E' morto Sandro Curzi giornalista che si disse fiero di dirigere quella che, una ventina di anni fa, un futuro profugo che sarebbe poi partito per Hammamet chiamò Telekabul .
A me Curzi piaceva, perchè, anche se schierato, riusciva a risultare eretico per tutte le parti politiche. Sognatore spesso trombato, aveva sempre una battuta di spirito, una vis che lo distingueva da tanti altri sognatori urlanti.
Uno spirito davvero libero, che riusciva a fare incazzare un po' tutti, ma alla sua pelata e al suo sorriso ironico era difficile resistere.
Ricordo con piacere una trasmissione (Viva l'Italia su Stream 2003 - 2004, con moderatrice Ilaria D'Amico, che qui ostenta tutta la sua professionalità) in cui Sandro Curzi e Vittorio Feltri dialogavano amabilmente, con punti di vista agli antipodi, dell'attualità (soprattutto politica).
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