Come nella parte iniziale del famoso romanzo di Stephen King, anche io in questi giorni sono martoriato da un raffreddore (comprensivo di tosse) allucinante.
Non ci sono abituato, in 5 anni ho fatto 3 giorni di malattia in totale, potrei essere l'archetipo del dipendente di Marchionne.
Non riuscire a stare 10 minuti filati senza tossire (evitando di scatarrare sul laptop che non è proprio il massimo dell'eleganza) o starnutire o soffiarmi rumorosamente il naso è davvero avvilente.
Niente palestra serale, niente corsa mattutina, in macchina guido come un cerebroleso perchè mi accorgo che ho i riflessi di un'80enne postictus, un inferno, per dirla in poche parole.
Anche le mie capacità cognitive, già scarse, sono ridotte al lumicino e non aiuta l'effetto Doppler costante che ho nelle orecchie, per cui devo farmi ripetere le cose almeno un paio di volte, il che sembra divertire molto i collaboratori.
Per i fornitori sono sempre in riunione in questi due giorni, vorrei evitare che mi fregassero amabilmente, favoriti dal mio handicap momentaneo, che quelli sono peggio degli avvoltoi sulle carcasse di gnu ai bordi delle pozze prosciugate nella savana.
Il tutto perchè la casa (in ristrutturazione "quasi ultimata", sì e gli asini sono muniti di grandi ali bianche) di mia cugina è piena di spifferi...
mercoledì 12 gennaio 2011
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2 commenti:
cinque giorni di influenze segaossa mi hanno provato a stendere, ma col piffero che c'è riuscita, o con qualsiasi altro metaforico strumento musicale.
Io sono 3 giorni abbondanti che ci combatto strenuamente... ma sta vincendo il raffreddore su tutta la linea!
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