mercoledì 23 giugno 2010

Art. 1

L'articolo 1 della costituzione italiota recita:

"L'Italia è una repubblica democratica (come lo era la DDR per qualcuno che giochicchia con i rimborsini elettorali) fondata sul lavoro" (PRRRRRRRRRRRRR... scusatemi, ogni volta che lo leggo la pernacchia stile Alvaro scatta in automatico)

Ma a qualche testa di cazzo che rifiuta il lavoro cosa gli si può dire?

Allora, ricapitoliamo in breve i fatti:

Negli anni '70 si è creato con soldi pubblici la classica cattedrale nel deserto che non ha mai funzionato a dovere (qualcuno si ricorda l'Alfasud chiamata l'Alfaruggine?), continuando a mandare soldi ad minchiam allo stabilimento

Intanto nello stabilimento si sperimentano nuove forme di fancazzismo sempre più creative, tipo lo sciopero a sorpresa nel momento di picco di produzione, oppure le malattie di massa e così via

Si è arrivati ad oggi in cui la cassa integrazione è la prima fonte di reddito

Ad un certo punto, a causa delle pressioni forti sul Lingotto, Marchionne propone di portare la Nuova Panda nella cattedrale del deserto, promettendo di ammodernarla (750 stracazzo di milioni di euro in un periodo di stramerda di crisi), a patto, però, che le minchiate sperimentate nel passato, non si ripetessero e che i "lavoratori" lavorassero come fa tutto il resto del Mondo, lasciando perdere gli scioperi alla cazzo e le malattie idiote

E qui entra l'idiota maximo che dice che lo sciopero è importante non tanto per quanto si realizza da questa astensione, ma per il solo fatto di avere scioperato (prendete tanti giornalini Lando e dimezzateli e scoprirete di chi si tratta)

Alla fine un migliaio di minchioni sputa sull'ultima possibilità di avere un lavoro, perchè, tanto ci sono qualche migliaio di polacchini, cecotti o rumenini che aspettano solo di assemblare (meglio), la cazzo di Nuova Panda

Se fossi in Marchionne li manderei bellamente a cagare e farei fare a questi amanti dello sciopero alla cazzo la stessa fine di quell'aborto industriale che è stata Termini Imerese

L'apoteosi è l'intervista ad una decerebrata di 40 anni con 2 figli che ha votato no, dopo un tot di mesi di cassa integrazione perchè si è sentita ferita dalle parole dell'AD di Fiat e che è bello dire una volta no nella vita.

Qui mi viene su una scarica di bestemmioni... ma se io avessi l'unica possibilità di lavorare e non dover andare a fare lo stracazzo di parcheggiatore abusivo, spaccherei la testa a tutti quelle teste di cazzo per cui lo sciopero è più importante del lavoro, che tanto a quelle merde non gliene frega un cazzo, si riciclano in politica quando vogliono.

martedì 22 giugno 2010

Te-te-te-te My Telephone

Ok, oni volta che mi passa davanti il video o sento alla radio il ritornello di Telephone di Lady Gaga non riesco a togliermelo dalla testa per tutto il giorno e diviene un tantino ossessivo, come la frangetta da lobotomica che sfoggia la Knowles nella seconda metà del sopra citato video.




Ma non è di questo che voglio parlare anche se ci ho piazzato in mezzo il video integrale che un bel catfight è sempre un bel catfight, il culo di Gaga è sempre il culo di Gaga e le tette della Knowles sono sempre le tette della Knowles.

Come ogni grande azienda, anche la Grande Multinazionale Bastarda cambia ogni 2 anni circa il gestore di telefonia mobile aziendale, di ogni filiale nazionale fa parte della routine, che sennò i simpatriconi dell'IT non sanno come cazzo passare il loro cazzo di tempo, oltre a giocare con i giochi porno in tempo reale e con World of Warcraft quando il miopismo sta prendendo il sopravvento. Fino a qui nulla di strano, tutto nell'ordinaria amministrazione.

Il problema sopraggiunge quando c'è da restituire domani quella merda di N70 della Nokia (niente smartphone per policy aziendale, che nessuno mi ha ancora spiegato lo stracazzo di motivo) di proprietà del vecchio gestore, mentre i nuovi telefonini non sono ancora arrivati (sorpresa, sorpresa, cosa ci sarà nel pacco della befana, quale merda ci appiopperanno a questo giro?), però le nuove sim sì (misteri della telefonia mobile).

Orbene, io ricevo una cosa come 80 telefonate al giorno sul cellulare aziendale, nel momento in cui mi viene tolto cosa faccio? Io non ho un ufficio fisso, ma giro come il maiale di Sant'Antonio (TM di un mio amico) per il Nord Italia da complesso a complesso. Facendo i positivi e calcolando solo 2 giorni di "vacanza", questi sono più o meno 160 telefonate perse, in cui ci sono in ballo contratti con fornitori, trattative con autorità locali, scleri di qualche membro del CdA, operazioni con clienti e tutto il resto del baraccone che comporta il mio augusto lavoro.

