La stessa cosa con i "sentimenti antitedeschi": ma davvero c'è qualche crucco che pensa che i cinesi non si incazzeranno a morte se i loro giochetti da Operazione Barbarossa in ritardo storico porteranno ad un rallentamento radicale dell'economia del loro Paese? Per non parlare del resto dell'Europa (a parte i finlandesi che contano, dai cazzo, non contano un cazzo, e le olandesine)...
Dire cose palesi, probabilmente, non è politico, peccato che mancano altre azioni così non politiche, sennò sarebbe davvero il migliore dei governi possibili.
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POST SCRIPTUMA chi spara a zero dal web contro il marciatore dall'accento particolarmente ostico, dico solo una cosa : Facce di Merda.
Chi non ha mai fatto sport non può capire la debolezza di chi si trova a fine carriera ad avere l'ultimo colpo in canna trovandosi a fare la cosa sbagliata (e non a iniettarsi in vena merda a 24 anni per migliorare le prestazioni del cazzo con una federazione compiacente che al massimo ti rifila due mesi di inattività nel momento di pausa come quella degli amici iberici).
8 commenti:
Commento solo la parte su ''Quando no mi aleno...''.
Vederlo in lacrime alla conferenza stampa è stata una stilettata crudele. Un 28enne perfezionista e fragilissimo ( se ben ricordo si incazzò per l'argento nella 20 Km di Pechino perchè aveva sbagliato i tempi della rimonta sul primo, oppure ai mondiali dell'anno successivo si ritirò dalla 20 perchè non si sentiva ingrado di andare a prendere l'oro per certo ), che mi ha dato l'impressione di essere stato lasciato 'solo' senza nessuno che gli facesse notare che non era obbligatorio vincere. Anche se una volta che hai vinto, il secondo posto tiverrà rinfacciato tutta la vita. Pellegrini docet. Ha sbagliato, ( da solo? o è stato mal consigliato ed assistito? ), pagherà. Ma non è il mostro che dipingono. L'allenatore che gli rinfaccia di averlo scelto come padrino della figlia non si può sentire.
PS:
sentirgli dire che la sua carriera è finita, quando il 34enne gatlin squalificato DUE VOLTE per doping è andato a prendersi il bronzo dietro a Bolt...! Ma davvero credo che dirà basta, è un forzato dell'atletica, non ama la sua disciplina, come ha detto lui stesso.
fre.
E in Italia non ti puoi nemmeno rialzare, perchè ci sarà sempre qualche stronzo che ti rinfaccerà che dovevi rimanere giù, che non ti puoi rialzare...
Si, ok, ma perché scegliere proprio l'Epo? Perché buttarsi su una pratica conosciutissima che ti beccano sicuramente? Di Schwazer apprezzo la dignità: si vergogna di quello che ha fatto; abituato a sentire calciatori che sanno solo dire "scusa" apprezzo chi si vergogna e sente il peso di ciò che ha fatto. Sa di aver fatto una cagata; il calciatore che dice "scusate" vuole solo lavarsi la coscienza col minimo sforzo. In genere mi sembra poi che si rimuova troppo spesso la vergogna, la gente preferisce dire scusa. Poche le volte che si ammette "mi vergogno".
L'EPO è quello chde aiuta negli sport di fatica, il resto aiuta poco.
Su uno sport di squadra prima di tutto bisogna chiedere scusa ai compagni e alla società, vergognarsi conta poco...
Mah, credimi, ho avuto l'occasione di conoscere un professore italiano membro della wada, e l'ho visto scettico affermare che la ricerca per dopare gli atleti corre molto, molto più forte di come può correre la ricerca della wada stessa per fermarlo. E' per quello che mi risulta strano che un atleta olimpico, attorniato da medici e da consigli medici, si butti su una pratica che ormai la rete della wada ferma sicuramente. Mi sembra strano che la medicina sia rimasta all'Epo per incrementare la resistenza degli atleti, tutto qua!
Anche io sono fra quelli che non condanna Schwazer. Mi ha davvero fatto male vederlo stare così male e il suo era un malessere non certo di due giorni. Non c'è davvero confronto con le sue scuse e quelle di qualsiasi giocatore di calcio. E fanculo a chi dice che anche a Pechino era dopato e bisognerebbe toghliergli l'oro della 50 km.
@Neofanta : si cerca sempre la "punizione esemplare"...
@Anonimo: Sì, ma qualcosa che possa paragonare all'EPO per uno sport di fatica è difficile da trovare in termini di prestazione, quella, secondoi tutti i medici dello sport, è+ stata una rivoluzione, mewntre le "nuove pozioni" riescono sì a migliorare la prestazione, ma non a quei livelli.
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