martedì 30 settembre 2008

Impasse

Allora... vista la polemica tra il regista Spike Lee e l'ANPI... mi ritrovo in una cd impasse:

Se vado a vedere il film e mi piace posso essere tacciato di revisionismo americanofilo e velatamente veterofascista
Se vado a vedere il film e non mi piace posso essere tacciato di insensibilità alla causa dei morti tra i soldati di colore, per cui di una sostanziale xenofobia in fase incubale e di sciovinismo
Se non vado a vedere il film posso essere tacciato di razzismo conservatore


Obiettivamente non me ne frega un benemerito cazzo della questione, ma alle volte mi diverto a porgermi le questioni che "sono davvevo impovtanti pev la vita democvatica di questo Paese che sta pvocedendo vevso una deviva totalitavistica e dobbiamo as-so-lu-ta-men-te discutevne in questo salotto pev il bene del po-po-lo in vicovdo delle impovtanti battaglie combattute nel '68".

2 commenti:

blumfeld ha detto...

E la pvogetuallità. Non scovdiamoci di intevvogavci sulla pvogettualità in fievi che si nasconde nelle pieghe dell'amevicanismo vetevofascista antianticapitalista contvavia al bene del popolo ma anche no.

Attila ha detto...

Alla fine, trascinato dalla mia dolce metà incinta (per cui io non ho + alcuna facoltà di veto) sono andato a vedere lo spettacolo prodotto dal noto regista americano e mi ha fatto letteralmente cagare perchè ha trattato il fronte italiano della II guerra mondiale come una specie di guerra tra bande con qualche cannonata in +.

Se poi penso a una delle mie nonne con il golfino leggero in autunno e sotto niente reggipetto (perchè all'epoca si chiamava così), che restava tutto al vento davanti ad un militare sconosciuto... caro il mio regista occhialuto, torna a fare film sulla contemporaneità a stelle e strisce e lascia perdere la storia, soprattutto quella di altri Paesi, così eviti figure di merda cosmiche.