giovedì 20 maggio 2010

Economia per idioti

Io penso che Grillo sia stato un buon comico negli anni '80, giustamente ammanicato per lavorare in Rai (in quel periodo era lottizzato anche il monoscopio) e che adesso sia un genio che fa un sacco di soldi prendendo allegramente per il culo i cosiddetti "poveri di spirito" illudendoli che loro sarebbero, sì vincenti in un mondo perfetto, ma questo mondo "corrotto" li boicotta costantemente relegandoli alla condizione di eterni perdenti e tutto questo succede a causa del potere indefinito ed indefinibile, ma sempre e comunque malvagio attraverso il suo controllo del sistema.

In tutto questo, oggi mi trovo in un Medio Complesso Commerciale, quando, trovandomi da solo come un fesso negli uffici di direzione (tutti gli "indigeni" erano impegnati in faccende esterne), vado alla porta perchè sento il campanello suonare. Mi si presenta un ragazzotto sui 20 anni con un paio di locandine che pubblicizzano una tavola rotonda con il tale Eugenio Benetazzo e un altro paio di santoni fai da te del mondo finanziario (gente che ti vorrebbe convincere ad andare ad investire nel mercato Forex con la magica parolina stop loss che non significa un cazzo senza aver definito la leva finanziaria e l'entità dell'investimento) perchè vorrebbe apporle negli appositi spazi del Complesso. Io lo guardo, alzo un sopracciglio e, con il sorrisone più ampio che possiedo, gli riferisco che non vedo alcun timbro del Comune o, in alternativa, alcun patrocinio del suddetto, o della Provincia, che potevano esentarlo (non è proprio corretto, ma nessun vigile va a multare una pubblicazione patrocinata).

Il ragazzotto mi squadra e mi chiede se anche io sono un "servo delle banche" che non vuole fare conoscere la Verità ai cittadini. La mia espressione cambia e passo dal sorrisone all'aria interrogativa che mi contraddistingue quando qualche pirla mi sorprende con qualche cazzata, oddio, è vero che ho un bel mutuo da 30 anni nel culo, ma proprio "servo" non riesco a definirmi e, soprattutto, un bamboccetto con ancora il latte che gli cola dal mento prima di dire una cosa del genere avrebbe dovuto iniziare la numerazione e catalogazione puntuale delle ossa. Visto che non faccio più il buttafuori e non siamo all'ingresso di una discoteca, mi produco in un "mi scusi", ma, probabilmente, sto già irrigidendo i dorsali, per cui vedo che accenna ad un passo indietro. L'amor proprio o un istinto da kamikaze gli fanno lanciare oltre la porta le locandine e, retrocendendo, sbofonchia qualcosa a proposito dell'amore verso i cittadini, del diritto della gente a sapere quello che succede e qualche altra minchiata. Le coincidenze sono un fatto davvero buffo: proprio mentre faccio scrocchiare le nocche, il ragazzotto fa una piroetta di 180 gradi e svanisce giù per le scale lasciando una nuvoletta tipo Road Runner.

Al che, prendo in mano la suddetta locandina e mi sganascio subito sul termine "indipendente" riportato ad ogni riga, per poi soffermarmi sulla locuzione:

Eugenio Benetazzo il primo ed unico predicatore finanziario in Italia, soprannominato il Beppe Grillo dell'Economia

Ovviamente il primo istinto è quello di buttare tutto nel cestino, poi no, dai, ho internette anche io, dai, un'occhiata non può fare male.

Ma c'è qualcuno così pirla da andare a credere alle "ricostruzioni fantasiose" (perchè sono gentile e non ho bisogno di querele) che dice questo tizio? Oppure sentite questo pezzo, in cui salta di palo in frasca così, senza fornire alcun concetto di senso compiuto...
Per non andare sul sempre troppo poco lodato Perle Complottiste in cui si fa una breve vivisezione del suo delirante "manifesto finanziario". Sono concetti che vengono distrutti nel primo capitolo di un qualsiasi libro di macroeconomia.

Alle volte la rete sembra il vecchio west, dove un qualsiasi ciarlatano poteva inventarsi medico e offrire ai gonzi la propria soluzione miracolosa.

Beh, ma, in fondo, questa è la controprova che Darwin aveva perfettamente ragione.

6 commenti:

LateThink ha detto...

