Ok, lo so che è la solita sparata del Berluska, va bene che il mio pero non dista molto, ma sono rotolato almeno a qualche metro per capire che è il solito colpo dell'arzillo escrtante.
In ogni caso, mi ha fatto pensare molto (per quanto sia possibile vista la mia modesta capacità intellettiva).
La prima cosa che mi è venuta in mente sono stati gli "Spaziali" di Asimov.
Chi vive troppo a lungo perde il contatto con la realtà, niente ti riesce più a stupire, per cui la realtà diviene solo un noioso film che tieni in sottofondo, come una tv che rimane accesa, ma che tu non guardi. Pensate di essere nati nel 1900, avere visto (o partecipato) alla Grande Guerra, vissuto il fascismo, avere subito la II Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, avere partecipato al boom, essere stati testimoni della contestazione, avere passato gli anni '80 con la caduta del Comunismo, aver assistito all'alba di Internet, aver seguito l'abbattimento delle Twin Towers ed essere stati partecipi della crisi dei mutui, c'è ancora qualcosa che vi stupirebbe una volta arrivati nel 2010, con la prospettiva di vivere ancora 10 anni?
Chi sa di dover vivere a lungo inizia a elaborare una paura massima per la morte: se io ho una vita media di 80 anni, se dovessi scomparire prima, diciamo a 50 anni, saprei di perdere meno della metà di ciò che mi resta da vivere, mentre se fossi ragionevolmente sicuro di arrivare a 120 od oltre, inizierei a temere di perdere più della metà della mia esistenza. Si perderebbe ogni senso d'avventura, il timore di perdere se stessi inizierebbe a serpeggiare
Arriveremmo all'eugenetica pura, per far sì si possa garantire questi 120 o più anni, esattamente come succedeva presso gli Spaziali.
No, l'immortalità non è adatta al nostro vivere, come una longevità troppo lunga.
Personalmente, solo la prospettiva di vivere così a lungo mi terrorizza.
Ponendo il caso di rimanere con la salute e la freschezza mentale (sì, lo so, che detto da me suona ridicolo, io che all'augusta età di 36 anni comincio a tirare numeri con la memoria, non è che sia un campione attendibile) di oggi, non riuscirei a sopravvivere alla prospettiva di vivere altri 84 anni.
Il mio più grande incubo è la noia, alle volte penso che tutto quello che ho fatto fino ad oggi sia stato per sfuggire alla noia, un po' come Atreiu che cerca di sfuggire a "il Nulla"; la prospettiva di dover vivere vivere così a lungo fa sì che mi renda conto già adesso che, un giorno o l'altro in questo lunghissimo tragitto che porta ai 120, la noia prenderà il sopravvento.
No, no, l'immortalità non fa per me, se la vuole il Berluska, se la tenga stretta, io, pur conducendo uno stile di vita tendente al salutismo, sono affezionato alla mia data di scadenza, che di annoiarmi non ho proprio voglia.
martedì 13 luglio 2010
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5 commenti:
Asimov ci insegna tante, tante cose. Spesso senza che neanche gliele chiediamo.
Ma del resto, come dicono gli aristoi di idiotaignorantesca memoria, "è solo fantascienza... fatti una cultura, leggiti il carmillaonline, va'..."
Ma anche no. Gran bel post.
sa30a
Beh, è vero anche che è quando si è più giovani che si è più disposti a rischiare l'osso del collo. Ma può essere per via di un difetto percettivo, in effetti.
La paura di vivere troppo a lungo.
Originale.
Mi è venuta in mente la scena finale del Miglio Verde.
ho particolarmente gradito la citazione dalla Storia Infinita.
bye
io invece ho già messo un annuncio sul giornale locale:
- vendesi anima scambio con vita eterna.
ancora niente.
inizio a sospettare che sia una leggenda metropolitana.
Che bello sentire citare Asimov e la Storia Infinita...
Concordo con te, comunque.
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