mercoledì 30 dicembre 2009

Meriti

Allora, nelle giornate post natalizie, mentre la Piccolina dormiva, io mi stravaccavo sul divano e la Dolce Metà (guardandomim con occhio critico) si sedeva compostamente sulla poltrona a guardare cosa passava Sky Cinema.

Durante il pomeriggio è stato dato anche "Detenuto in attesa di giudizio" con Alberto Sordi che interpreta... vabbè le sanno anche i sassi le vicende narrate nel film e se qualcuno non le ricorda, ecco qui wikipedia per rinfrescare la memoria. Un film che, a distanza di quasi 40 anni (sì siamo più vicini al 2011 che al 2001... sorpresa!), rimane attuale, visto il vezzo di mandare in carcerazione preventiva chiunque e le condizioni disastrose delle patrie galere. Un'interpretazione che non è difficile da giudicare come straordinaria, la sola espressione di Sordi nel momento in cui il magistrato gli comunica l'errore giudiziario vale per intero il film.

Subito dopo, la Dolce Metà ha insistito per vedere "Caos Calmo", in quanto non era mai riuscita a vederlo per intero. Il film fa così schifo ed ha una tramata così inutile che non faccio lo sforzo nemmeno di linkare la pagina di wikipedia che lo descrive. Al di là di una delle scene di sesso più ridicole della storia del cinema, che, per giustificare una visione così imbarazzante quanto a tutto, hanno dovuto raccontare minchiate sulla vodka e sul rapporto consumato, l'espressione che ha Moretti in tutto il film è "costante", come in tutti gli altri suoi film. Insomma, Clint Eastwood poteva avere solo 2 espressioni (con il cappello o senza cappello) come diceva Leone, ma il buon Nanni ne ha costantemente solo 1 (in quanto non porta cappelli nei suoi film, sarebbe un'idea farglieli portare...), quella amorfa che piace tanto ai critici (spiegatemi perchè, vi prego, mi scoppia la testa a cercare di capirlo, un po' come quando cercavo di capire perchè era stato comprato Gresko).

Nel 1978, in "Ecce Bombo" (che insieme a "Sono un Autarchico" sono gli unici film che digerisco del "simpatico" regista/attore barbuto, gli altri, per me, hanno il solo problema di poter intasare il sistema fognario), pronunciava la famosa invettiva: "Ve lo meritate Alberti Sordi!"
Sono terrorizzato, veramente noi ci meritiamo Nanni Moretti? Siamo così messi male?

Cazzo e sono anche d'accordo con De Sica in questa intervista: non si possono fare solamente film di merda in cui la storia è sempre l'impegno a guardarsi ben benino il proprio buco del culo, con la critica concorde a dire "ma quanto se lo è guardato bene il suo buco del culo".
Per cui evviva dare le agevolazioni fiscali al cinepanettone (che non andrò mai a guardarlo perchè mi annoiano, preferivo, a costo di sembrare un trombone rincitrullito, quelli degli anni '80 come Yuppies o similaria, perchè sembravano meno prefabbricati e con qualche ideuzza in più) se tolgono a tutta quella merda che viene spacciata come cultura: per quella merda di "kultura" abbiamo perso una tradizione favolosa di film d'azione, polizieschi, horror; ci vediamo superati da Nazioni in cui per il cinema, fino a pochi anni fa, non avevano nemmeno un termine che lo definisse.

Probabilmente ci meritiamo Moretti...


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POST SCRIPTUM

Mi ero perso la difesa del Merenghetti dei film di merda, forse qualche rispostina al mio dilemma sulla critica piano piano iniziano a prendere forma...

2 commenti:

essere disgustoso* ha detto...

non ho visto caos calmo.
oltre ai film citati a me piacciono molto le commedie o quelli più leggeri, palombella rossa su tutti, mentre ormai non guardo nenache più quelli dove vuole prendersi troppo sul serio.
ah, e sarà stato per il cast (orlando è di una bravura scoraggiante) ma mi è piaciuto molto anche il caimano: ho un debole per i film nei film nei film (sebbene reputi il migliore del genere "ladri di saponette" di nichetti).

dicono che sia molto bravo a livello di regia, tecnicamente parlando, ma di questo non capisco molto. e mi appello a questo per evitare di vedere "la stanza del figlio": già solo sapere che un film è stato girato ad ancona: brr...

essere disgustoso* ha detto...

ed era sottintesto che, come attore, è sempre peggio del muro che gli sta di spalle.