Non so se provare schifo o pietà per persone che vorrebbero vivere in un Mondo senza bambini, dove tutto è solo e unicamente a misura di adulto e "loro" non siano ammessi.
Certo i bambini fanno casino, ma un posto senza casino, è un posto sostanzialmente morto.
Tenetevi i vostri ristorantini tristini tristini, per coppiettine tristine tristine... così ci si può degustare il vino del cazzo da 1.200 eurini a calice, che poi è un Tavernello rosso a cui l'esercente ha aggiunto un po' di zucchero, senza alcun rumore nelle vicinanze. Tenetevi i volstri alberghetti con SPA farlocca inclusa, dove riuscite a sentire tutte le scoregge che tirate una a una, senza che nessuno vi disturbi. Tenetevi i vostri aeretti del cazzo, che tanto le ginocchia in bocca le avrete lo stesso ed il vicino da 1 quintale e mezzo che puzza come un allevamento di bufale campane vi accompagnerà lo stesso con i suoi afrori, ma in silenzio.
Io preferisco vivere con la Piccolina che mi smerda la camicia mentre siamo nel ristorante, in albergo a fare i giri delle hall per farla stare buona e in macchina a sentire Highway to Hell in loop ad un volume tosto.
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19 commenti:
E' mascheramento di una filosofia della morte che vede nei bambini la vita che va avanti e che quindi non può tollerarli.
Stavo dicendo che... Ma poi ho letto il commento di LTL e me ne sto zitta, che meglio di così non saprei dirlo nemmeno in un anno di tentativi. I bambini sono VIVI. Quelli che non li vogliono intorno, no.
In effetti, ho sempre associato una certa mia idiosincrasia per i bambini (non che appoggerei uno spazio "NO KIDS", ma 'nzomma...) al mio lato nichilista. Sono serio.
lì è tutta musica di Carmen Consoli, beatamente adulta è intelligentissima. Certe svisate di chitarra poi....
Non ho figli ma...
ATTILA FOR PRESIDENT!
:-)
@Benbow
Ammiraglio, il tuo post sulla Consoli mi ha provocato orgasmi multipli. Odio quella donna melensa che si atteggia a esistenzialista per militanti del PD che sognano di sposare la Melandri.
Yossarian
Evvai. Per una volta, sono io a giocarmi la carta dell'impopolarità. Francamente, non ci trovo proprio niente di male o di ostile alla vita in una scelta del genere.
Anzi, se partiamo dal presupposto che un locale/albergo/etc. può precludersi, mediante scelte simili, una fetta non proprio esigua di clientela, si capisce anche che le ragioni possono essere molteplici ed indirizzate soprattutto nei confronti dei genitori (cioè chi paga comunque il conto) che non i bambini in quanto tali. Il divieto, secondo me, è un sintomo, non la malattia.
La malattia vera e propria riguarda l'incapacità di una larga fetta dei genitori di oggi di tenere educatamente a bada i propri figli. Quando ero un bambino e si andava al ristorante, mio padre esigeva (giustamente!) che stessi seduto, composto e mi comportassi bene. Mio padre mi ha insegnato fin da bambino che non si può fare il cazzo che si vuole sempre ed ovunque. E se trasgredivo la regola potevo passare 5 minuti non proprio felici.
Questo è un comportamento che vedo sempre più raramente nei genitori della mia generazione. E non è raro trovarsi in situazioni in cui, mentre si è al ristorante, arrivano i pupi di qualcuno che, per motivi ignoti, pensano di avere il diritto di romperti le palle. E può anche accadere che quello che fino a un minuto prima non si curava di cosa stessero facendo i suoi figli, si metta ad urlare come se avessi cercato di ammazzarglieli quando gli fai notare che "no, non mi fa piacere che la sedia venga presa a calci mentre sto mangiando".
Vedetela come volete, ma io in simili politiche vedo un messaggio ai genitori: "Visto che non siete in grado di tenere i vostri figli educatamente sotto controllo, lasciateli a casa o andatevene altrove".
@ mp
il fatto è che la questione non è se sia opportuno o meno mandare via da un locale i genitori con dei bambini fuori controllo ( e sul discorso che fai sono d'accordissimo) ma nel fatto che si impedisce a priori di entrare in locali pubblici con dei bambini a prescindere che questi facciano casino o meno.