Se mi chiedessero cosa amputare tra il notebook aziendale, il telefonino aziendale e il mignolo della mano sinistra, sarei già ad escogitare un nuovo modo per tenere saldamente in mano il joypad della Playstation.

Qualcuno potrebbe obiettare, puoi sempre usare il telefonino privato in questi 2 giorni, tanto la Dolce Metà conosce il numero e se c'è qualche emergenza... col cazzo, tanto il mio vecchio Nokia del 2005 senza numero che ricorda tanto un mattoncino della Lego solo nero non penso nemmeno che riesca a supportare la nuova sim ed in ogni caso è il mio stracazzo di cellulare privato e come tale resta.

Comperarne un altro, anche da pochi eurini, non esiste, perchè non me lo rimborserebbero e io non vado a spendere soldini per le ideone geniali di qualche fancazzista dell'IT (si vede che quando, da bambino, mi comperavano Topolino, la prima cosa che andavo a cercare erano le storie con Zio Paperone?).

Domani, sarà il giorno della verità e, seppur l'N70 mi faccia letteralmente schifo, dovranno portarmelo via dalle mani con la fiamma ossidrica, che tanta violenza non si potrà vedere nemmeno in una scena di The Hostel.

Te-te-te-te-te-te-te My Telephone...

E adesso mi tocca andare avanti fino a sera con questa cosa che mi rimbomba tra le scarse sinapsi.

lunedì 21 giugno 2010

Dall'altra parte della barricata

Allora, come i 4 gatti che seguono il mio blog hanno notato (o forse no, ma dai, non distruggete anche le ultime illusioni), sono riuscito a fare una settimana di vacanza.

La vacanza con la Piccolina vuol dire portarla al mare, nella seconda casa dei miei a circa mezz'ora scarsa di macchina dalla magione (dotata però di Sky HD, che con l'inizio dei Mondiali acquista un nuovo significato), andare la mattina dalle 8 alle 11 in spiaggia, fare la spesa per comperare la verdura fresca per lei (da cucinarsi successivamente), cuocere il tutto evitando gli schizzi ustionanti, farla mangiare, cercare di mangiare con lei che chiede il cibo che i genitori stanno mangiando attraverso urla belluine, guardare la prima partita della giornata, mandarla a nanna, guardarsi la seconda partita della giornata, uscire alle 6 per tornare in spiaggia o in piscina (la suddetta casa è in un complesso dotato di piscina) fino alle 8, tornare a casa, cucinare evitando l'olio del soffritto sugli avambracci, farla mangiare, cercare di mangiare con l'ulteriore handicap dell'inizio della partita in prime time e alle 10 metterla a letto sperando che dorma e vien da sè che non accade spesso che si addormenti al primo colpo.

Dopo una settimana di questa routine, la Dolce Metà iniziava a maturare una sorta di febbrile attaccamento verso i coltelli da carne, con inquietanti soppesature degli attrzzi per provare se erano utili al lancio, soprattutto mentre voltavo la schiena. Per preservare la mia integrità fisica, perchè Lorena Bobbit non è un personaggio di fantasia, il sabato sera decidevo, sotto una pioggia battente, di prenotare in uno dei ristoranti fighetti del luogo, uno di quelli, in pratica, dove c'è il cameriere pronto a versarti l'acqua ogni volta che il bicchiere raggiunge una quantità inferiore ai 5 cl.

Io, nella mia ingenuità, quando uscivo a cena in questi posti, guardavo con una certa sufficienza i padri alle prese con i marmocchi vocianti che facevano diventare una cena sventraportafogli una lenta discesa nell'abisso del cibo volante, provando addirittura moti di sincera simpatia, per quegli uomini alle prese con ilm tentativo di ingurgitare una qualsiasi cosa senza cadere preda delle manine prensili dei virgulti.

Io, a quei tempi, ero lì con la camicia Ralph Lauren (occhio che qui c'è la pseudo citazione dal mio autore preferito, una virile stretta di mano a chi lo indovina, che non posso permettermi altro perchè il portafoglio è già stato sventrato sabato) linda su completo Hugo Boss grigio chiaro con scarpe Prada che compativo questi poveri diavoli con le camice che avevano assunto tutti i colori con sfumatore marroncine possibili, sudati, con i pantaloni striati da acqua mista a cibo e le scarpe che ravanavano in un putrido guano appena sputato dal pargolo vociante.

