Anche i bambini sanno che la nostra Costituzione è quel papocchio sorto dalle ceneri di un regime del cazzo, redatta da una forza totalitarista e da un'altra eterodiretta da un po' di tonachette, sotto lo sguardo sbigottito di un Mondo Occidentale che guardava l'orologio per capire in quanto tempo sarebbe scattata la seconda guerra civile a stretto giro di posta.
Anche i bambini sanno che c'è in giro il re del riciclo, che è da 30 anni che non fa una benemerita mazza originale, ma va a ripescare le puttanate più abnormi, con la moglie diversamente recitativa, che solamente grazie a Tele Vacca (leggi Arbore) e alla red simpatia (ha preso in braccio l'uomo grigio per antonomasia) i suoi film non sono stati definiti cinepanettoni scadenti (che se li avessero fatti i fratelli Vanzina, si sarebbe straparlato della mancanza di idee).
Mettiamo assieme questi due elementi, agitiamo tutto bene nella rete statale per antonomasia, mentre il vecchietto sembra accorgersi che la sta prendendo nel culo con il tizio del Loden che sta ciulando le elezioni all'uomo grigio pelatamente senza alcun carisma e allora spara il discorsetto del cazzo vuoto come una televendita di Mediaset Premium e TAH-DAH : vien fuori quanto è nel titolo.
Siamo in un Paese Magggggggggggico!
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3 commenti:
a) Quoto integralmente
b) Il santo generalmente in italia ha il destino di essere gabbato. E anche alla "santa costituzione" ci si inchina e la si prega per poi fotterla non appena usciti dalla chiesa. Basta vedere i cortocircuiti istituzionali degli ultimi anni per rendersene conto
c) Nella costituzione oramai chiunque legge tutto quello che ci vuole leggere. Basta sentire gli strepiti di laureati in scienze della fuffa che pretendono (il lavoro è un diritto) di essere nominati seduta stante amministratore delegato/dirigente per il semplice motivo di essere stati dichiarati dottori.
Benigni è la Rosy Bindi dello spettacolo italiano: è lì da sempre e ci rimarrà per sempre, a prescindere da quanto sia diventato triste.
Benigni, di cui ho sempre vituperato la scarsa originalità (che noia il tema del doppio!), ha anche avuto la falsità di accettare un Tapiro d'oro per poi buttarlo in un cassonetto e negare l'evidenza, accantonando scuse a dir poco irritanti.
Che bello non aver mai speso un euro per le sue "pellicole".
Saluti, Neofanta
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