Prima si è portata avanti una cultura che come conseguenza ha avuto la negazione dal proprio ruolo di genitori, rifiutando il "dovere" di comportarsi con la fermezza dovuta nell'educare i propri figli (perchè era una cosa da fascisti retrogradi), poi a casino compiuto, si corre ai rimedi colpendo nel mucchio.
Grazie 68 e 77.
I posti "no kids" sono un po' tristi, è vero, ma è giusto che esistano perchè chi vuole deve poterci andare.
Io trovo altrettanto aberrante andare al ristorante e fumare, però non trapano i maroni a chi vuole le sale fumatori nei ristoranti.
Il problema è che stiamo vivendo un momento di reazione, come dice mp, a certo lassismo. Ci sono bambini che andrebbero presi e battuti nel muro finchè non diventano morbidini, e un luogo "no kids" è la reazione eccessiva ad un altro eccesso.
La colpa, comunque, è indiscutibilmente del '68 e di un certo "lassismo politicizzato", che ha creato veri e propri eserciti di piccole bestie e genitori ancor più bestie.
sa30a
Sì, LTL, essenzialmente la fotografia è quella: prima si è dato addosso al concetto di educazione in quanto "autoritario" (ergo, ta-daaan: fascista). E ora si spara nel mucchio.
Capisco la tua distinzione (leggi: per colpa degli incivili, pagano tutti), ed in un mondo sensato sarebbe un dato ovvio. Ma se questo fosse ovvio per tutti, non ci sarebbe nemmeno bisogno di simili divieti. I genitori che sarebbero in grado di accettare l'invito del titolare di un locale a tenere sotto controllo i figli, sono anche quelli che non hanno bisogno di simili inviti.
Mettiti nei panni del gestore di un ristorante, anche solo di fascia media (quindi non una pizzeria, ma nemmeno un locale di extra lusso), e considera a quanti tavoli riescono possono dare fastidio un manipolo di pargoli fuori controllo. Cosa fai? Vai dai genitori a dir loro qualcosa? Per esperienza sai che con i genitori che lasciano che i figli si comportino così, ci sarà da "discutere". Vai a dire qualcosa sapendo che corri il più che concreto rischio di trasformare la sala pranzo in un ring verbale?
La risposta ce l'hai nello sguardo dei camerieri che mentre tu li guardi facendo capire che quei piccoli demoni stanno rompendo le palle oltre ogni limite, loro ti guardano con un'espressione che chiede di avere pazienza e sopportare.
Col che, sia chiaro, non intendo dire che tutti i bambini sono così. Anzi, per esperienza posso dire che è una minoranza. Ma è la solita storia, per colpa degli abusi di una minoranza il divieto che cala va a colpire tutti. Perché è molto più facile non fare entrare una persona, piuttosto che trovarsi nella situazione di doverla buttare fuori dopo.
P.S.: da fumatore, sa30a, anche io ho sempre trovato aberrante fumare mentre altri mangiano. Ancora prima del divieto, per una semplice questione di buona educazione, se avevo voglia di fumare, mi alzavo ed andavo dove non davo fastidio a chi stava mangiando. E questo anche se vedevo molti altri che se ne sbattevano alla grande. Quando è arrivato il divieto, sempre da fumatore, non ho fatto altro che constatare che la mia regola personale è diventata una regola per tutti.
io aspetterei l'apertura di locali e servizi VIETATI AGLI STRONZI ma mi rendo conto che è irrealizzabile perchè antieconomico. Non ci sarebbero clienti
fermi tutti, parliamone.
escludendo i casi in cui il numero di bambini è minore o uguale a quattro vi voglio vedere quando il sabato in pizzeria non riuscite a parlare con quello che vi sta accanto perchè una classe di quarta elementare del cazzo vi urla nelle orecchie lanciando patatine fritte ovunque, con i genitori dei mocciosi a rilassarsi in un'altra sala avente un quarto dei decibel della tua.
fanculo.
non vado in ristoranti di lusso, attila, ma quando esco con la mia ragazza non voglio che assista a una mocciosa che smerda la camicia di qualcuno.
più che altro perchè non voglio rovinare la sorpresa alla mia ragazza.
ok ai bambini se in numero contenuto ma intere classi, squadre o gruppi di marmocchi se ne vadano al mc donald's.
