Mi è piaciuto molto il discorso alle nuove toghe di Napolitano che, con misura, ha "esortato" i magistrati ad apparire un po' meno in TV e a sentirsi meno i paladini del "Bene Supremo", per riprendere il rapporto con la realtà disperso nei fasti del 1993.
Ovviamente, a molti, potrà suonare come l'ennesimo appoggio al Cavaliere Nero da parte dell'ex comunista.
Ovviamente questi molti non capiscono un benemerito cazzo.
Vado a spiegare.
Lo scorso anno, all'interno della Grande Multinazionale Bastarda, la performance dell''Italia è stata valutata "Best in Europe" (area euro). Ieri tutti a darmi pacche sulle mie cazzo di spalle, a fare i complimentissimi e tutte quelle cose che non servono ad un cazzo, ma che ti dovrebbero fare bene al morale. Ma solo al morale, perchè di investire più del previsto non se ne parla, per una semplice questione: la giustizia.
In Italia per incassare del denaro da un debitore moroso ci vogliono, nell'ambito immobiliare, in media 6 anni, 10 per importi consistenti. In Italia la prima udienza, per qualsiasi fattispecie, può venire fissata anche dopo 1 anno e mezzo dall'inizio della controversia. In Italia puoi essere messo nel gabbio per una fregola del magistrato che, in quel momento, ha voglia di fare una bella intervista in qualche giornale locale, per cui mira al "grande investitore", che poi qualcosa si troverà con un po' di carcere che fa aprire le boccucce agli uccellini o in qualche intercettazione ad cazzum (fa molta impressione tra gli executive il pericolo di essere intercettati mentre sparano qualche cazzata che, magari, finisce anche sul giornale, di fatti mi chiedono spesso lumi su questa "moda" italica).
Se il PD fosse un minimo furbo, premerebbe sul PDL per una riforma della giustizia effettiva, per mettere all'angolo una maggioranza a cui sta bene di sparare costantemente su un organo autosputtanato come lo è la magistratura, per uscire sempre indenne da qualsiasi scandalo. Acquisirebbe un bel po' di voti di tutti quelli che "non si identificano" nel Cavaliere Nero, ma che lo votano perchè non si possono sentire asserviti alla prima fregola del primo pirla togato. Purtroppo è molto più semplice correre dietro a quel cazzaro trattorato e vaneggiare di "Sante Alleanze" raccogliendo una armata brancaleone senza capo né coda che autoimplode alla prima difficoltà (o alla prima stronzissima inchiestina di merda del primo mentecatto con una toga sulle spalle).
Alle volte mi chiedo se Bersani pensi davvero che Bocchino sia la soluzione...
martedì 27 aprile 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
19 commenti:
dai attila, stiamo parlando del pd.
ricordo che in un "otto e mezzo" di qualche tempo fa, confronto finocchiaro-quagliarello mi pare, alla domanda "cosa propone il pd per riformare la giustizia" rispose qualcosa del tipo "non deve essere il pd a proporre, aspettiamo che pdl e lega preparino un testo e poi ci confronteremo."
ok, è giusto che sia la maggioranza a decidere l'impronta di una riforma ma. cristo, quando ti invitano ad una trasmissione con domande precedentemente concordate possibile che non hai neanche tre cosette da buttare lì per il pubblico?
anche tre cose stupide, provocatorie o platealmente irrealizzabili: mi accontento di tutto, ormai.
no.
alla fine un bocchino può essere una soluzione, per quanto effimera, ma pur sempre ben accetta.
@ Attila
e quindi secondo te 'sta volta la giustizia la riformano "veramente" o no?
Visto l'esplicito "auspicio" del Colle...
La fiforma della giustizia sarebbe semplice da fare, ecco perché è così difficile farla.
Ma che ci vuole?
- Calci in culo ad ogni tipo di fannulloneria nei tribunali, ma non come fa Brunetta, per davvero: ispettori governativi, valutazioni, punizioni ai dirigenti
- Pontenziamento del personale senza ascoltare le lagne sulla spesa pubblica di quelli che poi sono i pirmi a lagnarsi dei tempi lunghi ed a sbavare per i proclami risolvinullla di Brunetta
- Grazie a quanto detto sopra, sentenze civili in massimo due anni
- Intercettazioni senza limiti in ogni caso siano utili, con fustigazione per chi le pubblica prima della messa gli atti e per chi pubblica cose non penalmente rilevanti consentendo così il pianto pubblico agli accusati sulla loro privacy
- Pena di morte per i magistrati che vanno in Tv consentendo così il pianto pubblico eccetera
"Se il PD fosse un minimo furbo"
E meno code davanti alle cabine del teletrasporto.
