Non so se qualcuno se ne sia accorto, ma la scorsa settimana non c'ero (per favore, non rispondetemi, che sennò l'autostima vavavuma).
Due venerdì fa, alle 17 e 30, ricevo una telefonata dal responsabile del personale italiano della Grande Multinazionale Bastarda:
Responsabile del Personale : Attila, hai una caterva di gbiorni di ferie degli scorsi anni da smaltire...
Attila : Vengo al lavoro perchè mi diverto...
Responsabile del Personale : Attila, se prendiamo una multa dall'INPS per colpa tua il Board ti si incula.
Attila : La prossima settimana sono in ferie, contento?
Responsabile del Personale : Bravo, questo è lo spirito!
Anche se avevo trilioni di riunioni e altri cazzilioni di impegni, mi era venuto in mente che l'Ingegnere e la Maestra andavano in montagna, così la Piccolina poteva essere sistemata e la Dolce Metà poteva imparare a sciare...
Partenza il sabato, tutti sul trattore, che tanto c'è spazio e guido io...
Per la prima volta nella mia vita non portavo gli sci ad una settimana bianca, ormai i miei sono defunti e dopo 5 anni senza neve (per cazzi e micazzi tra lavoro e vita personale) non ne avevo presi di nuovi, ma dovevo nolleggiarli.
Arrivato davanti al tizio del noleggio in montagna, mi mettevo umile umile, che 5 anni senza legni sotto i piedi sono tanti.
Ho sempre avuto una precisa filosofia a proposito di sci: il materiale conta quel che conta, per cui spendere più di 300 euro per un paio di sci, è una bestemmia.
Il tizio del noleggio mi chiedeva subito se per 8 giorni avevo intenzione di divertirmi sulle piste ed io titubante dicevo che sì, ma era un po' di tempo che non sciavo, che non ero sicuro... insomma, mi presenta un paio di Salomon da oltre 1.000 euro (ad inizio stagione si intende, adesso te li prendi anche per 800) ed io accetto.
Cazzo! Cazzo! Cazzo!
A parte i primi 3 giorni in cui mi sono massacrato le gambe letteralmente (la Piccolina credeva che stessi male), mi sono divertito come un pazzo. Anche se non mi perdonavano un cazzo, anche se, appena spostavo il mio culo troppo all'indietro, me lo facevano notare violentemente, anche se per fare un salto dovevo raggiungere velocità spropositate... porca miseria quanto è stato esaltante!
Quando li ho tornati, sabato scorso, è come se mi avessero staccato un pezzo di cuore... un grosso pezzo di cuore.
E così se n'è andata almeno 20 anni di filosofia del cazzo, svanita in un niente. Pouf! Che cosa resta ad un maschio adulto di 37 anni suonati che perde la certezza di poter divertirsi tantissimo sulle piste da sci senza dover ricorrere ad un paio di sci dal costo spropositato?
lunedì 28 febbraio 2011
venerdì 18 febbraio 2011
Tesoro, mi è esploso il partito
Dopo le mancate spallate al Berluska; dopo la strategia alquanto ondivaga, che se la fa il bel Ferdinando è questione di forni, mentre se la fai tu i forni è meglio continuare a non nominarli; ma, soprattutto, dopo aver dato la vicepresidenza del partito (in pratica la presidenza, in quanto tu non lo puoi istituzionalmente reggere) a Bocchino, c'è ancora qualcuno che si stupisce davvero di come il partito abbia poco futuro e tanta libertà per i senatori (e forse anche per i deputati come spera il Cavaliere Nero) di andarsene di nuovo da colui che ha troppo potere?
Quasi quasi inizio davvero a credere che il cognatino abbia fatto tutto monegascamente sotto al naso munito di occhialini fini...
Quasi quasi inizio davvero a credere che il cognatino abbia fatto tutto monegascamente sotto al naso munito di occhialini fini...
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giovedì 17 febbraio 2011
Le donne sono davvero tutte puttane?
E' da un po' di giorni che nutro questo dubbio.
Mi sono fatto il mio ragionamentino da quattro soldi, vista la mia limitatissima intelligenza, sul processo per direttissima (è uno scherzo, se qualcuno vuol contestarmi dal punto di vista giuridico quest'ultima locuzione, ma mi piace scriverlo, per cui non rompetemi i coglioni) al Berluska e mi è venuto il dubbio che davvero le donne (eterosessuali, non ho esperienza diretta di come si sviluppi un rapporto omosessuale, per cui, visto che di stronzate ne scrivo già tante, mi aspetngo dall'estendere l'argomento verso territori a me sconosciuti) siano tutte puttane, nessuna esclusa. Come mi è sovvenuto questo dubbio atroce?
