martedì 18 maggio 2010

iLibertà

Io, pur essendo possessore di 4 iPod, non ho molto in simpatia il capo supremo di Apple: applicare la filosofia ad un oggetto, secondo me, è un'emerita cazzata.

Se poi leggo questo scambio di mail tra un blogger e, diciamo, la Apple (dubito che sia stato il buon Steve a rispondere personalmente), mi sorgono davvero troppi dubbi sul concetto di "libertà" che propugna l'azienda di Cupertino.

Esseri liberi di scegliere quello che l'azienda impone non mi sembra il massimo della libertà e lo dico da genitore che dovrà "combattere quotidianamente" tutte le deviazioni che internet (o qualche altro strumento di comunicazione) porterà alla propria figlia (non solo porno o violenza, ma anche i vari stregoni pseudoscientifici che vorrebbero far credere all'esistenza di fenomeni assurdi o che portano avanti teorie aberranti).

Uno è libero di essere comandato a bacchetta dal proprio strumento con la mela morsa sul retro.

I miei iPod me li tengo, anche perchè, ormai, mi ci sono abituato troppo bene e non mi trovo più con altri lettori, però starò molto alla larga da tutti gli altri prodotti elettronici della Apple, perchè la libertà, mi dispiace per il santone da non molto tempo miracolato, non ha prezzo.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella e' la liberta' secondo gli ex hippy Attila.

Steve Jobs e' l'archetipo dell'ex sessantottino.

Yossarian

Dio bono, vuole eliminare il porno...ci rendiamo conto?

essere disgustoso* ha detto...

quella della apple è una filosofia ottimale per quanto riguarda efficienza e produttività: è come fare sesso con il preservativo.
è più sicuro, questo è certo, ma è molto meno divertente.

e se oltre a fare sesso con il preservativo vuoi togliermi anche il porno sei proprio un pezzo di merda.

@yoss
come al solito grondi di retorica antisessantottina: possibile che devi infilarlo ovunque, il '68? poi te la prendi con me e sciuscia che parliamo sempre di berlusconi? almeno siamo più attuali...

Beatrice O ha detto...

Ha ha ha. Liberi di scorrazzare dentro il recinto, come le pecore. Appunto per il fatto che quando compri Apple compri un'ideologia, uno stile di vita, una filosofia, io non compro Apple.

E anche perche' ormai la storia di metterci la "i" davanti a ogni prodotto ha proprio rotto il cazzo.

Bixx

Attila ha detto...

Penso che, se dovessi lavorare in un'azienda come quella di Cupertino, mi verrebbe su la stessa battuta di Axl Foley nel primo (indimenticato) Beverly Hills Cop "E' troppo pulita, mi vien voglia di pisciarci dentro"

Itsas ha detto...

Mah

cercare la libertà nei capitalisti...
sessantottini, settantini o ottantini...
mi lascia perplesso.
Usiamo gli strumenti con il nostro cervello, senza cercarci secondi fini dietro, sono strumenti. Utili o meno. E basta.

Attila ha detto...

Il problema è, appunto, se dai una "filosofia" ad uno strumento, obblighi chi usa quello strumento a seguire la tua filosofia, ed è una negazione della libertà.

none ha detto...

ma l'applicazione i-nculo è già distribuita?

LateThink ha detto...

@leftheleft

ma l'applicazione i-nculo è già distribuita?

Sono certo che l'applicazione iDiot, invece, sia la più diffusa ed installata al mondo. Funziona anche su hardware non compatibile Apple.

none ha detto...

@ LateThink

o sì!

Tra l'altro adesso pare che si lancino anche nel mercato mussulmano con l'i-Mam.
L'unica cosa è che te lo devi legare in vita come una cintura...

SCIUSCIA ha detto...

Be', neanche a farlo apposta, ma pare che il mio ultimo post capiti a fagiol, eh?

E c'ho messo la fica, almeno, non come te. Chi è il tuo maestro, Steve Jobs?!