Oggi non ho proprio un cazzo di tempo, perchè voglio tornare a casa dalla Piccolina, che, praticamente, è 2 settimane che non mi vede, per cui pensierino veloce:
Ma l'Agnellino con la faccia sveglia, sta cercando di farsi scritturare per la prossima edizione di Zelig, vero?
venerdì 29 ottobre 2010
giovedì 28 ottobre 2010
100 Sanguisughe
Ci sono 100 tizi che faranno un po' di casino perchè vogliono i soldini dallo Stato.
Allora, se io devo sciegliere tra l'aumento delle mie tasse di 2 centesimi all'anno e 10 film di Margherita Buy su qualche ineguatezza del cazzo o un altro Barbarossa minchione di Bossi, cosa andrò a scegliere? Calcolando, come dice Totti, che sono ben 2 minuti di telefonata dal cellulare...
Oggi solo un indovinello, che devo tornare a quel cazzo di workshop che dopo mi tocca un'altra merda di ora da relatore...
Allora, se io devo sciegliere tra l'aumento delle mie tasse di 2 centesimi all'anno e 10 film di Margherita Buy su qualche ineguatezza del cazzo o un altro Barbarossa minchione di Bossi, cosa andrò a scegliere? Calcolando, come dice Totti, che sono ben 2 minuti di telefonata dal cellulare...
Oggi solo un indovinello, che devo tornare a quel cazzo di workshop che dopo mi tocca un'altra merda di ora da relatore...
mercoledì 27 ottobre 2010
E così non ridi più un cazzo
In questi giorni, per colpa di quei cazzo di KPI (obiettivi personali per prendersi il bonus annuale, in parole povere, che normalmente sono minchiate) aziendali, sono tutta la settimana ad un workshop nella bassa padovana, senza connessione internet, che non sia il mio netbook con connessione TIM personale che va e che viene, perchè sono in mezzo alle colline. Tra l'altro, per prevenire troppi bluff, bisogna anche fare da relatore per almeno 2 interventi, copn tanto di documentazione. Insomma, fregato, per cui sono davvero poco on line.
In parole povere sono cazzi e non posso stare fuori dall'aula più di tanto, per cui adesso la pianto con il mio lamento e vado al punto odierno:
Ecco arriviamo al minuto 8.51, guardate l'espressione del buonino sinistrino per eccellenza, guardate lo stracazzo di sorrisino educatino onnipresente come svanisce d'incanto: Marchionne gli sbatte in faccia la verità, quelle migliaia di persone che è andata a farsi una passeggiatina per le strade qualche giorno fa sono dei poveri fessi che vivono con 40 anni di ritardo, perchè il 1970 è passato.
Fazietto bello voleva ricucire, che solo il Berluska è il cattivone che fa male all'Italia, senza di lui tutto funzionerebbe come un orologino svizzerino, ma più simpatichino, invece Marchionne gli dice: no, un cazzo. Ma c'è Vendola che fa i discorsetti misto mare senza dire un cazzo, ma c'è l'aria nuova... Marchionne lo guarda e dice semplicemente che lui non è un politico, che non può stimare le idee di Cremaschi perchè tutti si devono volere bene, che lo sciopero generale urlato da Epifani, se non è un bluff (lo spero, non può essere una testa di cazzo così palese), rischia di diventare la tomba dell'industria strutturata italiana. Marchionne parla di numeri, parla di fatti, non ci sono chiacchiere, ci sono solo i cazzi...
E allora il Fazietto bello, tira fuori l'album dei ricordi, che fa sempre tanto tenerello e svela il più grande problema della sinistra italiota: non si può sempre e solo guardare indietro, lo sappiamo benissimo che la Fiat di Romiti era una industria di Stato, ma quello era un modello industriale obsoleto giùà negli anni 80! Siamo nel 2010, ciccio, le cose cambiano si evolvono e se uno guarda sempre e solo indietro inciampa. Nonsi può far morire un'industria per un presunto "debito di riconoscenza", così come non si può governare un Paese per una presunta patente di superiorità morale. Si deve guardare sempre avanti, osservando solo gli errori del passato, per evitarli, sennò ci si trova a "non riconoscersi nella modernità" con le solite trombonate sulla perdita di valori e sul decadimento dei costumi...
In parole povere sono cazzi e non posso stare fuori dall'aula più di tanto, per cui adesso la pianto con il mio lamento e vado al punto odierno:
Ecco arriviamo al minuto 8.51, guardate l'espressione del buonino sinistrino per eccellenza, guardate lo stracazzo di sorrisino educatino onnipresente come svanisce d'incanto: Marchionne gli sbatte in faccia la verità, quelle migliaia di persone che è andata a farsi una passeggiatina per le strade qualche giorno fa sono dei poveri fessi che vivono con 40 anni di ritardo, perchè il 1970 è passato.