Sabato la mia polo (le camice sono bandite con la Piccolina, se non voglio trovarmi tutti i bottoni centrali sul pavimento in tempo reale) Polo color nero ha conosciuto subito l'olio presente sul tavolo, assieme ad un bolo di pane che la Dolce Metà aveva infilato a tradimento (mio) nella bocca della Piccolina, tanto che il cavaliere ha mollato lì tosto il cavallino e mi ha mandato a cagare, mentre i due cavalli che tirano nel marchio dei jeans Levi's (i completi sono banditi, perchè non posso diventare lo sponsor dell'associazione lavanderie della Regione), dopo circa 30 minuti si sono voltati, mi hanno fatto pat pat sull'anca e si sono messi a ridere per la quantità (e probabilmente la qualità) di sugo e polentina che avevo ricevuto sulle ginocchia (perchè io volevo che mangiasse solo la polentina, mentre la Piccolina voleva mettere anche le mani nel sugo del brodetto e... spero abbiate capito, sono troppo scosso per raccontare), mentre le Timberland estive, all'arrivo del secondo piatto, potevano considerarsi disperse in una palude di bolo lanciato a terra, con tripudio di urletti, dalla pargoletta, tanto che pareva che uno dei due alberelli stesse germogliando.

Insomma, mi sono accorto di essere passato dall'altra parte della barricata e, in fondo, non posso che confessare di divertirmi più adesso ad essere attore nel dramma della cena con zavorrina tonante, rispetto a prima in cui ero un semplice spettatore pagante.

Ovviamente il proprietario del suddetto ristorante non ha avuto nessuna pietà per le mie condizioni "vestitive" quando mi ha presentato il conto, procedendo allo sventramento del portafogli, con tanto di risatona finale dell'omino sulla carta plastificata.

venerdì 11 giugno 2010

Ritorno all'innocenza

Oggi inizia il Mondiale

Per me è una festa, io, durante i Mondiali (sì, anche quelli di merda di Korea ed Giappone, in fatto di pallone, con grande scazzo della Dolce Metà, sono di bocca buona), torno ad essere un bambino, iniziando imbarazzantemente a palleggiare con qualsiasi cosa possa ricordare (anche lontamente) una sfera (anche un barattolo diviene una sfera nel mio cervellino bacato per fare un esempio stupido e quantomai banale) ed entusiasmandomi se il gesto atletico riesce.

Lo so, è patetico, ma, per un mese ogni 4 anni, non riesco proprio a dire di no al bambino interiore, glielo devo. E non posso non confessare che mi diverto moltissimo durante questo periodo magico, è uno dei miei personali "ritorni all'innocenza perduta".

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POST SCRIPTUM : Da domani sono in ferie per una settimana e cercherò di tenermi piuttosto distante da qualsiasi schermo di un computer, perchè, se trovassi un accesso, non riuscirei ad esimermi dal dare una sbirciata alla mail aziendale con tutto quello che ne potrebbe conseguire (influendo quasi sicuramente sulla "qualità" del mio periodo vacanziero).

Per cui è possibile che io ritorni qui il primo giorno d'estate (o l'ultimo di primavera? Boh, su questa materia la mia ignoranza raggiunge dei picchi)

giovedì 10 giugno 2010

Lobotomia

Sono incazzato come una bestia... immaginatemi come gli appestati di "28 giorni dopo" ma con più schiuma alla bocca e con le bestemmie a cascata.

Io riesco a capire che fare cazzate possa essere anche divertente e magari qualcuno ci faccia una sana risata. Ma quando la tua stracazzo di cazzata influisce sul mio stracazzo di lavoro...

Quando uno legge una dichiarazione dell'illuminata Assessora (o Assessrice o come cazzo si dica, tanto sono troppo imbufalito per fregarmene) all' Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione della Regione Veneto come questa (riporto il testo integrale del comunicato n. 1000 riportato dal sito della Regione Veneto, perchè merita):

