A mia discolpa posso solamente portare un programma olimpico che a quell'ora non era esaltante, l'impossibilità di recarmi a prendere il sole causa impedimenti dovuti alla Dolce Metà e la mia solita seminfermità mentale che mi fa scegliere su Sky tali puttanate.
Su certi film bisognerebbe mettere 2 bollini di avvertimento: "Attenzione nel filmato è segnalata la presenza di Maria Grazia Cucinotta" e "Attenzione il presente filmato ospita l'interpretazione di tale Vaporidis" così anche glòi imbecilli come me non riescherebbero di perdere circa 1 ora e mezza della propria vita a guardare stronzate del genere.
I personaggi sono tutti stereotipati all'ennesima potenza, la recitazione è da filmino amatoriale (nell'hard di qualità non si vedono recitazioni simili) e lo sviluppo è talmente prevedibile che non ci si sforza nemmeno a scommettere cosa accadrà nella scena successiva.
La sceneggiatura è di una ridicolaggine da tac al cervello per i tali Carla Giulia Casalini, Francesco Falaschi (ci volevano 2 persone per ideare questa stronzata), la regia è talmente scontata e piatta che ad un certo punto ti viene da urlare "Cambia Camera Deficiente!" (è sempre il Falaschi a ingegnarsi nell'opera) e la fotografia... beh, dai, non mi piace infierire!
Volete la storia: 3 ragazzini deficienti si imbarcano per il Marocco con l'immigrato spacciatore di hashis e la famiglia di questi, però (colpo di scena!) la madre separata (la denuncia sociale!) di uno dei 3 lo scopre e manda subito il padre a recuperarli e questo si innamora di una del posto... fine del film.
Cazzo Dostoevskij fa una pippa a certi svolgimenti narrativi...
Ma perchè quando sono in ferie insisto tanto nel farmi male?
venerdì 22 agosto 2008
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