Fazietto bello voleva ricucire, che solo il Berluska è il cattivone che fa male all'Italia, senza di lui tutto funzionerebbe come un orologino svizzerino, ma più simpatichino, invece Marchionne gli dice: no, un cazzo. Ma c'è Vendola che fa i discorsetti misto mare senza dire un cazzo, ma c'è l'aria nuova... Marchionne lo guarda e dice semplicemente che lui non è un politico, che non può stimare le idee di Cremaschi perchè tutti si devono volere bene, che lo sciopero generale urlato da Epifani, se non è un bluff (lo spero, non può essere una testa di cazzo così palese), rischia di diventare la tomba dell'industria strutturata italiana. Marchionne parla di numeri, parla di fatti, non ci sono chiacchiere, ci sono solo i cazzi...
E allora il Fazietto bello, tira fuori l'album dei ricordi, che fa sempre tanto tenerello e svela il più grande problema della sinistra italiota: non si può sempre e solo guardare indietro, lo sappiamo benissimo che la Fiat di Romiti era una industria di Stato, ma quello era un modello industriale obsoleto giùà negli anni 80! Siamo nel 2010, ciccio, le cose cambiano si evolvono e se uno guarda sempre e solo indietro inciampa. Nonsi può far morire un'industria per un presunto "debito di riconoscenza", così come non si può governare un Paese per una presunta patente di superiorità morale. Si deve guardare sempre avanti, osservando solo gli errori del passato, per evitarli, sennò ci si trova a "non riconoscersi nella modernità" con le solite trombonate sulla perdita di valori e sul decadimento dei costumi...
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martedì 26 ottobre 2010
Manager e collaboratrici affettive
Eccomi, sono tornato, nonostante il deutscho del cazzo (di cui al post precedente) ha tentato in tutti i modi di farci passare un soggiorno eterno in qualche burrone con iniezione di piombo inclusa, perchè, come avevo tentato di spiegargli, quando si va in quei posti a fare quello che dovevamo fare, non copnviene spiaccicare agli autoctoni in faccia la loro inadeguatezza o le cazzate fatte facendo trasparire il proprio disprezzo per gli ominidi di cui alle volte viene da dubitare che abbiano davvero il pollice opponibile (poi ti ricordi che ti hanno stretto la mano...), in quanto devi poi vivere tra loro per quella cazzo di settimana, che, per problemi tecnici, si è prolungata anche oltre. Faccio un esempio: se invece del simpatico tassista secondo cugino del direttore dello scalcinato grande complesso commerciale costruito solo 2 anni prima, ma totalmente privo di manutenzione per cui sembra che stia per crollare, che ti riporterà in albergo e nel caso anche in un eventuale uscita notturna (non per me, l'albergo aveva Sky Sport Italia e Sky Sport UK, per cui ero incollato allo schermo fino a che la veglia lo consentiva, poco per cui), ti manda il fratello del cognato del responsabile della manutenzione, che ha qualche simpatico contatto con i tizi che svolgono attività molto redditizie ma non propriamente limpide con particolari simpatie riguardanti l'alleggerire gli occidentali se non condurli in qualche pernottamento in località tipiche fuori dai circuiti turistici con incluse telefonate ai familiari e, perchè no, souvenir auricolari.
Come richiesto da Bixx, sono a spiegare perchè il manager è particolarmente portato alla vita notturna assieme alle simpatiche collaboratrici affettive, dall'esperienza acquisita.
Il manager è sostanzialemente territoriale: svolge il suo lavoro in una determinata zona, per cui è conosciuto. Ma conosciuto da chi? Scartiamo subito subito i colleghi, perchè quando è in trasferta va ai puttan tour con loro; scartiamo subito anche la famiglia, in quanto, normalmente, sono quasi tutti separati (anche in casa, con rapporti solo formali con le rispettive consorti) o fieramente single; scartiamo anche l'opinione pubblica, non sono mica politici, anzi, in palestra, sono io che mi trovo in imbarazzo a non avere sapidi aneddoti sulle prestazioni con collaboratrici affettive ed escort varie.
I problemi nascono con i loro collaboratori, perchè ogni manager, sotto sotto, si sente un grande motivatore, perchè il manager non è un cazzo se non è un motivatore, secondo la moda attuale, ma come si diventa motivatore? O meglio, come ci si fa a sentire un grande motivatore? Semplicissimo, attraverso la retorica dei valori, della fedeltà e della moralità... se poi uno si fa beccare dai "motivati" allo strip club o in un semibordello, beh, il castelletto di boiate crolla come una casa haitiana.
Per cui in trasferta, si va di puttan tour... sennò, l'est Europa, come sopravviverebbe?
