mercoledì 5 novembre 2008

Vincere... ma anche no...

Orbene, lo stesso sistema, che per molti italioti è da considerarsi "di merda" perchè è ammmerikano, che ha eletto per 2 volte George W. Bush alla Casa Bianca, ha laureato a Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama e di colpo è diventato il miglior sistema possibile... e questo è tutto dire...
A parte il sempre garrulo Giulietto Chiesa (qui un fulgido esempio dell'acume e della sensatezza delle tesi del nostro) che dice che il senatore dell'Illinois è il frutto dei "poteri forti" (perchè lui i poteri forti li vede dappertutto, anche nelle 3 cappelle di Burdisso di ieri sera, ma qui stendiamo un velo pietoso), tutti sono ad incensare la Wittoria del superpacifista, bolscevico e iperambientalista tokiolano (a parte il prode Gasparri che ha delle sinapsi che fanno dei giri tutti suoi)... ma qualcuno tipo il buon Uolter si è preso la briga di leggere il programma?
Si dice "cambieremo"... come cosa e perchè è da vedersi...
Il giovine Bush per cosa è stato quasi buttato fuori a calci in culo dalla Casa Bianca? Per l'Iraq (pace... we shall overcome... e puttanate simili...): secondo i sondaggi no. Per i continui attriti con l'Iran (lasciate stare in pace le sorelle lapidate... tutti i popoli devono autogovernarsi come a loro pare e piace...): secondo i sondaggi no. Per la gestione dell'uragano Katrina e questo dovrebbe fare riflettere tutti i "democratici" occidentali. Gli stessi che devono riflettere sul fatto che nel giorno in cui il senatore di colore vince le presidenziali, in Florida e in California (non stiamo parlando di Texas e di Alabama, capite, ma di stati ultraliberal) due referendum dicono no al matrimonio fra gay e nessuno ha un cazzo da dire... è la democrazia.
Vorrò vedere quando Obama chiederà all'Europa ("non più considerata marginale") un maggiore impegno in Afghanistan... oppure quando il ritiro dall'Iraq non sarà così immediato come si aspettano tutti i trasvolatori piddici (anche se per gli americani l'Iraq da molte meno preoccupazioni dell'Afghanistan, noi siamo convinti del contrario, perchè una era una guerra "giusta" e allora si vinceva facile, l'altra era una guerra "sbagliata" e non era possibile vincerla... gneeeeep... risposta sbagliata, l'Iraq è molto più controllabile dell'Afghanistan)... oppure quando sarà trascinato nel primo scenario di guerra o dovrà condurre operazioni senza troppi beneplaciti dell'ONU (Clinton cosa ha fatto in Kosovo... oppure il buon Kennedy quando ha decuplicato gli "osservatori militari" in Vietnam... per non parlare del "Nobel per la Pace" Carter quando ha mandato i rangers a farsi massacrare per riprendere gli ostaggi dell'ambasciata in Iran...)...
Sulla crisi economica mondiale il buon Barack ha detto che bisogna cambiare ma non ha detto mai cosa o come... ha solo bofonchiato qualcosa sui 250.000 dollari all'anno... ma così con una butade come un Berluska qualunque... come quella cosa accennata sulla sanità pubblica...
Chissà se le bandiere della pace (che la bandiera arcobaleno portasse un po' sfiga, mi sa che se ne è accorto qualcuno con il portaocchiali trendy e la erre moscia) sventoleranno tra qualche tempo... chissà quanti incontri con il buon governante Fidel... chissà quanti palestinesi saranno salvati dal giogo dei "perfidi sionisti"...

Spero solamente di non rivedere un'altra spedizione in Somalia così come organizzata dal buon Clinton... perchè dare il comando di una missione all'ONU lo sappiamo tutti che porta alla catastrofe, ma questo mi sa che è un dato acclarato...

Appena ci sarà l'insediamento dovremmo aspettare quanti mesi prima di arrivare agli "shattered dreams"?

1 commento:

blumfeld ha detto...

A temporanea e parziale conferma di quanto scrivi, si può aggiungere che, malgrado sia necessario aspettare l'investitura ufficiale per averne la certezza, la squadra di cui sarà composta l'amministrazione Obama potrebbe essere in larga parte composta dai nomi cardine dell'amministrazione Bush: Warren Christopher, Madeleine Albright, etc. Cioé proprio quelli dell'attacco militare alla Serbia, dei missili in Sudan e Agfghanistan, etc.