono finiti anche per questa volta nel pantano sottindendendo che noi europei strafighi siamo sempre un passo avanti e noi gestiamo qualsiasi cosa... che se Moratti avesse dato all'EU la gestione dello spogliatoio dell'Inter si sarebbe risparmiato quei 14 milioni di eurini all'anno allo speciale portoghese.

Però io sono la solita testa di cazzo che si legge i settimanali amerikani di merda (per essere allineato, cerco sempre di tenere una bella bandierina amerikana da bruciare nella tasca, sennò poi mi accusano di non essere corretto, che leggo la loro propaganda) e vengo (dis)informato in altra maniera. Leggo che la situazione in Irak (lo chiamano così questi cow boys ignoranti, non come noi europei che lo chiamiamo molto più finemente Iraq) sembra piuttosto sotto controllo, in quanto l'esercito locale addestrato conta già 260.000 unità effettive che compiono azioni solamente con il supporto aereo occidentale e la polizia conta circa 250.000 effettivi con cui riesce a tenere sotto controllo la maggior parte del Paese, ovviamente lamentano degli errori iniziali (in primis lo scioglimento dell'esercito regolare), che sono stati superati nel tempo con l'ingresso nella compagine governativa dei sunniti, inizialmente ritenuti troppo inclini al baathismo, certamente ci sono delle difficoltà, ma la situazione sembra sotto controllo. D'altro canto, nella guerra in cui partecipano tutte le componenti europee e la NATO in persona sotto egida ONU in Afghanistan le cose non vanno proprio benino, lì la guerra persiste, la polizia locale è di 80.000 effettivi per un territorio che è enormemente + vasto dell'Iraq, l'esercito quasi non esiste e nelle rare operazioni a cui partecipa è di mero supporto alle forze alleate, oltretutto il comando interforze non è che sia proprio coeso, in quanto ogni mattina qualcuno della coalizione si sveglia e si sente in obbligo a sparare la propria cazzata quotidiana in totale libertà, Kabul è sotto assedio e vengono attaccate direttamente anche le basi più presidiate, per non parlare delle pattuglie o degli avamposti (calcolando che la guerra è iniziata più di 1 anno prima delle operazioni irachene).

Ma sono sicuro che i due ineffabili giornalisti sono nel giusto, in quanto "La Storia Siamo Noi" e ce la cantiamo e ce la suoniamo un po' come cazzo ci pare a noi, per cui sono soddisfatto e alzo lo sguardo perchè così porrò allo psicologo il dubbio che ad almeno 1 nella platea di questa mattina sia fregato almeno una cippa di quello che stava dicendo.

P.S. Ho appena letto il titolo del capolavoro della cinematografia contemporanea che stava guardando il collega: Dentro Luana (con L. Borgia, regia di Derek Worth realizzato nell'ann0 1996). Quando uno ha la passione per il cineforum...

giovedì 23 ottobre 2008

Siamo tutti fratelli nella lotta

A me piace da morire vivere in Italia...

L'unico Paese al Mondo in cui questo fulgido esempio di tecnocrate votato alla meritocrazia possa divenire rettore della più popolata università italiota ed unirsi alla protesta per il "taglio indiscriminato" dei fondi alle Università (dove c'è anche un corso di "informatica umanistica" tra i vari corsi in cui c'è 1 docente per 1 allievo, ma poi c'è la RICERCA, parola densa di fascino, ma che notoriamente è portata avanti in altri Paesi, dove i finanziamenti privati cadono copiosi, anche sulle cd facoltà umanistiche, perchè è un business anche quello, basta non trattarlo brontosauricamente sessantottinescamente come viene fatto nel Bel paese, di fatti la più grande mostra sul futurismo dove viene fatta? In Italia, patria di Marinetti, no, a Parigi)...

Ma c'è sempre il cugggggino Gustavo che è tanto bbbbravo e poi le nuore... le nuore... che vogliamo lasciare zitelli quei bei ragazzoni cattedrati?

martedì 21 ottobre 2008

Separazioni

Ho un po' di paura... ultimamente ho notato del buon senso in alcune delle ultime posizioni della Lega... eppure dal naso non mi sta ancora uscendo del fumo e non scalcio prima di mettermi in marcia...

Le scuole differenti per bambini che non parlano italiano non mi paiono così bestiali come sono state definite da moltissimi benpensanti e dalla maggior parte della stampa nazionale.

Vi spiego: ho lavorato per un certo periodo a Liverpool nel Regno Unito e ho conosciuto molti autoctoni e molti forestieri colà. Le scuole pubbliche non sono divise, per cui bambini provenienti da Paesi diversi, in teoria, studiano assieme nella più lieta armonia, imparando tutti felici e coesi, cantando inni al multiculturalismo. In realtà il problema dei bambini che non parlano bene l'inglese e rallentano il percorso scolastico dei madrelingua è drammatico, soprattutto in quanto la scuola inglese prevede una selezione feroce già dalle scuole elementari, per cui uscire da una classe non brillante potrebbe pregiudicare pesantemente il futuro del pargolo, così si vedono classi costituite quasi esclusivamente da stranieri, soprattutto in certi quartieri, mentre chi se lo può permettere, manda i pargoli nelle scuole private.
Così alcune scuole diventano dei ghetti naturali (e in UK lo sono già diventate), dove l'apprendimento diventa un'impresa. In pratica chi ha la grana può garantire un apprendimento serio, mentre gli altri dovranno rimanere indietro...

Per questo la posizione della Lega mi appare sensata.

Ecco che mi è spuntata la coda... lo sapevo io!

giovedì 16 ottobre 2008

Attenti al Mostro nel Giuoco

Attenti al Mostro nel gioco dicono le donne cristiane nel web...

Ma una buona chiavata, cari mariti di queste tizie qui, è davvero difficile da dare almeno una sera al mese?

Come dite? Non siete ancora pronti per il martirio... Ah scusate...

A chi piace pagare le tasse?

"A nessuno piace pagare le tasse... se potessi anche a me piacerebbe essere esentato dal pagarle"

Chi ha detto questa frase:

A) Silvio Berlusconi

B) Giulio Tremonti

C) Barack Obama


Diamo gli aiutini: piace a qualcuno che era in sintonia con chi diceva "Pagare le tasse è bellissimo", piace a qualcuno che fa inkazzare a bestia Parisi e, infine, ha pronunciato la sopramenzionata frase questa notte durante un faccia a faccia.