La sera di 3 giorni fa mi arriva una mail dove mi si intima di recarmi in un Paese dell'Est Europa l'indomani mattina con tanto di volo prenotato partenza da Malpensa l'indomani mattina ad ora antelucana. La mia prima reazione è un bel "perchè?", ma visto che proviene dalla segretaria del CEO, la risposta non può essere altro che un "fallo e basta, con mutismo e rassegnazione".
Le bestemmie scendono copiose, visto che mi trovo in Romagna e che la sveglia deve essere puntata alle 1.30 per riuscire ad essere in tempo per il check in e le altre incombenze.
By the way, i miei giorni di ferie mi anno lasciato come ricordo un bellissimo orzaiolo all'occhio sinistro, probabilmente vista la quantià industriale che la Piccolina mi ha riversato negli occhi, probabilmente ci sarà finito dentro anche una qualche coltura di bacilli, così approfitto della farmacia dell'aeroporto per prendere una pomata oftalmica dal colore giallo che, vista la lacrimazione procurata, mi colorerà le palpebre e tutta la regione oculare come David Bowie negli anni '80, producendo un bell'effetto Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio.
Non racconterò il volo, con arrivo piuttosto mattiniero e successivo taxi mentre mi strafogo di RedBull tanto da riuscire anche a postare un commento sul presente blog, in quanto la sede locale della Grande Multinazionale Bastarda è, sinistramente, semideserta.
Bighellono un po' tra i corridoi della sede e, sono quasi le 11, noto solo qualche segretaria indaffarata a portare quantità industriali di generi di conforto verso la sala riunioni. Mi trovo in uno spazio labirintico, molto più grande della sede italiota, molto più moderno, in quanto i nuovi uffici mi pare fossero stati inaugurati 9 mesi fa (da come ricordo dalle comunicazioni di cui, normalmente, mi frega meno di un cazzo) ed è totalmente deserto, sembra di essere in un qualche film fantascientifico degli anni '70.
Mano a mano arrivano i colleghi degli altri Stati, mano a mano li saluto, stringo mani, prendo battutine sull'esaltante esperienza Mondiale degli azzurri, ricevo domande sul Berluska e su chi cazzo sia Fini e ci si fanno le solite domande di rito sulle rispettive famiglie. Cerco il mio omologo per il Paese ospitante, ma non lo vedo, sarà che non ho mai avuto tanta confidenza con lui, però mi sembra strano non riuscire a riconoscerlo, mentre tutti gli altri, anche quelli acquisiti più di recente, di vista so chi sono e mi fermo anche a scambiare un paio di battute.
Alle 11.58, veniamo fatti accomodare in sala riunioni, che è pronto il brunch (lo chiamano proprio così le segretarie, non mi lapidate, non è colpa mia, io non lo volevo scrivere). Io ho una fame micidiale, probabilmente sarà anche la caffeina della RedBull che mi fa effetto.
Alle 12 e 05 entra un membro del Board accompagnato da una pattuglia di scherani che mi trova con in bocca mezza tartina al non so cosa che cercavo di deglutire velocemente senza assaporare un cazzo tanto fa schifo. Ingerisco velocemente e vado a salutare stringendo mani a destra e a manca, per poi tornare tranquillamente al buffet per placare i morsi della fame che ancora mi artigliano.
Alle 12.08, con la seconda tartina un po' meno schifosa della prima in bocca, vengo sorpreso dall'annuncio del membro del Board: il Paese in cui siamo sarà dismesso dalla Grande Multinazionale Bastarda, è già stato dato annuncio alla stampa qualche giorno fa, al fine di andare ad aprire nuovi mercati in altre Nazioni. Comincio a tossire, la lacrimazione dall'occhio si fa più copiosa e adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio in preda ad un attacco di tubercolosi.
Alle 12.11 ci viene comunicatpo che siamo lì per scarnificare la carcassa di quella sede e che ci sarà un bonus ulteriore se si riuscirà a contenere i danni. A me passa la fame istantaneamente, lo stomaco si blocca, passo il resto del tempo sul terrazzino attiguo alla hall per gli ospiti a prendere aria. Adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio in preda ad un attacco d'asma.
Alle 14.00 inizia la riunione, in cui si assegnano i compiti. Tutti si accalcano a prendere il lavoro del "taglio del personale", che è la parte più semplice, visto che le leggi in materia di contratti in quel Paese sono piuttosto deboli. Io questo compito lo passo volentieri, già inizio a sentirmi sporco così, vedermi direttamente il sangue che schizza sulla camicia non mi è sopportabile. Scelgo di collaborare con i consulenti locali per la dismissione di tutti gli asset tangibili ed intangibili, che è la parte più noiosa di tutta la questione, ma che mi lascia spazio per andare su internette e pensare ad altro, mentre aspetto le traduzioni in inglese di svariati documenti immobiliari e di leggi ad essi correlate.
Alle 19.00 finisce la prima giornata, torniamo nel lussuoso albergo, lo stomaco mi si è bloccato sentendo parlare di tutti i vari tagli di persone con cui ho avuto a che fare, anche solo in videoconferenza e su come siano solamente dei birilli in un gigantesco bowling di fronte ad una serie di tizi che possono fare solamente strike. Chiedo venia a tutti, ma la sveglia all'1.30 della notte prima mi ha distrutto, per cui ordino 4 cose come cena in camera, mentre gli altri pianificano cena e qualcuno puttan tour di rito quando si è all'est.
