Questa mattina meraviglia delle meraviglie si trattava delle varie "sinistre" che si presentano alle prossime elezioni e c'erano come ospiti:
Furio Colombo esponente del Partito Democratico nonchè ex direttore dell'Unità che ha esordito con un "Io ho una posizione che deriva molto dalla mia formazione amerikana... la colpa è di Berlusconi"
Marco Ferrando del Partito Comunista dei Lavoratori (che già fa cagarsi addosso dalle risate solo il nome) per il quale la Cina ha un ottimo sistema di governo, che adesso si sta corrompendo a causa degli Occidentali bastardi
Gennaro Migliore di Sinistra e Libertà, il quale ha esordito dicendo che Bertinotti è un bastardo che ha venduto tutto e tutti per un maglioncino di cachemire
Nicola Tranfaglia dell'Italia dei Valori, che, seppur candidato per i Comunisti Italiani, ha dichiarato di non essere mai stato comunista, condendo le parole con un certo ribrezzo, ma era lì candidato per caso, giusto per rompere un po' le palle, però Costituzione Costituzione Costituzione...
Peppino Caldarola che se ne stava lì con un espressione sempre più stupita e sfiduciata mentre il dibattito andava avanti, per rassegnarsi ad una muta tristezza durante gli ultimi 20 minuti di trasmissione
Agnoletto Ah Ah Ah Ah Ah (scusatemi, non ci riesco, io appena sento Agnoletto mi scappa una risata così forte che rischio sempre di cappottarmi rovinosamente cadendo dalla sedia)
Già dai primi minuti ognuno rinfacciava all'altro la caduta del Governo Prodi, la Vittoria del Berluska, la cessazione dei movimenti, l'uso improprio del sindacato, la costituzione, chi ci tiene più al lavoro, quanto bastardo è il Berluska e chi ha diritto a odiarlo di più...
La cosa divertentissima è che Piroso, per i primi 10 minuti, si è divertito tantissimo (sembrava canticchiasse "Bandiera Bianca" di Battiato nel passaggio "Quante stupide galline che si azzuffano per niente"), poi, quando ha capito che questi non stavano facendo show, ma solo cagnara (a parte Caldarola, ma era evidentemente emarginato), ha cominciato anticipando la pubblicità, chiudendo le frasi a ciascuno dei contendenti, perchè sennò non le finivano più, bacchettando a destra e a manca, come un maestro unico in una seconda elementare di ritardati violenti.
Uno dei punti salienti è stato quando Piroso, volendo dare una facile sponda a Ferrando, lo ha invitato a gongolarsi con un "Lei aveva predetto la nazionalizzazione delle banche" con un sorrisetto per compiacere l'interlocutore, il quale, incupendosi, hacominciato a sbraitare un "Bisogna Nazionalizzare le fabbriche, gli uffici, le case, i migranti, non è stato fatto abbastanza..." e così avanti di delirio in delirio, lasciando allibito il conduttore.
Un altro punto altissimo è stato quando Agnoletto (Ah Ah Ah Ah!) si è prodotto in un "I movimenti avevano distrutto Berlusconi e voi (lui no, lui lo scranno da parlamentare europeo non lo ha mai avuto, vero?) li avete venduti per un seggio al Parlamento..." e gli altri che si azzuffavano su chi aveva affossato Prodi e quanto era bastardo Bertinotti (eletto capro espiatorio di tutti i mali della sinistra "radicale").
"Federalismo" e solo la parola faceva schiumare tutti i presenti contro Tranfaglia, reo di essere con Di Pietro che lo aveva appoggiato.
"Referendum" e tutti si coalizzavano (ma non troppo, perchè erano costantemente in disaccordo anche sull'accordo) contro Colombo, perchè Franceschini è un rincoglionito che vuole lasciare l'Italia in mano al Berluska e lasciare loro senza un cazzo di seggiolino in Parlamento.
Quando ci si è imbattuti sul tema "lavoro", si è avuta l'apoteosi: "Io il lavoro lo darei a tutti", "Lo Stato garantisca un'ora di lavoro a testa", "Lo Stato nazionalizzi qualsiasi cosa e un salario xy a ciascuno". Era il gioco a chi sparava la più grossa cazzata, sotto la sguardo fortemente divertito di Piroso che sembrava l'Imperatore (senza l'alloro e la tunica) con i gladiatorini che portavano avanti lo spettacolo circense.
Sul finale si è avuto un fantastico Tranfaglia che si è prodotto in un loop di Costituzione, Costituzione, Costituzione... finchè Piroso lo ha tagliato in malo modo.