venerdì 31 ottobre 2008

Ritorno alle preoccupazioni

Allora, io sono tornato dopo un cazzo di tour de force in giro per il Mondo che mi ha tenuto lontano dal Belpaese e da internet e dentro a pallosissimi seminari con tutte le stracazzo di banche del pianeta che ci spiegavano quanto erano diventate brave e che non avrebbero + rifilato 1 euro/dollaro/qualsiasimerdadimonetina a noi multinazionali ingolfate nell'immobiliare e che ti scopro?


Che Uolter ha portato in piazza milllllioni e millllioni di persone, ma 4 gatti per la questura...


Che a Piazza Navona se le sono date....


Che la Gelmini ha fatto approvare la sua riforma...


Che la CAI ha fatto un mezzo marameo ad Alitalia...


Che Draghi ha ribadito per l'ennesima volta che siamo nella merda...


Ma la cosa che più mi ha sconvolto è questa:



Foto da corriere.it

Sono preoccupatissimo, bisogna dichiarare l'emergenza nazionale: la Canalis ha perso le tette

venerdì 24 ottobre 2008

Commenti ad una lettera altrui

Questo è il commento che ho postato sul blog di Suzukimaruti (è tra le mie letture) di cui raramente condivido toni e argomenti, ma che trovo di grande onestà intellettuale e di ottima prosa, dopo averlo riletto mi sono accorto che espone tutti i miei stati d'animo sull'università e la scuola e sulla cd Riforma Gelmini:

Sono quello che potrebbe essere definito un bastardo (anche se non ho votato per il Berluska), individualista, borghesuccio ignorante (anche con laurea e master, ma questi non c’entrano), però io ogni mese pago le tasse e non mi va di sovvenzionare un’Università che mi ha fatto schifo dal primo giorno di frequenza (ho frequentato poco, perchè mi sono messo a fare il cane da guardia nelle discoteche per mantenermi e studiavo da casa) gonfia di raccomandati, con professori assenteisti, con regole giurassiche che tutelavano un corpo docente straricco e totalmente assorbito dal proprio mandarinato, dove la rappresentanza degli studenti è di quelli che un giorno diventeranno/speranodidiventare star della politica (di dx o di sx indifferentemente), solamente per dimostrare che sono capaci a urlare più forte, un’Università dove lo scandalo amministrativo è di norma, dove i fondi si perdono, dove le parentele e le affinità proliferano, dove i corsi con 1 studente non sono proprio rari. Non mi va di sovvenzionare una scuola che sembra un carrozzone, dove i diritti sono sempre degli insegnanti, anche se fanno meno ore o sono in costante malattia, dove la spesa è enorme se paragonata agli altri stati occidentali (i numeri sono numeri, e come tali freddi ed indiscutibili), dove il numero dei bidelli è sproporzionato rispetto agli studenti, dove gli insegnanti sono pagati poco (ma con una spesa enorme), dove chi tira un pugno ad un insegnante non viene bandito da tutte le scuole del regno, dove lo stipendificio è la regola aurea, dove l’insegnante di matematica è un ingegnere fallito che è stato cacciato da un tot di posti e usa l’insegnamento come ultima spiaggia anche se non ne è capace (questo è un esempio), dove alle elementari devono esserci uno sproposito di maestri per ogni classe solamente perchè i sindacati dovevano essere risarciti della soppressione della scala mobile nel lontano 1989 dall’allora presidente del consiglio Bettino Craxi (leggetevi le urla di dolore di La Repubblica del periodo, sono piuttosto esilaranti, accostate agli articoli di oggi) anche se il tempo pieno funzionava anche allora e non credo che tutti i miei compagni di classe siano usciti ignoranti come me solo perchè c’era un solo maestro, dove nessuno chiede conto di un minimo di meritocrazia agli insegnanti, dove c’è un divario abissale tra la preparazione del nord italia e del sud italia, ma i voti di diploma del sud sono mediamente molto più alti di quelli del nord.
A me non va nemmeno di aver pagato Alitalia, per me la strada giusta era il fallimento, il tutti a casa, il cosa ci fanno 12 operatori al rifornimento quando le altre compagnie ne adoperano 3, oppure una valanga di piloti per 5 aerei. Giusto perchè non mi va di passare per berlusconiano. Ma quando sono in treno e questo è in ritardo di 2 ore perchè devono rimuovere un binario e su 10 operai 1 lavora al saldatore e 9 guardano, penso all’Energumeno Tascabile e comincio a fare il tifo per lui, perchè spero che vinca, che lo statale/parastatale/pseudostatale/fintoprivato sia trattato come chi lavora per un’azienda privata.
Tra pochi mesi avrò un figlio/a (non lo so ancora), io sto risparmiando già adesso perchè frequenti una scuola privata e vada a fare l’università in un Paese straniero, tagli o non tagli nella situazione in cui mi sono trovato io, non vorrei mai ci si trovasse anche lui.
Come ho premesso sono un bastardo, individualista, borghesuccio ignorante e pago le tasse ogni santo mese.