@ED*: E' questa la differenza tra il PD e il Berluska: quando lui è all'opposizione non rinuncia a portare avanti le sue idee alternative. Non è un mero "no perchè no".
@Ubi: E se poi stringe i denti?
@Left: Secondo me non si farà mai una riforma della giustizia: va troppo bene adesso a dx perchè così si scaricano le colpe dei propri vizietti sui magistrati; va altrettanto bene a sx perchè si passa sempre per la parte dei buoni e degli onesti dando sempre ragione alla magistratura così come composta
@SCIUSCIA: Manca la parte più importante: la separazione delle carriere, ogni Paese civile differenzia la figura dell'accusatore da quella del giudicante. Secondo: tu vorresti davvero vivere in un Paese come quello descritto ne "Le vite degli altri"? Io non proprio.
@Falecius: Lo so, leggo troppa fantascienza...
Questa questione delle carriere è delicata, essendo l'Italia, come sempre, particolare.
In USA, correggimi se sbaglio, esistono la pubblica accusa e gli avvocati difensori.
Da noi, invece, al posto della pubblica accusa c'è il Pubblico Ministero ("l'avvocato dell'accusa", come qualcuno la chiama sbagliando).
Il Pubblico Ministero non ha l'obiettivo di condannare, ma di accertare i fatti. Se durante il procedimento scopre per qualche che l'imputato è innocente, è lui stesso a chiedere l'archiviazione.
Il magistrato, invece, è lì solo per giudicare ed emettere sentenza.
Quindi, da noi abbiamo una situazione di dibattimento sbilanciata a favore dell'imputato - come da garantismo classico del Nostro Paese. Onestamente, prerisco che dalla parte dello stato ci siano una figura imparziale ed una interessata alla verità, piuttosto che una imparziale ed una che ha l'obiettivo di schiaffarmi in carcere.
Quanto alle intercettazioni, il vero problema è che nessuno vuole vedere scritto in prima pagina cosa dice alla sua ragazza quando fanno sesso telefonico. Ed io proprio questo voglio: la garanzia alla privacy verso il pubblico. Avuto questo, intercettate il cazzo che volete, sapendo che nulla si pubblica di non rilevante penalmente e soprattutto nulla si pubblica se non è agli atti - che sono già pubblici.
Durante il processo salta fuori che l'onorevole ha parlato per telefono di tangenti e greek blowjob? A me pare sacrosanto sapere dal giornale cosa ha detto circa le tangenti, per il pompino greco c'è YouPorn.
@Sciuscia
intercettate il cazzo che volete, sapendo che nulla si pubblica
Quindi facciamo così: lo stato mette nella tua camera da letto un poiziotto che guarda cosa fai. Se non fai niente di rilevante penalmente sei garantito che non lo dice a nessuno.
Ti andrebbe bene?
A me no.
Personalmente sostengo da tempo che le intercettazioni debbano essere strumento d'indagine e non di prova. E devono essere autorizzate solo se c'è concreta notizia di reato perché esiste ancora la presunzione d'innocenza.
Anche se so di non avere nulla da nascondere pretendo che la forza pubblica abbia un mandato per entrare in casa mia e che alla base di tale mandato ci sia qualcosa di concreto.
Questo non è garantismo ma civiltà.
P.S. il commento eliminato è questo stesso. Mi è scappato un click di troppo.
@late think
"notizie di reato", cosa intendi?
se per notizie di reato intendi un collaboratore di giustizia che parla e ti accusa di qualcosa, anche falsa, è quello che succede adesso. e la presunzione d'innocenza vale sino a prova contraria.
"Personalmente sostengo da tempo che le intercettazioni debbano essere strumento d'indagine e non di prova."
se sono strumento d'indagine e non di prova, vuol dire che ti sto intercettando senza avere una prova. dunque si torna alla situazione "poliziotto-camera da letto" che a te, come a tanti altri, non piace.
se invece, come dalla bozza alfano della settimana scorsa, intendi che si può intercettare solo dopo aver acquisito prove evidenti di colpevolezza, non ha senso: se hai evidenti prove di colpevolezza l'indagine è chiusa.
le intercettazioni sono come un intervento a gamba tesa per prendere la palla: se la palla ce l'hai già a cosa serve intervenire a gamba tesa?
magari toglierei le intercettazioni per alcuni reati ma, per altri, me ne sbatto del garantismo e della privacy: dalla mafia alla corruzione sino allo stupro o alla pedofilia non mi preoccupo delle loro rotule o dei loro menischi. che possano chiuderci la carriera, con quell'intervento a gamba tesa.
quando poi muore un ragazzino perchè in calabria dovevano uccidere un boss proprio mentre stava giocando a calcetto, quando poi i palazzi crollano perchè costruiti con la sabbia credo che la civiltà "giudiziaria" non vada utilizzata necessariamente con tutti.
