giovedì 8 luglio 2010

Ludo Coeck


La sua figurina mi ha semprer ricordato quei tedeschi che venivano in ferie d'estate sulle coste dell'Alto Adriatico, belli, biondi e naturalmente tamarri, come solo un deutscho DOC sa esserlo.

Però questa non è una storia allegra, perchè uno a 30 anni non può morire, soprattutto se si è un calciatore famoso, che l'Inter lo ha comprato perchè è il gran trascinatore dell'Anderlecht che vince sia la Coppa delle Coppe che la Coppa UEFA e del Belgio sia ai Mondiali di Spagna che agli Europei di Francia.

Peccato che la campagna acquisti dell'Inter sia sostanzialemente sbagliata, perchè, a centrocampo, ha 3 giocatori con caratteristiche troppo simili: Hansi Muller, Evaristo Beccalossi e lui Ludo con la sua chioma bionda, che quando si muove in campo si nota, eccome se si nota.

Si fa male presto, è sempre infortunato, tanto da collezionare solamente 9 presenze e non segnare nemmeno 1 goal, lui che ne aveva segnati 54 con l'Anderlecht e 4 con la nazionale, di cui uno in Spagna, nella kermesse mondiale, che tutti applaudono Ludo, che Ludo è una bandiera.

Quando una bandiera viene ammainata, si affloscia, i suoi muscoli non rispondono, non guarisce dagli infortuni. Quando gioca, deve adattarsi ad un ruolo che non è il suo, perchè già gli altri 2 si adattano a fare cose per cui non sono portati, figuriamoci se uno che è più sul lettino del fisioterapista che non sul campo di allenamento può fare lo schizzinoso, no, si deve adattare, punto e basta, che è anche costato un tot.

Solo che da centrocampista centrale è troppo lento, non è mica Falcao, lui vorrebbe stare sulla trequarti sinistra, come era abituato nel campionato belga, a elargire tocchi di fino, senza correre troppo, a fare le sue giocate e a segnare per andare a raccogliere gli applausi del pubblico, del suo pubblico, che a 28 anni uno è nel pieno dell'attività agonistica.

L'anno dopo l'Inter lo dirotta all'Ascoli, per vedere se l'aria di mare lo fa ristabilire, ma di lui si perdono le tracce, senza nemmeno una presenza in gare ufficiali. La collina, la distanza dalla grande città tentacolare, l'aria buona, il mare non servono a niente, di Ludo non si sa nulla, per cui Rozzi, sanguigno presidente dell'Ascoli Calcio, lo rimanda indietro alla corte di Ernesto Pellegrini, che intanto aveva acquistato l'Inter da Ivanoe Fraizzoli. Ma che se ne fa l'Inter, che intanto ha acquistato Karl Heinz Rumenigge (che, per uno di quegli strani scherzi del destino, è nato lo stesso giorno di Ludo, il 25 settembre 1955) e Liam Brady, così non c'è posto per un secondo straniero tra i neroazzurri, soprattutto per chi, seppure a 30 anni, ha collezionato 9 presenze in gare ufficiali in 2 stagioni.

Ma di Ludo se ne ricordano ancora in Belgio, e il Molenbeek gli propone un contratto, quello che potrebbe rappresentare la rinascita, che giocare a casa propria e non tra i mandolini e le pizze è tutta un'altra cosa. Purtroppo non lo sapremo mai, perchè un incidente nei pressi di Rumst gli provoca delle fratture ed un trauma cranico che non gli lascia scampo, morendo presso la clinica dell'Università di Anversa il 9 ottobre del 1985 a 30 anni da poco compiuti.

Il piccolo Attila non può credere che quel tizio biondo sia morto, perchè muoiono solo i calciatori vecchi, quelli che non sono più in attività, quelli che sono vecchi, non chi 2 anni prima è stato presentato alla stampa con tutti gli onori e che doveva iniziare il ciclo dell'Inter dei trequartisti. E' impossibile, i calciatori in attività non muoiono, non possono morire, sono immortali, sono invincibili, sennò che li tifa a fare lo sbarbatello Attila.

Invece Ludo muore ed è un altro segnale per Attila, che tra poco dovrà fare ciao ciao con la manina alla propria infanzia, inizierà a capire che anche i calciatori professionisti sono esseri umani e non supereroi che fino a che sono in attività sono immortali, che il Mondo là fuori che lo aspetta è bello e vario, ma non è che abbia pietà per nessuno.

4 commenti:

essere disgustoso* ha detto...

tra l'altro "ludo" è un nome bellissimo...

none ha detto...

complimenti

Attila ha detto...

@ED*: A me il nome Ludo mi ha sempre affascinato, un mio eventuale figlio maschio corre il rischio di chiamarsi Lothar o Ludo... roba da telefono azzurro subito dopo il parto!

@Left: Grazie!

essere disgustoso* ha detto...

pensa che bello se fosse alfano a chiamare suo figlio così.
ludo alfano suona già così bene...