Perchè io non vado a puttane? Bella domanda. Io avrei trovato 4 ragioni, in ordine crescente di importanza:
Come richiesto da Bixx, sono a spiegare perchè il manager è particolarmente portato alla vita notturna assieme alle simpatiche collaboratrici affettive, dall'esperienza acquisita.
Il manager è sostanzialemente territoriale: svolge il suo lavoro in una determinata zona, per cui è conosciuto. Ma conosciuto da chi? Scartiamo subito subito i colleghi, perchè quando è in trasferta va ai puttan tour con loro; scartiamo subito anche la famiglia, in quanto, normalmente, sono quasi tutti separati (anche in casa, con rapporti solo formali con le rispettive consorti) o fieramente single; scartiamo anche l'opinione pubblica, non sono mica politici, anzi, in palestra, sono io che mi trovo in imbarazzo a non avere sapidi aneddoti sulle prestazioni con collaboratrici affettive ed escort varie.
I problemi nascono con i loro collaboratori, perchè ogni manager, sotto sotto, si sente un grande motivatore, perchè il manager non è un cazzo se non è un motivatore, secondo la moda attuale, ma come si diventa motivatore? O meglio, come ci si fa a sentire un grande motivatore? Semplicissimo, attraverso la retorica dei valori, della fedeltà e della moralità... se poi uno si fa beccare dai "motivati" allo strip club o in un semibordello, beh, il castelletto di boiate crolla come una casa haitiana.
Per cui in trasferta, si va di puttan tour... sennò, l'est Europa, come sopravviverebbe?
Perchè io non vado a puttane? Bella domanda. Io avrei trovato 4 ragioni, in ordine crescente di importanza:
- Sono costantemente in trasferta, per cui rischierei di sputtanarmi letteralmente lo stipendio entro la seconda settimana
- Ho sempre avuto un feticismo del corpo piuttosto ossessivo, cioè, allenandomi ancora oggi almeno 2 ore al giorno, non riesco ad accettare il pagare per rischiare di contrarre una malattia
- Sono pateticamente sempre stato eccitato dalla conquista, il dover tirare fuori soldi cash (perchè, per conquistare una donzella, si spende molto di più, lo so, ma in maniera diversa, è come quando devi ricevere un regalo, se dici già quello che vuoi, dove sta la sorpresa?) mi deprimerebbe troppo
- Rischierei di fare la fine di Lady Machbeth e non ho nessuna voglia di passare il resto dei miei giorni a cercare di smerigliare il personale motore estensibile del Mondo
venerdì 15 ottobre 2010
Ritorno in culo al Mondo
Come qualcuno si avrà notato, in questi giorni sono stato abbastanza preso, in quanto ho dovuto fare il training ad alcuni tizi di una società di revisione perchè mi accompagneranno a fare una stracazzo di simil due diligence nell'ultimo Paese in culo al Mondo, di cui vi ho già parlato.
Il training è solo scuola di sopravvivenza in questi posti del cazzo per non finire male o per non irritare i potenti del luogo. Tipo: non andare a puttane in qualche strip club se non in gruppo, senza troppi contanti e prendendo un taxi di gruppo (solo a questo dovrebbero servire i contanti), ovviamente senza vestire la giacca e la cravatta, che è come mettersi un stracazzo di cartello in fronte con su scritto: "Sono un idiota occidentale, venite a squartarmi, che tanto qualcosa in tasca lo trovate sempre"; oppure, non fate fotografie ad minchiam, chiedete sempre il permesso a chi vi accompagna, che potreste fotografare qualcosa per cui potreste pentirvi amaramente di averlo fatto, nemmeno con il telefonino, tanto se ne accorgono, questa gente è mezzo paranoica. Poi, va bene, c'è l'approccio con i locali e come è meglio interfacciarsi con loro per fargli dire anche quello che non vogliono dire senza che loro se ne accorgano troppo, oppure si sentano fregati perchè gli hai estorto qualcosa.
Fatto sta che, a parte il tizio deutscho che mi creerà un sacco di problemi perchè è flessibile quanto un tondino di ferro da 18 mm, gli altri mi sembrano piuttosto svegli, per cui durante il giorno riusciremmo a sopravvivere tranquillamente e la sera facciano un po' quel cazzo che gli pare, tanto mi barrico come al solito in camera, alla ricerca di uno stracazzo di canale satellitare che mi faccia vedere le sintesi delle partite di Champions e le immagini dei campionati europei, lasciandoli andare a prendersi le loro dovute malattie nei puttanai "certificati contro ogni malattia" (sììì, eccome no, ho appena visto un maiale che effettuava una cabrata perfetta...) come la maggioranza dei tizi con cui mi trovo a viaggiare in culo al Mondo.