Nel vecchio west, almeno, il ciarlatano doveva spostarsi fisicamente con il suo carro e mettersi a parlare in piazza, davanti ai suoi ascoltatori. Poi doveva essere molto veloce a cambiare aria, altrimenti i truffati lo appendevano per gli alluci, lo scuoiavano e lo cospargevano di sale.

Oggi, invece, gli basta scrivere un post sul blog, comodamente seduto in poltrona da una terrazza vista mare. E se qualcuno ha qualcosa da dire può sempre fare il martire.

Tipo Santoro: se gli editti bulgari di Berlusconi fanno diventare parlamentari europei, poi rientrare in Rai per ordine del giudice (indipendentemente dalle esigenze di palinsesto dell'ente per cui lavora) e poi divenire milionario beh... voglio subirne uno anch'io.

Single a trent'anni ha detto...

Curiosità: ma tu sei andato a controllare che il tipo non abbia poi effettivamente appeso le locandine lo stesso, andandoti quindi UnBelPezzoInCulo(TM) come sono soliti fare certi individui?

sa30a

none ha detto...

Sono andato a vedere quello che Perle commentava su Benetazzo ed anche quello che dice lui stesso.

Come persona non mi convince, sul discorso delle importazioni da paesi come cina e india c'è da dire una cosa però:
ad oggi se un imprenditore italiano vuole mettere su un'attività diciamo manifatturiera, deve confrontarsi, tra le altrem con una, secondo me sacrosanta, normativa su protezione della salute dei lavoratori e protezione ambientale.
Tali leggi "obbligano" di fatto l'imprenditore a servirsi di professionisti specifici del settore per produrre le richieste autorizzative e poi per tutti i successivi adempimenti ai quali nel corso della sua attività dovrà otttemperare. Obbliga inoltre a dotarsi di impiantistica certificata e costosa ed ad effettuarne la dovuta manutenzione.
Senza parlare poi di tutta la parte previdenziale relativa ai dipendenti ed agli obblighi connessi. Tutti costi che inevitabilmente si ripercuotono su prezzo del prodotto finale.
In cina l'industria ha gli "schiavi" e dell'ambiente, a parte dei pietosi tentativi di ripulirsi l'immagine, se ne sbattono allegramente le balle. Ed in India siamo lì.
Quindi si avranno prodotti (non parlo non di immondizia, ma di roba di qualità paragonabile a quella di ciò che si potrebbe produrrre da noi) che anche considerati i costi di trasporto, più dazi doganali, costeranno apparentemente meno.
Apparentemente meno, perchè in realtà in costi sociali-ambientali, ci sono, e non solo per le quelle popolazioni locali.
Nel fare entrare quella merce bisogna quindi porre un'aggravio, che tenga conto di quei costi "non esplicitati" al fine di poter mantenere una produzione locale che ripetti lavoratori ed ambiente.
Forse già avviene, ma non so in che misura.

SCIUSCIA ha detto...

Santora ha beneficiato dell'editto bulgaro in versione "buono sconto DS".

Per l'editto "vero", citofonare Luttazzi e Biagi+.

essere disgustoso* ha detto...

mamma mia...
parlando con altre persona capita anche a me di paragonare qualcuno a beppe grillo.
ne parliamo tre ore dandoci ragione a vicenda.
poi mi accorgo che per lui è una caratteristica positiva, essere beppe grillo.
è un mondo difficile (cit.).

Attila ha detto...

@Late: la comodità di sparare cazzate su internet per qualcuno dotato di terrazza è diventata un mestiere

@Single: Le guardie sono talmente assuefatte al "se c'è una pubblicazione non autorizzata la guardia viene sbattuta fuori a calci nel culo", che se il tizio avesse provato ad attaccare qualsiasi cosa, probabilmente lo Stato si sarebbe trovato ad elargire una pensione di invalidità in più.

@Left: la politioa dei dazi espliciti non paga sul medio lungo termine (le contingentazioni sono un altro discorso), quello che si dovrebbe fare per non perdere competitivittà sarebbe adottare una moneta flessibile, cosa a cui l'€ è proprio geneticamente inadatto.

@SCIUSCIA: Il citofono di Biagi è davvero difficile da far suonare (Santoro era l'unico con contratto da dipendente, gli altri due erano "esterni")

@ED*: Immagino che l'esperienza sia stata davvero straniante...