mercoledì 27 ottobre 2010

E così non ridi più un cazzo

In questi giorni, per colpa di quei cazzo di KPI (obiettivi personali per prendersi il bonus annuale, in parole povere, che normalmente sono minchiate) aziendali, sono tutta la settimana ad un workshop nella bassa padovana, senza connessione internet, che non sia il mio netbook con connessione TIM personale che va e che viene, perchè sono in mezzo alle colline. Tra l'altro, per prevenire troppi bluff, bisogna anche fare da relatore per almeno 2 interventi, copn tanto di documentazione. Insomma, fregato, per cui sono davvero poco on line.

In parole povere sono cazzi e non posso stare fuori dall'aula più di tanto, per cui adesso la pianto con il mio lamento e vado al punto odierno:



Ecco arriviamo al minuto 8.51, guardate l'espressione del buonino sinistrino per eccellenza, guardate lo stracazzo di sorrisino educatino onnipresente come svanisce d'incanto: Marchionne gli sbatte in faccia la verità, quelle migliaia di persone che è andata a farsi una passeggiatina per le strade qualche giorno fa sono dei poveri fessi che vivono con 40 anni di ritardo, perchè il 1970 è passato.
Fazietto bello voleva ricucire, che solo il Berluska è il cattivone che fa male all'Italia, senza di lui tutto funzionerebbe come un orologino svizzerino, ma più simpatichino, invece Marchionne gli dice: no, un cazzo. Ma c'è Vendola che fa i discorsetti misto mare senza dire un cazzo, ma c'è l'aria nuova... Marchionne lo guarda e dice semplicemente che lui non è un politico, che non può stimare le idee di Cremaschi perchè tutti si devono volere bene, che lo sciopero generale urlato da Epifani, se non è un bluff (lo spero, non può essere una testa di cazzo così palese), rischia di diventare la tomba dell'industria strutturata italiana. Marchionne parla di numeri, parla di fatti, non ci sono chiacchiere, ci sono solo i cazzi...

E allora il Fazietto bello, tira fuori l'album dei ricordi, che fa sempre tanto tenerello e svela il più grande problema della sinistra italiota: non si può sempre e solo guardare indietro, lo sappiamo benissimo che la Fiat di Romiti era una industria di Stato, ma quello era un modello industriale obsoleto giùà negli anni 80! Siamo nel 2010, ciccio, le cose cambiano si evolvono e se uno guarda sempre e solo indietro inciampa. Nonsi può far morire un'industria per un presunto "debito di riconoscenza", così come non si può governare un Paese per una presunta patente di superiorità morale. Si deve guardare sempre avanti, osservando solo gli errori del passato, per evitarli, sennò ci si trova a "non riconoscersi nella modernità" con le solite trombonate sulla perdita di valori e sul decadimento dei costumi...

7 commenti:

none ha detto...

marchionne vs fazio uno scontro fra titani.
Devo dire che, essendo io un abitante di Fiatlandia (torino) di quarta generazione e avendo parlato con persone che in fiat (a Torino e provincia) ci hanno lavorato (anni 50, 60, 70, 90), io marchionne lo vorrei vedere in una miniera di sale cinese a sputare sangue.

lamb-O ha detto...

Pensavo fosse una molestia sessuale, e invece era la lingua di Fazio.

Beatrice O ha detto...

Fabio Fazio e' notoriametne pieno di se'. Mi ha fatto ridere il modo in cui, alle dichiarazioni calme, misurate e politicamente esplosive di Moarchinne, non sia riuscito a controbattere con domande intelligenti o provocatorie - cosa che era possibilissimo fare. Quando ha perso il sorrisino ha perso tutto. E via con gli stipendi, "1200 euro" ripetuto ad nauseam, la famiglia operaia, la finta faziesca di non sapere cos'e' la delocalizzazione.

Penoso.

ho visto l'intervista a Bret Easton Ellis (PORCO IL SIGNORE, NON SAREBBE ORA DI SMETTERLA CON I CAZZO DI AURICOLARI PER L'INTERPRETE? METTETELO DAL VIVO, L'INTERPRETE, FATELO PARLARE DOPO LO STRANIERO DI TURNO!) e mi veniva da vomitare.

A forza di far finta di essere un umile ignorantino poco studiato, Fazio finisce per esserlo sul serio. Che' la sua infinita sapienza, cosi' ben dissimulata tra le domandine balbuzienti, forse non c'e' mai stata.

bixx

SCIUSCIA ha detto...

Gli errori di questo post


Errore 1: far passare Fazio per qualcosa di collocabile vagamente dalle parti di un'idea "contro".

Errore 2: non desiderare la morte di Marchionne, o almeno non dirlo espressamente

Errore 3: non desiderare parecchio la la morte di Marchionne, o almeno non dirlo espressamente

Errore 4: far sembrare che Marchionne abbia ragione, mentre i buoni torto.

Errore 5: i tempi cambiano, ma gli stronzi no. E' vero che non si può affossare la FIAT vantando un debito quarantennale, ma è anche vero che non la si può continuare a salvare (con metodi diversi), sennò anche noi "viviamo nel passato", perché ne ripetiamo gli errori.
ERGO
serve una di queste soluzioni:
A) Mandarli affanculo, che facciano come vogliono, tempo vent'anni la FIAT sarà tutta fuori, avremo rovinato migliaia di famiglie, ma sarà finito questo dramma
B) Fucilare Marchionne e dare la FIAT a chi l'ha pagata: lo Stato
C) Fucilare Marchionne ed accontentarsi così, che già non è poco
Per me sono euivalenti, l'importante è che non senta più dire che Marchionne ha ragione perché lui c'ha i dati e qualcun altro sogna.

Single a trent'anni ha detto...

Altra soluzione: eradicare i sindacati e la loro difesa dei fancazzisti, rendere la fiat un'azienda moderna e dinamica partendo dal basso.


Attila, tu non sai quanto telappoggi :)

sa30a

Attila ha detto...

Lavorando per unas mulotinazionale e girando spesso per il Mondo, ogni volta che tento di spiegare il sistema lavoro italiota ad uno straniero, mi guarda come fossi un alieno...

Il problema mi sa che non è Marchionne...

essere disgustoso* ha detto...

marchionne non è cattivo, è giugiaro che lo disegna così.