De Minolitade

Questa mattina mi sono soffermato, prima di partire per questa trista sala riunioni dove parla uno sciroccato psicologo inglese su come approcciare un feedback e alzando gli occhi vedo che nessuno se lo caga nemmeno di striscio visto che tutti sono chini sul portatile e che qualcuno (sono ragionevolmente sicuro) si sta guardando un porno, sulla trasmissione di Minoli "La Storia Siamo Noi"e indovinate di cosa stava parlando?
Risposta esatta: di Vietnam (tanto le risposte sono sempre e solo 2 o Stragi Naziste o Vietnam)

Alla fine di che cosa poteva discutere con il suo vecchio socio Garimberti (di Repubblica)?
Ovviamente di affinità tra Iraq e Vietnam, con il buon Minoli che voleva a tutti i costi che il socio definisse identica la situazione tra le due realtà, mentre il socio con ghigno compiaciuto sproloquiava su pre-post-past-pest guerra in Iraq, definendo comunque gli amerikani dei poveri minkioni che non riuscivano a gestire neppure una riunione di condominio, figuriamoci il resto. Finendo comunque entrambi a darsi pacche sulle spalle per come gli amerikani rincoglioniti sono finiti anche per questa volta nel pantano sottindendendo che noi europei strafighi siamo sempre un passo avanti e noi gestiamo qualsiasi cosa... che se Moratti avesse dato all'EU la gestione dello spogliatoio dell'Inter si sarebbe risparmiato quei 14 milioni di eurini all'anno allo speciale portoghese.

Però io sono la solita testa di cazzo che si legge i settimanali amerikani di merda (per essere allineato, cerco sempre di tenere una bella bandierina amerikana da bruciare nella tasca, sennò poi mi accusano di non essere corretto, che leggo la loro propaganda) e vengo (dis)informato in altra maniera. Leggo che la situazione in Irak (lo chiamano così questi cow boys ignoranti, non come noi europei che lo chiamiamo molto più finemente Iraq) sembra piuttosto sotto controllo, in quanto l'esercito locale addestrato conta già 260.000 unità effettive che compiono azioni solamente con il supporto aereo occidentale e la polizia conta circa 250.000 effettivi con cui riesce a tenere sotto controllo la maggior parte del Paese, ovviamente lamentano degli errori iniziali (in primis lo scioglimento dell'esercito regolare), che sono stati superati nel tempo con l'ingresso nella compagine governativa dei sunniti, inizialmente ritenuti troppo inclini al baathismo, certamente ci sono delle difficoltà, ma la situazione sembra sotto controllo. D'altro canto, nella guerra in cui partecipano tutte le componenti europee e la NATO in persona sotto egida ONU in Afghanistan le cose non vanno proprio benino, lì la guerra persiste, la polizia locale è di 80.000 effettivi per un territorio che è enormemente + vasto dell'Iraq, l'esercito quasi non esiste e nelle rare operazioni a cui partecipa è di mero supporto alle forze alleate, oltretutto il comando interforze non è che sia proprio coeso, in quanto ogni mattina qualcuno della coalizione si sveglia e si sente in obbligo a sparare la propria cazzata quotidiana in totale libertà, Kabul è sotto assedio e vengono attaccate direttamente anche le basi più presidiate, per non parlare delle pattuglie o degli avamposti (calcolando che la guerra è iniziata più di 1 anno prima delle operazioni irachene).