@attila
e non dimentichiamoci gli scudetti dell'inter: non dovreste parlare proprio, di togliere le intercettazioni!
Esempio concreto: c'è da appaltare il ponte di Messina.
Che fai, non intercetti funzionari pubblici ed impresari coinvolti, in nome della presunzione d'innocenza?!
E basta per favore con gli esempi del poliziotto che ti filma mentre metti a pecora qualche gnagna: io parto dal presupposto di vivere in uno stato democratico e di diritto, non dentro un libro di Orwell.
Non è che la stato è democratico, giusto, inviolabile e sacro ogni volta che qualche ministro tira fuori una legge di merda, e poi diventa per magia fascista e repressivo quando si tratta di sapere se i soldi delle mie tasse servono a pagare coca e trans.
Non ho capito perché lo stato dovrebbe interessarsi a me che scopo con la mia ragazza, mentre invece capisco bene perché dovrebbe interessarsi agli appaltatori. Guarda caso, quelli che vogliono togliere le interecettazioni sono tutti amici degli appaltatori, e non miei.
@SCIUSCIA: Problema italico: un inquirente che passa in ruolo giudicante è un aborto per qualsiasi filosofia del diritto. Mettici poi che la fascistissima "obbligatorietà dell'azione penale" fa sì che il primo pirla togato che si alza e apre il giornale può fare un po' quel cazzo che gli pare (tanto la carriera è assicurata). Per quanto riguarda le intercettazioni: ciò che ci distingue dai regimi oppressivi è la certezza di non avere un elemento invasivo costantemente presente nella propria vita, un po' come il film "Le Vite degli Altri". Preferisco che qualcuno aggiri il sistema piuttosoto che il sistema mi vada a vedere tutta la mia vita e non me ne frega un cazzo se qualcuno non ha niente da nascondere, io non voglio, punto, sennò me ne andrei in qualche bel posto sotto a qualche dittatura.
Da qui potremmo poi partire sui costi effettivi delle intercettazioni (non solo in merito al costo nudo dell'apparato, ma anche in personale addetto a questo compito tolto ad altre mansioni) e sulla responsabilità decisionali sullo stanziamento di questi fondi, ma è un altro discorso.
@ED: Notizia di reato per il codice di procedura penale è anche un articolo di giornale o una "sensazione" del magistrato per l'obbligatorietà dell'azione penale... in pratica è la cosa meno obiettiva che si possa pensare. Gli uomini, in quanto esseri umani, sbagliano, non possiamo pensare che ci siano uomini "meno umani" di altri (perciò infallibili). Continuo a preferire un presunto "tangentaro" in libertà che non la mia libertà di espressione e comunicazione (diritto sancito dalla nostra ridicola ed obsoleta costituzione) violata alla cazzo.
Le intercettazioni sono cose troppo delicate da essere lasciate in mano al primo pirla con una toga a cui girano troppo le scatole: si parla di Libertà vera e propria, si parla di differenza tra uno Stato formato da liberi cittadini ed uno Stato di Polizia basato sul sospetto.
Quindi tu, invece che metterti nelle mani di un pirla che ti persegue perché apre il giornale, vorresti metterti in quelle di un pirla che ti persegue per..? (completare la frase)
...Una "notizia di reato" più consistente e normata (cioè con un iter prestabilito nei termini del quale bisogna o no agire, in quali casio vi sia stato un abuso nella specificazione di questa notizia e così via) e che, alla fine, sia giudicato da qualcuno, che non sia "un suo pari" se la notizia di reato valesse davvero la pena di essere perseguita oppure no.
Comunque mi mancava una parte alla risposta di prima sempre a te: in qualsiasi parte del Mondo Occidentale la Pubblica Accusa, ove ravvisasse che non ci sono elementi in carico all'idagato, può decidere di fare cadere le accuse... non è proprio un'"anomalia" italiana, è uno degli elementi di qualsiasi stato di diritto (anche se malmesso come il nostro).
