mercoledì 18 agosto 2010

Lascerei morire Moro?

Lo so, non è proprio un tema originale in questi giorni, però io me lo chiedo lo stesso:

"Se fossi stato al posto di Cossiga, avrei lasciato morire Moro?"

Da una parte c'è l'idea di Stato, c'è l'integrità delle istituzioni repubblicane (e quasi occidentali, aggiungo) e le richieste assurde di un gruppo di fanatici che non si rendeva nemmeno conto per cosa stava ammazzando la gente, dall'altra c'è un essere umano, al di là che lo conosci benissimo, è un uomo, è una vita che sai perfettamente che andrà perduta.

Vale più l'integrità di uno Stato o una vita umana?

La lotta per l'integrità di un'istituzione vale il sacrificio sicuro di un uomo?

Se io fossi stato il Ministro dell'Interno, in quel momento, mi sarei piegato, avrei cercato una qualsiasi base di trattativa, oppure avrei mantenuto quella fermezza che equivaleva una condanna a morte?

In pratica: sarei disposto a lasciare morire una persona per un'idea?

Di primo achito direi subito di no, però... ecco, però è la parola giusta, c'è quel però che vede un sacco di gente gambizzata, che conosce le rapine in banca e i rapimenti, gli scontri a fuoco e le ritorsioni.

E' una di quelle situazioni in cui non vorrei trovarmi nemmeno in via teorica.

No, non sarei un buon Ministro dell'Interno, questo è poco ma sicuro.

Per quanto riguarda Stay Behind e Gladio, beh, non c'è storia, io un Paese comunista ce lo avevo davanti al naso ogni giorno: meglio essere morti che vivere peggio delle bestie.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

ho pensato anch'io alle stesse stesse cose, oggi, quando ho sentito la notizia.
poi ho pensato : integrità dello stato, integrità delle istituzioni ?

Ma ce stamo a pijar per culo?
Ma integrità di che? de li fiji delle mignotte.
Che aveva paura il picconatore , che i SUDDITI dello stato italiano andassero alla sbando, di che aveva paura, che la nazione si sarebbe consumata in odi razzisti e che andasse allo sbando, aveva paura che venisse l'uomo forte a cui tutto è concesso?

Boh magari si finiva come l'ex jugoslavia , magari no.
Io pero' nel testamento avrei scritto:
Franza o spagna purche' se magna (alla facciazza vostra)

am

SCIUSCIA ha detto...

Bel post, bella domanda.

Io, come te, non sarei un buon Ministro dell'Interno.

Ma voglio essere più cattivo - premettendo che alla domanda che sto per farti non so dare una risposta.
Le BR ammazzavano gente innocente per un'idea. Lo Stato lasciava morire gente innocente per un'idea. La differenza, alla fine, sta solo nel premere il grilletto o lasciare che un altro lo prema..?
O sta nell'arroganza (legittima) di dire "la mia idea è quella giusta, quindi per la mia si può morire"..?

SCIUSCIA ha detto...

"Per quanto riguarda Stay Behind e Gladio, beh, non c'è storia, io un Paese comunista ce lo avevo davanti al naso ogni giorno: meglio essere morti che vivere peggio delle bestie."


Sono storicamente in disaccordo con questo tipo di considerazioni.

Il pericolo rosso, se mai è esistito, è finito molto prima di certe discutibili "strategie".

Attila ha detto...

@am: Guarda, gli anni '70 sono stati un bel periodo di merda, soprattutto per il nostro Bel Paese!

@SCIUSCIA: In effetti è quello il vero dilemma etico, per quanto l'idea dei terroristi fosse un'idea del cazzo, palesemente.

Per quanto riguarda Gladio, stiamo parlando di un'organizzazione sorta al più tardi nel 1964, piena guerra fredda, in cui, effettivamente, le forze militari sovietiche erano sovrastimate, però il pericolo era ancora molto reale.

SCIUSCIA ha detto...

Be', la mia idea personale (di uno che è nato nel 1981, comunque!) è che il pericolo sovietico abba fatto un sacco comodo a molti per altre mire, molto più politiche ed interne che non militari ed estere.

Riguardo ancora ai sequestri, certo, l'idea di Stato è più alta che quella di terrorismo. E quindi temo che, in definitiva, la scelta che uno dovrebbe fare sia del tipo "per la mia idea si può anche sacrificare un innocente".

Paolo Bizzarri ha detto...

Ma, Cossiga si è già espresso durante alcune interviste, osservando che lui ritiene lo Stato un valore da preservare, a differenza di altri della DC.

E siccome sono d'accordo con lui, credo che abbia gestito bene questo aspetto del rapimento Moro.

Su Gladio francamente credo ci sia pochissimo da dire. A quanto mi risulta non è mai stato indicato niente di rilevante nei loro confronti.

essere disgustoso* ha detto...

bentornato atty!

ottima domanda.
be', io avrei trattato allora come oggi tratterei per militari o civili rapiti in zone di guerra. ecco: per moro non si trattò, per gli altri, arrivando sino ai giorni nostri, sì. questo mi sta sul cazzo.

riguardo la vicenda gladio, semplicemente si andava a votare per il gusto di veder vincere democristiani. potevano anche non farle per niente, le elezioni. e smettere di chiamarla democrazia.

specifico che neanche io avrei voluto vivere in un paese comunista modello balcanico, stiamo parlando di togliatti e berlinguer: a mio giudizio non avevano proprio la faccia da dittatori.

Attila ha detto...

@SCIUSCIA: Se avessi vissuto al confine orientale, come lo sono io, probabilmente la vedresti sotto un'ottica diversa.

@Paolo: Io penso, che, se fossi stato io al suo posto, non so se sarei stato capace di fare una scelta.

@ED: E no, è il contrario, in caso di vittoria "sbagliata", qualcuno avrebbe tentato (con scarso successo immagino) di arginare un'eventuale azione sovietica. Calcolando che l'Austria non poteva proprio considerarsi occidentale e, prima dell'Anticominformismo titino, il confine con l'ex Jugoslavia era lì, insomma non era un gran bel periodo.
Per quanto riguarda Berlinguer ho delle certezze, per quanto riguarda Togliatti e i tanti "cossuttini" che facevano parte del comitato direttivo nel primo dopoguerra, direi che ne ho di meno.

Attila ha detto...

A proposito, ED*, più che bentornato a me, bentornato a te, che non ti fai sentire da quasi 2 settimane!

Paolo Bizzarri ha detto...

@Attila

Concordo, ma a mente fredda non posso che essere d'accordo con la scelta che è stata fatta.

essere disgustoso* ha detto...

è stata un'estate dura e creare il post di domani un parto anale.
ma è una battaglia in cui credo per davvero.