Ma sono sicuro che i due ineffabili giornalisti sono nel giusto, in quanto "La Storia Siamo Noi" e ce la cantiamo e ce la suoniamo un po' come cazzo ci pare a noi, per cui sono soddisfatto e alzo lo sguardo perchè così porrò allo psicologo il dubbio che ad almeno 1 nella platea di questa mattina sia fregato almeno una cippa di quello che stava dicendo.

P.S. Ho appena letto il titolo del capolavoro della cinematografia contemporanea che stava guardando il collega: Dentro Luana (con L. Borgia, regia di Derek Worth realizzato nell'ann0 1996). Quando uno ha la passione per il cineforum...

giovedì 23 ottobre 2008

Siamo tutti fratelli nella lotta

A me piace da morire vivere in Italia...

L'unico Paese al Mondo in cui questo fulgido esempio di tecnocrate votato alla meritocrazia possa divenire rettore della più popolata università italiota ed unirsi alla protesta per il "taglio indiscriminato" dei fondi alle Università (dove c'è anche un corso di "informatica umanistica" tra i vari corsi in cui c'è 1 docente per 1 allievo, ma poi c'è la RICERCA, parola densa di fascino, ma che notoriamente è portata avanti in altri Paesi, dove i finanziamenti privati cadono copiosi, anche sulle cd facoltà umanistiche, perchè è un business anche quello, basta non trattarlo brontosauricamente sessantottinescamente come viene fatto nel Bel paese, di fatti la più grande mostra sul futurismo dove viene fatta? In Italia, patria di Marinetti, no, a Parigi)...

Ma c'è sempre il cugggggino Gustavo che è tanto bbbbravo e poi le nuore... le nuore... che vogliamo lasciare zitelli quei bei ragazzoni cattedrati?

martedì 21 ottobre 2008

Separazioni

Ho un po' di paura... ultimamente ho notato del buon senso in alcune delle ultime posizioni della Lega... eppure dal naso non mi sta ancora uscendo del fumo e non scalcio prima di mettermi in marcia...

Le scuole differenti per bambini che non parlano italiano non mi paiono così bestiali come sono state definite da moltissimi benpensanti e dalla maggior parte della stampa nazionale.

Vi spiego: ho lavorato per un certo periodo a Liverpool nel Regno Unito e ho conosciuto molti autoctoni e molti forestieri colà. Le scuole pubbliche non sono divise, per cui bambini provenienti da Paesi diversi, in teoria, studiano assieme nella più lieta armonia, imparando tutti felici e coesi, cantando inni al multiculturalismo. In realtà il problema dei bambini che non parlano bene l'inglese e rallentano il percorso scolastico dei madrelingua è drammatico, soprattutto in quanto la scuola inglese prevede una selezione feroce già dalle scuole elementari, per cui uscire da una classe non brillante potrebbe pregiudicare pesantemente il futuro del pargolo, così si vedono classi costituite quasi esclusivamente da stranieri, soprattutto in certi quartieri, mentre chi se lo può permettere, manda i pargoli nelle scuole private.
Così alcune scuole diventano dei ghetti naturali (e in UK lo sono già diventate), dove l'apprendimento diventa un'impresa. In pratica chi ha la grana può garantire un apprendimento serio, mentre gli altri dovranno rimanere indietro...

Per questo la posizione della Lega mi appare sensata.

Ecco che mi è spuntata la coda... lo sapevo io!