Parliamo della mia limitata esperienza in fatto di rapporti tra uomo e donna.
Fino da ragazzino, notavo come fare qualche presente alle gentili donzelle, portasse queste ad essere meno rigide nei miei confronti. Ovviamente la paghetta settimanale consisteva in qualche decina (several se dovessi tradurre in Inglese la quantità) di migliaia di lire, per cui riuscivo a malapena a regalare una cassetta con la compilation dei brani autoregistrati dal mitico stereo a doppia cassetta, o, rinunciando dolorosamente a qualche Gazzetta e a qualche merendina durante la ricreazione, per un peluche. Ovviamente, il gelato e/o la bibita analcolica durante la discoteca pomeridiana erano totalmente a mio carico. Possiamo affermare senza alcun dubbio che versavo gran parte dei miei emolumenti per entrare nelle grazie delle suddette fanciulle (con esiti altalenanti, diciamo la verità, per amore della corretta informazione).
Avendo la patente, poi, arrivato a 18 anni, notavo come anche il mettere a disposizione un mezzo di locomozione, desse un ulteriore vantaggio nei confronti dell'altro sesso, anche se (ahi, ahi, ahi, qui mi sto autodenunciando, Ilda, sia buona, che sennò mi tocca chiedere il legittimo impedimento) talvolta minorenne (non mi sembra anormale che un diciottenne si accompagni ad una diciassettenne, oppure devo recarmi immediatamente in un campo di rieducazione?), implicando, però, un aggravio dei costi sostenuti, derivanti dal consumo di carburante.
Con i soldini portati a casa facendo il buttafuori nei mitici (per le discoteche) anni '90, riuscivo a fare dei regali più consistenti, i quali, in ogni caso, portavano via una parte considerevole dei miei emolumenti. Ovviamente, durante le uscite, le spese aumentavano, perchè la cena non può essere rapportata al gelato o alla bibita, per cui anche quella voce entrava giocoforza come erosione di una buona parte del budget investimenti a mia disposizione.
Finita l'Università ed espletati i propri doveri verso (allora) la Patria iniziando a lavorare e ritrovandomi single, notavo come invitare le donzelle in ristoranti di un certo livello e fare dei regali che avessero una consistenza maggiore di una spesa minima da Bijou Brigitte o da Accessorize, aumentasse notevolmente le chance di portare a termine un approccio in maniera positiva.
(Ho agevolato il filmato così il bagnino si prende le colpe e io mi evito almeno 1 campo di rieducazione ogni tanto)
Alle volte, inoltre, prestavo soldi, avendone la disponibilità, alle simpatiche donzelle con cui mi accompagnavo. Il "mi servono 10 € per comperarmi lo smalto perchè ho lasciato a casa il portafoglio o non so dove sia il bancomat più vicino" non è una cosa così scandalosa (oppure anche in questo caso mi tocca un soggiorno premio in un campo di rieducazione dotato di tutti i comfort?), come mi è sempre sembrato un gesto di una cafonaggine assoluta il voler chiedere indietro i soldi (dipende sempre da quanto si è prestato). Insomma, anche questa è una finzione che non mi ha mai fatto passare neppure per l'anticamere del cervelletto di stare pagando un rapporto.
Passiamo ai giorni nostri: non penso che la Dolce Metà abbia mai pagato una cena o qualsiasi altra cosa con me presente, non riuscirei a sopportarlo, ormai sono condizionato mentalmente; così come, ogni volta che le prendo qualcosa estemporaneamente (lo so che è da gay o da adulteri seriali e visto che non riesco a adulterare nulla, nemmeno se mi si presenta davanti a gambe larghe con tanto di scritta e freccia "infilare qui", mi vengono dubbi anche in questo caso), vedo la sua felicità stampata in faccia. Tutte queste spese incidono in una misura sensibile sul mio bilancio, cioè vanno ad intaccare l'ammontare di quanto io percepisco mensilmente ed hanno anche risvolti più o meno impattanti sulla mia situazione patrimoniale.
