giovedì 20 novembre 2008

Miniserie criminale

Mi sono un po' stufato di parlare di pizzini lasetteschi, parlamentari del proprio partito che dovrebbero diventare problemi dell'altro partito una volta presidentati e non dimissionati (Uolter, non raccontare cazzate, lo hai fatto eleggere tu su liste bloccate, indi di per cui è un avicolo per diabetici tuo), zavolati concordatari, corruttori politicensi (poi il buon Tonino 'o Trattore dovrebbe spiegarmi il concetto di "corruttore politico", perchè a me sfugge, corrompere politicamente è un noumeno assurdo, ma so che il vocabolo "corruttore" piace e quando le prove non ci sono si può declinare in altra maniera, tanto qualcuno che applaude lo si trova sempre, giusto?) un Vaime che racconta le storielle del lupo verso le 7 e trenta del mattina e dimostra ancora una volta di non capire davvero una cippa oltre a vivere in uno sconclusionato mondo tutto suo, un Salvatore Bagni che per me, pagatore canonale, è un mistero sempre più fitto (ma lo pagano davvero questo scialbo ridanciano nullista? Ditemi che non è vero... ditemi che paga lui per poter vedersi le partite e sparare cazzate a risonanza nazionale), per cui parlo delle tre puntate iniziali della miniserie si Sky Romanzo Criminale che ho visto l'altra sera:

Premettendo che a me il film di Placido aveva fatto piuttosto cagare in quanto prolisso e con attori davvero ridicoli (a parte Favino che effettivamente era in parte, gli altri...), mi ero messo lì con le più alte intenzioni di farmi quattro belle risate sulla solita Fissciòn di merda che passa la TV italica, approssimativa, mal scritta e sdolcinata, quando... occazzo... mi interessa e visto che per una volta ero a casa dai miei si mette a guardarla anche il nonno (alias mio padre), notoriamente allergico a qualsiasi cosa sia seriale (a parte campionati vari e champions) e rimane affascinato pure lui. Tutto è ricostruito alla perfezione, la fine degli anni '70 - inizio anni '80 sono quelli (c'è tutto, non una macchina fuori posto, non una location di merda che di solito si vedono nei prodotti RAI e Mediaset), gli attori sono in parte, la storia ha brio, le tre ore passano rapide... ci si appassiona (ok la figura di Scialoja è un pochino troppo idealista/integerrima/mielosa, ma anche nel libro era così, per cui si può passare sopra, non è colpa dello sceneggiatore per una volta), gli attori sono in parte e, soprattutto, sono credibili, senza star che sono lì senza saper come cazzo recitare, ma a fare le statuine del cazzo e anche il romanesco (che ci sta perchè la storia è effettivamente accaduta a Roma) è ben inserito.

Cazzo, perchè la TV non può essere sempre così ed invece normalmente passa quelle cagate come "Amiche dei miei coglioni", "Prova a farti un po' di cazzi tuoi Prof", i "Cesarompicoglioni" et similaria?
Vabbè, consoliamoci con queste "Studentesse Emiliane Pro - Gelmini:





da corriere.it



Dopo la Carfagna, finalmente qualcuno che continua a tenere alto l'onore del Governo di Cu-cù Berluska...


2 commenti:

Benbow....I suppose? ha detto...

non hai messo le foto di luglio e ottobre che onestamente fanno le buche per terra!

Attila ha detto...

Ammiraglio, mi consenta di dissentire dalla sua onesta analisi con 2 punti di vista 1 soggettivo e uno oggettivo:

1. Soggettivo: La tizia di luglio è bionda, purtroppo ho sempre preferito le more (sì ho avuto qualche storia anche con tizie bionde, ma la maggioranza sono more o castane), per cui, se mi trovo davanti uno stuolo di fanciulle more e bionde sono tendenzialmente portato a scegliere le more (o castane, sennò la dolce metà si incazza come una jena). Per questo discorso razzista, mi sento un po' come Pribke, per cui cercherò di passare sempre a debita distanza dalla città di Norimberga ogniqualvolta mi troverò in Germania;

2. Oggettivo: La tizia di ottobre non ha tette (ha un lato b davvero notevole). Una donna senza tette è come una Playstation senza joypad, la puoi sempre usare, ma dove è il divertimento?