mercoledì 12 agosto 2009

Democrazia

Grazie a questo post di Yossarian che ringrazio per farmi avere sempre spunti davvero fighi, posso spiegare Urbi et Orbi quello che penso della Democrazia:

La Democrazia è un mezzo. Mi spiego meglio, la democrazia non è uno scopo, non è che se io mando quattro fessi a votare tutto andrà bene (e spero che al signorotto con la W in mezzo fischino le orecchie). La democrazia serve a creare un metodo di gestione dello Stato.
Lo Stato nella concezione occidentale contemporanea deve creare i presupposti per la prosperità della cittadinanza (almeno la maggior parte di questa).
A me sembra che si faccia una specie di feticcio della Democrazia, per cui tende a divenire uno scopo: in un eccesso di democrazia ogni pirla dice la sua e pretende di essere ascoltato, a dispetto del funzionamento dello Stato e della cosiddetta prosperità del cittadino. E' giustissimo discutere e votare e stravotare, ma alla fine bisogna giungere ad una decisione, non si può permanere in un limbo dialettico in eterno.
La nostra amata Paeninsula vive, sia sotto i governi di centro destra che sotto i governi di centro sinistra (in modo particolare) nell'eccesso di pensiero in libertà (pensieri ad minchiam), secondo cui il primo pirla che si alza con le palle girate deve essere ascoltato, sennò la Democrazia subisce un attentato, per cui è uno scandalo.
Non riesco a capire che, nel momento in cui qualcuno decide una cosa, diviene automaticamente "fascista" perchè "non democratico", quando l'effetto di una democrazia totalizzante (60 anni di repubblica ce lo hanno insegnato molto bene, il famoso 2% condizionante è una anomalia tutta italiota, ho perso il conto di quanti governi abbiamo cambiato dal 1948) è lo stallo completo e la burocratizzazione estrema del sistema, in una serie di veti e controveti.

Sono totalmente contrario all'uomo forte o cazzate similari, ma mi piacerebbe vivere in un Paese in cui, giusta o sbagliata, una decisione sia presa e, con tutti i paletti e le garanzie di sistema si intende, alla fine del mandato fosse deciso dagli elettori se andava bene o no.

Invece siamo in uno Stato in cui la Democrazia e le votazioni sono più importanti del Paese stesso. In cui ogni pirla può praticamente bloccare il sistema per un suo giramento di palle.

A me non frega un cazzo se si è avuto avuto un confronto serio, aperto e schietto sull'allargamento del tratto orientale della A4 se poi non è stata presa alcuna decisione, perchè è uscito un pirla con il 0,4% dei voti su base nazionale a dire che lì la zanzara dal culo valvo potrebbe subire traumi e ha moblitato 1.000 fenomeni per bloccare tutto e se qualcuno fa loro notare che è una stronzata si becca del "fascista reazionario", a me interessa che venga presa una decisione in tempi rapidi. E questo è solo un esempio, ma potrebbero essere a centinaia.

Non è possibile confondere lo scopo con il mezzo per raggiungerlo.

Passando ad altro, chiaramente off topic, mi ha fatto scompisciare questo articolo che narra delle gesta del 60enne ammmeregano che è andato a Disneyworld a molestare Minnie, palpandole le tette durante una sfilata ed è stato messo ai lavori socialmente utili.

Io confesso che mi sarei fiondato su Paperina... ha sempre quel culo che punta alto così invitante... lo so, sono un'altra vittima di quel perfido nazista diabolico di Walt!


Signori della Corte, porto questa immagine a mia discolpa

4 commenti:

Yossarian ha detto...

Grazie Attila, troppo generoso. La triste realta' e' che sono furbo come un quadrello di porfido :-)

Mi sembra che tu abbia centrato perfettamente il punto:

"A me sembra che si faccia una specie di feticcio della Democrazia, per cui tende a divenire uno scopo:"


Con le condizioni di cui hai parlato brillantemente e lucidamente nel post, ci si dimentica troppo spesso che esistono i DOVERI e non solo i diritti. Doveri verso la comunita' e non solo diritti egoistici di rappresentare se stessi e il proprio orticello, politico, etnico e religioso.
Inoltre, la democrazia dovrebbe garantire attraverso il governo della maggioranza i diritti della minoranza e non il contrario.

Oggi, a mio parere si assiste troppo spesso a quella condizione che passa sotto il nome di 'dittatura della minoranza'.

E pensare che una volta ci si lamentava del contrario. Oggi, purtroppo, la frammentazione delirante, che non e' propugnata solo dai cuministi ma anche dalla Lega, rischia di trasformarci in un oceano di microcosmi egoisti e rancorosi.

Chapeau al post.

PS la storia del tizio a Disneyland m'ha letteralmente massacrato.

PS sai che Paperina ha sempre attizzato anche me? Minni c'ha quell'aria da figa di legno che proprio non sopporto.

Attila ha detto...

A me fanno morire dal ridere quei minus habens in verde che sparano costantemente cazzate in libertà sul dialetto, quando nel nord il dialetto cambia spesso da comune a comune, sono proprio dei fenomeni.

A me Minnie è sembrata una di quelle che te la menano tanto, ma poi le mutande rimangono ben saldate a cannello acetilenico alle parti basse. Mentre paperina, sarà una rompicoglioni, ma non ci sono cazzi, ci sa fare, se non altro per quel culo che punta sempre alla luna!

essere disgustoso* ha detto...

partendo dal presupposto che nessun partito rappresenta al 100% le mie idee, inizio a stimare il modello americano: due super-partiti e tutti lì dentro, ognuno con il suo peso politico, seppur minimo.

i conservatori devono fare i conti con i fascisti dell'illinois e i gruppi che inneggiano al ku klux klan e i democratici con i socialisti estremisti. e credo sia giusto così.

per questo avrei gradito vedere beppe grillo correre per la segreteria del pd: quelli sono voti, tu sei un politico, ti siedi ad un tavolo e cerchi un compromesso. invece no.

il problema, in italia, è che non ci sono più i partiti. oramai, solo uomini, baronetti che, nel caso del pd, difendono staterelli sull'orlo del baratro.

in più, parliamo della maggioranza degli elettori italiani: nessuno legge il programma, ci si ferma alla dichiarazione in televisione o alla sparata demagoga.

credo sia per questo motivo che soltanto tre partiti aumentano i voti da tre elezioni a questa parte: pdl, lega e idv. emblematico.

ah, e non capite un cazzo: la vera ficona era clarabella.
tra tope e papere, preferisco le vacche.

Attila ha detto...

In nessuna parte del Mondo si leggono i programmi, è una nostra fantasia quella della lettura del programma di ogni partito.

Quanto a Clarabella, mi era anche venuta in mente, però non mi convince per 2 aspetti: è una vacca similanoressica, ha il fidanzato che è un cavallo da tiro (Orazio), chi si mette in competizione con un cavallo da tiro con il rischio che quella, dopo un quarto d'ora dica "allora, quando si comincia?"?
Depravato sì, ma con un certo amor proprio...