Ordunque, fatto 100 quello che io guadagnavo durante l'adoescenza, arrivavo a spendere anche 80 per ingraziarmi i favori della fanciulletta, il rapporto durante il periodo universitario è andato via via a calare, aumentando di fatto gli emolumenti, fino ad arrivare ad oggi ad una situazione di 2-8 a 100 (con le velate accuse di taccagnaggione da parte della Dolce Metà).
Adesso andiamo alle manifestazioni e al processo contro il Berluska. Tutte manifestano perchè il Berluska si sarebbe circondato di prostitute, nonchè minorenni, pagate sotto forma di regali e di prestiti. Se il Berluska ha un patrimonio personale valutato in circa otto miliardi di euro, quanto possono incidere diecimila o ventimila euro sulle sue finanze?
Qualcuno potrebbe insinuare che io ho pagato, sotto forma di regali tutte le donne con cui ho avuto rapporti. E le avrei pagate molto più delle cosiddette escort del Berluska.
Davvero voglio che il mio sia un Paese così di merda? Un Paese dove qualunque donna accetti un regalo fatto per galanteria sia da considerare una puttana, così come qualunque uomo faccia un regalo ad una donna sia per questo considerato un puttaniere? Voglio davvero che mia figlia sia additata a puttana perchè accetta un cd (o salcazzo cosa ci sarà quando diverrà lei adolescente) masterizzato dal foruncoloso (a cui io farò i raggi x e la prova fisica di resistenza al dolore) che la accompagnerà?
Pur andando a messa ogni domenica, io ve le lascio volentieri le vostre suorine del cazzo che sputano sentenzine di merda dal palco dei milioni di frustratoni e non accetterò mai di considerare le donne tutte puttane perchè non rifiutano un presente o si fanno pagare una cena, nemmeno se un tribunale del cazzo "accerti" che si tratta di un reato.
Tra la mia libertà e il bigottismo di chi ha una morale buona solo per abbattere l'odiato momentaneo nemico, indovinate un po' cosa sono portato a scegliere?
Tenentevi tranquillamente il vostro Goldstein del cazzo, se vi fa sentire bene, ma giù le mani dalla mia libertà o da quella della Dolce Metà o, soprattutto, della Piccolina.
Mi sono fatto il mio ragionamentino da quattro soldi, vista la mia limitatissima intelligenza, sul processo per direttissima (è uno scherzo, se qualcuno vuol contestarmi dal punto di vista giuridico quest'ultima locuzione, ma mi piace scriverlo, per cui non rompetemi i coglioni) al Berluska e mi è venuto il dubbio che davvero le donne (eterosessuali, non ho esperienza diretta di come si sviluppi un rapporto omosessuale, per cui, visto che di stronzate ne scrivo già tante, mi aspetngo dall'estendere l'argomento verso territori a me sconosciuti) siano tutte puttane, nessuna esclusa. Come mi è sovvenuto questo dubbio atroce?
Parliamo della mia limitata esperienza in fatto di rapporti tra uomo e donna.
Fino da ragazzino, notavo come fare qualche presente alle gentili donzelle, portasse queste ad essere meno rigide nei miei confronti. Ovviamente la paghetta settimanale consisteva in qualche decina (several se dovessi tradurre in Inglese la quantità) di migliaia di lire, per cui riuscivo a malapena a regalare una cassetta con la compilation dei brani autoregistrati dal mitico stereo a doppia cassetta, o, rinunciando dolorosamente a qualche Gazzetta e a qualche merendina durante la ricreazione, per un peluche. Ovviamente, il gelato e/o la bibita analcolica durante la discoteca pomeridiana erano totalmente a mio carico. Possiamo affermare senza alcun dubbio che versavo gran parte dei miei emolumenti per entrare nelle grazie delle suddette fanciulle (con esiti altalenanti, diciamo la verità, per amore della corretta informazione).
Avendo la patente, poi, arrivato a 18 anni, notavo come anche il mettere a disposizione un mezzo di locomozione, desse un ulteriore vantaggio nei confronti dell'altro sesso, anche se (ahi, ahi, ahi, qui mi sto autodenunciando, Ilda, sia buona, che sennò mi tocca chiedere il legittimo impedimento) talvolta minorenne (non mi sembra anormale che un diciottenne si accompagni ad una diciassettenne, oppure devo recarmi immediatamente in un campo di rieducazione?), implicando, però, un aggravio dei costi sostenuti, derivanti dal consumo di carburante.