I saldi estivi nel Veneto inizieranno quest’anno il 17 luglio. La data sarà quindi posticipata rispetto all’anno scorso (3 luglio). La modifica al calendario delle vendite straordinarie estive è stata disposta dalla giunta regionale, su relazione dell’assessore all’economia Marialuisa Coppola. La data di chiusura dei saldi estivi resta invece confermata al 31 agosto. “Lo scopo di questa modifica – spiega l’assessore Coppola – è di assicurare l’effettiva stagionalità dei prodotti che vengono venduti, nell’ottica di una più efficace tutela del consumatore. La data è stata posticipata per andare incontro alle richieste degli stessi commercianti, soprattutto dei centri storici, in considerazione del fatto che la merce non viene acquistata dai consumatori che aspettano i saldi. Con questa modifica, si spera che ci possa essere la migliore risposta per le vendite in piena stagione. La nuova data è stata concordata con le rappresentanze degli enti locali, delle organizzazioni delle imprese del commercio e dei consumatori”. “Mi sono confrontata aggiunge l’assessore - anche con le Regioni vicine. Il Friuli Venezia Giulia non è in grado quest’anno di modificare la propria data perché è fissata con legge, ma è assolutamente disponibile a partecipare ad un tavolo insieme con Lombardia ed Emilia Romagna per concordare una data che vada bene a tutti”. “Questo provvedimento – dice l’assessore - prelude anche ad un ripensamento della data di inizio dei saldi invernali che se dovesse rimanere al primo sabato di gennaio cadrebbe nel 2011 addirittura al 1° di gennaio, vanificando le vendite del periodo natalizio perché, a parte i regali, le necessità quotidiane sarebbero posticipate ai saldi e la merce resterebbe invenduta fino a quel momento. Ne riparleremo sicuramente”. “E’evidente comunque – conclude l’assessore Coppola - che questo provvedimento è il preludio ad un ragionamento che si è aperto con le associazioni di categoria, non solo a livello regionale ma anche con le rappresentanze provinciali che hanno espresso condivisione e apprezzamento per questa iniziativa che in qualche modo raccoglie le loro istanze in un momento che è difficile anche per loro”.

Sapendo che in Lombardia i saldi inizieranno il 3 come in Friuli Venezia Giulia, mentre in Emilia Romagna inizieranno il 7, qualche genio della nuova Giunta Veneta (non Lei Assessrice o Assessora, Lei ha già fatto il comunicato e questo basta e avanza) è tanto difficile prevedere che i saldi in Veneto se ne andranno in vacca perchè in 3 delle 4 regioni confinanti iniziano con 10 - 15 giorni di anticipo?

Di più, il sottoscritto, domani, avrebbe dovuto andare in ferie fino al 20, ma dovrà ritardare un giorno perchè sarà impegnato in un megameeting con tutti i complessi commerciali veneti per ripianificare tutti i calendari tarati sulla data "sensata" del 3 di Luglio, andati bellamente a fare in culo.

Qui ci sono tanti eurini in ballo, che i bottegai di merda, con le loro pateticissime associanzioncine culo per aria, hanno deciso di perdere così ad minchiam, anzi, di farsi fregare dalle altre regioni, che mi vedo già gli Outlet delle Regioni confinanti che stappano le magnum di champagne per la dabbedaggine di questi fenomeni.

Ma non pensate minimamente che il figlioletto scemo del Bepi "Meccanica di Precisione Trevigiana" aspetti di spendere il resto dei suoi eurini per riempire il culo alla cubista platinata di San Biagio di Callalta 15 giorni dopo, quando può andare al Palmanova Village del cazzo e comprarle quattro vestitini da troia perchè questa punti il suo sederino verso la seconda luna di Giove ululando come un Coyote?

Oppure la figlioletta idiota di Toni "Estrusi Personalizzabili Scaligeri" pensate che aspetti 15 merdosissimi giorni invece di correre al Mantova Fashion District con la sua Slk del cazzo per comperarsi tutti gli stracazzo di vestitini di merda saldati così da averne uno diverso per ogni sera che passa al fanculo Pineta di Milano Marittima a farsi ravanare le budella a turno dai fessi con la Gallardo nolleggiata per l'estate con i risparmi di una vita?

Adesso smadonno come un cazzosissimo turco appena accordatosi con un brasiliano, io ho IMPRENDITORI all'interno dei miei complessi a cui non frega uno stracazzo di niente se la signora Pina ha scazzato le scorte di paraculo da mignottone da spiaggia quest'anno perchè li voleva fare pagare fino a fine estate 8 volte il loro valore. Non siamo più negli anni '50, in cui bastava aprire una cazzo di serranda e tutti dovevano necessariamente comperare la merda esposta perchè o c'era quella o c'era quella. Questi stupidissimi bottegai di merda devono diventare imprenditori e non gli occorre un cazzo fare perdere un mucchio di soldi anche a chi fa davvero impresa per correre dietro ad un concetto di commercio fermo a 50 anni fa.

Ma quel simpaticone di Zaia con tutta la sua banda, non poteva continuare ad occuparsi di panini del MacDonalds e di far partorire le mucchette così si poteva trangugiare in serenità un cicchetto di Montenegro senza scassare il cazzo a me che devo lavorare?

Mi vedo già i dati di vendita che fanno ciao ciao con la manina al mio budget...

La lobotomia rimane l'unica cura.

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L'unica cosa che mi fa davvero ridere oggi è che quattro fessi occupano il Senato urlando di voler salvare la democrazzzzzzia per non far finire ai ferri qualche scibacchino del Fatto Quotidiano, mentre in Europa, nei Paesi Normali, i Neonazisti diventano il terzo partito...