@attila
un tangentaro in libertà potrebbe essere colui che farà costruire con il culo l'asilo di mia figlia tra dieci anni, per dire.
sono per togliere le intercettazioni ad alcuni reati ma, ripeto, per gli altri che ho già citato non se ne parla: io sono disposto a barattare un pezzo di libertà per qualche mafioso, pedofilo o corrotto in meno in giro. e togliere lo strumento intercettazioni in un paese già ampiamente distrutto da corruzione e clientelismo mi sembra pura follia.
e per lo stesso principio dovremmo escludere anche tanti altri strumenti d'indagine che violano la privacy: email, indirizzo ip (ad esempio nella condivisione di filmati pedopornografici)... ma anche i pedinamenti, a questo punto. non violano la mia privacy? non sono comunque a discrezione del magistrato?
certo, se poi vogliamo fare l'anarchia mi trovi d'accordo: peggio di questa seconda repubblica non sarà mai.
[Qualunquismo Utopistico Mode: On]
discorso a parte per i politici.
sono convinto che gli amministratori di ogni dimensione dovrebbero essere assolutamente trasparenti e anzi obbligherei tutte le procure a intercettare i loro cellulari anche senza notizia di reato: campate con i soldi pubblici lavorando quattro giorni a settimana? avete diritto alla pensione dopo mezza legislatura o, in alcuni comuni, anche dopo sei mesi? che almeno siate senza macchie.
[Qualunquismo Utopistico Mode: Off]
ovviamente è un discorso che regge quanto l'abolizione delle province e la riduzione del numero dei parlamentari ma mi andava di arringare le folle. e non ho detto neanche una volta "vaffanculo".
@ED*: Io, purtroppo, alla mia libertà non rinuncio. Non posso pensare che uno metta sotto osservazione le comunicazioni di 10.000 persone perchè ha letto sul giornale una cosa che gli ha fatto saltare la mosca al naso.
Stessa cosa su gli amministratori pubblici: non si può obbligare nessuno a comunicare solo attraverso certi strumenti, è un diritto inalienabile quello alla comunicazione.
Per quanto riguarda enti inutili come le province e tagli di sedie, con tutto quello che pago di tasse, sono tra i primi a mandare a cagare il Berluska / Bossi e compagnia cantante anche se voto scheda bianca.
leggo solo ora:
...Una "notizia di reato" più consistente e normata (cioè con un iter prestabilito nei termini del quale bisogna o no agire, in quali casi vi sia stato un abuso nella specificazione di questa notizia e così via) e che, alla fine, sia giudicato da qualcuno, che non sia "un suo pari" se la notizia di reato valesse davvero la pena di essere perseguita oppure no.
mmmhhh... non capisco cosa intendi per "qualcuno che non sia un suo pari".
sai, non vorrei si andasse a parare verso la solita autorità garante appaltata alla politica per esercitare controllo nonostante un terzo del csm sia già inspiegabilmente eletto dal parlamento.
inspiegabilmente, sì. è come se un terzo del parlamento venisse eletto dai magistrati: tu te lo spiegheresti?
e, in ogni caso, l'autorità garante (o qualcuno che non sia suo pari) non è fatta di uomini che possono sbagliare quanto il magistrato (e sarà difficile trovare figure professionali alla pari a meno di non ripetere quer pasticciaccio brutto dei giudici di pace) e che, con lo stesse modalità del pm, ci potranno far carriera negando o acconsentendo la perseguibilità di un soggetto in seguito a una notizia di reato?
credo che si farebbe la fine dell'agcom.
@ED*: Il Parlamento esprime solo 1/3 del CSM, con la componente definita "laica" che di solito finisce in mano ad ex magistrati (sia a dx che a sx, senza molti distinguo, tanto va bene a tutti)...
In ogni caso il controllo sarebbe sempre ex post: come lo hanno i cittadini sui procuratori (attraverso le elezioni) negli States, il Ministero della Giustizia in Francia etc. L'organo di autogoverno di una funzione che è sia inquirente che giudicante senza alcuna influenza sulla carriera di qualsiasi magistarto non mi sembra una soluzione.
Se tu puoi fare un po' quel cazzo che ti pare, tanto saranno i tuoi colleghi che ti giudicheranno e non potranno nemmeno censurarti più di tanto, mi sa tanto che un po' troppe garanzie a tuo favore ci sono, o no?
Calcolando che dall'altra parte ci sono dei diritti fondamentali dell'individuo come quello alla libertà e alla comunicazione che tu potresti (anche scientemente) ledere...
Chiariamo subito che io non voglio sentire parlare di potere giudiziario elettivo. Sono già uno scandalo le lottizzazioni attuali.
Posta un commento