lunedì 13 ottobre 2008

Io Petrello - Tu Petrelli - Lei Petrella...

Vabbè...

Io sono un dirigente di un'aziendina che per scopo ha ammazzare un po' di cristiani... ne faccio ammazzare/rapire qualcuno, ma una corte dopo una paccata di anni nei quali viaggio libero e felice in giro per il Bel Paese perchè sono "scaduti i termini di custodia cautelare dopo che mi hanno catturato a seguito di un conflitto a fuoco", mi condanna all'ergastolo perchè vengo riconosciuto tra quelli che ha rapito ed ammazzato un ex presidente del consiglio grafomane. Brutti bastardi della corte che non a capito il mio business...

Allora che faccio? Prendo residenza in Francia (tanto sono libero e felice), che tanto loro apprezzano il mio business e questi mi danno un posto nei loro servizi sociali, perchè hanno capito il mio valore intrinseco e la mia capacità ad educare e a seguire le menti incerte. Sforno un paio di eredi per non farmi mancare niente.
Poi arriva uno tracagnotto mezzofascistoide e mi dice che dovrei tornare nel BelPaese a scontare un po' di gabbione per quelle quattro minchiate che sono successe decenni prima, con quegli altri scassacazzi dei parenti delle vittime che urlano come ossessi che non capisco che cazzo vogliano da me. Mi ammalo, che qui in Francia si sta così bene, ma in Italia no e mi mandano in ospedale.
Per fortuna che si è messa in mezzo quella spilungona mezza sciroccata con la chitarrina che si tromba il tracagnotto, sennò va là che mi toccava volare in Brasile a trovare Lula pure io come il giallista portinaio sparatore...

Spero solo che il tappetto con il trapianto (o qualcuno di quegli altri fascistoni scagnozzi suoi) non pianti su un casino con il tracagnotto, sennò mi tocca continuare a fare la sceneggiata, che mi sono anche rotto le palle di stare qui...

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