Con i soldini portati a casa facendo il buttafuori nei mitici (per le discoteche) anni '90, riuscivo a fare dei regali più consistenti, i quali, in ogni caso, portavano via una parte considerevole dei miei emolumenti. Ovviamente, durante le uscite, le spese aumentavano, perchè la cena non può essere rapportata al gelato o alla bibita, per cui anche quella voce entrava giocoforza come erosione di una buona parte del budget investimenti a mia disposizione.
Finita l'Università ed espletati i propri doveri verso (allora) la Patria iniziando a lavorare e ritrovandomi single, notavo come invitare le donzelle in ristoranti di un certo livello e fare dei regali che avessero una consistenza maggiore di una spesa minima da Bijou Brigitte o da Accessorize, aumentasse notevolmente le chance di portare a termine un approccio in maniera positiva.
(Ho agevolato il filmato così il bagnino si prende le colpe e io mi evito almeno 1 campo di rieducazione ogni tanto)
Alle volte, inoltre, prestavo soldi, avendone la disponibilità, alle simpatiche donzelle con cui mi accompagnavo. Il "mi servono 10 € per comperarmi lo smalto perchè ho lasciato a casa il portafoglio o non so dove sia il bancomat più vicino" non è una cosa così scandalosa (oppure anche in questo caso mi tocca un soggiorno premio in un campo di rieducazione dotato di tutti i comfort?), come mi è sempre sembrato un gesto di una cafonaggine assoluta il voler chiedere indietro i soldi (dipende sempre da quanto si è prestato). Insomma, anche questa è una finzione che non mi ha mai fatto passare neppure per l'anticamere del cervelletto di stare pagando un rapporto.
Passiamo ai giorni nostri: non penso che la Dolce Metà abbia mai pagato una cena o qualsiasi altra cosa con me presente, non riuscirei a sopportarlo, ormai sono condizionato mentalmente; così come, ogni volta che le prendo qualcosa estemporaneamente (lo so che è da gay o da adulteri seriali e visto che non riesco a adulterare nulla, nemmeno se mi si presenta davanti a gambe larghe con tanto di scritta e freccia "infilare qui", mi vengono dubbi anche in questo caso), vedo la sua felicità stampata in faccia. Tutte queste spese incidono in una misura sensibile sul mio bilancio, cioè vanno ad intaccare l'ammontare di quanto io percepisco mensilmente ed hanno anche risvolti più o meno impattanti sulla mia situazione patrimoniale.
Ordunque, fatto 100 quello che io guadagnavo durante l'adoescenza, arrivavo a spendere anche 80 per ingraziarmi i favori della fanciulletta, il rapporto durante il periodo universitario è andato via via a calare, aumentando di fatto gli emolumenti, fino ad arrivare ad oggi ad una situazione di 2-8 a 100 (con le velate accuse di taccagnaggione da parte della Dolce Metà).
Adesso andiamo alle manifestazioni e al processo contro il Berluska. Tutte manifestano perchè il Berluska si sarebbe circondato di prostitute, nonchè minorenni, pagate sotto forma di regali e di prestiti. Se il Berluska ha un patrimonio personale valutato in circa otto miliardi di euro, quanto possono incidere diecimila o ventimila euro sulle sue finanze?
Qualcuno potrebbe insinuare che io ho pagato, sotto forma di regali tutte le donne con cui ho avuto rapporti. E le avrei pagate molto più delle cosiddette escort del Berluska.
Davvero voglio che il mio sia un Paese così di merda? Un Paese dove qualunque donna accetti un regalo fatto per galanteria sia da considerare una puttana, così come qualunque uomo faccia un regalo ad una donna sia per questo considerato un puttaniere? Voglio davvero che mia figlia sia additata a puttana perchè accetta un cd (o salcazzo cosa ci sarà quando diverrà lei adolescente) masterizzato dal foruncoloso (a cui io farò i raggi x e la prova fisica di resistenza al dolore) che la accompagnerà?
Pur andando a messa ogni domenica, io ve le lascio volentieri le vostre suorine del cazzo che sputano sentenzine di merda dal palco dei milioni di frustratoni e non accetterò mai di considerare le donne tutte puttane perchè non rifiutano un presente o si fanno pagare una cena, nemmeno se un tribunale del cazzo "accerti" che si tratta di un reato.