Alle 23.00 sono ancora sveglio, non riesco a prendere sonno, seppur massacrato, mi sembra di essere uno di quei tizi che dal 1939 al 1945 compilava liste. Adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio tormentato dall'insonnia.
Alle 8.00 del giorno dopo siamo tutti a colazione, tutti sembrano allegri e soddisfatti, io sono ancora un po' frastornato, visto che mi sono adormentato tardi, non avendo praticamente dormito il giorno prima. Adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio che ha lottato con un gatto per tutta la notte.
Alle 9.00 siamo ai posti di combattimento ed io corro dietro a pratiche e a incartamenti tradotti, talvolta, in maniera talmente criptica che mi piacerebbe avere una macchina Enigma a disposizione.
Alle 10.30 chi è preposto ai tagli di personale comunica che ha finito il suo lavoro e saluta tutti.
Alle 14.30 mi trovo da solo con i consulenti, che tutti gli altri se ne sono già andati, ho la conferma che ho scelto il compito più stronzo, ma mi va bene così, tanto ho prenotato l'aereo per le 22.00
Alle 19.00 finisco, mi sento sporco, mentre mi lavo le mani mi pare di sentire l'ultimo monologo di Lady MacBeth. Adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio in preda ad un disturbo ossessivo compulsivo.
Alle 20.00 sono in aeroporto che mi guardo in giro sperduto, in quanto non c'è niente di aperto in quel posto del cazzo a parte un bar con dei panini che farebbero passare la fame ad un profugo del Botswana, prendo un tubo di Pringles e vaffanculo. Adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio coperto di briciole.
Alle 2.00 sono arrivato nell'appartamento dell'est Lombardia, dove mi fiondo sotto la doccia, per togliere la cragna, senza riuscire a sentirmi meno sporco nonostante acqua e docciaschiuma in abbondanza. Adesso assomiglio a Ziggy Stardust a cui hanno dato un pugno nell'occhio uscito da un uragano.
Se mi arriveranno qui soldi, cercherò di non pensarci, lo so che è un atteggiamento ipocrita e profondamente bastardo, non è per niente che mi sento sporco.
giovedì 5 agosto 2010
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6 commenti:
Io ho vissuto per un po' in un paese dell'Europa orientale.
Ricordo che molti giovani speravano, chiedevano che arrivassero investimenti esteri per portare un po' di benessere.
All'epoca non mi sembrava la migliore delle idee, quella di fondare l'economia del proprio Paese sulla speranza che gli stranieri venissero a investire.
Credo che ora stiano pagando il prezzo di quelle speranze, purtroppo. Così come in Grecia e Spagna stanno pagando il prezzo delle loro.
Sono il senso del pudore di Attila.
(E' che ho appena riletto Fight Club)
come David Bowie negli anni '80
Su Ziggy Stardust direi anni 70...
:-)
@Tommy
All'epoca non mi sembrava la migliore delle idee, quella di fondare l'economia del proprio Paese sulla speranza che gli stranieri venissero a investire.
Del resto a molti paesi dell'Europa occidentale era sembrata una buona idea utilizzare i paesi dell'est come riserva di manodopera a basso costo - e puttan tour - sfruttando ingenti finanziamenti statali da parte di quei paesi.
Del resto un paese completamente privo di infrastrutture moderne dopo 40 anni di comunismo, aveva anche bisogno di qualche investimento estero.
L'idea non era poi cosi' peregrina Tommy, se gli "illuminati' e lungimiranti imprenditori europei avessero inteso investire davvero, come dovrebbero fare i veri imprenditori, invece di utilizzarli come serbatoio di manodopera a basso costo e puttan tour.
Ora che l'est non conviene piu' in termini di prezzo del lavoro, gli "illuminati" e lungimiranti imprenditori troveranno qualche altro paese dove praticare la lungimirante e "illuminata' delocalizzazione...
Se mi arriveranno qui soldi, cercherò di non pensarci, lo so che è un atteggiamento ipocrita e profondamente bastardo, non è per niente che mi sento sporco.
Non credo che tu debba rimproverarti niente Attila.
:-)
Ti credo... E credo che tu veramente non possa rimproverarti nulla... E' vero, potresti ritirarti nell'est lombardia e curare l'orto, probabilmente poi però l'orto crescerebbe, prenderesti delle persone a lavorarci con te e poi verrebbe un raccolto di merda e dovresti mandarne via... E non ci si può far niente. E' un po' un mondo di merda, questo sì.
@Tommy: Dare credito alla cazzo e speculazione edilizia montante hanno distrutto quella poco di economia che potevano costruire (tipo come ha fatto la Slovenia), un po' come è successo a Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda.
Un po' è colpa anche loro...
@SCIUSCIA: Penso che sia morto da un po' di tempo...
@Yoss: In effetti hai ragione, ho scazzato sulle date di Ziggy Stardust!
Oddio, i soldi sono piuttosto macchiati di sangue, perchè tutti i dipendenti (e anche i colleghi di linea) sono stati messi in ferie forzate in questi giorni, a parte quelli che dovevano mandare avanti le questioni puramente operative: ti senti davvero Giuda!
@Anna: Perchè vuoi mandarmi nel bresciano come buen retiro? Non è che poi la Piccolina mi cresce chiudendo tutte le "o"?
;-)
(Io sono dell'estremo nordest, sul Fiume più Azzurro d'Europa)
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