venerdì 30 dicembre 2011

Non Siamo Jenna Jameson

Spread può essere tradotto come divaricato, vero?

Ecco, a me, quando mi si parla di spread mi viene sempre in mente Jenna Jameson, così, come un riflesso pavloviano.

Certo, aiuta il fatto che io sia un fiero coetaneo della Jenna (che si è fatta massacrare dal bisturi, ma noi la ricordiamo per le sue pellicole degli anni passati che tante gioie hanno elargito a tutti gli abitanti del Pianeta, sicuramente avrebbe meritato di più un Nobel per la Pace lei con tutti i suoi sinceri lungometraggi che non l'ex vicepresidente trombato con un lungometraggio unico infarcito di stronzate).

Allora, con somma costernazione di tutte le popolazioni, nel 2008 si è ritirata dalla scena artistica attiva per reinventarsi il ruolo di produttore. Probabilmente, di fronte ad uno "spread" divenuto troppo difficile da sostenere, ha preferito richiudere le gambe per ridefinire il proprio ruolo.

Questo Jenna Marie Massoli non ha avuto bisogno di master o PhD per capirlo.

Bene, se io vedo cosa hanno fatto i nostri eroi con titoloni accademici a profusione, mi viene il sospetto che sarebbe meglio avere la Jameson al governo (che almeno 3 orette di fuffa ariosa ce le saremmo risparmiati).

Di fronte ad uno spread divenuto "insostenibile", invece di iniziare a pensare di richiudere un pochino le gambette (tagliando le spese pubbliche come ha fatto la Spagna, magari? Costatando che il loro spread è disceso... ma visto che non c'è più Zapatero, della Spagna non si può parlare nei nostri giornaloni), si è giunti alla conclusione che occorrevano più cazzi in mezzo a quelle gambe (aumentando le tasse come un qualsiasi governo Andreotti...). Così, invece di reinventare un modello di Stato che, non ci sono proprio cazzi qui, non funziona, si è continuati ad aggiungere carne in mezzo alle gambe e, minchia, con quel po' po' di manovrone, ci siamo ritrovati contenti di uno spread a 510 (quando quota 500, fino a qualche settimana fa, era considerata l'apocalisse che nemmeno Schwarzi sbirro in crisi ci avrebbe salvato), con tanto di grafici e di uova di struzzo e 1 miliardo e mezzo di Btp ad aspettare giorni migliori.

Per fortuna che domani mattina vado in Austria e così mi evito una denuncia per vilipendio verso le istituzioni repubblicane, in quanto avrei sicuramente inveito poderosamente a qualsiasi stronzata proferita a reti unificate.

Buon anno a tutti... e buon nuovo IRPEF e IMU a tutti!


Un augurio di buon anno anche alla candidata ideale alla presidenza del consiglio alle prossime elezioni

4 commenti:

elena ha detto...

Ciao Attila, sono nuova del tuo blog e mi diverto troppo a leggerlo, complimenti.
secondo te, è un caso che se clicco su "blog successivo" al tuo inizino a comparire solo blog di comunità religiose???
scusa ma fa troppo ridere...!
buon fine anno e buon 2012

Benbow....I suppose? ha detto...

Jenna in effetti si è proprio rovinata col bisturi, e dire che se c'era una che proprio non aveva bisogno di abbellirsi e tagliandarsi era lei, vabbè...misteri del cervello muliebre!

Bella l'Austria, ti invidio (sperando tu ci vada per diletto e non per lavoro).

Auguri da tutta la nave Ammiraglia Attila!

Conte di Montenegro ha detto...

Se uno si ammazza di spread diventa cieco?

Attila ha detto...

@Elena: Sarà per tutte le bestemmie che tiro... un contrappasso dantesco!

@Admiral: Avrei preferito andarci per lavoro... leggi il post successivo!

@Conte: Secondo me no... però diventa come Profumo!