mercoledì 10 febbraio 2010

Il silenzio delle foibe

Anche quest'anno è arrivato il giorno della commemorazione delle foibe.

Come probabilmente ho già scritto in un post precedente, ma visto che l'alzheimer galoppa che nemmeno un cavaliere Rohirrim tiene il suo passo lo riscrivo, per l'estremo Nord Est è una delle pagine più sentite dell'ultimo secolo.

Penso che quei 40 giorni di occupazione titina sono un avvenimento che rimarrà nella memoria di quelle terre.

Il fatto è che la violenza non fu contro il "fascista", ma contro qualsiasi rappresentante dello stato italiano. Fare fuori il nemico dichiarato è un conto, ma trucidare anche il presunto alleato è tutt'altra storia, soprattutto in un tempo così breve.

Il CLN ha avuto molti membri "non garibaldini" scomparsi in quelle giornate e la cosa più assurda è che molte volte erano gli stessi membri delle Brigate Garibaldi Italiane a denunciare i membri del CLN "non allineati" dalla giusta parte, se non a portarli direttamente alle autorità jugoslave.

Lo so, questo post è ripetitivo, ma in famiglia ho troppi fantasmi legati alle foibe, sia tra i possibili infoibati fascisti scampati, che tra gli scomparsi non fascisti, sia tra gli scomparsi antifascisti, che tra i probabili infoibatori che tra i renitenti ad essere infoibatori e non penso che il caso della mia famiglia sia così isolato nella terra che mi ha dato i natali.

Un giorno o l'altro, forse, riuscirò anche a scrivere di queste storie, per adesso ci sono troppi fantasmi che urlano e io preferisco ricordare così questa giornata, in silenzio, senza alcuna bandiera che sventola, perchè le bandiere al vento fanno troppa confusione.

2 commenti:

SCIUSCIA ha detto...

Una tragedia il cui ricordo viene insozzato da stupide logiche di parte.

essere disgustoso* ha detto...

concordo con sciuscia.

l'ennesima pagina di merda di una guerra di merda.