Tutto ciò mi ricorda e una puntata de I Simpson, e il film "I figli degli uomini."
Comunque, ne' ed* ne' questi tizi centrano pienamente la questione.
Non si può fare una colpa ad un bambino o a una classe di essere casinari. La colpa è dei loro fotutti genitori "moderni" che se ne strafottono. Ho visto marmocchi che facevano Tarzan con le tende, in un ristorante, mentre la mammina ed il papino continuavano tranquilli a degustare la tagliata allo sborro di cammello conversando amabilmente con gli amici.
Io, al ristorante, se facevo mezza domanda di troppo o con un tono mezzo decibel troppo alto, o se mi muovevo più dei sei centimetri di distanza ammessi dalla posizione ove mi avevano collocato, per sei mesi non giocavo col commodore. E per i sei successivi andavo a raccogliere peperoni.
OT: Yoss, ora pure ascoltare la Consoli è da gente "di sinistra"? Gli insulti per quella povera cantante e per quella povera parte politica non hanno limiti, vedo...
Spero che a tutti sia ben chiara la differenza tra "bambini" e "bambini maleducati"...
In ogni caso "la camicia è mia e la gestisco io" (anche se non è proprio vero, perchè la lava e la stira la Dolce Metà e si incazza abbestia ogni volta che la Piccolina decide di emulare Pollock prendendo come tela la suddetta).
ascoltare carmen consoli è da maniaci depressivi. poi di destra o di sinistra, è uguale.
tanto che nell'ultimo tour la carmen chiudeva il concerto con "tanti auguri" dio raffaella carrà: se non è un gesto bipartisan questo...
@Sciuscia
OT: Yoss, ora pure ascoltare la Consoli è da gente "di sinistra"? Gli insulti per quella povera cantante e per quella povera parte politica non hanno limiti, vedo
Eddai, fammi rompere un po' il cazzo.
:-)
Eppoi cosa c'entra il PD con la sinistra?
Tu sarai di sinistra, il PD non credo proprio.
:-)
bimbi rompicoglioni = genitori inetti e menefreghisti non mi torna proprio. Ma chi dice questo ha dei bambini? No perché è troppo facile puntare il dito e fare l'equazione matematica come fosse una legge che regola la vita dell'universo. Non funziona così. Io da piccolo ero un grandissimo scassacazzi combina guai patentato, e mia madre si è dannata l'anima per tenermi a bada, altro che incapace o menefreghista. Perché avrebbe dovuto subire un simile giudizio?
Negli ultimi due anni sarò andato a cena fuori 4 volte al massimo, proprio per evitare complicazioni a priori, ma se quando esco i miei piccini fanno un po' caciara avendo, uno 2 anni e mezzo, e l'altra 16 mesi, penso che il prossimo che siede al tavolino accanto può avere un'afflato di umanità e comprendere che si tratta di bambini, cazzo, bambini. Mica li porto alla prima della Scala o in biblioteca alla settimana della lettura dantesca; si mangia una pizza, o non è più permesso neppure questo perché siamo di troppo disturbo per la società? Ai genitori che varcano la soglia del ristorante con la prole diamogli pure la lettera scarlatta e facciamo prima.
Con un bambino di 2 anni non funziona che gli dici: "ah ah, questo non si fa", e lui tira fuori il manuale del bravo geometra e si mette buono buono a studiare. La soluzione è che da "bravo" genitore dovrei alzarmi e tenere il bimbo fuori dal locale per 2 ore, oppure tornare a casa magari? Oppure non osare proprio uscire di casa? Questo perché non è tollerabile un bimbo a 5 metri di distanza dal proprio tavolo? Mica vi ruba la pizza dal piatto eh! C'è tanta gente in giacca e cravatta nei locali che rompe le scatole quanto e più di un bambino...
Tolleranza, ci vuole tolleranza. Se non riusciamo ad averla manco coi bambini, figuriamoci!
Benbow, tollerare il casino di un bimbo di due anni è quasi normale, in quanto il bimbo di due anni non capisce giustamente una sega.
Un bimbo di sette anni che gioca bestemmiando alla PSP per l'intera durata di una cena = genitore da asfaltare.
sa30a
ma quindi tecnicamente l'editto "No Kids" fino a che età si applicherebbe? A 15 anni sono kids? A 2 non lo sono ancora?
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