Tra la mia libertà e il bigottismo di chi ha una morale buona solo per abbattere l'odiato momentaneo nemico, indovinate un po' cosa sono portato a scegliere?
Tenentevi tranquillamente il vostro Goldstein del cazzo, se vi fa sentire bene, ma giù le mani dalla mia libertà o da quella della Dolce Metà o, soprattutto, della Piccolina.
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Miti?,
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mercoledì 16 febbraio 2011
Una testata alla Storia
Io riesco a capire tutto, ma vedere un trentenne che cerca di colpire con una testata un attempato signore che ha lasciato 2 denti per la squadra in cui milita il piccoletto ignorantemente pepato, mi infonde una malinconica tristezza.
martedì 15 febbraio 2011
Degno e indegno
Come tutti sappiamo, come abbiamo studiato sui libri di storia, i leccaculo in politica fanno carriera. E' un dato storico, non è che ci si debba scandalizzare o fare le verginelle. Aprite un qualsiasi libro di storia e di esempi ne trovate a bizzeffe.
E' un'arte quella del leccare il culo, deve compiacere il potente, senza che lui lo percepisca come una minaccia oppure la interpreti come una presa per i fondelli (la troppa compiacenza può "scadere" nell'ironia).
Nulla di male, magari qualche anima candida potrebbe uscirne scandalizzata, ma se uno sa stare un pochino al Mondo, non fa nemmeno la fatica di alzare il sopracciglio.
Quello che, personalmente, fa ridere è il discorso dell'avv. Bongiorno davanti a tutte le donne buone e caste, secondo cui, parafrasando le sue parole, una succhiacazzi non dovrebbe fare carriera politica. Ovviamente, non occorre accennare al fatto che la folla ha tributato all'intervento i soliti 94 minuti di applausi a scena aperta.
Allora ricapitolando: "Leccaculo" va bene, "Succhiacazzi" non va bene.
Non lo so perchè, ma in questo discorso ci vedo un filino di ipocrisia.
Anche il succhiare cazzi è un'arte e non tutte (o tutti) ne sono capaci, perchè anche lì bisogna sempre compiacere chi ha in mano il potere, non scadendo, come già detto prima nella "minaccia" o nell'"ironia".
A me sembra ci sia davvero poca differenza, una parte anatomica rimane fissa, è solo l'altra a cambiare.
Certamente, secondo le tizie (e i tizi) urlanti, uno è "Degno" e l'altra è "Indegna".
Potremmo introdurre la "prova Calippo" per entrare in Parlamento, se una lo mangia troppo bene, fuori, perchè è troppo allenata.
Non si preoccupi, Presidentessa, lei è esonerata perchè è troppo intelligente.
E' un'arte quella del leccare il culo, deve compiacere il potente, senza che lui lo percepisca come una minaccia oppure la interpreti come una presa per i fondelli (la troppa compiacenza può "scadere" nell'ironia).
Nulla di male, magari qualche anima candida potrebbe uscirne scandalizzata, ma se uno sa stare un pochino al Mondo, non fa nemmeno la fatica di alzare il sopracciglio.
Quello che, personalmente, fa ridere è il discorso dell'avv. Bongiorno davanti a tutte le donne buone e caste, secondo cui, parafrasando le sue parole, una succhiacazzi non dovrebbe fare carriera politica. Ovviamente, non occorre accennare al fatto che la folla ha tributato all'intervento i soliti 94 minuti di applausi a scena aperta.
Allora ricapitolando: "Leccaculo" va bene, "Succhiacazzi" non va bene.
Non lo so perchè, ma in questo discorso ci vedo un filino di ipocrisia.
Anche il succhiare cazzi è un'arte e non tutte (o tutti) ne sono capaci, perchè anche lì bisogna sempre compiacere chi ha in mano il potere, non scadendo, come già detto prima nella "minaccia" o nell'"ironia".
A me sembra ci sia davvero poca differenza, una parte anatomica rimane fissa, è solo l'altra a cambiare.
Certamente, secondo le tizie (e i tizi) urlanti, uno è "Degno" e l'altra è "Indegna".
Potremmo introdurre la "prova Calippo" per entrare in Parlamento, se una lo mangia troppo bene, fuori, perchè è troppo allenata.
Non si preoccupi, Presidentessa, lei è esonerata perchè è troppo intelligente.
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