Allora, domani mattina partirò dall'aeroporto, ad un'ora in cui i gufi stanno per smantellare il loro rave party quotidiano e tornerò (spero, tutto intero sarebbe meglio) venerdì/sabato prossimo, a seconda di come andranno le cose/quanti casini creeranno i miei amiconi di viaggio (kartoffeln, sei avvertito, se vai troppo oltre la soglia di casino consentita, ti spacco la testa, tanto lo sai, vero?). In tutto questo periodo non avrò nessun accesso ad internet, non potendo nemmeno portarmi lo stracazzo di netbook appresso (avendo anche scoperto che se cercassi di connettermi con la mia cazzo di chiavetta, al primo quarto d'ora di connessione mi arriverebbe una fatturina da 450 €, per cui faccio di necessità virtù), insomma, festa!
Non potete immaginare, mercoledì mattina, quando mi son trovato tutta questa schiera di figuri interazionalmente a me sconosciuti davanti nella sala riunioni del Grande Complesso Industriale lombardo, con il board member responsabile della parte finance che, sogghignando, si felicitava per la mia vittoria nel prestigioso concorso "Vinci una settimana in Culo al Mondo assieme ad una mandria di simpaticissimi auditor" (che io odio gli auditor, n.d.r.) con tanto di premio da consumarsi entro e non oltre sabato, quante bestemmie ho sillabato dopo il primo momento di sorpresa e conseguente sbandamento.
Vabbé, dai, vado a comprimere tutto nella valigia...
Il training è solo scuola di sopravvivenza in questi posti del cazzo per non finire male o per non irritare i potenti del luogo. Tipo: non andare a puttane in qualche strip club se non in gruppo, senza troppi contanti e prendendo un taxi di gruppo (solo a questo dovrebbero servire i contanti), ovviamente senza vestire la giacca e la cravatta, che è come mettersi un stracazzo di cartello in fronte con su scritto: "Sono un idiota occidentale, venite a squartarmi, che tanto qualcosa in tasca lo trovate sempre"; oppure, non fate fotografie ad minchiam, chiedete sempre il permesso a chi vi accompagna, che potreste fotografare qualcosa per cui potreste pentirvi amaramente di averlo fatto, nemmeno con il telefonino, tanto se ne accorgono, questa gente è mezzo paranoica. Poi, va bene, c'è l'approccio con i locali e come è meglio interfacciarsi con loro per fargli dire anche quello che non vogliono dire senza che loro se ne accorgano troppo, oppure si sentano fregati perchè gli hai estorto qualcosa.
Fatto sta che, a parte il tizio deutscho che mi creerà un sacco di problemi perchè è flessibile quanto un tondino di ferro da 18 mm, gli altri mi sembrano piuttosto svegli, per cui durante il giorno riusciremmo a sopravvivere tranquillamente e la sera facciano un po' quel cazzo che gli pare, tanto mi barrico come al solito in camera, alla ricerca di uno stracazzo di canale satellitare che mi faccia vedere le sintesi delle partite di Champions e le immagini dei campionati europei, lasciandoli andare a prendersi le loro dovute malattie nei puttanai "certificati contro ogni malattia" (sììì, eccome no, ho appena visto un maiale che effettuava una cabrata perfetta...) come la maggioranza dei tizi con cui mi trovo a viaggiare in culo al Mondo.
Allora, domani mattina partirò dall'aeroporto, ad un'ora in cui i gufi stanno per smantellare il loro rave party quotidiano e tornerò (spero, tutto intero sarebbe meglio) venerdì/sabato prossimo, a seconda di come andranno le cose/quanti casini creeranno i miei amiconi di viaggio (kartoffeln, sei avvertito, se vai troppo oltre la soglia di casino consentita, ti spacco la testa, tanto lo sai, vero?). In tutto questo periodo non avrò nessun accesso ad internet, non potendo nemmeno portarmi lo stracazzo di netbook appresso (avendo anche scoperto che se cercassi di connettermi con la mia cazzo di chiavetta, al primo quarto d'ora di connessione mi arriverebbe una fatturina da 450 €, per cui faccio di necessità virtù), insomma, festa!
Non potete immaginare, mercoledì mattina, quando mi son trovato tutta questa schiera di figuri interazionalmente a me sconosciuti davanti nella sala riunioni del Grande Complesso Industriale lombardo, con il board member responsabile della parte finance che, sogghignando, si felicitava per la mia vittoria nel prestigioso concorso "Vinci una settimana in Culo al Mondo assieme ad una mandria di simpaticissimi auditor" (che io odio gli auditor, n.d.r.) con tanto di premio da consumarsi entro e non oltre sabato, quante bestemmie ho sillabato dopo il primo momento di sorpresa e conseguente sbandamento.
Vabbé, dai, vado a comprimere tutto nella valigia...
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